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Secondo il fondatore e capo della milizia, Ievgheni Prigozhin, i mercenari russi hanno circondato il centro della cittadina – Tuttavia, l'esercito ucraino sostiene non sia così – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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19:16
19:16
Berlino frena sui Leopard dopo apertura di Varsavia
«Non credo che sia molto probabile al momento». Lo ha detto il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, sulla possibilità di un «sì» di Berlino nei prossimi giorni all'invio in Ucraina di carri da combattimento tedeschi Leopard 2. In particolare non ci sarebbe un cambiamento imminente della cautela tedesca prima dell'incontro sull'Ucraina presso la base statunitense di Ramstein del prossimo 20 gennaio. Lo riporta il sito tagesschau.de.
Oggi il presidente polacco Andrzej Duda ha detto che Varsavia è pronta a consegnare panzer Leopard come parte di una coalizione internazionale. Trattandosi di mezzi di produzione tedesca, tuttavia, ci vuole comunque l'autorizzazione di Berlino e il portavoce del governo del cancelliere Olaf Scholz ha sottolineato di non essere attualmente a conoscenza di richieste in questo senso da parte di alleati. Berlino conferma però che continua la stretta consultazione con i propri partner su ogni aspetto, soprattutto con Stati Uniti e Francia.
19:04
19:04
I combattimenti continuano a Soledar
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che i combattimenti a Soledar «continuano» e che il fronte di Donetsk «tiene».
«Lo Stato terrorista e i suoi propagandisti stanno cercando di fingere che una parte della nostra città di Soledar - una città che è stata quasi completamente distrutta dagli occupanti - sia presumibilmente una sorta di conquista della Russia», ha dichiarato Zelensky in un video sul servizio di messaggistica Telegram. «Presentano questo alla loro società in modo tale da sostenere la mobilitazione e dare speranza a coloro che sostengono l'aggressione. Ma i combattimenti continuano. La linea di Donetsk tiene».
17:48
17:48
Riunione congiunta esecutivi Ue-Kiev
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto oggi - nel corso del Collegio dei commissari a cui ha preso parte anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg - di organizzare una riunione congiunta a Kiev, nella prima settimana di febbraio, tra l'esecutivo comunitario e il governo ucraino.
Lo conferma all'agenzia di stampa italiana Ansa un alto funzionario dell'Ue. A Kiev dovrebbero recarsi dieci-quindici commissari europei. Per motivi di sicurezza scarseggiano ulteriori informazioni sulla riunione che sarà "un incontro separato" rispetto al già annunciato summit Ue-Ucraina, confermato per il 3 febbraio.
La riunione degli esecutivi - a quanto appreso dall'Ansa - è infatti un'iniziativa autonoma rispetto al summit Ue-Ucraina (non si conosce ancora per certo il luogo in cui si terrà). Se da un lato la riunione dei commissari dell'Ue con il governo di Kiev potrebbe essere intesa come una mossa della Commissione nel quadro delle discussioni sul futuro ingresso dell'Ucraina nell'Unione, dall'altro potrebbe anche configurarsi come un "summit rafforzato" tra Bruxelles e Kiev. Ma al momento, notano diverse fonti, l'interlocuzione tra Commissione e Consiglio è ancora in corso. "La tempistica" dei due vertici sarà certamente coordinata", spiegano fonti della Commissione.
17:39
17:39
Gerasimov comandante forze congiunte russe
Il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov è stato nominato capo del raggruppamento congiunto delle forze impegnate nell'operazione militare speciale in Ucraina. Lo ha annunciato il ministero della difesa di Mosca citato dall'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.
Mosca ha deciso di affidare la conduzione delle operazioni delle forze congiunte in Ucraina direttamente al capo di Stato maggiore a causa della «espansione delle dimensioni dei compiti» e alla necessità di una «maggiore efficienza».
I vice di Gerasimov saranno, per le forze aerospaziali, il generale Serghei Surovikin, finora comandante delle operazioni, e per l'esercito Oleg Salyukov.
