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La risoluzione è stata approvata con 13 voti a favore, zero voti contrari e due astensioni: Stati Uniti e Russia – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:50
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La Svizzera sostiene la risoluzione Onu per aiuti umanitari Gaza
La Svizzera ha sostenuto la risoluzione adottata oggi dal Consiglio di sicurezza dell'Onu a favore di un aumento degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Secondo Berna questa contribuirà ad alleviare la «catastrofica situazione umanitaria» nella Striscia di Gaza e ha ripreso diversi aspetti della posizione svizzera sul conflitto.
Tra questi, ad esempio, il rispetto del diritto internazionale umanitario di tutte le parti in conflitto, la liberazione di tutti gli ostaggi, la garanzia di un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli alla Striscia di Gaza e la necessità di una soluzione a due Stati, ha comunicato questa sera il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
La risoluzione risponde agli urgenti bisogni umanitari della popolazione civile e deplora tutti gli attacchi contro i civili, compresi gli atti terroristici, «che includono quelli di Hamas dal 7 ottobre», ha aggiunto il DFAE.
Nella sua dichiarazione dopo il voto, la Svizzera ha sottolineato che la risoluzione deve essere complementare al diritto internazionale umanitario, secondo il quale tutte le parti in conflitto e gli altri Stati sono obbligati ad autorizzare e facilitare le misure di aiuto alla popolazione bisognosa.
La risoluzione non pregiudica il diritto di Israele di garantire la propria difesa e sicurezza, scrive il DFAE, ma dovrebbe, al contrario, facilitare l'accesso umanitario e permettere la liberazione immediata e incondizionata di tutti gli ostaggi.
21:08
21:08
Hamas: risoluzione Onu su Gaza è insufficiente
Hamas giudica come «un passo insufficiente» la risoluzione su Gaza votata oggi all'Onu e accusa gli Usa di aver «svuotato» il testo.
«Negli ultimi cinque giorni, l'amministrazione statunitense ha lavorato per svuotare questa risoluzione della sua essenza e presentarla con questa formula debole... che sfida la volontà della comunità internazionale e dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite di fermare l'aggressione di Israele contro il nostro popolo palestinese indifeso», si legge nella dichiarazione diffusa da Hamas di cui dà conto Harretz sul suo sito web citando l'agenzia Reuters.
20:34
20:34
«La risoluzione Onu getta le basi per la fine della guerra»
L'Ue accoglie «con favore» la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il testo «chiede una consegna rapida, sicura e più ampia degli aiuti alla popolazione di Gaza e getta le basi per la fine delle ostilità», scrive su X (ex Twitter) la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, evidenziando che l'Ue è «al lavoro con i partner per affrontare l'emergenza umanitaria e prepararsi già al dopo».
La fornitura degli aiuti al popolo di Gaza «è ciò che l'Ue chiede», evidenzia il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, plaudendo «all'enfasi posta sulla necessità di creare le condizioni per un cessate il fuoco sostenibile».
19:40
19:40
Palestina all'Onu: l'assedio di Israele è inumano
«Israele continua a ignorare le richieste di un cessate il fuoco umanitario. Il suo assedio è inumano. Israele non vuole un futuro per i palestinesi in Palestina e per questo bombarda» case, scuole e infrastrutture. Lo afferma l'ambasciatore palestinese all'Onu Riyad Mansour.
«Gaza è come un paziente a cui si cercano di curare le ferite mentre il killer sta ancora sparando. Bisogna fermare il killer», aggiunge Mansour. «Agiamo ora per salvare vite. La risoluzione è un passo nella giusta direzione ma non c'è modo di fermare il genocidio senza un cessate il fuoco», prosegue.
18:55
18:55
Israele: la guerra continua per il rilascio degli ostaggi
«Israele continuerà la guerra fino al rilascio di tutti i rapiti e all'eliminazione di Hamas nella Striscia di Gaza». Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen definendo tuttavia «giusta la decisione del Consiglio di sicurezza che l'Onu garantisca una razionalizzazione nel trasferimento degli aiuti umanitari e assicurarsi che arrivino a destinazione e non ad Hamas».
