Il Giappone ha diffuso un'allerta per un «megaterremoto»: «La popolazione è molto in ansia»

Un megaterremoto, ovvero un evento sismico dalla potenza eccezionale, con una magnitudo in genere pari o superiore a 8.5. La Japan Meteorological Agency (JMA) ieri ha diramato per la prima volta un’allerta di questo tipo, valida per l’area della fossa di Nankai. L’allarme è arrivato dopo che giovedì mattina (erano le 10 in Svizzera) è stata registrata una scossa di magnitudo 7.1 al largo della costa di Nichinan, nella parte orientale dell’isola di Kyushu. Nel sisma sono rimaste ferite almeno 13 persone nel sud-ovest del Paese e si sono verificati tsunami con onde inferiori a un metro di altezza.
Quest’oggi il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha cancellato un viaggio in Asia centrale in seguito all’allarme degli esperti: «In qualità di primo ministro con la massima responsabilità per la gestione delle crisi, ho deciso che resterò in Giappone per almeno una settimana», ha detto Kishida ai giornalisti, ammettendo come la popolazione sia «molto in ansia» per l'allerta.
Secondo il Japan Times, gli esperti ritengono che vi siano probabilità più alte del normale che si verifichi un megaterremoto nella fossa di Nankai, una fossa sottomarina situata nel Nankaidō, la regione geografica marina posta a sud dell'isola giapponese di Honshū.
L’istituto meteorologico ha spiegato che l’allerta emanata non significa necessariamente che si verificherà un sisma, ma si prevede che l’allarme rimarrà in vigore per una settimana: i funzionari della JMA hanno chiesto ai residenti della zona interessata di non abbassare la guardia nemmeno dopo che sarà stata revocata l’allerta.
La JMA emette tali avvisi quando vengono osservati fenomeni anomali lungo la fossa di Nankai o quando si ritiene che la possibilità di un terremoto sia in aumento. Secono le stime del Governo giapponese ci sono tra il 70 e l'80% di possibilità che un terremoto di magnitudo 8 o 9 si verifichi lungo la fossa di Nankai da qui a 30 anni.
L'agenzia meteorologica ha emesso l'allerta di livello più basso delle due relative ai megaterremoti, esortando le persone a prepararsi in caso di evacuazione, ma al momento non è stato chiesto agli abitanti di lasciare le proprie case. La popolazione dovrà restare in stato di massima allerta e l’evacuazione preventiva è consigliata solamente a chi non sarebbe in grado di allontanarsi rapidamente.
In caso di terremoto nella fossa di Nankai, si prevedono intense scosse su un'ampia area che va dalla regione di Kanto a Kyushu, e un forte tsunami lungo la costa del Pacifico, dalla regione di Kanto a Okinawa.
Stando alle valutazioni dei danni pubblicate dal governo giapponese nel 2012, uno tsunami causato da un megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 224 mila morti, cifra che potrebbe essere ridotta di circa l'80% con efficaci misure di evacuazione subito dopo il sisma.
L’ultimo megaterremoto, di magnitudo 9.0, risale al 2011: il sisma innescò uno tsunami che causò il disastro nucleare di Fukushima e provocò la morte di oltre 19 mila persone.