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Il Parlamento finlandese dice sì alla NATO - Segui il live

Votata l'adesione a larghissima maggioranza - Russia e Ucraina fanno sapere che i negoziati non proseguono - Militari sono stati fatti evacuare dall'acciaieria Azovstal - La Svezia firma la domanda di adesione alla NATO - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Il Parlamento finlandese dice sì alla NATO - Segui il live
Red. Online
17.05.2022 07:08
21:58
21:58
L'Austria non entrerà nella NATO

Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha ribadito oggi che il suo Paese - che non è allineato ad alcuna alleanza militare - non ha alcuna intenzione di aderire alla NATO.

Parlando dopo un incontro a Praga con il suo omologo ceco Petr Fiala, Nehammer ha affermato che la storia dell'Austria è diversa da quella della Finlandia e della Svezia e che manterrà la sua neutralità militare. Lo riporta la Bbc. Tuttavia, ha affermato che il suo paese - in quanto membro dell'Unione europea - ha mostrato solidarietà all'Ucraina, ha consentito consegne di armi a Kiev e ha sostenuto le sanzioni contro la Russia.

Fiala ha affermato che il suo omologo austriaco ha sostenuto l'idea di espandere la capacità dell'oleodotto transalpino (Tal), che rifornisce raffinerie in Austria, Germania e Repubblica Ceca da un terminal nel porto italiano di Trieste.

Funzionari cechi hanno affermato che l'oleodotto Tal potrebbe eventualmente fornire petrolio a sufficienza, in caso di embargo dell'Ue sulle importazioni russe. Ma che ci vorrebbero fino a tre anni per espanderne la capacità.

21:57
21:57
Per Mosca telefonata Blinken-Lavrov ora non utile

«La Russia non ci ha dato nessun segnale che una conversazione tra Blinken e Lavrov possa essere utile e costruttiva in questo momento». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa sottolineando che l'ambasciatore Usa a Mosca, John Sullivan, «continua ad avere incontri con le sue controparti».

Così come l'amministrazione Usa ha contatti limitati con la delegazione diplomatica della Russia a Washington.

Il segretario di Stato americano e il ministro degli Esteri russo non si parlano dallo scorso febbraio.

19:56
19:56
Zelensky si collega alla cerimonia di apertura di Cannes

A sorpresa il presidente dell'Ucraina in guerra Zelensky si è collegato alla cerimonia di apertura del 75.esimo festival del cinema di Cannes.

19:32
19:32
Allarme dell'OMS: «Mariupol a rischio epidemia di colera»

A Mariupol scatta l'allarme colera. A lanciarlo è la direttrice regionale per le emergenze dell'OMS, Dorit Nitsan, citata dall'agenzia ucraina Unian.

«Riceviamo informazioni da organizzazioni non governative che a Mariupol le acque reflue sono mescolate con l'acqua potabile. Questo minaccia la diffusione di molte malattie, in particolare il colera. Ci stiamo preparando per questo con una campagna di vaccinazione, lavorando con le ONG che possano andare lì a sostenere le persone», ha detto Nitsan.

19:28
19:28
Gli USA vogliono bloccare i pagamenti russi dei propri bond

Gli Stati Uniti si apprestano a bloccare interamente la possibilità per la Russia di pagare i titolari americani di suoi bond, in una mossa che aumenta le chance di default della Russia.

Secondo indiscrezioni riportate dall'agenzia Bloomberg, il Dipartimento del Tesoro non intende prorogare la licenza in scadenza il 25 maggio, che ha finora consentito a Mosca lo spazio necessario per continuare a pagare gli investitori.

19:23
19:23
UE su gas ed elettricità: «Sì a regolamenti sul mercato interno»

I governi europei potranno applicare prezzi del gas e dell'elettricità regolamentati sul mercato al dettaglio nazionale e introdurre un prezzo di riferimento, sempre a livello nazionale, per il gas utilizzato per la produzione di energia elettrica.

