Stati Uniti

Il nuovo Air Force One non arriva, Donald Trump a muso duro: «Boeing, non sono soddisfatto»

Il presidente, a bordo dell’attuale (e vecchio) velivolo, è tornato sui ritardi accumulati dal costruttore nel trasformare i due 747-8 acquistati durante il suo primo mandato
©Mark Schiefelbein
Marcello Pelizzari
20.02.2025 13:15

Che Donald Trump non ami perdere tempo, oramai, è assodato. Come è tornato alla Casa Bianca, il tycoon ha fatto e disfatto senza soluzione di continuità. Su più fronti: dai dazi all’Ucraina, passando per il Medio Oriente e – venendo all’aviazione – a Boeing.

Durante il suo primo mandato, come noto, Trump aveva annunciato l’acquisto di due 747-8 per ringiovanire, finalmente, la flotta presidenziale. Il nuovo, anzi i nuovi Air Force One, tuttavia, a oggi non sono ancora realtà. Il lungo processo di trasformazione degli aeroplani, infatti, ha (incredibilmente) preso più tempo del previsto. E così, la messa in servizio, annunciata inizialmente per il 2024, è slittata sempre di più: 2026, 2027, ora addirittura 2029.

Il presidente degli Stati Uniti, con il tatto (eufemismo) che lo contraddistingue, proprio a bordo dell’attuale Air Force One di recente ha tuonato: «Non sono soddisfatto di Boeing». Un discorso, certo, generale pensando alla crisi tentacolare in cui è sprofondato il costruttore. Ma legato, a doppio filo, anche all’attuale stato di avanzamento dei lavori alla coppia di 747-8 destinati a sostituire la flotta presidenziale ora in uso. L’amministrazione Trump, al riguardo, ha lasciato intendere di essere addirittura pronta a soluzioni alternative. Lo stesso Trump ha aggiunto, come leggiamo sul portale specializzato aeroTELEGRAPH: «Forse compreremo un aereo». Anche usato, se necessario, a patto che sia di fabbricazione statunitense e, quindi, sempre a firma Boeing: «Non prenderei in considerazione Airbus». Sai che smacco, in effetti, se il tycoon si vedesse costretto a usare un aereo frutto della tecnologia europea.

I ritardi accumulati da Boeing, secondo un funzionario della Casa Bianca citato da Associated Press, in realtà non sarebbero dovuti ai continui (e noti) problemi che Boeing ha avuto e sta avendo lungo la catena di approvvigionamento, o non solo perlomeno. Ad allungare i tempi di consegna, leggiamo, sarebbero altresì le approvazioni di sicurezza per le modifiche al progetto originale. Modifiche necessarie affinché i due 747-8 non siano soltanto aerei da trasporto ma vere e proprie fortezze volanti. A tal proposito, rispetto agli attuali Boeing non verrà più garantito il rifornimento in volo. Di qui, secondo il New York Times, il coinvolgimento di Elon Musk nel tentativo di velocizzare le operazioni. 

Detto che l’ipotesi di acquistare, se necessario, un altro aereo appare remota, anche perché pure in quel caso andrebbero previsti lavori, la fretta di Trump a proposito dei nuovi Air Force One si spiega facilmente: se verrà confermata la consegna nel 2029, difficilmente il tycoon potrà salirvi. Il suo secondo e ultimo mandato scadrà nel gennaio di quell’anno.