16:44
16:44
Il Regno Unito apre a possibile di fornitura di carri armati
Il governo britannico sta predisponendo piani per una possibile fornitura di carri armati all'Ucraina per la guerra contro la Russia. Lo ha confermato una portavoce di Downing Street pur precisando che al momento una decisione finale non è stata presa.
La portavoce ha detto che il premier Rishi Sunak ha incaricato il ministro della difesa, Ben Wallace, di coordinarsi con gli alleati su piani di ulteriori forniture belliche a Kiev, "incluso il trasferimento di carri armati" che le autorità ucraine invocano da mesi. Laddove si trattasse di cingolati Challanger 2, Londra diventerebbe il primo paese della Nato a inviare tank pesanti.
16:03
16:03
«La vittoria dell'Ucraina è una questione esistenziale»
La vittoria dell'Ucraina nella guerra voluta dalla Russia è una questione «esistenziale» non solo per la Svezia e i paesi del Nord Europa, ma per tutta l'Ue. Lo ha detto oggi il premier svedese Ulf Kristersson aprendo la conferenza stampa organizzata in occasione dell'avvio della presidenza di turno dell'Ue che vedrà il governo di Stoccolma alla guida dell'Unione fino alla fine del prossimo giugno.
«Sarà una lunga guerra e noi saremo al fianco di Kiev per tutto il tempo necessario», ha poi aggiunto il ministro degli esteri svedese Tobias Billstroem.
16:02
16:02
Duda con Zelensky a Leopoli, pronti a dare carri Leopard
La Polonia è pronta a consegnare carri armati Leopard all'Ucraina, come parte di una coalizione internazionale. Lo ha dichiarato il presidente polacco Andrzej Duda dopo aver incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insieme all'omologo lituano Gitanas Nauseda nella città ucraina di Leopoli.
Zelensky ha pubblicato una foto del loro incontro sul suo canale del servizio di messaggistica Telegram. «Sin dai primi giorni dell'invasione su vasta scala, abbiamo sentito il sostegno dei nostri popoli fraterni di Polonia e Lituania. Sono grato ad Andrzej Duda e Gitanas Nauseda per la loro visita. Grazie per aver aiutato il nostro popolo», ha detto il leader ucraino.
Leopoli è una città dell'Ucraina occidentale, a circa 70 km dal confine con la Polonia.
15:35
15:35
Putin chiede piano sviluppo regioni ucraine annesse
Il presidente russo Vladimir Putin ha dato mandato al governo di preparare «un programma speciale di sviluppo» per le regioni ucraine recentemente annesse alla Russia, affermando che «entro il 2030 dovranno raggiungere il livello russo per le infrastrutture, i servizi sociali e molti altri parametri di qualità».
Lo ha detto lo stesso presidente, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, dopo avere incontrato i membri dell'esecutivo.
«Capisco - ha aggiunto Putin - che la situazione nelle nuove regioni è difficile, le azioni militari continuano in alcuni territori, la vita pacifica non è ancora stata ripristinata e la sicurezza delle persone non è ancora garantita in molte località. Naturalmente tutto questo deve essere tenuto presente. Ma queste cose non sono una ragione per prendersi una pausa e posporre le soluzioni delle questioni più vitali».
15:34
15:34
USA-UE verso nuove sanzioni contro petrolio russo
Gli Stati Uniti e i loro alleati stanno preparando un nuovo pacchetto di sanzioni contro il petrolio russo, con l'obiettivo di limitare i prezzi dell'export di alcuni prodotti raffinati come il diesel. Lo scrive il quotidiano newyorkese Wall Street Journal citando fonti informate.
Funzionari del tesoro statunitense sono in Europa per una serie di incontri con omologhi di tutto il Vecchio Continente per discutere nel dettaglio le nuove misure che dovrebbero entrare in vigore il 5 febbraio.
