Cambiamento climatico

Il 2024 sarà il primo anno a superare la soglia psicologica di 1,5 gradi

Secondo Copernicus, le temperature medie globali sui 12 mesi potrebbero sorpassare il limite fissato con gli accordi di Parigi: «Necessario ridurre le emissioni per evitare fenomeni meteorologici così devastanti»
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Red. Online
07.11.2024 14:03

È «praticamente certo»: il 2024 sarà l'anno più caldo mai registrato da quando esistono i rilevamenti e le temperature medie globali sull’arco dei 12 mesi sono destinate a superare di oltre 1,5 gradi i livelli preindustriali. Questo renderà il 2024 il primo anno solare a superare questa soglia psicologica. Lo ha fatto sapere il servizio meteo dell'Unione Europea, Copernicus.

Le temperature elevate che hanno caratterizzato il 2024 sono dovute principalmente al cambiamento climatico, con il contributo di fattori naturali come El Niño. Le temperature globali sono state così elevate nei primi 10 mesi dell'anno che solo un calo incredibilmente brusco negli ultimi due mesi impedirebbe di stabilire un nuovo record.

Stando ai dati del servizio europeo Copernicus, è probabile che il 2024 sarà almeno 1,55 °C più caldo rispetto all'epoca preindustriale. Le proiezioni mostrano infatti la temperatura sui 12 mesi potrebbe superare l'attuale record di 1,48 °C, stabilito solamente lo scorso anno.

Secondo gli scienziati, l’annata così calda dovrebbe rappresentare un campanello d'allarme in vista della COP29, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà la prossima settimana in Azerbaigian. Liz Bentley della Royal Meteorological Society ha spiegato alla BBC: «Quest'ultimo record è un altro duro avvertimento ai governi presenti alla COP29 sull'urgente necessità di agire per limitare un ulteriore riscaldamento».

«Questo segna una nuova pietra miliare nei record della temperatura globale», ha dichiarato Samantha Burgess, vicedirettrice di Copernicus. Il superamento del limite di 1,5 °C  ha un valore simbolico, perché nel 2015, con l'accordo di Parigi sul clima, quasi 200 Paesi si erano impegnati a cercare di limitare l'aumento della temperatura a lungo termine, nella speranza di evitare gli effetti peggiori del cambiamento climatico.

Se il limite di 1,5 °C venisse superato, non significa che l'obiettivo di Parigi sia perduto, perché si riferisce alle temperature medie su un periodo di circa 20 anni, ma ogni violazione della durata di un anno porta il mondo più vicino al superamento di tale limite nel lungo termine. 

Il calore eccessivo di inizio 2024 è stato causato dal fenomeno meteorologico naturale El Niño, il quale ha provocato l’aumento della temperatura delle acque superficiali nell'Oceano Pacifico tropicale orientale, con un conseguente rilascio di calore extra nell'atmosfera. Questa fase di riscaldamento si è conclusa ad aprile, ma, da allora, le temperature sono rimaste comunque elevate. Stando ai dati di Copernicus, nell'ultima settimana le temperature medie globali hanno stabilito ogni giorno nuovi record relativi al periodo dell'anno.

Il cambiamento climatico non riguarda solo l’aumento delle temperature, ma pure l’intensità dei fenomeni meteorologici, come gli uragani che hanno colpito gli Stati Uniti e la DANA abbattutasi sulla Spagna. Ed Hawkins, professore di climatologia presso l'Università di Reading, ha dichiarato alla BBC: «Le temperature più elevate stanno rendendo le tempeste più intense, le ondate di calore più intense e le forti piogge più estreme, con conseguenze chiaramente visibili per le persone di tutto il mondo. Stabilizzare le temperature globali raggiungendo emissioni nette pari a zero è l'unico modo per smettere di aggravare i costi di questi disastri».

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