Mondo
La diretta
Caute le valutazioni del governo ucraino sull'annuncio di Mosca — Le stime di Washington: «Oltre 100 mila i soldati uccisi e feriti in entrambi gli schieramenti» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

22:03
22:03
Zelensky: «Spero che il sostegno USA bipartisan resti dopo il Midterm»
In una intervista alla CNN, il presidente ucraino Volodymr Zelensky ha ringraziato per il sostegno bipartisan USA ricevuto finora e ha auspicato che esso «rimanga dopo le elezioni di Midterm perché ci sono stati messaggi contrastanti sui media USA, in particolare sul fronte repubblicano».
«Per noi - ha spiegato - è importante preservare questo livello di supporto perché il supporto americano manda un segnale molto significativo e potente e ha un impatto su quello che arriva dai Paesi europei, come pure da quelli fuori della UE».
21:47
21:47
Zelensky: «Buone notizie dal sud, 41 insediamenti liberati»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che «arrivano buone notizie dal sud» con «41 insediamenti sono già stati liberati dai difensori dell'Ucraina». Lo ha annunciato lo stesso leader ucraino nel suo consueto discorso serale, riferisce l'Ukrainska Pravda.
«Oggi abbiamo buone notizie dal sud. Il numero di bandiere ucraine che tornano ai loro legittimi posti nel quadro dell'operazione di difesa in corso è già di decine. 41 insediamenti sono stati liberati. Grazie a tutti i nostri eroi che garantiscono questo».
20:52
20:52
Washington: «Nessuna pressione su Kiev per i negoziati di pace»
Gli USA non stanno facendo pressioni su Kiev per negoziati di pace: lo ha ribadito il consigliere per la sicurezza nazionale USA Jake Sullivan, sottolineando che il ritiro russo da alcune aree dell'Ucraina non è la fine della guerra perché l'occupazione continua.
20:51
20:51
«Nessun incontro Biden-Lavrov in programma al G20»
Un incontro tra Joe Biden e il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov è stato escluso dalla Casa Bianca. «Non c'è niente in programma», ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un briefing con la stampa. Lavrov rappresenterà la Russia al vertice in Indonesia dal momento che Vladimir Putin ha dato forfait.
20:49
20:49
«Ci sono oltre 2.000 corpi non identificati in Ucraina»
Ci sono oltre 2.000 corpi non identificati in Ucraina. Lo afferma il viceministro dell'Interno Meri Akopyan, scrive Ukrinform, precisando che viene prestata molta attenzione ai test del DNA e allo sviluppo di laboratori forensi in Ucraina.
Akopyan ha affermato che il governo degli Stati Uniti ha fornito il primo e unico, finora, laboratorio mobile, che consente agli esperti di condurre esami e test del DNA direttamente sul campo, come i luoghi delle sepolture di massa nella regione di Kharkiv.
Il viceministro ha poi osservato che l'Ucraina ha bisogno di diverse decine di laboratori di questo tipo, in quanto tutto ciò accelererà il lavoro degli esperti.
Ukrinform ricorda che la Repubblica federale di Germania ha fornito 80.000 campioni di reagenti e sostanze chimiche per un valore di quasi 2 milioni di euro, che vengono utilizzati per il test del DNA.
18:16
18:16
Dagli USA altri 400 milioni di dollari di aiuti militari
Gli Stati Uniti invieranno altri 400 milioni di dollari di aiuti militari all'Ucraina. Lo riferiscono fonti dell'amministrazione all'Associated Press. L'annuncio è previsto per oggi.
18:13
18:13
Londra ha congelato beni russi per 21 miliardi di euro
Il Regno Unito ha congelato beni russi per un ammontare di 18,4 miliardi di sterline (21 miliardi di euro) nell'ambito delle sanzioni imposte a Mosca dopo l'attacco all'Ucraina.
È quanto risulta dai dati del ministero del Tesoro britannico, secondo cui emerge il «ruolo chiave» di Londra nel contrastare la Russia per la sua «invasione illegale». Le misure anti-Mosca hanno colpito «1.200 persone e più di 120 entità, congelando i beni di 19 banche russe». Il valore degli asset congelati non include i tanti immobili colpiti dalle sanzioni.
