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Il sisma
I morti in Turchia e Siria sono più di 23 mila, ma oggi sono state estratte vive altre persone da sotto le macerie
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21:13
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Il bilancio sale ancora, oltre 23.700 morti
Il bilancio del terremoto in Turchia e Siria è nuovamente salito a oltre 23.700 morti. Lo riporta Sky News. È stato confermato che in Turchia sono morte 20.213 persone, mentre altri 3.553 sono rimasti uccisi a causa in Siria. I conteggi portano il numero totale di decessi confermati a 23.766.
21:09
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Tre persone salvate dalle macerie dopo 110 ore
Tre persone sono state salvate dalle macerie di un edificio nella città siriana di Jableh circa 110 ore dopo che il devastante terremoto ha colpito la regione lunedì. Lo riferiscono i media statali siriani rilanciati dal Guardian.
Le riprese televisive in diretta hanno mostrato due persone che venivano estratte dalle macerie dalle squadre di soccorso siriane e libanesi, mentre gli astanti applaudivano e gridavano «Dio è grande». Un soccorritore ha detto che due dei soccorsi erano una donna e suo figlio.
Più di 3500 persone sono state uccise dal terremoto in Siria, secondo i conteggi dei media statali e di un servizio di soccorso nel nord-ovest controllato dai ribelli del paese diviso dal conflitto.
19:29
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Oltre 5 milioni di persone potrebbero aver perso casa
Ben 5,3 milioni di persone nella sola Siria potrebbero essere rimaste senza casa a causa del devastante terremoto che l'ha colpita insieme alla Turchia. Lo rende noto l'Unhcr, l'Agenzia Onu per i Rifugiati.
L'organizzazione sta facendo arrivare gli aiuti nelle zone più devastate del Paese, concentrandosi sul fornire ripari e beni di prima necessità, assicurandosi che i centri collettivi in cui si sono recate gli sfollati abbiano servizi adeguati, oltre a tende, teli di plastica, coperte termiche, stuoie per dormire, abbigliamento invernale e altro.
«Abbiamo appena ricevuto una stima preliminare secondo cui 5,37 milioni di persone colpite dal terremoto avranno bisogno di assistenza per l'alloggio in tutta la Siria. Si tratta di un numero enorme, che si aggiunge a una popolazione già protagonista di esodi di massa», ha sottolineato da Damasco Sivanka Dhanapala, rappresentante dell'Unhcr in Siria.
Stiamo distribuendo «aiuti dal primo giorno concentrandoci, ovviamente, sulle persone colpite dal terremoto, ma anche cercando di identificare chi tra le persone colpite è più vulnerabile: anziani, disabili, bambini. E poi, ci sono bambini che sono stati separati dai loro genitori», ha proseguito.
«Stiamo anche guidando le attività di protezione. In tutta la Siria abbiamo una rete di centri comunitari, centri satellite, volontari, che ci aiutano a raggiungere le popolazioni vulnerabili. »Per la Siria, questa è una crisi nella crisi. Alcuni membri del nostro staff dormono fuori casa perché sono preoccupati per i danni strutturali subiti dalle loro abitazioni. Questo è solo un microcosmo di ciò che sta accadendo in tutte le aree colpite. Tutto questo, ha, senza dubbio, un impatto sull'accesso agli aiuti. Le strade sono state danneggiate e questo ostacola i nostri tentativi per raggiungere le persone. È stato molto, molto difficile. Già prima del terremoto nel Paese c'erano 6,8 milioni di sfollati interni«, ha aggiunto.
»Nel nord-ovest della Siria, particolarmente colpito, l'accesso è stato fortemente ostacolato dai danni del terremoto. I rifornimenti che chiamiamo «trasversali» (dalle aree governative verso il nord-ovest) sono arrivati prima del terremoto, sono stati pre-posizionati e vengono ora distribuiti direttamente dai magazzini. Speriamo che da ora in poi un accordo con il governo permetta un accesso rapido e regolare a queste aree«, ha concluso.
19:16
19:16
Il bilancio sale a oltre 23.259 morti
Il bilancio delle vittime del sisma che ha colpito Turchia e Siria ha toccato quota 23.259. Lo riferisce Sky News, secondo cui solo in Turchia i morti sono arrivati a 19.875, mentre in Siria sono in totale 3'384.
