Il gesto di Elon Musk fa discutere: «Era un saluto fascista»
Prime polemiche durante le celebrazioni per l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Solo che a finire al centro dell'attenzione non è stato il tycoon, bensì il miliardario Elon Musk. Mentre la cerimonia in onore del 47esimo presidente degli Stati Uniti era ancora in corso, il patron di Tesla, nominato alla guida del Dipartimento per l'efficienza governativa (DOGE), ha attirato su di sé i riflettori dei media internazionali e dei social network, per quello che è stato definito un «saluto fascista».
Nel suo intervento alla Capital One Arena di Washington, il proprietario di X e SpaceX ha ringraziato i sostenitori del neoeletto presidente USA: «Voglio solo dire grazie per averlo reso possibile. È grazie a voi se il futuro della civiltà è assicurato. Grazie a voi avremo finalmente città sicure. Confini sicuri, spese sensate. Cose essenziali. E porteremo DOGE su Marte», ha detto alla folla, battendosi il petto e alzando il braccio teso. Musk si è poi voltato verso il pubblico alle sue spalle e ha sollevato il braccio destro una seconda volta. Dopo il gesto, Musk ha detto: «Il mio cuore va a voi».
Le immagini, trasmesse in diretta, non sono sfuggite ai media di tutto il mondo, a cominciare da quelli israeliani: «Elon Musk sembra eseguire il saluto fascista all'evento di inaugurazione», ha scritto il Times of Israel, mentre Haaretz ha sottolineato come il miliardario avesse in precedenza «attaccato George Soros» e moltiplicato «il suo sostegno ai partiti di estrema destra europei», come il tedesco Alternative für Deutschland (AfD). Il gesto ha suscitato indignazione anche sui social: il Guardian ha citato ad esempio un post su X di Eric Feigl-Ding, epidemiologo americano salito alla ribalta ai tempi del Covid: «Mio Dio... Musk ha appena fatto il saluto nazista in diretta TV», ha scritto.
Ruth Ben-Ghiat, professoressa di storia alla New York University, ha invece commentato: «Era un saluto nazista e anche molto belligerante». Musk non ha ancora rilasciato dichiarazioni, ma ha ripubblicato su X il filmato del suo discorso, con tanto di saluto.
Sulla questione è intervenuta anche la Anti-Defamation League (ADL), l'organizzazione anti-odio ebraica con sede negli Stati Uniti, il cui compito è quello di «combattere l'antisemitismo e tutte le forme di pregiudizio, di difendere gli ideali democratici e di proteggere i diritti civili per tutti facendo informazione, producendo istruzione ed educazione, legislazione e patrocinio».
In merito al gesto del fondatore di Tesla, l'ADL ha scritto: «Questo è un momento delicato. È un giorno nuovo e quindi tanti sono tesi. La nostra politica è infiammata e i social media non fanno che aumentare l'ansia. Sembra che Elon Musk abbia fatto un gesto imbarazzante in un momento di entusiasmo, non un saluto nazista, ma ancora una volta, apprezziamo che le persone siano tese. In questo momento, tutte le parti dovrebbero concedersi un po' di grazia, forse anche il beneficio del dubbio, e tirare il fiato. Questo è un nuovo inizio. Speriamo nella ripresa e lavoriamo per l'unità nei mesi e negli anni a venire».
Le critiche per quel gesto si vanno ad aggiungere alle numerose accuse rivolte al patron di Tesla per il suo controverso sostegno all'estrema destra globale. Soltanto la scorsa settimana, Musk ha tenuto una conversazione su X con Alice Weidel, la leader del partito Alternative für Deutschland, nella quale la politica tedesca ha affermato che Hitler «era un comunista, un socialista, e noi siamo l'opposto», trovando il consenso del miliardario.
Dopo il presunto saluto romano, inoltre, diversi esponenti dell'estrema destra hanno celebrato il gesto di Musk sui social media, al di là di quale fosse la sua reale intenzione.
Il video era stato pure postato dal referente di Musk in Italia, Andrea Stroppa, che aveva accompagnato le immagini dalle parole: «L'Impero Romano è tornato, a cominciare dal saluto romano». Lo stesso Stroppa ha però poi eliminato quanto scritto, sostituendolo con un altro post: «Quel gesto, che alcuni hanno scambiato per un saluto nazista, è semplicemente Elon, che è autistico, mentre esprime i suoi sentimenti dicendo 'Voglio darti il mio cuore', ed è esattamente ciò che ha comunicato al microfono», ha spiegato Stroppa, sottolineando: «A Elon non piacciono gli estremisti!».