«Il 60% delle riserve in valuta estera di Mosca è stato bloccato mentre le esportazioni russe sono crollate e le importazioni verso la Russia di beni di importanza cruciale sono diminuite del 68% dai Paesi che hanno applicato sanzioni», si legge nel comunicato del Tesoro. Fra gli oligarchi russi più colpiti, figurano l'ex proprietario del Chelsea, Roman Abramovich, e il 're del nichel' Vladimir Potanin. Per quanto riguarda gli immobili, non inclusi nel computo, secondo i dati del Land Registry ci sono 106 proprietà riconducibili a proprietari russi che sono state sottoposte a sanzioni, 92 delle quali sono state aggiunte dopo l'invasione dell'Ucraina.
17:02
17:02
«La regione di Mykolaiv ora è libera dalle truppe russe»
Il media ucraino Kyiv Post ha affermato che la regione di Mykolaiv è ora libera dalle truppe russe.
L'angolo sud-orientale dell'area è stato incorporato nella regione di Kherson, occupata dalla Russia, il 30 settembre, ma la controffensiva dell'Ucraina ha spinto le forze russe ad allontanarsi.
17:01
17:01
Le truppe sul fronte di Kherson e le forze in campo
Consistono in 45-50 battaglioni tattici, per un totale tra i 25.000 e i 35.000 soldati, le forze russe che dovrebbero ritirarsi dalla città di Kherson, sulla riva destra del Dnepr, per riorganizzarsi e creare una nuova linea difensiva sulla sponda sinistra.
Buona parte è composto da truppe d'elite. Le autorità ucraine mantengono invece il più stretto riserbo sulla quantità di truppe di cui potrebbero disporre su questo fronte.
In tutto il Paese si stima che all'inizio del conflitto la Russia potesse contare su un corpo di spedizione tra i 150.000 e i 175.000 uomini (più 35.000 miliziani delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk) contro i 200.000 delle forze regolari ucraine, a cui si aggiungevano 100.000 membri delle forze paramilitari.
Ma secondo il capo di Stato maggiore americano, Mark Milley, le perdite da entrambe le parti sarebbero altissime: più di 100.000 soldati russi e altrettanti ucraini sarebbero stati uccisi o feriti. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto nei giorni scorsi che 50.000 nuovi soldati russi su un totale di oltre 300.000 arruolati con la mobilitazione parziale sono stati inquadrati recentemente nelle unità combattenti.
A fare la differenza però sono i sistemi d'arma avanzati forniti dall'Occidente, e in particolare dagli USA, a Kiev. In particolare i sistemi missilistici a lancio multiplo a lungo raggio Himars. Proprio l'utilizzo di queste armi avrebbe consentito agli ucraini di colpire efficacemente una linea ferroviaria che dal Donbass trasportava rifornimenti verso ovest per le truppe russe a Kherson, che anche per questo sarebbero state costrette al ritiro.
Da, Kherson, situata a nord-ovest della Crimea, il fronte corre verso est attraversando la provincia di Zaporizhzhia e poi risalendo a nord-est attraverso il Donbass fino al confine russo.
E proprio nel Donbass è in corso un'altra battaglia decisiva, quella per la città di Bakhmut, che i russi, con una massiccia copertura di artiglieria, cercano di conquistare con ripetuti assalti, con l'apporto dei miliziani di Wagner. Bakhmut è considerata di importanza strategica perché da qui passa un'arteria stradale che porta verso altri importanti centri controllati dalle forze di Mosca, Lisichansk e Severodonetsk, per arrivare poi in Russia.
In Bielorussia, intanto, i russi stanno inviando circa 9.000 soldati, armamenti e jet Mig-31 per costituire una forza congiunta con le truppe di Minsk. Secondo alcuni analisti militari, all'occorrenza queste truppe potrebbero entrare nell'ovest dell'Ucraina per cercare di ostacolare le forniture di armi NATO che arrivano dalla Polonia.
