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Il presidente del Molise è indagato per corruzione

Francesco Roberti è coinvolto in un'inchiesta con complessivi 47 indagati ai quali nei giorni scorsi è stato notificato l'avviso di conclusione indagini
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Ats
26.02.2025 08:16

Il governatore del Molise Francesco Roberti (Forza Italia) è indagato per corruzione nell'ambito di una inchiesta con complessivi 47 indagati ai quali nei giorni scorsi è stato notificato l'avviso di conclusione indagini. È lo stesso presidente della Regione a confermarlo dopo le voci insistenti su un suo coinvolgimento circolate nelle ultime ore. Con Roberti è indagata anche la moglie.

«La vicenda in questione non riguarda il mio ruolo da Presidente della Giunta Regionale del Molise, è per attività precedenti alla mia elezione. Mi preme precisare come da parte mia ci siano stati sempre comportamenti corretti e rispettosi della legge», ha dichiarato Roberti.

«Sono pronto a fornire alla magistratura tutte le necessarie informazioni utili - prosegue - a fare luce su ogni aspetto, affinché sia fatta piena chiarezza. Entro i 20 giorni previsti fornirò ogni dettaglio utile, per far sì che questa situazione possa risolversi rapidamente a conferma della correttezza del mio operato».

Roberti ha chiesto di essere ascoltato «per ogni utile informazione finalizzata a chiudere questa situazione». «Continuerò a svolgere il mio lavoro con la massima serietà e serenità - conclude -. Come sempre, nutro piena fiducia nel lavoro della magistratura».

Il caso riguarda un traffico di rifiuti tra la Puglia e la sua regione. La vicenda intreccia assunzioni, appalti e denaro, scrive Repubblica, che ha anticipato la notizia e pubblica stralci dell'avviso di conclusione delle indagini.

I fatti contestati risalgono al periodo che va dal 2020 al 2023 e chiamano in causa Roberti nella «sua triplice veste di presidente della provincia di Campobasso, ente competente per le autorizzazioni in materia di rifiuti»; «membro del consiglio generale della Cosib», il consorzio industriale, «nel cui ambito era ricompresa la società Energia pulita», e di sindaco di Termoli.

«Roberti - scrive la procura - era coprogettista delle pratiche presentate dalla società Energia pulita al comune di Termoli da lui stesso amministrato». E «accettava dal direttore tecnico della società denaro e altre utilità per sé e per la moglie». Secondo le indagini in cambio la Energia pulita avrebbe ottenuto diversi benefici.