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«Il corpo di Navalny è stato consegnato a sua madre»

Ne ha dato notizia e conferma la portavoce dell'oppositore politico, morto in carcere la settimana scorsa, aggiungendo che le modalità del funerale sono ancora da definire – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Il corpo di Navalny è stato consegnato a sua madre»
Red. Online
24.02.2024 08:11
22:07
22:07
Biden esorta la Camera ad agire per Kiev: «Il tempo stringe»

«Non sostenere l'Ucraina in questo momento critico no sarà mai dimenticato. La camera deve approvare il piano di sicurezza nazionale per finanziare» Kiev. Lo afferma Joe Biden. «È urgente finanziare l'Ucraina. Il piano è stato approvato in Senato. Il tempo stringe», aggiunge Biden.

20:17
20:17
Il G7 riafferma il suo «incrollabile sostegno all'Ucraina»

«Noi leader del G7 ci siamo incontrati oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per riaffermare il nostro incrollabile sostegno all'Ucraina e rendere omaggio ancora una volta al coraggio e alla resilienza del popolo ucraino che ha combattuto instancabilmente per la libertà e il futuro democratico dell'Ucraina». Così inizia la dichiarazione finale della riunione odierna del G7. «Rimaniamo convinti di poter garantire che il popolo ucraino prevalga nella lotta per il proprio futuro e contribuire a forgiare una pace globale, giusta e duratura».

«Continueremo ad aumentare i costi della guerra russa, a degradare le fonti di guadagno della Russia e a ostacolare i suoi sforzi per costruire la sua macchina da guerra, come dimostrano i pacchetti di sanzioni recentemente approvati». E' quanto si legge nella dichiarazione. «Continuiamo a contrastare qualsiasi tentativo di eludere e aggirare le nostre sanzioni. Imporremo ulteriori sanzioni a società e individui di Paesi terzi che aiutino la Russia ad acquisire armi o input chiave per le armi».

La dichiarazione finale prosegue: «rendiamo omaggio allo straordinario coraggio di Alexei Navalny e siamo al fianco di sua moglie, dei suoi figli e dei suoi cari. Ha sacrificato la sua vita lottando contro la corruzione del Cremlino e per elezioni libere ed eque in Russia».

«Chiediamo al governo russo di chiarire pienamente le circostanze della sua morte», «di liberare tutti i prigionieri ingiustamente detenuti e di fermare la persecuzione dell'opposizione politica e la repressione sistematica dei diritti e delle libertà. Riterremo responsabili i colpevoli della morte di Navalny, anche continuando a imporre misure».

18:56
18:56
L'Europa in piazza per Kiev: «Insieme fino alla vittoria»

Varsavia, Helsinki, Bucarest, Milano, Bruxelles: le principali città d'Europa hanno ricordato il secondo anniversario della guerra in Ucraina con manifestazioni che hanno raccolto centinaia di migliaia di persone, a cominciare dagli ucraini fuggiti dalla guerra in tutta Europa.

A Londra, nel pomeriggio, in migliaia si sono riuniti a Trafalgar Square sotto decine e decine di bandiere giallo-blu. Il corteo è sfilato fino al Marble Arch e gli ucraini hanno ringraziato il supporto britannico esponendo un cuore con le bandiera giallo-blu e la Union Jack, accompagnate dalla scritta «thank you».

A Bruxelles la manifestazione a supporto di Kiev ha avuto luogo di fronte al Parlamento europeo, a Place Luxembourg, dove in centinaia si sono radunati attorno ad un'enorme bandiera ucraina.

A Varsavia, invece, i dimostranti hanno scelto un luogo altamente simbolico per il loro sit-in: il piazzale antistante l'ambasciata russa in Polonia davanti alla quale i manifestanti hanno scaricato un mucchio di letame a testimonianza del fatto che, nonostante le tensioni sul grano, il supporto dei polacchi per Kiev resta solido.

«Stand with Ukraine», hanno invece scandito da Dublino, in un corteo organizzato nella centrale Merrion Square. In Irlanda e Gran Bretagna decine di città hanno ospitato cortei a supporto dell'Ucraina ma, in generale, l'Europa è stato il continente più coinvolto dal secondo anniversario della guerra, con oltre cento piazze chiamate a raccolta.

Berlino e Parigi, Madrid, Stoccolma hanno dato il loro contributo con migliaia di persone. A Praga decine e decine di bandiere giallo-blu ha attraversato l'iconico Ponte Carlo. A Riga, capitale di uno dei Paesi maggiormente in prima linea contro Mosca in migliaia si sono radunati davanti al Monumento per la Libertà al grido «Uniti fino alla vittoria».

