Aviazione

IAG abbandona Air Europa: disturberà Air France-KLM e Lufthansa per TAP Air Portugal?

Il consolidamento dei cieli europei ha subito una brusca frenata dopo la rinuncia, da parte del gruppo britannico-spagnolo, ad acquistare la compagnia iberica – Il motivo? Il «contesto normativo», o meglio i paletti imposti dall'UE
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Marcello Pelizzari
02.08.2024 17:00

Questo matrimonio non s'ha da fare. Di più, il copione sembrerebbe ripetersi visto che un tentativo di unione era già stato fatto anni fa. Riassumiamo: il gruppo IAG, la società madre di British Airways e Iberia, ha abbandonato i piani per acquistare il vettore spagnolo Air Europa. L'annuncio è stato dato direttamente da IAG, che sta per International Airlines Group. Colosso che si era impegnato ad acquistare l'80% del «restante» capitale azionario emesso da Air Europa. Ma che, ora, manterrà una quota del 20% nella compagnia. E basta. 

Abbiamo definito IAG un colosso e non per esagerazione o iperbole. Detto di British Airways e Iberia, anche Aer Lingus e Vueling fanno parte del gruppo. Dopo Ryanair e Lufthansa, è la terza realtà più grande in Europa. L'interesse per Air Europa, a suo tempo come in questi mesi, è legato al fatto che questa compagnia sia la terza, dopo l'accoppiata Iberia-Vueling e Ryanair, con la maggior presenza nel mercato spagnolo. È attiva sia a corto raggio, con voli nazionali in particolare, sia a lungo raggio con rotte verso i Caraibi e l'America Latina. Nel 2022, dati alla mano, aveva trasportato 10 milioni di passeggeri. Non male. IAG, tuttavia, ha deciso di lasciar perdere. Complici le interferenze o, meglio, le richieste fatte dall'Unione Europea per dare il suo benestare all'operazione. Detto in altri termini, il regolatore temeva che, con Air Europa all'interno di IAG, la concorrenza sarebbe venuta meno. Di qui, appunto, le richieste di «concedere» qualcosa per il bene dei consumatori: rotte e slot, nello specifico. IAG, nella nota, ha spiegato: alla fine, «il Consiglio di amministrazione ha ritenuto che, nell'attuale contesto normativo, il proseguimento dell'operazione non sarebbe stato vantaggioso per gli azionisti». Un ragionamento, questo, che invece Lufthansa non ha fatto. Accettando, più o meno con il sorriso, di andare incontro all'Unione Europea pur di garantirsi ITA Airways. L'uscita di scena di IAG, in ogni caso, non sarà indolore: per il disturbo, infatti, IAG pagherà 50 milioni di euro a Globalia, il gruppo proprietario di Air Europa, a mo' di risarcimento. Così Luis Gallego, amministratore delegato di IAG: «Crediamo che questa sia la decisione migliore per proteggere gli interessi dei nostri azionisti. IAG rimane impegnata nella sua strategia, che prevede di competere efficacemente dal suo hub di Madrid. Una strategia che sta dando risultati positivi».

La Borsa, per ora, sembrerebbe apprezzare la mossa di IAG. Anche perché l'interruzione dell'offerta pubblica di acquisto potrebbe far risparmiare al colosso circa 350 milioni di euro in commissioni di rottura. Il prezzo delle azioni di IAG, poco dopo mezzogiorno, era salito del 7,35% a Londra. Mentre scriviamo queste righe, il titolo stava facendo registrare un +6,97%. IAG, nel 2019, aveva fatto un primo passo verso Air Europa con l'idea e l'obiettivo di rafforzare la sua presenza in America Latina e, di riflesso, a Madrid quale hub per collegare l'Europa con il Sudamerica. All'epoca, però, l'acquisizione era stata ostacolata e non poco dalla crisi pandemica e, già allora, dalla riluttanza della Commissione Europea, preoccupata di una riduzione della concorrenza sul mercato spagnolo. Nel febbraio del 2023, ristabilitosi dalla pandemia, il gruppo aveva annunciato di voler nuovamente mettere le mani su Air Europa. Tramite un'offerta di acquisto da 500 milioni di euro, formulata poco dopo aver convertito in azioni (il 20%) un prestito concesso a Globalia. L'operazione, però, per diventare effettiva avrebbe dovuto superare lo scoglio delle autorità europee. 

E qui, beh, è cascato l'asino. Lo scorso gennaio, per dire, Bruxelles ha aperto un'indagine. Temendo, come a suo tempo, che il matrimonio avrebbe ridotto la concorrenza su determinate rotte. Fra le altre, quelle interne spagnole, quelle fra Madrid e alcune delle principali città europee nonché quelle fra Madrid e l'America. Per questo, nell'annunciare il suo addio all'acquisizione, IAG ha parlato di «contesto normativo» tutto fuorché favorevole. Un po' come Lufthansa, anche IAG ha cercato di negoziare una soluzione che, da un lato, preservasse l'interesse degli azionisti e, dall'altro, fosse soddisfacente per il regolatore europeo. Gallego, al riguardo, aveva garantito che a operazione conclusa non ci sarebbe stata una sola tratta in cui Iberia e Air Europa avrebbero operato in esclusiva: «Ci sarà sempre un concorrente». Non è bastato per convincere la Commissione. Air Europa, dal canto suo, ha provato a fare buon viso a cattivo gioco. Ribadendo a passeggeri e investitori di essere una compagnia solida e redditizia. E spiegando che, anche senza IAG, il vettore perseguirà un piano di sviluppo. Più facile a dirsi che a farsi, verrebbe da dire, dato che Air Europa, colpita più di altre compagnie dalla pandemia, aveva beneficiato di un salvataggio statale nel 2020 tramite un prestito di 475 milioni di euro. Madrid aveva soccorso la compagnia proprio mentre stava per essere acquistata da IAG per 1 miliardo di euro.

E adesso? Bella, bellissima domanda. La prossima, grande operazione nel settore, in Europa, è l'annunciata privatizzazione di TAP Air Portugal, la compagnia di bandiera portoghese. Un obiettivo, questo, che sta facendo gola da tempo a Air France-KLM e Lufthansa, di cui fa parte Swiss, ma che dopo la rinuncia ad Air Europa potrebbe interessare pure al gruppo britannico-spagnolo.