Le nuove sanzioni sui prodotti raffinati, che seguono quelle imposte ai primi di dicembre da Usa, G7 e Australia, potrebbero avere conseguenze economiche più gravi, secondo gli esperti, soprattutto perché entreranno in vigore lo stesso giorno in cui nell'Ue partirà lo stop all'importazione di diesel russo e altri prodotti raffinati.
15:15
15:15
Soledar-Bakhmut battaglia più sanguinosa della guerra
La lotta per il controllo di Soledar e Bakhmut, nell'Ucraina orientale, è la «più sanguinosa» battaglia per le forze russe e ucraine dall'inizio dell'invasione nel febbraio 2022. Lo ha affermato Mykhailo Podoliak, consigliere della presidenza ucraina, in un'intervista all'agenzia di stampa France-Presse (Afp).
«Qualunque cosa stia accadendo oggi in direzione di Bakhmut o Soledar, è lo scenario più sanguinoso di questa guerra», ha detto il funzionario. «Molto sangue, molti duelli di artiglieria, molti combattimenti di contatto, soprattutto a Soledar oggi», ha riassunto Podoliak, osservando che attualmente è il «punto più caldo della guerra».
Le perdite militari russe sono «enormi» e «anche l'esercito ucraino sta perdendo uomini», ha detto, osservando che i morti nell'area di Bakhmut-Soledar si contano essenzialmente tra i militari, dato che pochi civili che vivono ancora in quest'area.
Podoliak non ha quantificato le perdite ucraine, ma ha stimato che i russi abbiano perso «da 10'000 a 15'000 uomini, forse di più» in quest'area dall'estate. «Per noi ci sono perdite, perdite significative, per loro queste perdite sono semplicemente straordinarie», ha giudicato.
14:47
14:47
«La vittoria ucraina arriverà entro l'anno con i missili a lungo raggio»
L'Ucraina può vincere la guerra quest'anno con i missili a lungo raggio dall'Occidente. Lo dichiara la presidenza ucraina, assicurando che Kiev non attaccherà il territorio russo se l'Occidente gli fornirà questo tipo di armi.
Mykhaïlo Podoliak, consigliere della presidenza ucraina, ha dichiarato che l'Ucraina sarà in grado di vincere la guerra entro l'anno se l'Occidente aumenterà la fornitura di armi, in particolare missili a lungo raggio, promettendo che questi sistemi non saranno utilizzati per attaccare il territorio russo.
«Solo i missili con una gittata di oltre 100 km ci permetteranno di accelerare in modo significativo la liberazione dei territori», ha detto in un'intervista all'Afp, sostenendo che l'ampliamento delle consegne di armi occidentali porterà alla fine della guerra «o in tarda primavera, o inizio estate, o estate, o probabilmente autunno». «Non attaccheremo la Russia. Stiamo conducendo una guerra esclusivamente difensiva», ha poi aggiunto il consigliere ucraino.
14:34
14:34
Combattimenti a Soledar: «Nessuna svolta russa»
«Pesanti combattimenti» sono in corso tra le forze ucraine e russe a Soledar, ma non c'è stata alcuna svolta in favore di Mosca sulla città. Lo ha riferito su Telegram la viceministra della difesa ucraina Ganna Maliar, in risposta alla rivendicazione del gruppo mercenario russo Wagner di aver preso il controllo della piccola città nell'Ucraina orientale.
«I pesanti combattimenti continuano a Soledar», ha dichiarato Maliar, aggiungendo che i russi hanno «cercato di sfondare la difesa ucraina» e «catturare completamente la città, ma senza successo».
Anche l'esercito russo ha confermato i combattimenti nella città della regione di Donetsk.
14:33
14:33
«3.400 prigionieri militari e civili ucraini in Russia»
Ci sono 3.400 prigionieri militari e civili ucraini in Russia, almeno 15.000 sono considerati dispersi durante la guerra: lo ha riferito a Suspilne Alyona Verbytska, commissaria presso la presidenza ucraina per la protezione dei diritti dei difensori.