17:57
17:57
Von der Leyen: «Lavoriamo alla possibilità di usare gli asset russi congelati»

«Abbiamo già provveduto ad assistenza militare da 28 miliardi e lavoreremo per mettere a punto il Fondo di assistenza per l'Ucraina che porterà 5 miliardi ulteriori nell'acquisto comune di armamenti». Lo ha spiegato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa da Kiev, sottolineando come allo stesso tempo l'Ue provvederà all'invio di munizioni e all'addestramento «di oltre 60 mila soldati ucraini».

Inoltre, l'Ue «lavora alla possibilità di usare gli asset russi congelati» per il supporto e la ricostruzione ucraina, ha aggiunto.

16:58
16:58
Von der Leyen: «A marzo i primi 4,5 miliardi del fondo per Kiev»

«A marzo ci sarà la prima tranche dei pagamenti, da 4,5 miliardi», del fondo da 50 miliardi approvato dall'UE per l'assistenza all'Ucraina.

Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa a Kiev spiegando che, senza intaccare il mercato unico, Bruxelles si avvia «alla proroga di un anno» delle corsie di solidarietà per favorire l'export ucraino.

16:45
16:45
«Il corpo di Navalny è stato consegnato a sua madre»

Il corpo di Alexei Navalny è stato consegnato alla madre, secondo quanto ha detto la sua portavoce.

La portavoce, Kira Yarmysh, ha scritto su X che il corpo di Navalny e la madre si trovano ancora a Salekhard, la città artica dove la salma è stata finora conservata nell'obitorio di un ospedale. Ma non è ancora chiaro se i funerali potranno essere pubblici o dovranno rimanere segreti, come pretendevano gli investigatori.

«Non sappiamo ancora se le autorità interferiranno nella possibilità che vengano celebrati nel modo in cui vuole la famiglia e che Alexei merita, vi terremo informati quando ci saranno notizie», conclude la portavoce.

16:36
16:36
Zelensky: «Siglato l'accordo di sicurezza con Meloni»

«I nostri incontri con la premier italiana Giorgia Meloni sono sempre significativi. Oggi abbiamo un risultato importante. Abbiamo firmato un accordo bilaterale di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Italia».

Lo annuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X. «Questo documento stabilisce una solida base per il partenariato di sicurezza a lungo termine dei nostri Paesi. Abbiamo anche discusso di un ulteriore sostegno all'Ucraina nel contesto della presidenza italiana del G7. Sono grato all'Italia per il sostegno all'Ucraina», aggiunge pubblicando un video dell'incontro e della firma con Meloni.

Sempre su X, Zelensky ha dato annuncio di un accordo con il Canada. «L'Ucraina è decisamente più forte oggi rispetto a due anni fa. Oggi abbiamo firmato un altro accordo di sicurezza che rafforza la posizione del nostro popolo, in particolare dei nostri soldati. Si tratta di una decisione forte e tempestiva che rafforzerà significativamente la nostra resilienza. Il primo ministro Trudeau e io abbiamo firmato un accordo di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Canada, che stanzia oltre 3 miliardi di dollari canadesi in assistenza macrofinanziaria e per la difesa nel 2024».

14:12
14:12
«Kiev deve ribaltare la guerra»

«Il nostro obiettivo comune è quello di garantire che l'Ucraina possa ribaltare le sorti della guerra a suo favore, in modo da raggiungere al più presto una pace giusta. Il sostegno del mondo è fondamentale per raggiungere questo risultato.

È nell'interesse di tutti che il diritto internazionale sia rispettato e che la cooperazione sia la massima priorità. Non si deve tornare al passato oscuro dell'aggressione militare, dell'imperialismo e del colonialismo, né in Europa né in altre regioni». È quanto scrivono l'Alto rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell e il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba in un edtoriale pubblicato su Project Syndicate.

«Nessuno ha più interesse di noi a porre rapidamente fine a questa guerra e a riportare la pace nel nostro continente. Per raggiungere questo obiettivo, l'Ucraina ha proposto una formula di pace in dieci punti - che l'Ue sostiene pienamente - che non solo prevede la fine delle ostilità, ma include anche proposte per rafforzare la sicurezza alimentare, la sicurezza nucleare, la protezione dell'ambiente, la sicurezza energetica, la giustizia internazionale, i diritti umani e il rispetto della Carta delle Nazioni Unite.

