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Lo ha detto il portavoce del governo Eylon Levy – Il Regno Unito alza i toni: «Israele si fermi» – Borrell a Biden: «Se i morti a Gaza sono troppi, forse devi dare meno armi a Israele» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:39
22:39
Biden: «Gli USA condividono l'obiettivo di Israele di sconfiggere Hamas»
«Gli USA condividono l'obiettivo di Israele di sconfiggere Hamas». Lo ha detto Joe Biden dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania. «Non solo preghiamo per la pace ma lavoriamo attivamente per la pace e per una soluzione a due Stati», ha sottolineato il presidente americano.
«La grande operazione militare di Israele a Rafah non può procedere senza un piano credibile per proteggere oltre un milione di civili», ha aggiunto Biden. «Gli Stati Uniti stanno lavorando ad una tregua tra Israele e Hamas di almeno sei settimane».
«Questa guerra deve finire, serve un cessate il fuoco permanente», ha dal canto suo detto il re Abdallah, sottolineando che gli «attacchi contro civili, donne e bambini, inclusi quelli del 7 ottobre, non posso essere accettati da nessun musulmano».
22:16
22:16
«Settemila bambini hanno perso le loro famiglie a Gaza»
Un portavoce dell'Unicef ha riferito ad Al Jazeera che «settemila bambini hanno perso le loro famiglie a Gaza», precisando che «la situazione è peggiorata con la minaccia di un'operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia», da parte di Israele.
22:13
22:13
Consigliere di Abu Mazen al Cairo per i negoziati su un cessate il fuoco
Il Consigliere del presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, Mahmoud Al-Habbash, è giunto al Cairo stasera per esaminare gli ultimi sviluppi delle trattative in corso per un cessate il fuoco. Lo riferiscono fonti aeroportuali.
Al-Habbash, presidente della Corte Suprema della Palestina e Consigliere presidenziale per gli affari religiosi e le relazioni islamiche, è arrivato al Cairo da Ramallah via Giordania, per una visita in Egitto che durerà diversi giorni.
21:01
21:01
Netanyahu ha protestato con Biden per le sanzioni ai coloni
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu si è lamentato con il presidente americano Joe Biden, nel corso della conversazione telefonica di domenica, dell'ordine esecutivo americano che spiana la strada alle sanzioni nei confronti dei coloni coinvolti in attacchi ai palestinesi in Cisgiordania.
Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali Netanyahu ha detto a Biden di non capire il perché della decisione in un momento in cui gli attacchi dei coloni sono in calo.
19:52
19:52
Gli USA continuano a ribadire di non sostenere «un cessate il fuoco generale a Gaza»
Gli Stati Uniti continuano a ribadire di non sostenere «un cessate il fuoco generale a Gaza». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana in un briefing con la stampa. «Vogliamo che la guerra finisca, ma quello che serve ora è una tregua umanitaria», ha sottolineato il funzionario della Casa Bianca.
19:07
19:07
Iran: «Israele subirà conseguenze per gli attacchi a Rafah»
«Aumentare la portata dei crimini di guerra e del genocidio contro i rifugiati palestinesi a Rafah da parte del regime occupante di Israele avrà gravi conseguenze per Tel Aviv». Lo ha affermato, su X, il ministro degli esteri iraniano Hossein Amirabdollahian.
19:07
19:07
Erdogan paragona nuovamente Netanyahu a Hitler
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è tornato a paragonare il premier israeliano Benyamin Netanyahu ad Adolf Hitler. «L'amministrazione di Netanyahu, che vuole essere come Hitler, oltrepassa ogni giorno delle linee rosse nella politica della brutalità e del massacro che ha portato avanti dal 7 ottobre», ha affermato Erdogan, come riporta Anadolu, accusando i Paesi occidentali di ipocrisia rispetto alla crisi a Gaza.
«Le potenze occidentali, mentre chiedono apertamente a Israele moderazione, si nascondono dietro la scusa di Hamas e chiudono gli occhi davanti ai massacri di Netanyahu».
