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«Il capo dell'unità missilistica di Hezbollah ucciso a Beirut»

A confermarlo è l'esercito israeliano secondo quanto riporta Haaretz – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Il capo dell'unità missilistica di Hezbollah ucciso a Beirut»
Red. Online
24.09.2024 06:33
18:10
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Erdogan all'ONU paragona ancora una volta Netanyahu a Hitler

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha paragonato ancora una volta il premier israeliano Benjamin Netanyahu ad Adolf Hitler, nel suo intervento all'assemblea generale all'ONU: «Proprio come Hitler è stato fermato dall'alleanza dell'umanità 70 anni fa, Netanyahu e la sua rete di omicidi devono essere fermati dall'alleanza dell'umanità».

18:06
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British Airways sospende i suoi voli da e per Israele

La British Airways si unisce alle decisioni di altri vettori aerei europei e sospende i suoi voli da e per Israele sullo sfondo dell'escalation del conflitto in Libano, andato a sommarsi a quello in atto da quasi un anno nella Striscia di Gaza palestinese. Lo stop, fa sapere la compagnia di bandiera britannica, è destinato a restare in vigore almeno fino a giovedì compreso.

17:42
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Herzog: «Hezbollah non smette di colpirci, lo vuole Sinwar»

«Hezbollah non smetterà di attaccare Israele perché Hamas non vuole un accordo sul rilascio degli ostaggi», ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog alla CNBC. Secondo il capo di Stato, «Hassan Nasrallah ha deciso che vuole continuare la guerra perché stiamo cercando di negoziare un accordo sugli ostaggi, e il leader di Hamas Yahya Sinwar, nelle segrete di Gaza dice di no e ancora, no e ancora, no».

«Per risolvere il conflitto dobbiamo riportare a casa i nostri ostaggi e, prima di tutto, dobbiamo rimuovere la minaccia dal confine settentrionale di Israele, ed è ciò che stiamo cercando di fare», aggiunge. «Hezbollah è un esercito terrorista che ha sostanzialmente dirottato una nazione chiamata Libano. Diciamo al popolo libanese che non abbiamo alcuna guerra con loro, che ci prendiamo cura di loro, che vogliamo consentire un futuro pacifico tra noi e il Libano», afferma Herzog.

Israele deve difendersi, sottolinea Herzog, e lo fa secondo il diritto umanitario: «Noi diamo l'allarme, diamo ampio preavviso, secondo le regole del diritto internazionale, ma le persone hanno missili nelle loro cucine, nei loro salotti, nei loro magazzini, nelle loro moschee, nei loro negozi. Ora chiedetevi, conoscete qualcuno nella vostra famiglia o nelle vicinanze che detiene un'arma letale di tale portata nella sua stessa casa?», dice.

17:18
17:18
Netanyahu: «Se avete un missile in soggiorno, perderete la casa»

Il primo ministro Benyamin Netanyahu in visita a una base di intelligence militare dell'IDF ha fatto una dichiarazione in cui si è rivolto al popolo libanese: «la nostra guerra non è contro di voi, la nostra guerra è contro Hezbollah. Nasrallah vi sta portando sull'orlo dell'abisso. Ieri vi ho detto di evacuare le case dove Hezbollah ha messo un missile nel soggiorno e un razzo nel garage. Chi ha un missile nel soggiorno e un razzo nel garage non avrà più una casa». E ha aggiunto: «Liberatevi dalla morsa di Hezbollah, liberatevi dalla morsa di Nasrallah, per il vostro bene».

17:17
17:17
UNICEF: «Solo ieri uccisi 50 bambini e 94 donne in Libano»

«Ieri è stato il giorno peggiore degli ultimi 18 anni in Libano: 50 bambini e 94 donne sono stati uccisi. Inoltre, sempre lunedì, più di 1'835 persone sono state ferite, fra cui molti bambini e donne. Qualsiasi ulteriore escalation del conflitto potrebbe essere catastrofica». Lo afferma, in una nota, il rappresentante dell'UNICEF in Libano Ettie Higgins ricordando che il fondo delle Nazioni Unite ha «già fornito e distribuito 100 tonnellate di aiuti medici di emergenza agli ospedali».