Questa formula è l'unica proposta di pace seria sul tavolo e chiediamo a tutti i Paesi impegnati per la pace di unirsi a noi per metterla in atto. L'Ucraina sta attualmente organizzando un Vertice globale per la pace in Svizzera e l'Ue sta sostenendo attivamente questo processo», scrivono Borrell e Kuleba.

«La guerra e le sue conseguenze riguardano quindi tutti i Paesi. Se la Russia dovesse prevalere - osservano nell'editoriale - invierebbe un messaggio molto pericoloso: »il potere rende bene«. Ogni potenza aggressiva del mondo sarebbe tentata di seguire le orme della Russia. Ecco perché è interesse di molti Paesi asiatici, africani e latinoamericani che l'Ucraina vinca la guerra» che «non riguarda »l'Occidente contro gli altri«. Sostenere l'Ucraina non significa essere »filo-occidentali«. Si tratta di rifiutare la guerra e il terrore».

13:08
13:08
Mosca: «Non usciremo dal Trattato sullo Spazio»

Mosca non ha alcuna intenzione di uscire dal Trattato sullo Spazio del 1967, e respinge come «assurde» le accuse degli USA di volere dispiegare armi nucleari al di fuori dell'atmosfera terrestre. Lo ha affermato oggi il vice ministro degli Esteri, Serghei Ryabkov.

Il Trattato sullo Spazio regola l'esplorazione spaziale pacifica e vieta il dispiegamento di armi di distruzione di massa nello spazio extraterrestre.

La Russia, ha sottolineato Ryabkov, citato dalla Tass, non intende uscire dall'accordo perché è «una delle componenti chiave che ancora rimangono nel quadro dei trattati internazionali e accordi legali».

Secondo il vice ministro, le accuse di Washington a Mosca di volere dispiegare armi nucleari nello spazio hanno il solo scopo di «demonizzare la Russia».

13:03
13:03
Viola Amherd promette sostegno e solidarietà all'Ucraina

In occasione del secondo anniversario dell'invasione russa in Ucraina, la presidente della Confederazione Viola Amherd ha promesso il suo sostegno e la sua solidarietà al popolo ucraino. Lo ha fatto in un video messaggio su X.

«Per due anni avete vissuto gli orrori della guerra», ha detto Amherd rivolgendosi direttamente al popolo ucraino. «La Svizzera riconosce gli enormi sacrifici che vengono da voi compiuti ogni giorno. Vi assicuriamo il nostro continuo sostegno e la nostra solidarietà. Viva la democrazia», ha concluso la presidente della Confederazione.

12:36
12:36
A fuoco impianto russo usato per produrre missili e droni

Secondo il media russo Mash, vicino ai servizi segreti di Mosca, un vasto incendio in un importante impianto metallurgico nella Russia centro-meridionale - la Nlmk di Lipetsk - è scoppiato dopo alcune esplosioni.

Successivamente una fonte anonima ucraina ha affermato che dietro l'attacco ci sono i servizi di sicurezza di Kiev, riporta la Cnn: «È uno dei più grandi impianti metallurgici della Russia», ha detto la fonte, «l'impianto opera nel settore militare-industriale con un gran numero di ordini. »Le materie prime sono utilizzate per la produzione di missili, artiglieria, droni: è un obiettivo legittimo per l'Ucraina«.

12:11
12:11
Zelensky: «Vinceremo nel giorno più bello»

«Vinceremo!». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel secondo anniversario dell'invasione russa, in un video diffuso dalla presidenza ucraina. «Stiamo combattendo per questo. Per 730 giorni della nostra vita. E vinceremo, nel giorno più bello della nostra vita», ha affermato durante una cerimonia commemorativa all'aeroporto militare di Gostomel, vicino Kiev, teatro di una battaglia chiave con i russi nei primi giorni dell'invasione.

«Puoi bruciare un aereo, ma non puoi distruggere il nostro sogno. Il sogno con cui ognuno di noi si addormenta e si sveglia da 730 giorni», ha affermato Zelensky. «Nessuno di noi permetterà che la nostra Ucraina finisca», ha detto ancora il presidente ucraino, aggiungendo che in futuro «accanto alla parola Ucraina ci sarà sempre la parola 'indipendente'».

12:10
12:10
Macron non partecipa al G7, al suo posto Séjourné

Il presidente francese Emmanuel Macron non parteciperà alla videoconferenza del summit del G7, presieduto dalla premier Giorgia Meloni da Kiev questo pomeriggio, e sarà sostituito dal ministro degli Esteri Stéphane Séjourné.