"Quindicimila cittadini ucraini sono scomparsi (militari e civili), 3.400 sono confermati dalla Russia come prigionieri (militari e civili)", ha detto.
Nei mesi scorsi 1'596 ucraini, di cui 187 donne, sono stati rimpatriati dalla prigionia russa, ha aggiunto Verbytska.
14:16
14:16
Stop alle partenze dei russi idonei al servizio militare
Secondo l'intelligence ucraina, in Russia dal 9 gennaio è stata limitata la partenza cittadini idonei al servizio militare.
I servizi di Kiev hanno riferito che l'omologo russo Fsb ha inviato un ordine a tutti i dipartimenti di frontiera della Federazione (le guardie di frontiera fanno parte dell'Fsb) e hanno reso noto il testo: «Dal 9 gennaio 2023, il dipartimento di frontiera dell'Fsb garantirà la limitazione dei viaggi al di fuori del territorio della Federazione Russa dei cittadini che hanno una conclusione di prontezza per servizio militare».
Questa mattina durante un briefing con la stampa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha tuttavia smentito la notizia della restrizione per i cittadini idonei al servizio militare.
13:58
13:58
«Il Gruppo Wagner potrebbe rappresentare un quarto dei combattenti russi»
«C'è la possibilità realistica che il personale (del Gruppo) Wagner costituisca ora un quarto o più dei combattenti russi» in Ucraina: lo afferma un funzionario dell'intelligence occidentale che ha voluto mantenere l'anonimato, come riporta il «Guardian».
Secondo l'intelligence la milizia privata russa di Yevgeny Prigozhin sta giocando un ruolo sempre più significativo nella campagna di Mosca ma la sua efficacia militare nel settore di Bakhmut - dove sono concentrate le loro forze - è ancora considerata limitata. Infatti, secondo lo stesso funzionario il ritmo dell'avanzata è così lento che «a volte ci vogliono due settimane per prendere una singola casa».
13:34
13:34
«A Soledar non si contano i morti»
Un soldato ucraino che combatte a Soledar ha detto alla CNN che la situazione nella città orientale ucraina è «critica», e il bilancio delle vittime è ora così alto che «nessuno conta i morti».
Il militare fa parte della 46. brigata mobile aerea che sta guidando la lotta di Kiev per mantenere Soledar, di fronte al durissimo assalto delle truppe russe e dei mercenari del Gruppo Wagner.
«La situazione è critica. Difficile. Stiamo tenendo fino all'ultimo», ha detto il soldato, descrivendo un campo di battaglia dinamico, in cui gli edifici cambiano di mano ogni giorno e le unità non possono tenere traccia del numero crescente di morti.
«Nessuno ti dirà quanti morti e feriti ci sono. Perché nessuno lo sa per certo. Non una sola persona», ha detto. «Le posizioni vengono prese e riprese costantemente. Quella che oggi era la nostra casa, il giorno dopo diventa quella dei Wagner. A Soledar nessuno conta i morti», ha aggiunto.
Il soldato ha detto che fino a martedì sera non era chiaro quanta parte della città fosse detenuta dai russi: «Nessuno può dire con certezza chi detiene cosa, perché nessuno lo sa con certezza. C'è un'enorme area grigia nella città che tutti affermano di controllare, ma sono solo vuoti slogan».
Secondo il soldato, alla fine i leader militari ucraini abbandoneranno la lotta per Soledar. «Tutti capiscono che la città sarà abbandonata. Lo capiscono tutti», ha detto. «Voglio solo capire qual'è la ragione (di combattere casa per casa). Perché morire se lo lasceremo comunque oggi o domani?»
13:28
13:28
«Bombe russe sull'ospedale pediatrico di Kherson»
Le forze russe hanno colpito ieri sera un ospedale pediatrico di Kherson, nel sud dell'Ucraina, danneggiando un'unità di cura neonatale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale Yaroslav Yanushevych, secondo quanto riporta Ukrinform.
