Il punto

Il livello del mare, nel 2024, è salito più del previsto: perché?

Dall'inizio delle registrazioni satellitari dell'altezza degli oceani, nel 1993, il tasso di innalzamento annuale del livello del mare è più che raddoppiato
© CdT/Archivio
Red. Online
15.03.2025 11:30

Il tasso di innalzamento annuale del livello del mare, dall’inizio delle registrazioni satellitari nel 1993, è più che raddoppiato. Di più, secondo un nuovo studio della NASA lo scorso anno il livello globale dei mari è cresciuto rapidamente. Più di quanto preventivato. Il motivo? Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato.

Secondo l’analisi, l’innalzamento dei mari è riconducibile a due fenomeni strettamente collegati fra loro: l’accelerazione del riscaldamento degli oceani, da un lato, e lo scioglimento dei ghiacci terrestri dall’altro. «Ogni anno è un po’ diverso, ma ciò che è chiaro è che l’oceano continua a salire e il tasso di innalzamento è sempre più veloce» ha dichiarato Josh Willis, ricercatore sul livello del mare presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, nella California meridionale.

Dall’inizio delle citate registrazioni satellitari dell’altezza degli oceani, il tasso di innalzamento annuale del livello del mare – come detto – è più che raddoppiato. Parliamo di 10 centimetri dal 1993. La NASA, ora, riferisce che nel 2024 il tasso di innalzamento del livello del mare è stato di 0,59 centimetri all’anno, rispetto al tasso previsto di 0,43 centimetri.

Negli ultimi anni, l’aggiunta – se così vogliamo definirla – di acqua dalla terraferma agli oceani, complice lo scioglimento delle calotte glaciali e dei ghiacciai, a sua volta provocato dal riscaldamento indotto dall’uomo, ha contribuito per circa due terzi all’innalzamento del livello del mare. Al restante terzo, invece, ha contribuito l’espansione termica dell’acqua marina. Nel 2024, questi contributi si sono invertiti: l’espansione termica, infatti, ha contribuito per due terzi all’aumento del livello del mare. Così Nadya Vinogradova Shiffer, responsabile dei programmi di oceanografia fisica presso la sede centrale della NASA a Washington: «Con il 2024 come anno più caldo mai registrato, l’espansione degli oceani della Terra sta seguendo l’esempio, raggiungendo i livelli più alti degli ultimi tre decenni».

D’accordo, ma che cos’è questa espansione termica? Euronews, al riguardo, spiega: normalmente, l’acqua marina si dispone in strati determinati dalla temperatura e dalla densità dell'acqua. L’acqua più calda è più leggera, leggiamo, e di riflesso galleggia sopra l’acqua più fredda, più densa. Nella maggior parte dei luoghi, il calore dalla superficie si muove lentamente attraverso questi strati fino alle profondità oceaniche. Tuttavia, zone dell’oceano estremamente ventose possono agitare gli strati fino a provocare un rimescolamento verticale. Correnti molto grandi, come quelle che si trovano nell’Oceano Antartico, possono inclinare gli strati oceanici, permettendo alle acque superficiali di scivolare più facilmente in profondità. Pure il movimento massiccio di acqua durante El Niño, a sua volta, può provocare un movimento verticale di calore all’interno dell'oceano.

Le Nazioni Unite, di rimando, hanno spiegato che l’innalzamento del livello del mare sta mettendo in pericolo le persone che vivono sulle isole o lungo le coste. Tra le aree particolarmente vulnerabili figurano le comunità costiere basse di India, Bangladesh, Cina e Paesi Bassi, oltre alle nazioni insulari del Pacifico e dell’Oceano Indiano.