Sono alcune delle misure che la Commissione europea si appresta ad autorizzare domani nel pacchetto RePowerEu. Bruxelles non intende intervenire sul funzionamento del mercato all'ingrosso del gas e ritiene che un price cap europeo sia ancora prematuro. La sua introduzione è prevista solo nel caso di «un'interruzione improvvisa su larga scala o totale delle forniture di gas russo».

18:29
18:29
Mosca esamina proposta che vieta scambio militari Azovstal

La Duma russa esaminerà domani una bozza di risoluzione che vieta lo scambio dei militari evacuati dall'acciaieria Azovstal. I deputati hanno sostenuto la proposta fatta dal capo del comitato di Difesa della Duma, Andrei Kartapolov. Nella proposta di risoluzione Kartapolov parla di «criminali nazisti». A riportarlo è RIA Novosti.

16:49
16:49
Svezia e Finlandia invieranno domani la candidatura alla NATO

La Svezia e Finlandia invieranno domani le candidature per l'ingresso nella NATO. Lo ha annunciato la premier svedese Magdalena Andersson. La richiesta di candidatura arriva dopo il voto favorevole del parlamento finlandese all'adesione all'Alleanza Atlantica e il pronunciamento formale del governo di Stoccolma.

16:46
16:46
«Inserire battaglione Azov in lista terroristi»

Il procuratore generale russo ha chiesto alla Corte suprema di riconoscere il reggimento ucraino Azov come «organizzazione terroristica». Lo ha riferito l'agenzia di stampa Interfax citando il sito web del ministero della giustizia russo. La Corte Suprema russa dovrebbe esaminare il caso il 26 maggio.

15:06
15:06
La Corte Penale Internazionale invia gli investigatori

 La Corte Penale Internazionale invia 42 investigatori ed esperti per indagare sui crimini di guerra in Ucraina.

14:51
14:51
Il Parlamento finlandese dice sì alla NATO

Il Parlamento finlandese ha votato a larghissima maggioranza a favore dell'adesione alla NATO, con 188 voti contro 8.

14:04
14:04
Kiev conferma: il processo negoziale è sospeso

«Attualmente il processo negoziale è sospeso: dopo l'incontro di Istanbul non ci sono stati cambiamenti, nessun progresso. La Federazione Russa resta ancora sulle sue posizioni stereotipate. Ma ogni guerra finisce al tavolo delle trattative, e questo processo sarà moderato da Zelensky». Lo ha affermato il consigliere presidenziale e negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian.

Solo poche ore prima il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, citato dall'agenzia russa Interfax, aveva dichiarato che i colloqui tra Mosca e Kiev «non si stanno svolgendo in alcuna forma». Lo spostamento del processo negoziale ucraino da Kiev a Washington e Londra non porterà frutti, aveva aggiunto.

13:24
13:24
La Russia lascia il Consiglio degli Stati del Mar Baltico

La Russia ha deciso di ritirarsi dal Consiglio degli Stati del Mar Baltico. Lo ha annunciato il ministro degli affari esteri di Mosca, Sergej Lavrov. Quest'ultimo accusa gli Stati occidentali di aver monopolizzato il consiglio, un organismo politico per la cooperazione regionale tra i governi fondato nel 1992.

«Il loro obiettivo è di fare i loro propri interessi e di danneggiare quelli della Russia», ha sostenuto Lavrov.

13:23
13:23
«Almeno 8 morti nei bombardamenti su Desna»

Almeno otto persone sono morte e altre 11 sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti russi di questa mattina sul villaggio ucraino di Desna, nella regione di Chernihiv, a nord di Kiev e circa 64 km dal confine con la Bielorussia: lo ha reso noto la direzione del servizio statale di emergenza della regione. Lo riporta l'agenzia Unian.

Inoltre, è stata bombardata ripetutamente dal territorio russo la regione nord-orientale di Sumy: questa mattina oltre 70 esplosioni sono state registrate vicino al confine: "L'esercito russo continua a sparare sulle località di confine della regione di Sumy dal territorio della Federazione Russa. Alle 08,45 circa testimoni oculari hanno avvistato colpi provenienti dalla Russia nella zona di Esman", ha scritto su Facebook il Comando operativo ucraino Nord, citato da Ukrinform.

