Il punto alle 06.00

A Gaza, almeno 15.000 bambini sono stati uccisi negli attacchi israeliani dal 7 ottobre 2023. Lo ha riferito ad Al-Jazeera un funzionario dell'Ong Save the Children, aggiungendo che a Gaza ci sono 1,9 milioni di persone sfollate. La stessa fonte ha denunciato «gli attacchi indiscriminati contro civili e operatori sanitari» e che «non esiste un posto sicuro per bambini, civili e operatori sanitari» nella Striscia di Gaza. Il responsabile di Save The Children, la cui identità non viene precisata, ha chiesto ai governi e alla comunità internazionale di «esortare le parti in conflitto a fornire protezione ai bambini». Ha inoltre ricordato che «il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha la responsabilità di garantire la protezione dei bambini e dei civili». Save the Children ha più di 50 camion carichi di aiuti ma non può consegnarli a causa del blocco israeliano in vigore da metà marzo.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha rivelato un documento di intelligence con uno scambio di messaggi tra i leader di Hamas Mohammed Deife Yahya Sinwar e la leadership iraniana che provano «l'inequivocabile sostegno di Teheran al massacro del 7ottobre», ha detto il ministro. Nella corrispondenza del 2021, pubblicata da Channel 12, Deif e Sinwar chiesero al comandante della Forza Quds Esmail Qaani «un finanziamento di 500 milioni di dollari per la distruzione dello Stato di Israele». Denaro effettivamente versato - ha riferito Katz - con la modalità di 20 milioni al mese. Un alto esponente di Hamas ha smentito su Al-Arabiya l'autenticità dei documenti: «Non c'è alcuna verità nei documenti diffusi», ha dichiarato, aggiungendo che «la forma e il contenuto del messaggio trapelato da Israele sono strani e scorretti».
Israele ammette: «Le ambulanze attaccate avevano le luci accese»

L'esercito israeliano ha illustrato i primi risultati delle indagini sull'uccisione di 15 soccorritori e infermieri avvenuta il 23 marzo a Rafah da parte dei soldati di Tel Aviv, che hanno aperto il fuoco su un convoglio di ambulanze. E riconosce che la dichiarazione secondo cui le ambulanze avevano le luci spente non era corretta e si basava sulla testimonianza dei soldati coinvolti nell'incidente.
La rettifica avviene dopo che le riprese video pubblicate dal New York Times hanno mostrato che le ambulanze erano chiaramente identificabili e avevano le luci accese. Secondo testimonianze, i soccorritori sono stati uccisi a sangue freddo mentre cercavano di aiutare dei feriti, poi gettati in una fossa comune: molti dei corpi avevano le mani e i piedi legati, sul loro corpo ferite da arma da fuoco. Nella ricostruzione fornita da Israele si legge che dopo la sparatoria un vicecomandante di battaglione, insieme alle sue truppe, ha raccolto i corpi delle vittime in un unico punto, li ha coperti di sabbia e ha contrassegnato il luogo. Su questo punto, l'esercito israeliano sottolinea che seppellire i corpi è una pratica regolare durante i combattimenti nella Striscia di Gaza per impedire che cani selvatici e altri animali mangino i cadaveri.