Il fenomeno

Il mondo si tinge di giallo, ma non per la mimosa

Per la Giornata internazionale della donna, quest’anno c’è un altro fiore giallo a essere divenuto un simbolo importante a livello globale – Emblema dell’Ucraina, il girasole è divenuto un mezzo per mostrare vicinanza e sostegno alla popolazione colpita dalla guerra
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Federica Serrao
08.03.2022 16:40

Il girasole, in greco Helianthus annuus, dove helios significa sole e anthos fiore, è spesso un simbolo associato al buonumore e a un carattere solare e spensierato. Negli ultimi giorni, però, il significato che sta assumendo questo fiore dai vivaci petali gialli ha radici in questioni meno serene. Il girasole è infatti il fiore nazionale dell’Ucraina: per questo motivo, nelle ultime settimane, è diventato un simbolo globale di solidarietà. Nella Giornata internazionale della donna osserviamo come il mondo si sia ormai da tempo tinto di giallo, e senza dover aspettare l’annuale mimosa. Un giallo dal messaggio diverso: mostrare vicinanza al popolo ucraino durante i terribili giorni di guerra.

Un fiore importante
Il girasole è sempre stato un fiore importante per gli ucraini. Oltre ad essere il fiore nazionale, permette al Paese di classificarsi al primo posto nella classifica di produttori di semi di girasole. Il giallo acceso dei suoi petali è uno dei due colori che caratterizza la bandiera ucraina, insieme al blu, che sembrerebbe invece ricordare i cieli tersi che si stagliano proprio sopra i campi di girasoli. Un simbolo di resistenza, unità e speranza a livello globale. Come riportato dal Washington Post, negli scorsi giorni, infatti, molte persone in tutte la parti del mondo hanno aggiunto una emoji di un girasole sui propri profili social, o hanno direttamente indossato dei girasoli, come decorazione, su indumenti o copricapi. In molte città, tra cui spiccano Caracas e Città del Messico, i manifestanti hanno tenuto tra le mani dei girasoli quando sono scesi per le strade a condannare le azioni della Russia. Altre persone ancora ne hanno direttamente piantato i semi, per farne crescere di nuovi. In particolare, l’associazione tra Ucraina e girasoli è stata favorita dall’emblematico video diffuso dall’agenzia di stampa Ukraine World, durante il primo giorno di conflitto. Nel filmato, delle riprese confuse fanno da sfondo alle parole di una donna ucraina, intenta a discutere, in maniera particolarmente animata, con dei soldati russi. «Chi siete voi? Siete occupanti. Cosa state facendo nella nostra terra con tutte queste armi? Prendete questi semi e metteteli nelle vostre tasche, così almeno i girasoli cresceranno, quando sarete morti», esclama la donna, in piedi, di fronte a un soldato russo. «Prendete i semi di girasoli, per favore. Morirete qui con i semi», ribadisce la donna. Non a caso, i girasoli sono considerati così importanti per la nazione ucraina: nel 1996 vennero infatti piantati dai funzionari della base missilistica di Pervomaysk, per segnalare la rimozione delle armi nucleari dal Paese. Come riportato all’epoca dal Washington Post, la cerimonia serviva a celebrare l’abbandono, da parte dell’Ucraina, del terzo arsenale nucleare più grande del mondo, ereditato con il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991.

Il sostegno della First Lady
Non solo. Anche nel campo della politica non sono mancati i riferimenti a sostegno del popolo ucraino, grazie al simbolico girasole. La first lady Jill Biden, per esempio, è stata fotografata con una mascherina bianca con un girasole cucito sopra. Sempre la signora Biden, in occasione del discorso sullo stato dell’Unione, ha indossato il fiore sulla manica del suo vestito, mentre i legislatori hanno scelto di presentarsi vestiti in abiti blu e gialli. I fiorai, con il loro ruolo importante, non sono stati da meno. Come riportato dal Washington Post, il fioraio inglese «Arts and Flowers» di Leeds ha condiviso foto di bouquet di girasoli, esortando le persone a comprarli, di modo tale che il ricavato andasse in beneficenza. «Tutti i soldi guadagnati saranno donati alla Croce Rossa Britannica Ukraine Crisis Appeal», recitava un cartello all’interno del negozio. La proprietaria, Kirstie Cale, avrebbe riferito al Washington Post di aver sentito l’esigenza di fare qualcosa per aiutare, nel proprio piccolo. Nel suo negozio, oltre a preparare bouquet e fiori singoli, la donna ha organizzato anche un’esposizione di girasoli.

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