Aviazione

Il disastro del Superjet 100 in Russia ha fatto emergere gravissime carenze

Violazioni sistematiche delle norme applicabili durante i lavori di manutenzione e pressapochismo hanno spinto Rosaviatsiya a imporre il grounding della flotta di Gazpromavia
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Marcello Pelizzari
24.07.2024 11:00

L'ultimo incidente nella storia dell'aviazione russa, quello occorso a un Superjet 100 schiantatosi a sud-est di Mosca lo scorso 12 luglio e costato la vita a due piloti e un ingegnere, continua a far discutere. Anche perché, anzi soprattutto perché, alla base vi sarebbero gravi, gravissime mancanze umane. In particolare, a livello di manutenzione. L'aereo aveva dieci anni di vita e apparteneva alla compagnia Gazpromavia, vettore del colosso Gazprom molto attivo nel trasporto di merci e persone a sostegno dell'industria petrolifera e del gas. L'equipaggio stava effettuando un trasferimento tecnico dall'aeroporto di Lukhovitsy, dove ha sede il sito di manutenzione, allo scalo di Mosca-Vnukovo. 

Sulle prime, i media russi avevano parlato di un possibile impatto con uccelli e di un conseguente guasto ai motori. Subito, però, è apparso chiaro che la responsabilità dell'incidente era legata a un'errata manutenzione. Yakovlev, marchio storico dell'aviazione russa che, più o meno un anno fa, nell'ambito del conglomerato UAC aveva preso in mano la conduzione del progetto Superjet, quattro giorni dopo lo schianto aveva richiesto tramite una circolare un aumento del controllo di qualità. Sottolineando una volta di più, come riferito dal portale Aviatorschina, la necessità di una stretta osservanza del manuale operativo. Ad esempio, durante la sostituzione dei sensori dell'angolo di incidenza. 

Le autorità, di conseguenza, si sono concentrate sul sito di manutenzione a Lukhovitsy. Lo stabilimento in questione, spiega aeroTELEGRAPH, è una filiale del consorzio UAC. Sull'incidente stanno indagando l'Autorità federale russa per l'aviazione, Rosaviatsiya, ma anche le forze dell'ordine. E finora, beh, sono emerse prove sconcertanti. Premessa: i Superjet di Gazpromavia sono stati sottoposti a manutenzione presso lo stabilimento di Lukhovitsy solo quest'anno, nel 2024, dopo che questo sito si è aggiudicato una gara d'appalto. Prima, venivano controllati altrove. Quanto fatto sin qui dai dipendenti di Lukhovitsy, tuttavia, ha sconcertato e non poco gli inquirenti: le autorità, infatti, hanno scoperto violazioni sistematiche delle norme applicabili durante i lavori di manutenzione del Superjet 100, scrive sempre il portale Aviatorshina.

Non finisce qui: il controllo qualità, ovvero il monitoring dei lavori di manutenzione, è stato affidato a un dipendente che non aveva la necessaria qualifica per farlo. E ancora: le indagini su un altro Superjet di Gazpromavia, rimasto in manutenzione a Lukhovitsy dal 20 marzo al 6 maggio, hanno permesso di scoprire gravi carenze. Nello specifico, le misurazioni sui timoni e sugli alettoni non sono state completate e, di nuovo, non sono state adeguatamente documentate nei registri. Anche il controllo dell'usura dei tiranti degli alettoni non è stato eseguito correttamente. Durante il controllo del carrello di atterraggio principale, poi, è stata misurata una vite al di sotto della tolleranza consentita. Tuttavia, l'aereo è stato rilasciato. 

A causa delle violazioni riscontrate, Rosaviatsiya ha chiesto al capo di Gazpromavia, Andrei Ovcharenko, di interrompere l'utilizzo degli aerei fino a quando queste carenze non verranno corrette. Secondo il portale di dati aeronautici CH Aviation, conclude aeroTELEGRAPH, Gazpromavia gestisce in tutto dodici aerei: due Boeing 737-700, un Boeing 737 BBJ e nove Superjet 100.

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