16:57
16:57
Israele: «Il capo dell'unità missilistica di Hezbollah ucciso a Beirut»

L'esercito israeliano (IDF) ha confermato di aver ucciso il capo dell'unità missilistica di Hezbollah, Ibrahim Qubaisi, nell'attacco a Beirut. Lo riporta Haaretz.

In precedenza il portale Ynet aveva identificato Qubaisi come l'obiettivo dell'attacco dell'IDF nel distretto nella capitale libanese.

Ibrahim Qubaisi era stato recentemente nominato la figura militare più alta di grado all'interno di Hezbollah dopo i recenti omicidi dei comandanti del gruppo, ed era subordinato direttamente al leader Hassan Nasrallah, riferisce Ynet citando fonti israeliane secondo cui Qubaisi era considerato responsabile delle capacità strategiche di Hezbollah.

15:57
15:57
Due membri dell'UNHCR uccisi dai raid in Libano

Due membri dello staff dell'agenzia dell'ONU per i rifugiati (UNHCR) sono stati uccisi nei raid israeliani in Libano. Lo annuncia il direttore generale dell'organizzazione Filippo Grandi su X.

Grandi ha criticato gli attacchi aerei israeliani che, a suo dire, stanno «incessantemente mietendo centinaia di vittime civili». «A nome di tutti noi dell'UNHCR, le nostre più sentite condoglianze alle loro famiglie, ai loro amici e ai loro colleghi», ha aggiunto.

In precedenza, il ministero della Sanità libanese ha affermato che «il raid israeliano su Ghobeiri, nella periferia meridionale di Beirut, ha ucciso 6 persone e ne ha ferite 15».

Stando a fonti libanesi citati da Reuters nell'attacco dell'IDF è stato ucciso il comandante dell'unità missilistica di Hezbollah.

15:21
15:21
Lula: «L'ONU ha avuto la forza di creare lo Stato di Israele», ma «non ha il coraggio di crearne uno palestinese»

«L'ONU ha avuto la forza di creare lo Stato di Israele», ma oggi «non ha il coraggio di crearne uno palestinese». Lo ha detto il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva a margine della sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni unite, in corso a New York.

«Il mondo è fuori controllo. Nessuno rispetta nessuno», ha proseguito il capo di Stato, criticando l'organizzazione che «non ha la forza» per prendere decisioni importanti, creando un danno alla pace nel mondo.

«Non ci sarebbe stata la guerra tra Russia e Ucraina. Non ci sarebbe stato il genocidio nella Striscia di Gaza. Non ci sarebbe stato bisogno di un'invasione in Libia né della guerra in Iraq. Tutto ciò avrebbe potuto essere evitato se l'ONU avesse adempiuto al suo compito di imporre una governance globale», ha concluso.

14:58
14:58
Libano, Mosca «pronta a cooperare per prevenire la catastrofe»

La Russia è pronta a «coordinarsi con i partner internazionali e regionali» per prevenire lo «scenario catastrofico» di «un conflitto armato su vasta scala, le cui conseguenze devastanti colpiranno inevitabilmente tutti, sia nella regione che oltre». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova.

«È urgente fermare la spirale di violenza prima che la situazione vada completamente fuori controllo», ha aggiunto la portavoce, chiedendo «una cessazione immediata delle ostilità, che eviterebbe ulteriori spargimenti di sangue e creerebbe le condizioni per spostare la situazione verso una soluzione politica e diplomatica».

«Condanniamo fermamente - ha sottolineato ancora Zakharova - gli attacchi militari su larga scala condotti contro il Libano. Vorremmo in particolare sottolineare la nostra posizione di principio sulla categorica inammissibilità degli attacchi indiscriminati contro i civili».