Israele, ha aggiunto, «continuerà ad agire secondo il diritto internazionale, ma rivedrà tutti gli aiuti umanitari a Gaza per ragioni di sicurezza».
18:55
18:55
L'offensiva di Israele è il vero problema per aiuti a Gaza
L'offensiva di Israele è «il vero problema» nella consegna di aiuti alla Striscia di Gaza. Lo afferma il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
«Il vero problema è che la modalità con cui Israele conduce questa offensiva sta creando ostacoli alla distribuzione di aiuti umanitari a Gaza. Un cessate il fuoco umanitario è l'unico modo per andare incontro ai disperati bisogni della popolazione di Gaza», ha aggiunto Guterres.
«Riteniamo - ha poi detto - che ci debba essere un immediato e senza condizioni rilascio degli ostaggi» nelle mani di Hamas.
18:54
18:54
USA all'ONU, delusione per mancata condanna attacco Hamas
«Sappiamo che molto altro deve essere fatto» per affrontare «questa crisi umanitaria. Ma siamo chiari: Hamas non è interessata a una pace duratura. Dobbiamo lavorare a un futuro in cui israeliani e palestinesi vivono fianco a fianco».
Lo afferma l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thoms-Greenfield, dicendosi sorpresa e delusa dal fatto che il Consiglio di sicurezza non sia stato in grado di condannare l'attacco di Hamas del 7 ottobre. «Questa risoluzione parla della gravità della crisi», aggiunge sottolineando che «non c'è più tempo da perdere. Dobbiamo lavorare insieme per alleviare questa immensa sofferenza».
18:17
18:17
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la risoluzione per maggiori aiuti a Gaza
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la risoluzione a favore degli Emirati Arabi Uniti che prevede maggiori aiuti a Gaza. La risoluzione è stata approvata con 13 voti a favore, zero voti contrari e due astensioni: Stati Uniti e Russia.
La risoluzione chiede maggiori aiuti per Gaza, ma non una tregua immediata. Il testo non include neanche l'originaria frase «urgente sospensione delle ostilità».
17:57
17:57
«Sinwar incontrerà presto le canne dei nostri fucili»
Il leader di Hamas Yahya Sinwar presto «incontrerà le canne dei fucili» israeliani. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant secondo cui «continuano le attività dell'esercito e del complesso della difesa».
«Nel nord di Gaza - ha spiegato, citato dai media, in un incontro con i vertici delle Forze di difesa israeliane (Idf), il Mossad e lo Shin Bet -, l'operazione sta gradualmente completando gli obiettivi fissati: lo smantellamento dei Battaglioni di Hamas e l'eliminazione delle sue capacità sotterranee». «Stiamo operando anche a Khan Yunis e nel sud della Striscia e - ha aggiunto - lo faremo anche in altre aree in futuro».
16:20
16:20
«Nave iraniana aiuta gli Houthi a dirigere attacchi nel Mar Rosso»
Le forze paramilitari iraniane stanno fornendo informazioni di intelligence in tempo reale agli Houthi, che le usano per orientare i loro droni e missili così da mirare le navi che attraversano il Mar Rosso.
Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali le informazioni sono raccolte da una nave di sorveglianza controllata dalle forze paramilitari dell'Iran nel Mar Rosso.
Il coinvolgimento diretto di attori iraniani negli attacchi fa salire la posta in gioco per Israele e Stati Uniti e rischia di creare un nuovo fronte di conflitto.
16:11
16:11
«Capi dei Consigli di sicurezza russo e israeliano discutono di Gaza»
Il Consiglio di sicurezza russo ha annunciato che il suo segretario, Nikolai Patrushev, ha discusso della situazione a Gaza col capo del Consiglio di sicurezza israeliano Tzachi Hanegbi.