13:14
13:14
«Asset russi per ricostruire l'Ucraina? Un furto»

«Un furto a cui la Russia non potrà non rispondere». Così il portavoce del Cremlino, Dmytri Peskov, ha commentato la proposta di un eventuale utilizzo da parte del G7 e dei Paesi dell'Unione europea degli asset russi congelati per la ricostruzione dell'Ucraina.

12:35
12:35
Espulsi due membri dell'ambasciata finlandese a Mosca

La Russia ha espulso due dipendenti dell'ambasciata finlandese a Mosca. Lo ha reso noto il Ministero degli Esteri russo citato dalla Tass.

12:33
12:33
«L'Ucraina è "materiale di consumo" nelle mani dell'Occidente»

L'Ucraina è «materiale di consumo» nelle mani dell'Occidente in una guerra ibrida totale contro la Russia: ne è convinto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, secondo il quale del Paese «non importa a nessuno». Lo riporta la Tass.

«Ora nessuno ha dubbi al riguardo, è stato annunciato pubblicamente. Josep Borrell, il principale diplomatico dell'Ue, dice che 'questa guerra deve essere vinta sul campo di battaglia'. Gli inglesi, gli americani, i presidenti, i primi ministri, i ministri insistono: 'Non possiamo lasciare che la Russia vinca, La Russia deve subire una sconfitta' - ha proseguito Lavrov -. Quindi in effetti hanno già dichiarato guerra, ma non è una guerra tra l'Ucraina e la Russia, piuttosto è una guerra tra l'Occidente e la Russia».

«Lo sapete, è diventata un'espressione comune che l'Occidente è pronto a combattere fino all'ultimo ucraino, credo che sia (una espressione) piuttosto appropriata», ha concluso.

12:16
12:16
Mosca pubblica il video della «resa» dell'Azovstal

Il ministero della Difesa russo ha diffuso un video che mostra la «resa» da parte dei combattenti ucraini evacuati dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo riferisce l'agenzia russa Interfax.

Nel video pubblicato da Ria Novosti si vedono i soldati ucraini feriti portati fuori dallo stabilimento sulle barelle . E mentre ricevono le prime cure, gli altri vengono perquisiti dai militari russi.

Solo poche ore prima, su Telegram, il vice premier ucraino Iryna Vereshchuk aveva scritto: «Continua l'operazione umanitaria ad Azovstal. Stiamo lavorando alle prossime fasi dell'operazione umanitaria. Se Dio vuole, tutto andrà bene». «Nell'interesse di salvare vite umane, ieri sono stati evacuati 52 nostri militari gravemente feriti. Dopo che le loro condizioni si saranno stabilizzate, li scambieremo con prigionieri di guerra russi», ha aggiunto Vereshchuk citata dal Guardian.

11:44
11:44
«Kiev si è praticamente ritirata dal processo negoziale»

«Kiev si è praticamente ritirata dal processo negoziale. L'Ucraina si è praticamente ritirata dal processo negoziale. I negoziati non proseguono»: lo ha dichiarato oggi il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko secondo quanto riporta l'agenzia russa Interfax.

10:45
10:45
«Le azioni dell'Occidente contro la Russia sono una guerra»

«Le azioni dei Paesi occidentali nei confronti della Russia sono una guerra, sarebbe più corretto ora indicare i Paesi non amici come ostili». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov.

«L'esistenza stessa della Russia è irritante per l'Occidente, il mondo occidentale è pronto a fare di tutto perché la Federazione non viva come vuole. Gli Stati Uniti si comportano in maniera ostile nei confronti della Russia», ha aggiunto Peskov secondo quanto riportano le agenzie russe Tass e Interfax.