12:50
12:50
Sale a 558 numero dei morti per raid israeliani

Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani in Libano è salito a 558, tra cui 50 bambini. Lo ha affermato il Ministero della Salute libanese, secondo quanto riporta Al Jazeera.

«Quattro paramedici sono morti ieri quando ambulatori e cliniche sono stati colpiti da Israele. Questa mattina hanno colpito l'ospedale di Bint Jbail», nel sud del Libano, ha affermato il ministro della Salute libanese Firass Abiad in una conferenza stampa, ripresa da Bbc.

Il ministro ha dichiarato che 1.835 persone sono rimaste ferite nelle esplosioni, aggiungendo che il personale medico «ha lavorato al massimo per prendersi cura di tutti i pazienti».

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno intanto annunciato una terza ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano. Nella mattinata l'Idf ha effettuato due massicci raid nel meridione del Paese e nella valle della Beqaa.

Effettuato anche un «attacco mirato» a Beirut. Israele, scrive la BBC, ha condotto un attacco aereo su Ghobairi, un quartiere di Dahieh, sobborgo meridionale della capitale libanese. L'attacco è avvenuto mentre era in programma nella stessa zona il funerale di otto persone, tra cui cinque donne, tutte membri della stessa famiglia, uccise venerdì in un attacco aereo israeliano su Dahieh. Almeno una persona sarebbe rimasta uccisa nel raid, secondo fonti della sicurezza libanese.

Stando a fonti della difesa israeliana, citati da media locali, un obiettivo del quinto attacco dell'Idf a Beirut dall'inizio del conflitto è Abu Jawad Harikhi, il comandante del sistema missilistico di Hezbollah.

11:29
11:29
Decine di migliaia di persone in fuga dal Libano

Decine di migliaia di persone sono fuggite dalle violenze in Libano da ieri: lo affermano le Nazioni Unite.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato di essere «estremamente allarmate» per l'«improvvisa escalation di ostilità tra Israele e Hezbollah» in Libano, dove questa settimana «decine di migliaia» di persone sono fuggite dalla violenza.

«Siamo molto preoccupati per la grave escalation di attacchi a cui abbiamo assistito ieri. Decine di migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case ieri e stanotte, e il numero continua a crescere», ha dichiarato il portavoce dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Matthew Saltmarsh, durante un briefing con la stampa a Ginevra.

Secondo fonti della sicurezza di Damasco, centinaia di persone sono entrate in Siria dal Libano dopo gli attacchi di Israele.

11:28
11:28
Hezbollah «non può restare da solo» contro Israele

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha detto in un'intervista alla CNN che Hezbollah «non può restare da solo» contro Israele.

«Non dobbiamo permettere che il Libano diventi un'altra Gaza», ha aggiunto mentre si trova a New York per l'assemblea generale dell'Onu.

«Hezbollah non può farcela da solo - ha affermato -, non può resistere da solo contro un paese che viene difeso, sostenuto e rifornito da paesi occidentali, paesi europei e Stati Uniti d'America», riporta il Times of Israel.

Pezeshkian ha avvertito che gli eventi potrebbero sfociare in un conflitto regionale, che «potrebbe essere pericoloso per il futuro del mondo e del pianeta Terra stesso, quindi dobbiamo impedire che Israele continui a commettere atti criminali».

10:22
10:22
Israele, più di 65 razzi dal Libano verso il nord

L'esercito israeliano ha affermato che stamattina sono stati lanciati più di 65 razzi dal Libano verso il nord di Israele. Circa 10 razzi diretti verso zone a est di Haifa sono stati intercettati dalle difese aeree.

Le schegge di un razzo intercettato hanno ferito leggermente una donna di 58 anni, affermano i medici. Cinque razzi sono stati lanciati nella valle di Jezreel, alcuni sono stati intercettati e il resto ha colpito aree aperte. Non ci sono stati feriti. Una raffica di 50 razzi è stata lanciata contro l'area di Kiryat Shmona, causando danni ma nessun ferito. Lo riporta il Times of Israel.

