Guerra

«I russi hanno colpito il sarcofago antiradiazioni di Chernobyl»

Lo fa sapere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando che la struttura danneggiata «protegge il mondo dalle radiazioni» dopo il disastro alla centrale nucleare avvenuto nel 1986 – Informata l'Agenzia internazionale per l'energia atomica
© AIEA
Red. Online
14.02.2025 08:38

«Ieri sera un drone d'attacco russo dotato di una testata ad alto potenziale esplosivo ha colpito il sarcofago che protegge il mondo dalle radiazioni presso la quarta unità nucleare distrutta della centrale nucleare di Chernobyl». Lo fa sapere su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando che il «riparo antiradiazioni è stato costruito dall'Ucraina insieme ad altri Paesi d'Europa e del mondo, insieme all'America, tutti coloro che sono impegnati per la vera sicurezza dell'umanità. L'unico Paese al mondo che attacca tali siti, occupa centrali nucleari e fa la guerra senza alcun riguardo per le conseguenze è la Russia di oggi. Questa è una minaccia terroristica per il mondo intero. Il rifugio presso la centrale nucleare di Chernobyl è stato danneggiato da questo drone. L'incendio è stato spento. Al momento, i livelli di radiazione non sono aumentati e vengono costantemente monitorati. Secondo le prime valutazioni, il danno al sarcofago è significativo».

Zelensky ha poi aggiunto: «Ogni notte, la Russia porta avanti attacchi simili alle infrastrutture e alle città dell'Ucraina. La Russia continua ad espandere il suo esercito e non mostra alcun cambiamento nella sua folle retorica statale anti-umana. Ciò significa che Putin non si sta sicuramente preparando per i negoziati, si sta preparando a continuare a ingannare il mondo. Ecco perché ci deve essere una pressione unitaria da parte di tutti coloro che hanno a cuore la vita, una pressione sull'aggressore. La Russia deve essere ritenuta responsabile delle sue azioni».

La struttura danneggiata, nota come New Safe Confinement, è stata costruita tramite la cooperazione internazionale per contenere i resti del disastro di Chernobyl del 1986. È stata progettata per prevenire perdite di radiazioni e salvaguardare il sito dai pericoli ambientali. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), su X, ha confermato l'incidente: «Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, verso l'1.50, il team dell'AIEA nel sito di Chernobyl ha sentito un'esplosione proveniente dal rifugio antiradiazioni, deputato a proteggere i resti del reattore 4 dell'ex centrale nucleare, che ha causato un incendio». I dipendenti dell'AIEA, si legge sempre nel post, «sono stati informati che un drone aveva colpito il tetto del New Safe Confinement».

Anche Andriy Yermak, il capo dell'ufficio del presidente ucraino, ha condiviso foto del danneggiamento, promettendo di fornire agli Stati Uniti «un sacco di informazioni sull'attacco della Russia alla centrale nucleare di Chernobyl e su come la Russia stia costantemente lanciando droni attraverso la zona di esclusione di Chernobyl» durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, che si apre oggi.  

Il New Safe Confinement, completato nel 2016 e progettato per durare cento anni, in sostanza è un gigantesco hangar pesante 36 mila tonnellate, costruito in prossimità dell’impianto nucleare e successivamente fatto scorrere sopra il vecchio involucro di cemento del reattore. Il sarcofago, che ha sostituito una precedente installazione, è costato circa 2 miliardi di euro, donati da 40 Paesi e organizzazioni, e ha richiesto quasi 16 anni di lavoro per essere progettato e costruito, con alcuni ritardi causati dalla difficile situazione politica in Ucraina. L’area intorno al reattore è ampia quasi 2.600 chilometri quadrati. Da trent’anni, complice il livello delle radiazioni, è disabitata. Lo sarà anche nei prossimi decenni, perché il livello di contaminazione è ancora alto.

Intanto le autorità filorusse nella regione di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sudorientale, stando a quanto riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, hanno fatto sapere che ieri notte la centrale termoelettrica di Zaporizhzhia (TPP) è stata gravemente danneggiata da un attacco delle forze ucraine, lasciando più di 50 mila persone senza elettricità.

«Le forze armate ucraine hanno lanciato un attacco di artiglieria contro la centrale termoelettrica di Zaporizhzhia. Non ci sono vittime o feriti tra il personale o tra i civili», si legge in un comunicato del ministero regionale dell'energia. «In seguito al bombardamento, le apparecchiature elettriche hanno subito danni critici e c'è stata un'interruzione di corrente per più di 50 mila utenti nella città di Energodar e nei distretti di Kamensko-Dneprovsky e Veselovsky».

La TPP si trova a pochi chilometri dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la quale funzionerebbe regolarmente secondo la Tass, ed è occupata dalle forze russe dal maggio del 2022.

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