«Gli occupanti russi continuano a colpire l'ospedale clinico pediatrico regionale di Kherson. Ieri sera, i russi hanno attaccato di nuovo la struttura sanitaria, sparando contro l'unità in cui vengono fornite cure mediche ai neonati», ha scritto Yanushevych.
L'edificio di sei piani è stato danneggiato.
Nuove esplosioni sono state udite a Kherson anche questa mattina.
13:12
13:12
Zelensky a Leopoli per onorare la memoria dei soldati caduti
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato oggi nella città occidentale di Leopoli e ha iniziato la sua visita onorando la memoria dei soldati ucraini, come riportano i media ucraini.
«Ho iniziato la mia visita a Leopoli con la cosa più importante: onorare la memoria dei soldati ucraini. Gloria a tutti coloro che hanno dato la vita per la nostra libertà e l'indipendenza del nostro Stato. Gloria all'Ucraina», ha scritto Zelensky sotto il video che ha pubblicato su Telegram.
13:01
13:01
«Testato il supersiluro russo Poseidon»
Un sottomarino nucleare russo, il Belgorod, ha ultimato una serie di test del supersiluro Poseidon, secondo quanto afferma una fonte vicina al ministero della difesa citata dall'agenzia Tass.
«Prove di lancio del supersiluro Poseidon sono state effettuate per valutare le performance del sottomarino a varie profondità», ha precisato la fonte. La Tass sottolinea di non avere informazioni ufficiali a conferma di questo.
Lo scorso maggio il conduttore della tv russa Rossija1 Dmitry Kiselyov aveva illustrato agli spettatori le potenzialità del Poseidon, affermando che esso è in grado di «innescare uno tsunami radioattivo di 500 metri che potrebbe spazzare via il Regno Unito».
12:57
12:57
«Non c'è prospettiva di colloqui di pace con Kiev»
Non ci saranno colloqui di pace con Kiev finché il dialogo con la Russia rimarrà vietato dalla legge ucraina: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
Commentando una dichiarazione del ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, secondo cui la Russia è disposta a tenere colloqui con l'Ucraina, Peskov, citato dalla Tass, ha detto che "in una situazione in cui la legge ucraina vieta al presidente ucraino di contattarci o di impegnarsi in qualche modo con noi e l'Occidente è ovviamente riluttante a concedere a Kiev una certa flessibilità, non è possibile discutere di qualsiasi prospettiva (di dialogo) a questo punto".
12:51
12:51
Pressioni su Berlino da Francia e Polonia per Leopard 2
Politico riferisce che la Germania sta subendo pressioni da parte di Francia e Polonia per fornire all'Ucraina i potenti carri armati Leopard 2.
«La fornitura di moderni carri armati occidentali come il Leopard 2 - sostiene Politico - darebbe un grande impulso all'esercito ucraino, poiché finora gli alleati di Kiev sono stati disposti a inviare solo vecchi carri armati dell'era sovietica che erano ancora nelle scorte dei paesi dell'Europa orientale, così come altri sistemi d'arma come obici e difese aeree».
Un funzionario francese ha detto a Politico che Parigi sta pressando la Germania nella speranza di ottenere un accordo da Berlino per inviare carri armati Leopard in Ucraina prima del vertice franco-tedesco del 22 gennaio, che celebra il 60° anniversario del trattato di partenariato tra le due nazioni.
Pressioni simili arrivano dalla Polonia, che vuole formare un'ampia coalizione tra i partner occidentali per consegnare congiuntamente i Leopardi all'Ucraina. «Incoraggiamo altri paesi a formare un'ampia coalizione per il trasferimento di carri armati più moderni in Ucraina, come i carri armati Leopard», ha detto alla radio pubblica polacca il viceministro degli esteri Paweł Jabłoński.
12:36
12:36
Concordato uno scambio di 40 prigionieri tra Mosca e Kiev
Mosca e Kiev hanno concordato uno scambio di 40 prigionieri di guerra: lo ha dichiarato sulle reti sociali la commissaria russa per i diritti umani Tatyana Moskalkova che ha incontrato il suo omologo ucraino Dmytro Lubinets in Turchia.