Il leader turco ha anche affermato che la crisi di Gaza sarà il principale tema di discussione durante gli incontri nei prossimi giorni che avrà domani con l'omologo degli Emirati, lo sceicco Mohammed Bin Zayed Al Nahyan, a Dubai, e con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi al Cairo, il 14 febbraio.
19:02
19:02
Hamas: «Morti tre ostaggi israeliani feriti nei raid»
Hamas ha annunciato su Telegram la morte di 3 degli 8 ostaggi israeliani di cui ieri aveva fatto sapere che erano stati feriti nei «barbari attacchi sionisti sulla Striscia di Gaza». Le Brigate Qassam, ala militare di Hamas, hanno aggiunto che più tardi diffonderanno i nomi e le foto dei morti, «e il destino degli altri feriti sarà chiaro».
17:10
17:10
Borrell a Biden: «Se i morti a Gaza sono troppi, forse devi dare meno armi a Israele»
«Il presidente Biden ha detto che i morti civili a Gaza sono troppi. Se sono troppi allora forse devi dare a Israele meno armi, è abbastanza logico». Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell nel corso della conferenza stampa con il commissario dell'agenzia Unrwa dell'Onu Philippe Lazzarini.
«Tutti vanno a Tel Aviv e chiedono 'per piacere, ci sono troppe vittime, uccidete meno civili' ma Benjamin Netanyahu non ascolta nessuno. Forse è il caso di smettere di chiedere per piacere e fare qualcosa», ha aggiunto Borrell. Riguardo alle ultime richieste di evacuazione Borrell ha poi polemicamente chiesto: «E dove, sulla luna?».
Le affermazioni di Borrell arrivano dopo il commento della settimana scorsa del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden secondo il quale l'azione militare di Israele è «eccessiva».
«Quante volte avete sentito i leader più importanti e i ministri degli esteri di tutto il mondo dire che vengono uccise troppe persone?», ha ribadito Borrell aggiungendo che «la comunità internazionale» dovrebbe riconsiderare la fornitura di armi a Israele in virtù del modo in cui sta conducendo l'operazione militare.
«Da Rafah arrivano notizie allarmanti», ha detto ancora Borrell.
16:13
16:13
L'appello di Israele alle agenzie ONU: «Aiutateci a evacuare Rafah»
Israele ha fatto appello alle Agenzie di soccorso dell'ONU di aiutare i suoi sforzi di evacuare i civili dalle zone di guerra prima della sua operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia. «Esortiamo le agenzie dell'ONU - ha detto, citato dai media, il portavoce del governo Eylon Levy - Non dite che non può essere fatto. Trovate con noi la maniera».
16:04
16:04
Ricorso dei Paesi Bassi contro lo stop dell'Aia alle consegne a Israele di parti di F35
I Paesi Bassi presentano ricorso contro la sentenza della Corte d'Appello dell'Aja che ha ordinato lo stop delle consegne a Israele di parti per i caccia F-35. Lo ha annunciato il ministro del Commercio estero e della Cooperazione allo sviluppo, Geoffrey Van Leeuwen.
Il governo, si legge in una nota, «è del parere che la fornitura di componenti americani degli F-35 non sia illegale» e che spetti «allo Stato definire la propria politica estera». Israele, aggiunge Van Leeuwen «ha bisogno degli aerei F-35 per difendersi dalle minacce provenienti dalla regione, separate da Gaza».
I Paesi Bassi, spiega il ministro, «avvieranno rapidamente le trattative con i partner internazionali nell'ambito del programma F-35» e «il governo farà tutto il possibile per convincere alleati e partner» della propria «affidabilità» nel quadro dello stesso programma e «nella cooperazione di difesa internazionale ed europea».
Gli F-35, viene sottolineato, «svolgono un ruolo cruciale nella sicurezza di Israele», soprattutto nei confronti delle «minacce provenienti dalla regione, ad esempio da Iran, Yemen, Siria e Libano».
La decisione dello Stato di ricorrere in cassazione, precisa Van Leeuwen, «è separata dalla situazione a Gaza», davanti alla quale «i Paesi Bassi sollecitano un immediato cessate il fuoco umanitario temporaneo e quanti più aiuti umanitari possibili alla popolazione sofferente».