Lo riporta l'agenzia Interfax. «Nikolai Patrushev e Tzachi Hanegbi hanno discusso le modalità per risolvere i problemi umanitari nella Striscia di Gaza», ha affermato il servizio stampa del Consiglio di sicurezza russo secondo Interfax.
14:19
14:19
Dall'UE un nuovo pacchetto di aiuti da 118 milioni ai palestinesi
La Commissione europea ha dato oggi il via libera all'erogazione di aiuti finanziari per 118 milioni di euro destinati all'Autorità nazionale palestinese. Lo ha reso noto la stessa Commissione.
I fondi saranno destinati al pagamento degli stipendi e delle pensioni del persone amministrativo dell'Anp in Cisgiordania nonché a sostegni alle famiglie in difficoltà anche a Gaza e agli ospedali di Gerusalemme Est.
«La situazione a Gaza e i Cisgiordania - ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen - è molto preoccupante. Abbiamo già quadruplicato la nostra assistenza umanitaria e dopo un'attenta revisione dei nostri finanziamenti abbiamo deciso di dare nuovi aiuti all'autorità palestinese».
I 118 milioni di euro sono destinati a coprire spese previste per l'anno prossimo.
11:18
11:18
«Bombardamenti israeliani nel sud del Libano»
L'artiglieria israeliana ha ripreso a bombardare stamani località nel sud del Libano a ridosso della Linea di demarcazione tra i due paesi.
Lo riferisce la tv libanese Lbc, secondo cui sono state prese di mira le località di Naqura, Aita Shaab e Rabb Thalathin, rispettivamente nel settore occidentale, centrale e orientale della linea di demarcazione.
Nei raid israeliani di ieri nel sud del Libano una donna era stata uccisa e suo marito era rimasto ferito.
Gli Hezbollah libanesi avevano rivendicato poco prima un bombardamento di artiglieria contro una caserma israeliana in Alta Galilea a ridosso della linea di demarcazione tra Libano e Israele.
Lo aveva riferito la tv al Manar dello stesso movimento armato libanese alleato dell'Iran e di Hamas, affermando che l'attacco era in risposta all'aggressione militare israeliana del sud del Libano e in sostegno della popolazione di Gaza.
Secondo il comunicato, è stata colpita la caserma di Shomera, nel settore centrale della linea di demarcazione tra Libano e Israele. Poco prima Hezbollah aveva riferito di aver colpito un gruppo di soldati israeliani nei pressi della stessa caserma di Shomera con razzi e colpi di mortaio.
10:02
10:02
«Israele ha sganciato centinaia di bombe da 900 kg»
Israele ha sganciato centinaia di bombe da 2mila libbre (oltre 907 kg), molte delle quali in grado di uccidere o ferire persone a più di 300 metri di distanza: lo sostiene l'analisi della Cnn e della società di intelligenza artificiale Synthetaic .
Le immagini satellitari dei primi giorni di guerra rivelano più di 500 crateri da impatto di oltre 12 metri di diametro, coerenti con quelli lasciati dalle bombe da 2000 libbre. Sono quattro volte più pesanti delle bombe più grandi che gli Stati Uniti hanno sganciato sull'Isis a Mosul, in Iraq.
Marc Garlasco, ex analista dell'intelligence della difesa statunitense ed ex investigatore dei crimini di guerra delle Nazioni Unite, ha affermato alla Cnn che l'intensità del primo mese di bombardamenti israeliani a Gaza «non si vedeva dai tempi del Vietnam».
Gli esperti di armi e guerra attribuiscono l'aumento del numero delle vittime al massiccio uso di munizioni pesanti. La densità della popolazione di Gaza è più alta che in qualsiasi altro posto sulla terra, quindi l'uso di munizioni così pesanti ha un effetto profondo.
«L'uso di bombe da 2000 libbre in un'area densamente popolata come Gaza significa che ci vorranno decenni prima che le comunità si riprendano», ha affermato John Chappell, difensore e membro legale di Civic, un gruppo con sede a Washington concentrato sulla minimizzazione dei danni ai civili nei conflitti.
