Stati Uniti

Il CEO di TikTok all'insediamento di Trump, ma «non c'è fiducia in ByteDance»

I consiglieri del tycoon hanno discusso l'ipotesi di fargli firmare l'ordine esecutivo per «salvare» il social subito dopo il giuramento
© KEYSTONE (EPA/ERIK S. LESSER)
Red. Online
20.01.2025 08:32

I consiglieri di Donald Trump hanno discusso l'ipotesi di far firmare a Donald Trump l'ordine esecutivo per «salvare» TikTok subito dopo il suo giuramento nella Rotonda del Campidoglio, alla presenza del CEO dell'app cinese e dei parlamentari che hanno sostenuto la legge per vietarla come minaccia alla sicurezza nazionale. Lo scrive Politico, secondo cui una mossa del genere non farebbe che aumentare le tensioni con i principali legislatori repubblicani che hanno fatto approvare il disegno di legge che ha portato a una breve chiusura dell'app domenica.

La prevista presenza del CEO di TikTok Shou Chew alla cerimonia di insediamento sta già causando il mal di pancia ad alcuni repubblicani e agire per ritardare qualsiasi conseguenza per la società di fronte ai legislatori potrebbe aggravare la loro irritazione. La firma di ordini esecutivi non è tipica della cerimonia di insediamento, in genere i nuovi presidenti lo fanno più tardi nel corso della giornata, dopo essere arrivati alla Casa Bianca.

Lo speaker della Camera, Mike Johnson, ha dichiarato alla NBC: «La società madre di TikTok, con sede a Pechino, ByteDance ha già avuto 270 giorni per disinvestire e finora ha rifiutato. Non abbiamo alcuna fiducia in ByteDance. La legge è molto precisa e l'unico modo per rinviarne l'applicazione è se c'è un accordo effettivo in corso», ha aggiunto. Johnson ha riferito che gli alleati di Trump Kevin O'Leary ed Elon Musk hanno discusso separatamente di possibili acquisizioni, a cui il lo speaker sembra aperto. Tuttavia, questo richiederebbe probabilmente l'approvazione del governo cinese.

Pechino sollecita gli Stati Uniti a dare ascolto «alle voci razionali» in merito al bando di TikTok. «Noi speriamo che la parte americana possa seriamente ascoltare le voci razionali e assicurare un aperto, giusto, corretto e non discriminatorio ambiente di business a tutti i soggetti di mercato da tutti i Paesi che operano negli Stati Uniti», ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel corso del briefing quotidiano.

La Cina corteggia le aziende USA

Nel frattempo, la Cina corteggia le aziende USA. Il vicepresidente Han Zheng ha incontrato domenica a Washington il patron di Tesla Elon Musk e rappresentanti della comunità business degli Stati Uniti, «evidenziando gli ampi interessi comuni e il potenziale di cooperazione tra Cina e USA» destinati a crescere in uno «sviluppo stabile dei legami bilaterali che avvantaggia» le due parti. «Invitiamo Tesla e altre aziende USA a cogliere le opportunità e a condividere i benefici dello sviluppo della Cina», ha aggiunto Han, secondo i media statali di Pechino. Musk ha detto che Tesla «è disposta ad approfondire investimenti e cooperazione in Cina». Musk, inoltre, ha assicurato di voler giocare «un ruolo positivo nella promozione degli scambi economici e commerciali tra USA e Cina». Han, inoltre, ha rimarcato che la comunità business americana «è sempre stata una pietra angolare nel sostegno delle relazioni Cina-UA e ha svolto il ruolo di partecipante, testimone, contributore e beneficiario della cooperazione economica e commerciale bilaterale, nonché della riforma e dell'apertura della Cina». Il vicepresidente cinese ha ribadito, nel corso dell'incontro che ha coinvolto anche l'Us-China Business Council e la Camera di commercio USA, l'impegno di Pechino di promuovere «le riforme e di migliorare l'ambiente degli affari. La comunità imprenditoriale americana è fiduciosa sulle prospettive economiche della Cina e sulle opportunità di crescita del Paese con le aspettative globali», ha aggiunto Han, a Washington per la cerimonia di insediamento del presidente eletto Donald Trump quale inviato speciale del presidente Xi Jinping al quale il tycoon aveva esteso l'invito a partecipare. I rappresentanti della comunità imprenditoriale statunitense, sempre in base al resoconto dei media cinesi, hanno affermato che la conversazione di venerdì tra Trump e Xi «ha inviato un messaggio positivo e incoraggiante». Essendo le due maggiori economie del mondo, più dinamiche e tecnologicamente avanzate, USA e Cina dovrebbero impegnarsi in iniziative reciprocamente vantaggiose, nella cooperazione e nel trovare un modo costruttivo e costante per andare d'accordo. In base agli ultimi sviluppi, «la comunità business americana è ottimista riguardo alle prospettive dell'economia cinese e alle opportunità di crescita in Cina e sostiene le due parti nel rafforzare il dialogo e la comunicazione».

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