«Il Paese perde la sua sovranità se non difende fermamente i suoi interessi», ha aggiunto, «la Russia è sicura della sua vittoria e del raggiungimento degli obiettivi prefissati, è sicura che tutto andrà bene».

Gli ucraini sono persone pacifiche e di talento, fraterne alla Russia, ma sono state ingannate per molto tempo, ha affermato il portavoce del Cremlino, secondo cui «la Russia non può essere isolata politicamente, economicamente o nella sfera dell'informazione».

«Kiev difficilmente avrebbe potuto realizzare da sola una messa in scena così brillante e sanguinosa a Bucha, ha un esercito di società di pubbliche relazioni che lavorano per lei», ha poi detto Peskov durante una maratona di conferenze.

Mosca ritiene che sia necessaria un'indagine indipendente e imparziale per chiarire la situazione sulla tragedia di Bucha, ha aggiunto il portavoce, riferendosi alla città ucraina in cui le truppe russe sono sospettate di avere commesso crimini di guerra.

10:17
10:17
«Almeno 27.900 soldati russi uccisi in Ucraina»

Sono almeno 27.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 83 giorni di conflitto si registrano anche 201 caccia, 167 elicotteri e 436 droni abbattuti.

Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.235 carri armati russi, 578 pezzi di artiglieria, 3.009 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 97 missili da crociera, 198 lanciamissili, 13 navi, 2.109 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 90 unità di difesa antiaerea e 43 unità di equipaggiamenti speciali.

10:15
10:15
La Svezia firma la domanda di adesione alla NATO

La ministra degli Esteri svedese, Ann Linde, ha firmato questa mattina la domanda di adesione della Svezia alla NATO: lo riporta la Cnn. La firma rappresenta il passo formale di Stoccolma verso l'ingresso nell'Alleanza

09:44
09:44
«La NATO supererà le obiezioni della Turchia su Svezia e Finlandia»

«Sono sicuro che la Svezia e la Finlandia nella loro richiesta di adesione alla Nato riceveranno un forte sostegno da tutti i Paesi Ue perché ciò aumenta la sicurezza e ci rende più forti». Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell prima della riunione dei ministri della Difesa dell'Ue al quale parteciperanno anche il titolare della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov e il vice segretario generale della Nato, Mircea Geoana.

Sulla posizione della Turchia su Svezia e Finlandia, Borrell ha sottolineato: «Sono sicuro che il Consiglio Atlantico supporterà il più possibile» l'adesione dei due Paesi e «so che la Turchia ha avanzato qualche obiezione ma la Nato sarà in grado di superarle».

09:42
09:42
«Respinto attacco russo verso Hirske, Zolote e Syrotine»

Le Forze armate ucraine hanno respinto l'attacco dell'esercito russo in direzione degli insediamenti di Hirske, Zolote e nel villaggio di Syrotine vicino alla città orientale di Severodonetsk, dove le truppe di Mosca sono state costrette a ritirarsi con pesanti perdite. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai.

«I bombardamenti di artiglieria hanno causato danni a nove case a Hirske e sei a Zolote. Assaltando la comunità di Hirske, i russi sono stati costretti a ritirarsi, come nella zona di Syrotine, vicino a Severodonetsk. Le perdite del nemico sono numerose», ha affermato Gaidai aggiungendo che ieri sono stati respinti undici attacchi russi in prima linea.

«Sono stati distrutti il sistema missilistico antiaereo Tor, cinque carri armati, sei sistemi di artiglieria (di cui tre Mlrs), 12 unità di veicoli corazzati da combattimento, un veicolo», ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare regionale.

09:21
09:21
«Colpito il villaggio russo di Alekseyevka»

È stato colpito da armi di grosso calibro il villaggio russo di Alekseyevka nella regione di Kursk, al confine con l'Ucraina. Lo rende noto il governatore della regione, Roman Starovoit, secondo il quale tre case e una scuola hanno subito danni a causa dell'attacco. Lo riporta la Tass.

