Il Boeing 737 MAX 9 aveva già avuto problemi di pressurizzazione

Sì, il Boeing 737 MAX 9 coinvolto nell'incidente di venerdì scorso aveva già dato noie. Di più, Alaska Airlines giorni prima del distacco improvviso di un pannello aveva imposto alcune restrizioni. Ad affermarlo è stato nientepopodimeno che il National Transportation Safety Board, conosciuto con l'acronimo NTSB, l'Agenzia investigativa indipendente del Governo statunitense incaricata di indagare su quanto accaduto nei cieli sopra Portland.
Nello specifico, in tre voli precedenti i piloti avevano segnalato la presenza di spie luminose e, di riflesso, avvertimenti riguardanti la pressurizzazione dell'aereo. Il vettore, quindi, aveva deciso di vietare al jet di effettuare voli a lungo raggio sull'acqua.
Resta da capire, ora, se esista un legame fra questi avvertimenti e l'incidente occorso al volo AS 1282. Dopo aver perso una parte della fusoliera, il pannello appunto, l'aereo è stato protagonista di un atterraggio d'emergenza a Portland, nello scalo da cui era partito. A bordo c'erano 177 passeggeri e l'equipaggio.
Jennifer Homendy, a capo del National Transportation Safety Board, ha definito «molto caotica» e «terrificante» l'esperienza vissuta da piloti, personale di cabina e passeggeri. Il distacco del pannello è stato così violento da causare, a sua volta, l'apertura della porta della cabina di pilotaggio. Una checklist laminata e le cuffie del primo ufficiale sono state risucchiate fuori. Nell'impossibilità che emerga qualcosa dai registratori di volo, dal momento che i dati sono stati sovrascritti, Homendy ha pure confermato che il pezzo di fusoliera distaccatosi è stato ritrovato: era finito nel cortile dell'abitazione di un insegnante di nome Bob. «Era la componente chiave mancante» ha spiegato la responsabile dell'NTSB. Il volo AS 1282, diretto a Ontario, si trovava a 4.968 metri di altezza quando i piloti hanno dovuto iniziare una discesa di emergenza. Il buco nella fusoliera, ha riferito un passeggero, Diego Murillo, era «largo come un frigorifero».
L'incidente ha spinto la Federal Aviation Administration, la FAA, l'Ente statunitense preposto alla sicurezza aerea, a mettere a terra 171 Boeing 737 MAX 9 per ispezioni approfondite. Al riguardo, l'Ente ha spiegato che gli aerei «rimarranno a terra finché la FAA non avrà accertato che sono al sicuro».
Boeing, dal canto suo, si è detta dispiaciuta dell'impatto che l'evento avrà su clienti e passeggeri. Alaska Airlines, fra le altre, è stata la compagnia più colpita: domenica il vettore si è visto costretto a cancellare 170 voli mentre oggi non ne effettuerà una sessantina. Ma i problemi continueranno per giorni.