Moskalkova ha affermato - come riporta la Tass - che durante il colloquio con Lubinets ha discusso la questione dei soldati russi dispersi in azione.
«Ci siamo scambiati le liste dei soldati dispersi. Oggi posso rivelare i risultati, dal momento che abbiamo trovato un certo numero di persone, che sono vive e tenute prigioniere», ha specificato.
«Da parte sua, Lubinets ha anche lavorato per stabilire dove si trovassero i militari russi dispersi. Oltre 22 persone sono state ritrovate e alcune di loro sono state riportate a casa», ha detto.
11:23
11:23
«Ucraini circondati e bombardati a Soledar»
Truppe aerotrasportate russe hanno circondato le forze ucraine nella cittadina di Soledar, nel Donbass, e ora le stanno bombardando. Lo ha riferito il ministero della difesa di Mosca, citato dall'agenzia Ria Novosti. I russi, precisa il ministero, hanno bloccato la cittadina a nord e a sud.
09:53
09:53
Kiev risponde: «Soledar non è sotto il controllo russo»
L'esercito ucraino smentisce le affermazioni del capo dei mercenari del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin secondo cui la città di Soledar sarebbe sotto il controllo russo.
«I russi dicono che Soledar è sotto il loro controllo, questo non è vero», afferma il rappresentante del gruppo orientale delle forze armate dell'Ucraina Serhiy Cherevaty, riporta l'«Ukrainska Pravda».
«Sembra che l'ubicazione di Prigozhin non sia vera, non si trova nelle miniere di Soledar», aggiunge Kiev.
08:05
08:05
«I russi bombardano Kharkiv poche ore dopo la visita di Baerbock»
I russi hanno colpito Kharkiv ieri in serata, poche ore dopo la visita della ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock alla città ucraina devastata: lo scrive il governatore dell'oblast Oleg Synegubov, su Telegram.
«Restate nei rifugi. Gli invasori stanno bombardando di nuovo!», scrive, rivolto ai concittadini, il governatore. Fonti giornalistiche sul posto affermano di aver udito diverse esplosioni.
06:22
06:22
Il punto alle 06.00
I mercenari russi del Gruppo Wagner rivendicano di aver conquistato la cittadina ucraina di Soledar e di averne circondato il centro, dove si combatte: lo ha affermato il fondatore e capo della milizia, l'oligarca amico di Putin Ievgheni Prigozhin.
«Unità della compagnia militare privata Wagner hanno preso l'intero territorio di Soledar sotto il suo controllo. Il centro cittadino è stato circondato e si combatte una guerra urbana. Il numero dei prigionieri sarà annunciato domani», scrive Prigozhin sul canale Telegram del Gruppo Wagner.
Tolta la cittadinanza a 4 politici filorussi
Nel frattempo, il presidente Vladimir Zelensky ha revocato la cittadinanza ucraina a quattro tra politici ed ex politici legati alla Russia. Tra di loro c'è anche il deputato Viktor Volodymyrovych Medvedchuk, amico di Vladimir Putin e contrario all'adesione dell'Ucraina all'Ue.
«Sulla base dei materiali preparati dal Servizio di sicurezza dell'Ucraina e dal Servizio statale per la migrazione dell'Ucraina, e in conformità con la Costituzione del nostro Stato - ha detto ieri sera Zelensky nel suo consueto discorso di fine giornata -, ho deciso di sospendere la cittadinanza a quattro persone: Andriy Leonidovych Derkach, Taras Romanovych Kozak, Renat Raveliyovych Kuzmin e Viktor Volodymyrovych Medvedchuk».
«Se i deputati del popolo scelgono di servire non il popolo ucraino ma gli assassini che sono venuti in Ucraina, le nostre azioni saranno appropriate. E non sono le ultime decisioni del genere. I servizi stanno funzionando», ha aggiunto il presidente ucraino.