17:43
17:43
Cimiteri pieni, corpi ammassati sui camion
Al cimitero di Nurdagi, nella provincia turca di Gaziantep, al confine con la Siria, presto non ci sarà più posto per i morti. Troppe le vittime del sisma di magnitudo 7.8 che ha colpito entrambi i Paesi appena 4 giorni fa provocando oltre 22mila vittime accertate. Secondo un reportage del Guardian, le tombe appena scavate sono contrassegnate da lapidi vuote, con solo pezzi di stoffa strappata raccolti dai vestiti delle vittime per identificarli.
Sulla strada davanti al cimitero, decine di corpi giacciono ammucchiati uno sopra l'altro su una fila di camion, aspettando di essere seppelliti. In attesa dell'arrivo dei medici legali e dei procuratori, gli abitanti di alcune città della Turchia hanno ammassato i corpi negli stadi o nei parcheggi per dare ai parenti l'opportunità di identificare rapidamente i loro cari prima che venga rilasciato un certificato di morte. Almeno cinque imam si sono precipitati a Nurdagi per officiare i funerali di massa, a volte per ben 10 vittime contemporaneamente.
«Ho perso il conto dei corpi che abbiamo seppellito da lunedì», ha detto Sadõk Güneş, un imam di Nurdaği. «Abbiamo costruito un'estensione del cimitero. Ci sono ancora persone sotto le macerie. Seppelliremo anche quelle una volta recuperate. Stiamo sotterrando i corpi anche a tarda notte con l'aiuto dei cittadini che vengono ad aiutarci».
Stesso scenario nel distretto di Afrin, nel nordest della Siria dove un cimitero è stato ampliato con le sepolture di massa nelle fosse comuni.
17:42
17:42
Colpiti 4.000 edifici e 72 km di strade
Rilevati dallo spazio oltre 4.000 edifici e 72 chilometri di strade danneggiati o distrutti dalle scosse di terremoto che il 6 febbraio hanno colpito Siria e Turchia: questo il bilancio che emerge da 53 mappe prodotte e aggiornate al 10 febbraio dal servizio di gestione delle emergenze (Cems) di Copernicus, il programma europeo di osservazione satellitare della Terra gestito da Agenzia spaziale europea (Esa) e Commissione europea.
Sul sito Internet di Copernicus è disponibile anche una visualizzazione dei dati satellitari relativi ai danni nell'area di Kahramanmaras in Turchia.
17:25
17:25
Arrestato costruttore turco, stava fuggendo all'estero
La Turchia ha arrestato mentre tentava di fuggire all'estero, Mehmet Yasar Coskun, imprenditore edilizio che fece costruire ad Hatay il grande complesso Ronesans Rezidans, completamente crollato con il terremoto di lunedì. Lo rende noto l'agenzia Anadolu.
L'enorme struttura, completata nel 2013, era alta 12 piani, disponeva di 250 appartamenti e si stima che al momento del crollo ci fossero all'interno mille persone.
Secondo il quotidiano turco Hurriyet, l'imprenditore è stato arrestato all'aeroporto di Istanbul, era diretto verso il Montenegro e aveva con sé del denaro al momento della cattura.
16:55
16:55
Partiti altri 12 esperti svizzeri
Un'altra squadra di esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario è decollata questo pomeriggio dall'aeroporto di Belp (BE) alla volta delle aree disastrate dal violento sisma che ha colpito la Turchia e la Siria.
A bordo dell'aereo ci sono 12 specialisti, tra cui medici e addetti alla logistica. La missione è quella di rafforzare l'impegno svizzero sul posto, ha dichiarato all'agenzia Keystone-ATS il vicecapo dell'Aiuto umanitario svizzero Silvio Flückiger prima della partenza.
Sono presenti in particolare esperti nella costruzione, che devono valutare la stabilità degli edifici nell'area del terremoto. Dal canto loro, i dottori dovranno offrire assistenza medica alle vittime. A due psicologi viene inoltre chiesto di aiutare i colleghi che sono sul posto da diversi giorni e fornire un supporto mentale, ha spiegato Flückiger. Quest'ultimo prevede un periodo di impiego di circa due settimane.