La situazione nella Striscia, aggiunge ancora il ministro, «è molto preoccupante» ed «è stato stabilito che il diritto umanitario di guerra si applica integralmente. Anche Israele deve attenersi a questo».
15:43
15:43
Borrell: «Le accuse all'UNRWA vanno provate»
«Quelle all'Unrwa sono accuse, e ripeto accuse, e vanno provate». Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrel nel corso della conferenza stampa con il commissario dell'agenzia Onu Philippe Lazzarini.
«Le indagini sono state già lanciate e stiamo parlando delle azioni di 13 dipendenti su 30 mila: l'Unrwa assicurerà la presa di responsabilità individuale, non la punizione collettiva. Fermare i lavori dell'Unrwa significa una catastrofe umanitaria a Gaza e nei Paesi del Medio Oriente e questo avrebbe un impatto sulla sicurezza europea: 5,6 milioni di persone dipendono dall'agenzia».
15:42
15:42
La Cpi accetta la causa degli avvocati arabi contro l'occupazione palestinese
Il segretario generale dell'Unione degli avvocati arabi (Uaa), Al-Makkawi Beneissa, ha annunciato che la Corte penale internazionale (Cpi) ha accolto la causa intentata dall'organizzazione contro l'occupazione israeliana e gli «atroci crimini commessi» a Gaza.
Lo riferisce l'agenzia Mena, precisando che l'Ordine degli avvocati palestinesi, il Comitato Palestinese dell'Uaa e altri componenti di un Comitato di Difesa hanno registrato tutti gli episodi raccolti in una dossier consegnato alla Cpi.
Beneissa ha fatto l'annuncio in videoconferenza durante un incontro intitolato «Per la Palestina», organizzato oggi dall'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) nella sua sede a Ramallah, spiegando che il ricorso alla Cpi vuole essere di rinforzo a quanto già sostenuto dal Sudafrica, che già supporta la causa palestinese davanti alla Cpi.
15:05
15:05
Netanyahu: «Non lasceremo in pace i battaglioni del terrore a Rafah»
Israele non lascerà «in pace i battaglioni del terrore a Rafah» e la guerra «continuerà fino a quando non sarà raggiunta la vittoria totale». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrando a Gerusalemme il suo omologo olandese Mark Rutte alla terza visita in Israele dal 7 ottobre. Rutte ha visto anche il premier palestinese Mohammed Shtayyeh.
14:51
14:51
Uccise quattro persone in un raid di Israele nel sud del Libano
Quattro persone sono rimaste uccise in bombardamenti israeliani nel sud del Libano. Lo riferiscono media di Beirut che citano soccorritori della Protezione civile locale.
Non è chiaro se le vittime siano civili o combattenti della resistenza anti-israeliana. I raid sono avvenuti tra le località frontaliere di Marun Ras e Tayr Harfa.
14:50
14:50
«Gli attacchi tra Israele a Rafah danneggiano le recinzioni sul lato egiziano»
Testimoni oculari e fonti della sicurezza egiziana fanno sapere che sono in corso lavori di manutenzione delle protezioni alla frontiera con la Striscia di Gaza, in particolare a Rafah, città divisa tra Gaza ed Egitto, dove i violenti bombardamenti lanciati da Israele sul versante palestinese che hanno danneggiato recinzioni e filo spinato anche sul lato egiziano.
L'Egitto sta continuando a rinforzare le misure sul confine, riferiscono le stesse fonti, e a ridistribuire forze di frontiera e pattuglie di sicurezza lungo il confine egiziano con Israele e Gaza.
Il pesante bombardamento israeliano su diverse aree della città palestinese di Rafah ha portato molti residenti a lasciare le proprie case e ad avvicinarsi al confine egiziano per cercare riparo, secondo testimonianze degli abitanti del Sinai. Rinforzate anche le protezioni al valico di Kerem Salem. Una fonte della sicurezza ha confermato quanto riferito dai testimoni oculari.