10:02
10:02
La giornata di ieri è stata la più sanguinosa per il Libano dalla fine della lunga guerra civile

La giornata di ieri, con almeno 492 morti - di cui almeno 35 bambini e 58 donne - e oltre 1.600 feriti sotto i raid continui di Israele contro Hezbollah, è stata la singola giornata più sanguinosa per il Libano dalla fine della lunga guerra civile del 1975-1990.

Lo si legge sui media libanesi e internazionali.

Durante la notte l'aviazione israeliana ha nuovamente colpito «decine di obiettivi di Hezbollah in numerose regioni del sud del Libano», mentre l'artiglieria ha colpito altri obiettivi ancora nelle zone di Ayta al-Shab e Ramyeh, scrivono le stesse forze armate di Israele in una nota.

Ieri l'Idf aveva affermato di aver colpito circa 1.600 obiettivi.

08:37
08:37
La Svizzera sconsiglia di recarsi in Libano e in Israele

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sconsiglia dal recarsi in Libano e in Israele. «Una feroce battaglia tra i fondamentalisti islamici Hezbollah e l'esercito israeliano si sta facendo sempre più incandescente nella regione, causando centinaia di morti».

«La situazione in Libano è insicura e pericolosa. Si raccomanda di non viaggiare» verso questo Paese mediorientale, si legge in una messaggio del DFAE diffuso ieri sera su X.

«Se vi trovate in Libano, lasciate il Paese con mezzi commerciali, se possibile». L'ambasciata svizzera a Beirut rimane aperta per un sostegno limitato.

I servizi di Ignazio Cassis sconsigliano pure di recarsi in Israele. «Un peggioramento della situazione è possibile in qualsiasi momento, ha scritto il DFAE. Il governo israeliano aveva precedentemente dichiarato uno »stato di emergenza speciale« per l'intero Paese.

06:33
06:33
Il punto alle 06.00

L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno sei persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in bombardamenti israeliani che tra ieri sera e stanotte hanno colpito Khan Yunis e Deir al-Balah, rispettivamente nel sud e nel centro della Striscia di Gaza.  

Hezbollah ha lanciato stanotte circa 20 razzi dal Libano verso il nord di Israele, in tre salve separate. Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane (Idf) citate dai media dello Stato ebraico, specificando che tutti i missili sono stati intercettati o sono caduti in aeree aperte. Il servizio medico d'emergenza israeliano Magen David Adom afferma che una delle sue ambulanze è stata danneggiata da schegge durante gli attacchi e che i suoi paramedici hanno soccorso persone rimaste ferite mentre correvano a cercare riparo o sotto shock in seguito alle allerte antimissile.

Le Brigate al-Qassam, l'ala armata di Hamas, affermano che il suo comandante sul campo nel Libano meridionale Hussein Mahmoud al-Nader è stato ucciso ieri in un attacco israeliano nel Paese dei cedri. Il gruppo islamista palestinese non specifica dove si è verificato il raid, ma in una dichiarazione pubblicata sul suo canale Telegram afferma che Nader proveniva da Marjayoun: una città del governatorato di Nabatieh, nel sud del Libano.

I jet da combattimento dell'Aeronautica militare israeliana (Iaf) hanno distrutto circa 1.600 di strutture di Hezbollah in diverse aree del Libano, hanno annunciato stanotte le Forze di difesa israeliane (Idf) aggiornando il precedente bilancio di 1.300 obiettivi colpiti in 24 ore. Nell'ultimo giorno centinaia di caccia dell'Iaf sotto la direzione Comando settentrionale hanno effettuato diverse ondate di attacchi nel sud del Libano e nella nordorientale Valle della Bekaa, spiegano le Idf citate dai media israeliani. Gli obiettivi distrutti - viene specificato - includevano lanciatori, centri di comando e strutture militari del movimento sciita appoggiato dall'Iran.