Lo riferiscono all'ANSA fonti dell'Eliseo, precisando che oggi Macron è impegnato «per tutto il giorno» al Salone dell'Agricoltura nel tentativo di placare la crisi dei trattori.

11:46
11:46
Arresti durante la protesta delle mogli dei soldati

La polizia ha arrestato alcune persone, tra cui anche giornalisti, durante una manifestazione delle mogli dei soldati russi mobilitati per combattere in Ucraina, nel giorno del secondo anniversario della guerra. Lo riferiscono due media russi indipendenti.

I video dei media Sota e SOTAvision hanno mostrato la polizia mentre interroga diverse persone, tra cui due che indossavano gilet gialli con la parola «stampa» cancellata, e che si trovavano sul posto per seguire l'incontro del movimento «Pout Domoï» (Via di casa, in russo) vicino al milite ignoto all'ombra del Cremlino. Secondo SOTAvison, due dei suoi reporter sono tra i fermati.

10:53
10:53
Due anni di guerra, manifestazioni anche in Svizzera

La guerra in Ucraina dura esattamente da due anni. Il 24 febbraio 2022, l'esercito russo fece irruzione nel territorio del Paese vicino, che da allora si difende con il sostegno dell'Occidente. In Svizzera e in altri Stati la giornata di oggi è segnata da numerose manifestazioni di sostegno e commemorazione.

Nella Confederazione, la Società ucraina, in collaborazione con un'ampia alleanza trasversale, organizza una manifestazione di solidarietà alle 14.00 a Berna, con lo slogan «Aiutiamo l'Ucraina a difendere l'ordine di pace europeo! Mostrate la vostra solidarietà!». Interverranno diversi politici e gli ambasciatori ucraino e polacco in Svizzera.

Nel corso della giornata è prevista una catena di solidarietà a Zurigo, quasi in contemporanea con un'altra manifestazione a Losanna. È previsto pure un raduno a Ginevra sulla Place des Nations.

Come in Svizzera, la giornata di oggi sarà caratterizzata da manifestazioni di sostegno in tutto il mondo. La più importante e simbolica è quella organizzata a Kiev dalla presidenza italiana del G7 con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

10:43
10:43
Meloni: «Difenderemo la nostra casa»

«Questa terra è un pezzo della nostra casa e noi faremo la nostra parte per difenderla». Lo ha detto la premier italiana Giorgia Meloni all'aeroporto Antonov di Kiev, alla cerimonia in onore dei soldati ucraini protagonisti della battaglia di Hostomel.

Assieme alla Meloni c'erano il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e altri leader internazionali giunti nella capitale per il secondo anniversario del conflitto.

E proprio Zelensky ha affermato che «la follia russa non regnerà sulla nostra terra, sul nostro mare, sul nostro cielo. I russi, a partire da Putin, dovranno rispondere delle responsabilità per ciò che hanno fatto. Grazie alla nostra battaglia il mondo capirà che non c'è una forza più forte di un popolo che crede in se stesso, Io sono fiero del mio popolo».

«Ci troviamo in questo posto molto simbolico, qui Putin ha voluto vincere la battaglia chiave per Kiev ma qua ha fallito quando i nostri difensori sono riusciti a impedire lo sbarco russo, impedendo di creare la loro piattaforma. Ogni male può essere distrutto, anche il male russo - ha aggiunto -. Da generazioni in Europa non si vedevano queste battaglie per l'indipendenza, qua regnava la paura che la Russia sarebbe andata avanti ma la nostra gente coraggiosa ha cominciato a proteggere se stessi e le proprie case. Nessuno sapeva cosa sarebbe avvenuto nelle settimane successive avevamo pochi armamenti ma gli ucraini hanno dimostrato di essere più forti di ogni situazione geopolitica. Hanno dimostrato che il coraggio del popolo può voltare le pagine della storia».

«Chiediamo - ha aggiunto Zelensky - al mondo di aumentare la pressione sull'economia russa. Grazie per i pacchetti di aiuti, vi ringrazio per ogni decisione sulle sanzioni e per ogni passo che consente di arrivare alla fine giusta di questa guerra. Putin deve fallire come qua a Hostomel». «Vi sono grato per essere qui con noi, per il vostro sostegno, per l'aiuto al nostro Paese a distruggere l'occupante», ha proseguito il presidente ucraino.