«Oggi, intorno alle 5 del mattino, il villaggio di Alekseyvka, nel distretto di Glushkovsky, è stato colpito da armi di grosso calibro», ha dichiarato Starovoit, «fortunatamente non ci sono stati feriti nell'attacco», ha aggiunto. Starovoit ha anche detto che il villaggio di Alekseyevka è stato il primo a finire sotto il fuoco militare nella regione.

07:11
07:11
IL PUNTO ALLE 6.00

Nei cunicoli dell'Azovstal filtrano spiragli di speranza. Dopo settimane di assedio estenuante, parzialmente sospeso solo per l'evacuazione dei civili, possono uscire anche i combattenti feriti, e non solo, asserragliati nell'acciaieria-bunker di Mariupol.

L'accordo di tregua, pazientemente tessuto dal governo di Volodymyr Zelensky all'ombra delle polemiche interne sul presunto abbandono del reggimento Azov, è stato annunciato dal ministero della Difesa russo: un cessate il fuoco temporaneo per consentire l'uscita attraverso i corridoi umanitari.

Così, ieri in tarda serata, Kiev ha annunciato l'evacuazione di 264 militari. Si tratta di 53 soldati feriti, condotti a Novoazovsk, e di 211 altri combattenti portati a Olenivka, nel territorio controllato dai separatisti filorussi di Donetsk. Questi ultimi dovrebbero essere ricondotti nelle zone in mano alle forze ucraine nell'ambito di uno scambio di prigionieri.

«La guarnigione 'Mariupol' ha portato a termine la sua missione di combattimento. Il Comando militare supremo ha ordinato ai comandanti delle unità di stanza ad Azovstal di salvare la vita del personale», ha affermato lo Stato maggiore ucraino, precisando che «le iniziative di soccorso ai difensori rimasti sul territorio dell'Azovstal continuano».

«I difensori di Mariupol sono gli eroi del nostro tempo. Sono per sempre nella storia», ha proseguito il comando di Kiev. «Mantenendo le posizioni ad Azovstal, non hanno permesso al nemico di trasferire gruppi fino a 17 gruppi tattici di battaglione (circa 20.000 membri del personale) in altre aree. Ciò ha impedito l'attuazione del piano per la rapida cattura di Zaporizhzhia, l'accesso al confine amministrativo delle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia» e «ci ha dato l'opportunità di preparare e creare linee difensive, dove si trovano oggi le nostre truppe», ha spiegato lo Stato maggiore.

«Per salvare vite umane, l'intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione approvata dal Comando militare supremo», aveva confermato in un videomessaggio diffuso poco prima sui social il comandante del battaglione, Denis Prokopenko, ricordando che i suoi hanno «respinto le forze schiaccianti del nemico per 82 giorni e permesso all'esercito ucraino di riorganizzarsi».

«Speriamo di poter salvare i nostri ragazzi», perché l'Ucraina «ha bisogno di eroi vivi, e penso che ogni persona giudiziosa capirà queste parole», ha detto il presidente ucraino, citato dall'agenzia Ukrinform, confermando l'avvio dell'evacuazione dei militari che per 82 giorni hanno difeso l'acciaieria Azovstal a Mariupol. All'operazione, ha aggiunto Zelensky, partecipano l'esercito ucraino e l'Intelligence in collaborazione con la Croce rossa e l'Onu.

Dopo le trattative che hanno portato all'inizio dell'evacuazione dei militari ucraini dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, Kiev continua «la massima attività diplomatica in altre aree, nell'interesse del Paese», ha aggiunto Zelensky in un discorso alla nazione. «Il lavoro continua - ha detto ancora il presidente -. Questo lavoro richiede delicatezza, e tempo».

Il balletto di annunci e smentite era iniziato già prima della dichiarazione di tregua, quando i filorussi di Donetsk avevano comunicato l'uscita dei primi dieci combattenti dall'impianto sventolando bandiera bianca: una resa negata dal consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. Mentre Kiev continuava a premere per la mediazione della Turchia, che si era nuovamente detta pronta ad evacuare i militari con una nave dal vicino porto di Berdyansk a Istanbul.