16:39
16:39
Recuperato il corpo del capo di una comunità ebraica
I corpi del presidente della piccola comunità ebraica di Antakya (a sud di Alexandretta) e della moglie sono stati recuperati da una squadra di soccorso israeliana fra le macerie di un edificio crollato nel terremoto di questa settimana.
Secondo il portavoce militare, i soccorritori hanno scavato per 24 ore consecutive, in condizioni climatiche avverse, per estrarre i cadaveri di Saul and Fortuna Cenudioğlu. I loro funerali si sono svolti oggi, prima dell'inizio del riposo sabbatico.
16:32
16:32
Erdogan: bilancio vittime sale a oltre 19 mila
Sono almeno 19.388 le persone che hanno perso la vita in Turchia a causa del terremoto nel sud est anatolico. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, durante un discorso a Malatya, una delle località colpite dal sisma.
Attualmente, più di 141 mila soccorritori, sia turchi che provenienti da Paesi stranieri, sono al lavoro nelle province colpite dal sisma, ha aggiunto Erdogan.
16:20
16:20
Damasco pronta a inviare aiuti in zone ribelli
Il governo siriano è pronto a inviare tramite la Mezzaluna rossa un convoglio di aiuti umanitari alle zone del nord-ovest fuori dal controllo governativo e in mano a insorti cooptati dalla Turchia. Lo riferiscono media siriani che citano fonti interne alla Mezzaluna rossa siriana, i cui vertici sono di nomina governativa.
«Il convoglio è pronto ma finora non è potuto passare a causa dell'opposizione da parte dei miliziani delle zone ribelli», affermano le fonti da Damasco citate dai media filo-governativi.
16:02
16:02
Deformazioni del suolo su 35.000 kmq
Rilevate deformazioni del suolo su un'area complessiva di 35.000 chilometri quadrati dopo le scosse di terremoto che il 6 febbraio hanno colpito il sud-est della Turchia e il nord della Siria: lo indicano le prime analisi condotte dall'Istituto italiano per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IREA-CNR) sulla base delle immagini radar raccolte dal satellite Sentinel-1A di Copernicus, il programma di osservazione della Terra gestito da Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Commissione Europea.
15:55
15:55
«Tregua subito per facilitare gli aiuti»
L'Alto Commissario per i diritti umani ha chiesto «un cessate il fuoco immediato» in Siria per facilitare gli aiuti alle vittime del terremoto che ha devastato parte del Paese lunedì. Volker Türk sollecita «un cessate il fuoco immediato in Siria e il pieno rispetto dei diritti umani e degli obblighi del diritto umanitario in modo che gli aiuti possano raggiungere tutti», si legge in un tweet dell'Alto Commissario.
15:38
15:38
Forze filo-turche fermano convogli da zone curde
Per il secondo giorno consecutivo decine di camion di aiuti provenienti dalle zone nord-orientali della Siria, controllate dalle forze curde, sono stati bloccati a uno dei posti di blocco che collegano queste aree con quelle del nord-ovest del Paese, devastato dal terremoto e sotto controllo di milizie filo-turche.
Fonti sul terreno nei pressi del valico interno di Umm Jallud, a est di Aleppo, confermano all'agenzia di stampa italiana Ansa quanto già in precedenza riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Secondo le fonti, i circa 100 camion provenienti dalle zone controllate dalla coalizione guidata dall'ala siriana del Partito dei lavoratori curdi (Pkk), ostile ad Ankara, sono stati fermati su ordine del comando militare turco in Siria perché portano le insegne delle forze curdo-siriane.
In questo convoglio, fermo da ieri a Umm Jallud, sono trasportati anche soccorsi e materiale logistico fatto arrivare dal vicino Kurdistan iracheno grazie all'intervento delle truppe statunitensi presenti nel nord-est della Siria.
