Guerra

Il letale attacco russo a Poltava: «La gente non ha fatto in tempo a trovare rifugio»

I due missili avrebbero colpito un istituto di comunicazioni militare e un ospedale: si parla di una cinquantina di morti e oltre 200 feriti - Mosca potrebbe aver usato gli Iskander-M, molto difficili da intercettare
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Red. Online
03.09.2024 15:22

(Aggiornato) Un altro duro colpo per l’Ucraina, proprio nei giorni in cui i massicci attacchi di missili e droni sono andati in crescendo, anche sul territorio russo. Il presidente Volodymyr Zelensky ha fatto sapere su Telegram che Mosca ha colpito un istituto di comunicazioni militare e un ospedale a Poltava, città lontana dal fronte e distante 140 km dal confine russo, ma comunque all’interno del raggio d’azione dei missili balistici del nemico. Il bilancio appare pesantissimo: «Due missili balistici hanno colpito Poltava finendo su un istituto scolastico e sul vicino ospedale. Uno degli edifici dell'Istituto delle comunicazioni è stato parzialmente distrutto. La gente si è ritrovata sotto le macerie. Più di 180 persone sono rimaste ferite. Sfortunatamente molti sono morti, al momento 41», ha commentato Zelensky. Qualche ora dopo, le autorità ucraine hanno aggiornato il bilancio dell'attacco, parlando di 49 morti e 219 feriti.

Il leader di Kiev, dopo la strage, ha chiesto per l'ennesima armamenti per difendere il Paese invaso dalle truppe di Putin: «La feccia russa pagherà sicuramente per questo attacco. Ripeto ancora una volta a chiunque nel mondo abbia il potere di fermare questo terrore: i sistemi di difesa aerea e i missili devono essere in Ucraina, non da qualche parte in un magazzino. Gli attacchi a lungo raggio che possono proteggerci dal terrore russo sono necessari ora, non più avanti. Ogni giorno di ritardo, purtroppo, significa vite perse».

«Oggi Poltava sta attraversando una giornata terribile. L'aggressore russo ha inflitto un barbaro attacco a una delle istituzioni educative della città», ha invece dichiarato in un comunicato il Ministero della Difesa.

Secondo la BBC, i missili utilizzati potrebbero essere gli Iskander-M, un'arma balistica con una gittata dichiarata di 500 km. Il missile in questione è in grado di trasportare una testata a grappolo o ad alto potenziale esplosivo fino a 700 kg. Gli Iskander sono molto difficili da intercettare a causa della loro velocità e della traiettoria parabolica verso il bersaglio. Ciò spiegherebbe il fatto che le persone presenti nella struttura non hanno fatto in tempo a trovare riparo in un rifugio antiaereo, nonostante l’allarme delle sirene ucraine.

Secondo il Ministero della Difesa, infatti, «l'intervallo di tempo tra l'allarme e l'arrivo dei missili letali è stato così breve da aver colto le persone impreparate».

I missili hanno colpito intorno alle 9.10 (ora locale). Le autorità ucraine hanno fatto sapere che uno degli edifici dell'istituto è stato parzialmente distrutto e molte persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie: 25 sarebbero state salvate dai soccorritori giunti sul posto.

I canali Telegram russi pro-Cremlino hanno esultato per l’attacco messo a segno, affermando che i missili hanno colpito un centro di addestramento militare e che le vittime erano tutte reclute. Il canale Rybar ha scritto che «sono stati eliminati preziosi specialisti in comunicazioni e guerra elettronica».

La città di Poltava conta una popolazione di oltre 300 mila abitanti ed è diventata una meta di riferimento per i rifugiati in fuga dall'invasione russa nella parte orientale del Paese. In passato la Russia aveva preso di mira un aeroporto nella regione di Poltava, ma oggi per la prima volta è stata colpita direttamente la città. Se il numero delle vittime fosse confermato, si tratterebbe del singolo attacco più letale del 2024 in Ucraina. A partire da domani verranno osservati tre giorni di lutto in tutta la regione di Poltava.

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