Il vicepresidente della Commissione europea e alto rappresentante UE per gli Affari esteri Josep Borrell ha detto che gli scontri crescenti tra Israele e Hezbollah minacciano di far precipitare il Medio Oriente in una guerra totale. «Posso dire che siamo quasi in una guerra a tutti gli effetti», ha detto Borrell a New York. «Stiamo assistendo a più attacchi militari, più danni, anche collaterali, più vittime», ha aggiunto l'alto rappresentate UE riferendosi ai combattimenti con il Libano. «Tutti devono mettere tutta la loro capacità per fermare» quanto sta accadendo, ha affermato Borrell. Riguardo alla Striscia di Gaza, il vicepresidente della Commissione europea ha detto che «nonostante tutta la capacità diplomatica dispiegata nulla è riuscito a fermare la guerra», e ha accusato entrambe le parti di «temporeggiare».

I ministri degli Esteri del G7 «hanno notato con profonda preoccupazione la tendenza all'escalation di violenza in Medio Oriente e le sue ripercussioni sulla stabilità regionale e sulle vite dei civili sconvolti da questo conflitto». È quanto si legge in una nota della presidenza italiana diffusa al termine della riunione presieduta dal vicepresidente Antonio Tajani. «I membri del G7 hanno ribadito il loro forte sostegno agli sforzi di mediazione in corso intrapresi da Stati Uniti, Egitto e Qatar per raggiungere una risoluzione tra le parti in conflitto a Gaza», prosegue la nota. «Hanno espresso preoccupazione per il livello senza precedenti di insicurezza alimentare che colpisce la maggior parte della popolazione nella Striscia di Gaza. Garantire un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli in tutte le sue forme e attraverso tutti i punti di attraversamento pertinenti rimane una priorità assoluta - mette in evidenza la nota -. Hanno esortato tutte le parti a consentire la consegna senza ostacoli degli aiuti e ad assicurare la protezione degli operatori umanitari implementando correttamente misure di de-conflittualità.

Il gabinetto di sicurezza israeliano non ha preso nuove decisioni sul conflitto in Libano e rimane aperto alla de-escalation con Hezbollah, secondo i media dello Stato ebraico. Citando fonti a conoscenza delle deliberazioni di ieri sera, il sito di notizie Ynet riferisce che non è ancora chiaro se Israele si stia dirigendo verso una guerra totale contro i miliziani sciiti sostenuti dall'Iran: non sono state prese nuove decisioni durante la riunione e lo Stato ebraico rimane aperto alla de-escalation se Hezbollah sarà disposto a raggiungere un accordo. Ynet aggiunge che i ministri israeliani avrebbero detto al premier Benjamin Netanyahu di andare questa settimana a New York per l'Assemblea generale dell'ONU nonostante i combattimenti, affermando che si tratta di un'importante opportunità di pubbliche relazioni.

Mentre i combattimenti continuano a intensificarsi in Libano, il volo di Benjamin Netanyahu per New York è stato posticipato a stasera a mezzanotte: lo ha annunciato l'ufficio del premier israeliano citato dai media locali. Netanyahu è atteso all'Assemblea generale dell'ONU.

Pechino ha espresso sostegno al Libano e ha condannato quelli che ha definito «attacchi indiscriminati contro i civili». Incontrando a New York la controparte Abdallah Bou Habib per uno scambio di opinioni sulla situazione in Medio Oriente, il ministro degli Esteri Wang Yi ha detto che la Cina «presta molta attenzione agli sviluppi nella regione, in particolare alla recente esplosione di apparecchiature di comunicazione in Libano, e si oppone con fermezza agli attacchi indiscriminati contro i civili», ha riferito un resoconto della diplomazia di Pechino. La Cina sostiene il Libano «nella tutela di sovranità e sicurezza».