A Mariupol, intanto, continuano a emergere orrori. Una quarta fossa comune è stata individuata da Radio Svoboda nei pressi del cimitero centrale della città, analizzando foto satellitari della società americana Maxar. La sepoltura di massa appare composta da due trincee, una delle quali lunga oltre 30 metri, che sarebbero state scavate già a inizio marzo.

Nel resto dell'Ucraina, invece, le armi non tacciono. La controffensiva prosegue sulle ali dell'entusiasmo nella regione di Kharkiv, la seconda città nel nord-est del Paese, dove l'esercito di Kiev rivendica di aver ripreso il controllo fino al confine con la Russia. Un'avanzata che, se consolidata, darebbe un'ulteriore iniezione di fiducia alle truppe, che già attendono l'arrivo delle nuove forniture di armi pesanti dagli alleati occidentali. «Signor Presidente, ce l'abbiamo fatta», festeggiano intanto orgogliosi i militari al fronte in un video diventato virale sui social e rivolto a Zelensky, che ha subito risposto esprimendo «una gratitudine senza confini» alle truppe del 227/mo battaglione della 127/ma brigata delle forze di difesa territoriale.

L'avanzata ha intanto spinto Mosca a rafforzare il controllo sul confine nelle regioni di Bryansk e Kursk, mentre fino a sette battaglioni delle forze armate bielorusse continuano a presidiare la frontiera con l'Ucraina, costringendo le truppe di Kiev a non allentare la sorveglianza.

Per la Russia, però, potrebbe trattarsi anche di manovre per concentrare gli sforzi sull'offensiva nel Donbass. Attacchi che le forze ucraine, quando non possono contrastare, cercano di frenare. Come dimostra la riproposizione della tattica di far saltare i ponti ferroviari nell'oblast di Lugansk tra Rubizhne e Severodonetsk, la più orientale delle città controllate da Kiev, dove il governatore Serhiy Gaidai ha denunciato la morte di almeno 10 persone in una giornata di pesanti raid su infrastrutture civili, compreso un ospedale. Le truppe d'invasione si concentrano poi in direzione di Donetsk, raggruppando secondo lo Stato maggiore di Kiev i propri reggimenti nell'area di Izyum per tentare uno sfondamento a sud, mentre altre avanzate sono state respinte a nord-est, nell'area di Sumy, e gli attacchi missilistici proseguono anche su zone residenziali nella fascia costiera, da Mykolaiv a Odessa.

Esplosioni sono state udite anche a Leopoli nelle prime ore di oggi. Lo rende noto il sindaco della città ucraina occidentale Andriy Sadovy, citato dal Kyiv Independent. Corrispondenti della Cnn parlano da parte loro di una serie di esplosioni udite nel centro, nel nord e nel nordovest di Leopoli intorno alle 00:45 ora locale, poco dopo che le sirene dei raid aerei avevano risuonato in città.

Infine, una base militare ucraina a circa 15 chilometri dal confine con la Polonia è stata presa di mira nelle prime ore di oggi da un attacco missilistico russo. Lo rende noto Maksym Kozytsky, capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli.

Una fonte della Cnn ha riferito di aver visto le difese aeree illuminarsi in direzione della struttura militare di Yavoriv, a una quarantina di chilometri di distanza dalla città da cui erano state sentite esplosioni. Yavoriv è stata preso di mira almeno tre volte dall'inizio della guerra. Nel primo attacco del 13 marzo sono state uccise più di 30 persone. Anche doversi siti di Leopoli sono stati colpiti da attacchi missilistici russi dall'inizio dell'invasione, tra cui un impianto di parti di aeromobili, un deposito di carburante e diverse sottostazioni elettriche.

Nel frattempo, tutte le comunità della regione di Kiev hanno riacquistato l'accesso all'acqua. Lo rendono noto le autorità locali, citate dal Kyiv Independent. Solo alcune case a Hostomel sono senza acqua a causa della mancanza di elettricità, spiega il capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Pavliuk.