09:37
09:37
«A Gaza mezzo milione di persone a rischio di morire di fame»
Più di mezzo milione di persone a Gaza - un quarto della popolazione - rischiano di morire di fame, secondo un rapporto stilato da varie agenzie delle Nazioni Unite e ong. Secondo i dati del rapporto, la difficoltà a procurarsi da mangiare tra la popolazione ha superato quanto è avvenuto in Afghanistan e Yemen negli ultimi anni.
Il rapporto - citato dal Guardian - avverte che il rischio di carestia «sta aumentando ogni giorno», imputando la fame agli aiuti insufficienti che entrano a Gaza.
Il rapporto pubblicato da 23 agenzie Onu e non governative ha rilevato che l'intera popolazione di Gaza è in crisi alimentare, con 576'600 persone a livelli «catastrofici» di fame.
Arif Husain, capo economista del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha dichiarato: «Non ho mai visto qualcosa delle dimensioni di quanto sta accadendo a Gaza. E a questa velocità.»
«Abbiamo avvertito per settimane che, con tali privazioni e distruzioni, ogni giorno che passa non farà altro che portare più fame, malattie e disperazione alla popolazione di Gaza,» ha commentato il vicesegretario Onu per gli affari umanitari Martin Griffiths su X
09:28
09:28
Continuano le operazioni al sud e al centro di Gaza
Continuano le operazioni nel sud della Striscia di Gaza e in particolare a Khan Yunis dove l'esercito ha scoperto «numerose armi all'interno di una residenza, inclusi ordigni esplosivi, munizioni ed equipaggiamento militare».
Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui «è stata colpita una cellula di Hamas responsabile di aver piantato bombe vicino i soldati». Sempre a Khan Yunis è stato rinvenuto dalle truppe «un rapporto inviato al Comando della Brigate di Hamas del luogo in cui si mostrano le spese per il 2022», in cui «oltre 1 milione di dollari» è andato per la fabbricazione di porte e per l'acquisto di cemento.
A sud di Gaza City, nel villaggio di Juhor ad-Dik, è stato scoperto - ha continuato il portavoce - «un deposito di armi e lanciarazzi a lungo raggio utilizzati nei recenti attacchi contro Israele». Sempre a sud della città, i soldati «hanno localizzato numerose armi, proiettili e ordigni esplosivi in una residenza adiacente a un asilo».
07:48
07:48
«Il bilancio dei morti a Gaza ha superate le 20.000 vittime»
Il bilancio dei morti a Gaza ha raggiunto 20.057 vittime e 53.320 feriti dal 7 ottobre scorso. Lo ha annunciato il ministero della Salute palestinese sui propri profili social.
Nelle ultime 48 ore, aggiunge la nota, nella Striscia di Gaza si sono registrate 390 vittime e 734 feriti.
06:17
06:17
Il punto alle 6.00
È stato di nuovo rinviato il voto al Consiglio di sicurezza dell'ONU sulla risoluzione a Gaza. Lo riferiscono fonti diplomatiche.
L'ambasciatrice degli Stati Uniti all'ONU Linda Thomas-Greenfield, ha dichiarato che dopo aver «lavorato duro e diligentemente nel corso della scorsa settimana» con l'Egitto e gli Emirati Arabi Uniti sulla risoluzione per Gaza, Washington era pronta «a sostenere la bozza così come era scritto». Lo riporta il New York Times. Non è chiaro a questo punto cosa possa aver impedito per l'ennesima volta il voto nel consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Nell'ultima bozza di risoluzione dell'ONU su Gaza, di cui la France Presse ha preso visione, si chiedono «misure urgenti per consentire immediatamente un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli e per creare le condizioni per una cessazione sostenibile delle ostilità». Quindi è sparito il passaggio sulla «fine immediata» dei combattimenti.