Italia

Identificata l'orsa che ha ucciso il runner in Trentino: aveva già aggredito due persone

L'esemplare responsabile dell'uccisione di Andrea Papi è JJ4: il plantigrado, 17 anni, è nato in Italia da due esemplari provenienti dalla Slovenia rilasciati tra il 2000 e il 2001 — Verrà abbattuta insieme ad altri esemplari problematici
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Giacomo Butti
12.04.2023 10:22

La Procura della Repubblica di Trento ha annunciato l'esito delle indagini: è JJ4 l'orsa responsabile dell'uccisione del runner trentino Andrea Papi, 26 anni, aggredito nei boschi sopra Caldes (Trento) lo scorso 5 aprile. L'indagine si è basata sulle analisi genetiche effettuate nei laboratori della Fondazione Edmund Mach. La notizia del riconoscimento dell'orso responsabile dell'uccisione è stata diffusa in anticipo rispetto al deposito della relazione conclusiva dei consulenti per «evidenti motivi di interesse e sicurezza pubblica», fa sapere la Procura. Il plantigrado, nato 17 anni fa in Trentino da due esemplari provenienti dalla Slovenia — Joze e Jurka, rilasciati tra il 2000 e il 2001 nell'ambito del progetto Life Ursus — aveva già passato dei guai nel 2020, quando aveva aggredito due persone.

Graziata

La scoperta aggiunge tragicità alla tragedia. Perché JJ4 era già stata indicata come un esemplare «problematico» nel 2020. Nel corso di quell'estate, mentre si trovava sul monte Peller (Trentino) insieme alla sua cucciolata, l'orsa aveva aggredito due persone — padre e figlio — ferendole. Allora era stata emessa un'ordinanza per il suo abbattimento, ma il ricorso presentato da diverse associazioni ambientaliste aveva sospeso la sua uccisione. In quel momento, aveva scritto nel luglio del 2020 La Repubblica, si era richiamato il «principio di proporzionalità e la necessità di mettere in campo altre soluzioni "energiche" prima di considerare l'opzione letale». L'orsa, si sottolineava, aveva semplicemente reagito in difesa della propria prole.

Il caso aveva aperto uno scontro fra il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che sosteneva la necessità dell'abbattimento, e l'allora ministro dell'Ambiente Sergio Costa che riteneva «spropositata» l'ordinanza. A spuntarla al Tribunale amministrativo regionale (TAR) era stato Costa. E la LAV (Lega Anti Vivisezione), WWF, LNDC (Lega nazionale per la difesa del cane) e tante altre associazioni firmatarie del ricorso avevano definito «storica» la decisione.

L'abbattimento

Il TAR, nella decisione presa il 10 luglio 2022, aveva ordinato l'applicazione all'orsa di un radiocollare con il quale tenere d'occhio l'esemplare. Un radiocollare che nei mesi seguenti si è però scaricato e non trasmette più dati relativi agli spostamenti del plantigrado. Poi, il 5 aprile, l'aggressione mortale al runner 26.enne, a una trentina di chilometri dal precedente evento.

Ormai, l'uccisione di JJ4 sembra inevitabile. «Una volta identificato l'orso, si procederà con l'abbattimento», aveva confermato ieri Fugatti, ancora presidente della Provincia di Trento. Parallelamente, verranno firmate ordinanze per l'abbattimento di altri tre esemplari considerati problematici, mentre si considerano misure extra come trasferimenti di massa per altri orsi e la dotazione di spray anti-orso per forestali e poliziotti attivi sul territorio.

Intanto, in val di Sole, si terranno oggi i funerali di Andrea Papi. Per le esequie è stato indetto il lutto cittadino.