Dal canto suo, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato che «l'Europa vi sosterrà finché necessario, ci sarà più sostegno finanziario, più munizioni». «Non c'è luogo migliore di questo aeroporto per ricordare il nostro impegno per l'Ucraina», ha aggiunto ricordando che qui c'era il più grande aereo del mondo, l'Antonov An-225 Mriya, «e Mriya vuol dire sogno. Il sogno che hanno gli ucraini è di avere posto nella famiglia europea e insieme realizzeremo questo sogno. L'Ucraina in pace farà parte dell'Europa».

A sua volta il premier canadese Justin Trudeau ha preso la parola, ricordando che «la vostra battaglia è anche la nostra battaglia, combattete per la vostra democrazia ma anche per la democrazia di ognuno di noi. Voi combattete per preservare le regole su cui hanno concordato i Paesi del mondo».

Anche il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis arrivando alla riunione dell'Ecofin informale a Gand ha voluto ricordare l'anniversaria della guerra. «Oggi sono due anni da quando la Russia ha iniziato la sua brutale aggressione contro l'Ucraina, quindi ovviamente è molto importante che da parte dell'Ue continuiamo a fare tutto il necessario per sostenere l'Ucraina nella sua difesa» e «una delle cose più urgenti è lavorare sulle forniture di munizioni».

Intanto, su Telegram, l'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha commentato così le nuove sanzioni alla Russia.«Ci siamo abituati alle loro (dell'Occidente, ndr) infinite sanzioni e abbiamo imparato a conviverci: queste restrizioni non sono più dirette contro le autorità o le imprese del Paese, come ama dire il nostro avversario. Sono stati adottati contro l'intera popolazione della Russia. Dovremo ricordarcene e vendicarci di loro ovunque sia possibile. Sono i nostri nemici».

10:06
10:06
«Consegnati 50 veicoli della polizia a Kiev»

«Lieti di consegnare alla polizia ucraina 50 nuovi veicoli finanziati dall'Ue. Li aiuteranno nel loro lavoro quotidiano. Per portare sicurezza e stabilità nei territori liberati dalle coraggiose Forze armate ucraine e sostenere la popolazione. Questa è la solidarietà dell'Ue in azione». Lo scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, arrivata a Kiev questa mattina.

Dal canto suo, un produttore di armi russo sta importando componenti per strumenti di precisione fabbricati in Giappone e Taiwan, essenziali per la produzione di carri armati e per sostenere lo sforzo bellico di Mosca contro l'Ucraina. E' quanto riporta il Nikkei, riferendo che una persona legata al governo della Bielorussia, Paese alleato della Russia, ha fondato una società in Cina dopo l'inizio a febbraio 2022 dell'invasione su vasta scala voluta dal Cremlino ai danni di Kiev.

A distanza di due anni, il produttore di armi russo ha continuato a importare pezzi tramite l'azienda, ha aggiunto la testata nipponica. Le informazioni rivelano che le sanzioni all'industria delle munizioni e degli armamenti russa non stanno funzionando a causa degli scambi commerciali attraverso un Paese terzo.

Le autorità Usa e britanniche sono consapevoli della situazione e dovrebbero inasprire le sanzioni. Le informazioni sul commercio sono state ottenute da Belpol, organizzazione di opposizione bielorussa in esilio, ed includono contratti, registrazioni di transazioni e pagamenti tramite istituti finanziari, che coinvolgono società russe, bielorusse, cinesi e di altre nazioni.

La società cinese nel mirino è stata fondata da un imprenditore vicino al governo del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko: si tratta della Shenzhen 5G High-Tech Innovation, basata nel Guangdong. Ha cominciando a procurarsi parti di strumenti di precisione per motori, sensori e altre apparecchiature necessarie per carri armati e altre armi. Tra le parti comprate, ci sono quelle di Metrol, azienda specializzata in sensori di posizionamento di precisione basata a Tachikawa, e di Oriental Motor, specializzata nei piccoli motori di precisione e tra i principali produttori di macchine utensili nella prefettura di Aichi.

I pezzi, via Shenzhen 5G, vengono inviati a UralVagonZavod per produrre T-72, T-90 e altri carri armati russi. Metrol e Oriental Motor hanno detto al Nikkei di non avere accordi diretti con Shenzhen 5G. I documenti di Belpol includono poi un capitolo secondo cui Shenzhen 5G manda parti alle compagnie bielorusse di armi SALEO e LLC Laboratory. Quest'ultima si è procurata dischi codificatori direttamente da Attoptic, produttore di strumenti di precisione taiwanese, già dal 2022.