14:23
14:23
«Biden sempre più furioso con Netanyahu, in privato lo insulta»
Joe Biden sarebbe sempre più furibondo con Benyamin Netanyahu per la campagna militare israeliana a Gaza e con i suoi collaboratori, secondo quanto riferisce la NBC, si sarebbe lasciato andare anche ad insulti verso il premier israeliano.
A volte, riporta l'emittente Usa, Biden si riferisce a Netanyahu semplicemente come «quel ragazzo» mentre in almeno tre recenti occasioni lo ha definito «uno stronzo», riferisce NBC News.
Sollecitato su questo, il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa ha smentito, affermando che nonostante alcuni disaccordi i due hanno una «relazione decennale rispettosa in pubblico e in privato».
13:31
13:31
Il Regno Unito alza i toni: «Israele si fermi»
Il Regno Unito è «molto preoccupato» per la situazione dei civili palestinesi a Rafah, che «non hanno più dove andare». Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, alzando i toni nei confronti del governo israeliano sulla scia degli Usa.
«È impossibile vedere come si possa combattere una guerra fra la gente», ha poi rincarato Cameron riferendosi ai civili della Striscia di Gaza e sollecitando Israele a «fermarsi e riflettere molto seriamente prima di ogni ulteriore azione militare: noi vogliamo una pausa immediata dei combattimenti che conduca a un tregua sostenibile senza ripresa delle ostilità».
10:42
10:42
Raid aereo israeliano contro l'aeroporto di Aleppo
Un raid aereo israeliano è stato compiuto poco fa contro l'aeroporto di Aleppo nel nord della Siria. Lo riferisce la tv panarabo-saudita al Arabiya. Non si hanno al momento altre informazioni.
09:48
09:48
«A Gaza solo 15 dei 36 ospedali funzionano ancora parzialmente»
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato che solo 15 dei 36 ospedali di Gaza sono «ancora parzialmente o minimamente funzionanti» e che gli operatori umanitari stanno facendo del loro meglio.
Lo scrive il Guardian. Intervenendo al Vertice del governo mondiale a Dubai, Ghebreyesus ha detto che l'Oms ha continuato a chiedere un accesso sicuro per il personale e le forniture umanitarie, il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas e un cessate il fuoco. «Sono particolarmente preoccupato per i recenti attacchi a Rafah, dove la maggioranza della popolazione di Gaza è fuggita dalla distruzione», ha affermato.
«Finora abbiamo consegnato 447 tonnellate di forniture mediche a Gaza, ma è una goccia nell'oceano dei bisogni, che continua a crescere ogni giorno», ha aggiunto.
09:31
09:31
Gli Houthi rivendicano un attacco a una nave USA nel Mar Rosso
Gli Houthi dello Yemen hanno dichiarato di aver attaccato una nave statunitense nel Mar Rosso, dopo che le società di sicurezza marittima hanno riferito che sono stati lanciati missili su una nave portarinfuse (navi usate per trasportare carichi non-liquidi in container).
«Le forze navali delle Forze armate yemenite hanno preso di mira la nave americana Star Iris nel Mar Rosso con una serie di missili navali, e i colpi sono stati precisi e diretti», ha dichiarato il portavoce degli Houthi Yahya Saree.
06:32
06:32
Il punto alle 6.00
L'esercito israeliano ha liberato nella notte a Rafah, nel sud della Striscia, due ostaggi israeliani che erano stati rapiti da Hamas il 7 ottobre scorso: lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram.
I due ostaggi «erano trattenuti al secondo piano da terroristi armati che erano presenti nell'edificio e anche in palazzi adiacenti». Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari rivelando particolari che hanno portato alla liberazione dei due ostaggi israeliani nel centro di Rafah.
La liberazione - ha aggiunto Hagari - è stata accompagnata da raid aerei per «consentire il disimpegno dei soldati e per colpire i terroristi di Hamas nell'area».
Il ministero della Sanità di Hamas ha reso noto che l'operazione israeliana di questa notte a Rafah ha provocato «circa 100 morti». Secondo il governo di Hamas, gli attacchi hanno colpito 14 case e tre moschee in diverse zone di Rafah.