14:59
14:59
L'appello dell'ONU: «Servono razioni alimentari e pasti caldi»
Il Programma alimentare mondiale «lancia un appello per 77 milioni di dollari per fornire assistenza con razioni alimentari e pasti caldi a un totale di 874'000 persone colpite dal terremoto in Turchia e in Siria, inclusi 284'000 nuovi sfollati in Siria e 590'000 persone in Turchia, tra cui 45'000 rifugiati e 545'000 sfollati».
Lo riferisce l'agenzia Onu in un comunicato, sottolineando di aver consegnato assistenza alimentare di cui si aveva urgente necessità a 115'000 persone in Siria e in Turchia nei primi quattro giorni dai devastanti terremoti che hanno colpito la regione.
14:38
14:38
Soccorritori svizzeri salvano due persone
Oltre quattro giorni dopo il terribile terremoto che ha colpito la Turchia, la Catena svizzera di salvataggio ha estratto stamattina altre due persone vive dalle macerie, fra cui un neonato. Lo ha comunicato a Keystone-ATS un portavoce del DFAE.
Con questi due ultimi salvataggi, sono salite a undici - tra cui due bebè - le persone ritrovate vive grazie al lavoro congiunto della Catena svizzera di salvataggio e dalla Società svizzera per cani da ricerca (REDOG), ha precisato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Parallelamente un'altra squadra di REDOG, che lavora con l'organizzazione di salvataggio turca GEA, ha rinvenuto 31 persone ancora in vita sotto le macerie, di cui tre la scorsa notte, ha dichiarato a Keystone-ATS la responsabile della ricerca di persone sepolte sotto le macerie presso REDOG.
A causa della mancanza d'acqua e di cibo nonché del freddo, dopo 100 ore dal sisma si affievoliscono le possibilità di sopravvivenza delle persone intrappolate sotto i detriti. Dopo le devastanti scosse di terremoto che hanno provocato finora oltre 22'000 vittime nella regione di confine tra la Turchia e la Siria, sul posto sono intervenuti quasi 90 soccorritori svizzeri e diversi cani alla ricerca di sopravvissuti.
Intanto, l'ambasciata svizzera ad Ankara e il consolato generale a Istanbul, temporaneamente chiusi al pubblico a causa di una minaccia terroristica, sono stati riaperti. Lo ha deciso lo stesso Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sulla base di una nuova valutazione della situazione.
14:20
14:20
Erdogan: «I soccorsi non procedono come sperato»
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha ammesso che i soccorsi in Turchia per il terremoto «non stanno procedendo così velocemente come sperato».
«Sono stati danneggiati così tanti edifici che purtroppo non siamo stati in grado di accelerare i nostri interventi con la rapidità che desideravamo», ha detto Erdogan durante una visita nella città meridionale di Adiyaman, duramente colpita dal sisma.
Il presidente turco era stato criticato per il numero insufficiente di soccorritori e aiuti umanitari arrivati nei primi giorni del più grande disastro della Turchia in quasi un secolo. Ha quindi spiegato che il governo ha ora riunito «forse la più grande squadra di ricerca e soccorso del mondo» composta da 141.000 persone impegnate in 10 province colpite dal sisma di 7.8.
Il presidente turco ha aggiunto che si sono verificati alcuni casi di sciacallaggio, affermando che alcune persone hanno derubato i supermercati e imprese, aggiungendo che uno stato di emergenza dichiarato nell'area consentirà allo Stato di imporre le sanzioni necessarie.
13:57
13:57
I morti sono 22.375
Sale a 22.375 il bilancio delle vittime provocate dai terremoti che hanno colpito la Turchia e la Siria: lo riporta Sky News. Di queste, 18.991 sono morte in Turchia e 3.384 in Siria. Il numero dei feriti, nei due Paesi, è salito invece ad almeno 75 mila.
13:10
13:10
Dopo 102 ore estratta viva famiglia di 6 persone a Iskenderun, Turchia
Una famiglia di sei persone, di cui due donne, sono state estratte vive dopo 102 ore a Iskenderun, nella provincia di Hatay, nel sud della Turchia. Lo riporta il quotidiano turco Daily Sabah.
I soccorritori hanno tirato fuori Yasemin e Kadir Oktay, insieme ai loro quattro figli Arda, 12 anni, Zilan, 22 anni, Helin, 23 anni, e Dilan, 19 dalle macerie del condominio dove abitavano. Alcuni di loro, feriti, sono stati inviati all'ospedale più vicino.
