.

Il punto alle 08.30

.
Red. Online
26.04.2025 08:47

Sulla Crimea, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i suoi alleati della Nato non saranno in grado di influenzare l'opinione del presidente Donald Trump, secondo cui «rimarrà parte della Russia». Lo ha detto Mikhail Sheremet, deputato della Duma di Stato della Repubblica di Crimea e membro del Comitato di sicurezza, in un'intervista all'agenzia Tass. «Vediamo che Donald Trump sta dando segnali inequivocabili sul suo interesse a normalizzare le relazioni tra Russia e Stati Uniti. Ed è pienamente consapevole che tali relazioni iniziano a essere costruite da un punto di partenza importante o significativo, che per la Russia è la Crimea, che è tornata al suo porto natale. Sono sicuro che non sarà più possibile influenzare la decisione del 45  presidente degli Stati Uniti e ancor di più fare pressione su di lui da parte di partner europei deboli o di Zelensky, che ha completamente offuscato la sua reputazione», ha dichiarato Sheremet. Secondo il deputato della Duma di Stato, la procedura internazionale per il riconoscimento della Crimea come parte della Russia e' prossima alla risoluzione.

Le forze russe hanno attaccato nella notte la regione di Dnipropetrovsk con droni, colpendo la città di Kamenské. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergii Lysak. Secondo quanto comunicato, l'attacco ha provocato un incendio in due appartamenti di un edificio residenziale di nove piani e ha causato danni ad altri tre edifici e a sei automobili. Le forze di difesa aerea ucraine sono riuscite ad abbattere 11 droni. Nonostante questo, un residente è rimasto ucciso e quattro persone, tra cui una bambina di 11 anni e tre donne, sono rimaste ferite. Una delle donne versa in condizioni gravi.

È «possibile» un incontro bilaterale tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il presidente americano, Donald Trump, a Roma a margine del funerale di Papa Francesco. Lo riferisce una fonte qualificata all'Afp.