09:53
09:53
Syrskyi: «La luce trionferà sulle tenebre»

La «luce» trionferà sulle «tenebre», ha sottolineato oggi, nel secondo anniversario della invasione russa in Ucraina, il capo dell'esercito di Kiev, Oleksandr Syrskyi.

«Sono convinto che l'unità sia la nostra vittoria. E accadrà sicuramente. Perché la luce vince sempre le tenebre!», ha affermato Syrskyi sui social.

A sua volta, Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha esortato l'Ucraina e i suoi alleati a «non perdersi d'animo» nel secondo anniversario dell'invasione del Paese da parte della Russia. «La situazione sul campo di battaglia rimane estremamente difficile. L'obiettivo del presidente Putin di dominare l'Ucraina non è cambiato e non c'è alcun segno che si stia preparando alla pace. Ma non dobbiamo perdere la speranza», ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza in un messaggio registrato.

Intanto, Yulia Navalnaya, la moglie di Alexei Navalny che ha promesso di continuare la lotta per il marito morto in una prigione russa, ha accusato Vladimir Putin di aver preso in ostaggio il corpo dell'oppositore per costringere sua madre ad accettare una sepoltura segreta.

«Nove giorni da quando Putin ha ucciso mio marito... ma a quanto pare uccidere non è bastato, ora ha preso in ostaggio la sua salma, umiliando sua madre per costringerla ad accettare una sepoltura segreta», ha detto la vedova con voce tremante tremante in un video pubblicato online.

08:26
08:26
L'Iran nega di aver inviato missili balistici alla Russia

L'Iran ha negato di aver inviato missili balistici alla Russia, affermando che le recenti ricostruzioni dei media in merito sono «prive di fondamento», secondo una dichiarazione fornita alla Cnn dalla Missione permanente della Repubblica islamica dell'Iran presso le Nazioni Unite.

«Sebbene non esistano restrizioni o divieti internazionali prevalenti sulla vendita di missili balistici, l'Iran si ritiene moralmente obbligato ad astenersi dalla vendita di armi per tutta la durata del conflitto in corso tra Russia e Ucraina», si legge nella nota. Questa decisione è stata presa per astenersi dal «contribuire alla perpetuazione della guerra», secondo la dichiarazione.

08:11
08:11
Il punto alle 8

Oggi è il giorno del secondo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina e la premier italiana Giorgia Meloni presiede la riunione del G7 a Kiev, da dove terrà la riunione in videoconferenza alla quale interverrà anche Volodymyr Zelensky.

Intanto, il presidente ucraino ha ringraziato gli Usa per le nuove sanzioni alla Russia. Il capo della Casa Bianca Joe Biden ha dal canto suo sentito il presidente francese Emmanuel Macron: entrambi hanno rinnovato il sostegno a Kiev.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha da parte sua elogiato la «straordinaria resistenza» dell'Ucraina oggi nel secondo anniversario dell'inizio dell'invasione russa. «Più che mai, siamo fermamente al fianco dell'Ucraina. Finanziariamente, economicamente, militarmente, moralmente. Fino a quando il Paese non sarà finalmente libero», ha detto von der Leyen.

«Fermare Putin ora o tornerà a prendersi di più», sono invece le parole del ministro degli Esteri britannico, David Cameron. L'annuncio di Zelensky nel secondo anniversario della guerra: «Presto una nuova controffensiva».

Sarà la cattedrale di Santa Sofia di Kiev il luogo da dove la premier italiana Giorgia Meloni si collegherà per il G7 in videoconferenza (alle 16 svizzere).

La presidente del Consiglio italiana, quella della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Alexander De Croo, primo ministro del Belgio che è presidente di turno del Consiglio Ue, e il primo ministro canadese Justin Trudeau, giunti da poco nella capitale ucraina, verso le 8.30 parteciperanno a una cerimonia all'aeroporto internazionale Antonov di Hostomel, vicino Kiev.

Nel frattempo le autorità russe hanno lanciato un ultimatum alla madre di Alexei Navalny: se non accetterà di tenere funerali segreti, il corpo del figlio sarà sepolto nella colonia penale dove è morto.

E proprio nell'anniversario dell'invasione, il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha fatto visita alle truppe nei territori occupati dell'Ucraina. Lo ha annunciato l'esercito di Mosca in una nota. «Oggi, nei rapporti di forze, il vantaggio è della nostra parte», ha detto il ministro ai militari.