Arte sociale

Il Banksy torinese contro il revenge porn

Con il suo ultimo progetto #teachersdosex lo street artist Andrea Villa si è schierato a favore della giovane maestra giudicata per la sua vita sessuale privata (e in seguito licenziata) appendendo tre poster di donne nude o seminude davanti a degli istituti scolastici
Uno degli scatti di Andrea Villa
Ats
02.12.2020 18:29

Andrea Villa lo street artist ribattezzato il Banksy torinese per la sua critica dell’attualità a colpi di finti cartelli pubblicitari, si schiera a favore della giovane maestra vittima di revenge porn.

Il suo ultimo progetto, #teachersdosex, è comparso questa notte davanti ad alcune scuole della zona di piazza Zara e corso Sicilia, dove Villa ha affisso i suoi nuovi manifesti, tre selfie senza veli di tre insegnanti elementari.

«È un progetto che vuole mettere in luce il problema del revenge porn e della discriminazione di genere», spiega sul suo profilo Instagram Villa, che per la sua azione artistica di denuncia ha chiesto alle tre ragazze di inviargli degli scatti come se le dovessero inviare al loro fidanzato», proprio come è successo nella vicenda finita in questi giorni in tribunale.

«Li ho stampati ed affissi per strada - racconta -. I loro corpi sono stati esposti al pubblico, così come nel revenge porn l’intimità viene violata e lasciata al pubblico ludibrio. Molto spesso le donne vengono giudicate per la loro vita sessuale privata - aggiunge - e nel mondo dell’istruzione primaria vige l’ipocrisia che una donna non possa avere una sessualità. Spero di poter sensibilizzare con questa affissione sui pregiudizi sociali che affliggono da tempo la percezione della sfera privata femminile».