E sempre da Hatay arriva un altra storia di speranza: una donna e il suo bambino di 10 giorni sono stati estratti vivi dopo 90 ore dal sisma. Secondo quanto riporta Bbc il piccolo, che si chiama Yagiz, è stato trovato vivo dai soccorritori tra le macerie di una struttura nella città di Samandag.
Le immagini del piccolo, subito avvolto da una coperta di lana e trasportato in ospedale, hanno fatto il giro del mondo. Pochi minuti dopo, le squadre di emergenza hanno recuperato anche la sua mamma.
12:36
12:36
Catena della Solidarietà ha raccolto più di 10 milioni di franchi
La popolazione svizzera ha già donato oltre 10 milioni di franchi in favore delle vittime del violento sisma che ha colpito la Turchia e la Siria. Lo ha indicato oggi la Catena della solidarietà all'agenzia Keystone-ATS.
In un primo momento, le organizzazioni umanitarie svizzere sul posto - come Terres des Hommes e la Croce rossa - utilizzano i fondi per fornire aiuti di emergenza, quali l'acqua, le coperte, il cibo e i rifugi. Per esperienza, si sa che la maggior parte dei soldi raccolti verrà utilizzata più tardi, per la ricostruzione.
Tra i 25 partner della Catena della solidarietà, diversi sono già attivi in Turchia. Taluni - come Caritas, Medair e EPER - lavorano pure nelle regioni siriane interessate dal terremoto, quali Idlib, Aleppo e Hama.
Intanto, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha indicato che la Catena svizzera di salvataggio non ha trovato alcun altro sopravvissuto durante la scorsa notte. I soccorritori, impegnati nelle ricerche, non abbandonano tuttavia i loro sforzi.
Finora nove persone sono state ritrovate vive grazie al lavoro congiunto della Catena svizzera di salvataggio e dalla Società svizzera per cani da ricerca (REDOG). Parallelamente un'altra squadra di REDOG, che lavora con l'organizzazione di salvataggio turca GEA, ha rinvenuto 31 persone ancora in vita sotto le macerie.
Alle condizioni di sofferenza si aggiunge il freddo, particolarmente pericoloso per i potenziali sopravvissuti. I soccorritori non perdono la speranza, ha precisato il DFAE. Ma ad ogni ora che passa, diventa sempre più miracoloso il ritrovamento di altre persone vive.
09:50
09:50
Trovato vivo dopo 94 ore
Un giovane di 17 anni, Adnan Muhammed Korkut, è stato estratto vivo stamattina dalle macerie di un edificio crollato nella città turca di Gaziantep, vicino all'epicentro del sisma, dopo essere rimasto intrappolato per 94 ore.
Il ragazzo ha detto di essere stato costretto a bere la propria urina per placare la sete. «Sono stato in grado di sopravvivere in quel modo», ha detto, come riporta il Guardian.
Quando è stato salvato il 17enne ha sorriso alla folla di amici e parenti che ha cantato il suo nome, applaudendo e piangendo di gioia mentre veniva portato via e messo su una barella.
09:35
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I morti sono 21.719
Il bilancio delle vittime del terremoto sale a 21.719: in Turchia i morti sono 18.342 mentre, secondo gli ultimi aggiornamenti dalla Siria, i decessi sono 3.377.
07:09
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Bambino trovato vivo dopo 90 ore sotto le macerie
C'è ancora qualche speranza di vita sotto le macerie del terremoto. Dopo 90 ore è stato salvato Hilal Bilgi, 10 anni, trovato tra le macerie di un appartamento di 7 piani a Hatay. Per salvare il bimbo, riporta il quotidiano turco Hurriyet, i soccorritori hanno scavato una galleria: il bambino era sotto un blocco di cemento e, con l'approvazione dei parenti, si è deciso di amputargli un braccio con un'operazione eseguita sotto le macerie. Nel sisma il bambino ha perso i genitori e i 3 fratelli. I morti in Turchia e Siria hanno superato le 21 mila unità.