15:04
15:04
«Le truppe ucraine sono entrate in una città a 15 km da Kherson»
Le truppe ucraine sono entrate nella città di Kyselivka, precedentemente occupata dalla Russia, nella regione di Kherson. A mostrarlo sono alcuni video sui social media geolocalizzati dalla CNN. Kyselivka si trova a circa 15 chilometri a nord-ovest della città di Kherson.
«Kyselivka è nostra», dice un soldato nel video. «Stiamo entrando. Il nemico è appena scappato. Gloria all'Ucraina!». Secondo la Cnn, i video mostrano soldati della 28a Brigata ucraina in posa davanti ai cartelli della città.
13:23
13:23
«La Russia ha subito perdite 10 volte superiori a noi»
In un'intervista alla Cnn, ripresa da Unian, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che secondo le sue stime la Russia ha subito perdite «10 volte» superiori all'Ucraina. Il capo dello stato ucraino ha aggiunto di non poter indicare le cifre esatte, ma che c'è una «differenza molto significativa» tra le perdite dei due Paesi.
13:09
13:09
«Se Mosca fa saltare la diga dichiara guerra al mondo»
Qualsiasi tentativo delle forze russe di far saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, inondando il territorio ucraino e prosciugando la centrale nucleare di Zaporizhzhia, significherà che Mosca sta «dichiarando guerra al mondo intero»: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta il Kyiv Independent.
Secondo gli analisti militari la Russia potrebbe cercare di far saltare in aria la diga di Kakhovka per coprire il suo ritiro e «impedire alle forze ucraine di inseguire le forze russe in profondità nell'oblast di Kherson».
12:35
12:35
«Abbiamo riconquistato 12 villaggi a Kherson»
L'Ucraina afferma di aver riconquistato da ieri 12 villaggi a Kherson. L'annuncio di Kiev arriva dopo che l'esercito russo ha annunciato di aver iniziato a ritirarsi dalla regione, obiettivo di una controffensiva delle forze di Kiev nell'Ucraina meridionale, per riposizionarsi sulla sponda orientale del fiume Dnepr.
Il ritiro, annunciato ieri, implica la partenza dall'omonima città di Kherson, l'unico capoluogo di regione conquistato dal Cremlino dopo l'offensiva di fine febbraio in Ucraina.
11:03
11:03
«Liberata dai russi una località nella regione di Mykolaiv»
Un video pubblicato su Telegram dal 131. battaglione di ricognizione dell'Ucraina confermerebbe per la prima volta ufficialmente che la località di Snihurivka, nella regione meridionale di Mykolaiv, è stata liberata dalle truppe russe.
Nel messaggio che accompagna il video si afferma: «Oggi, 10 novembre, l'insediamento di Snihurivka è stato liberato dalle forze del 131esimo battaglione. Gloria all'Ucraina», riferisce il Guardian.
10:49
10:49
Kiev costruisce un nuovo sistema per la difesa della capitale
Nella regione di Kiev i genieri ucraini stanno costruendo un sistema di difesa a più livelli e rafforzato: lo ha reso noto su Telegram Oleksiy Kuleba, capo dell'amministrazione militare regionale della capitale.
«Oggi abbiamo verificato la prontezza dell'equipaggiamento delle posizioni. Ogni giorno lavoriamo per migliorare e ampliare le linee di difesa, compresa la capitale», ha sottolineato Kuleba, come riporta Unian che pubblica la foto dei cosiddetti cavalli di Frisia (ostacoli difensivi coperti con lunghi chiodi in ferro ed eventualmente filo spinato) collocati davanti a un edificio sensibile nella capitale.
09:28
09:28
«Bombardata la regione di Zaporizhzhia, colpita 71 volte»
In mattinata l'esercito russo ha lanciato missili sulla regione di Zaporizhzhia danneggiando infrastrutture e villaggi: l'area è stata attaccata per 71 volte. Lo ha riferito su Telegram il vice capo dell'ufficio presidenziale Kyrylo Tymoshenko, come riporta Unian.
«I russi hanno bombardato la regione di Zaporizhia 71 volte durante il giorno, 35 strutture infrastrutturali in 16 insediamenti sono state attaccate. Undici strutture sono state distrutte. Una persona è rimasta ferita», ha detto.
09:05
09:05
«Sventato un attacco terroristico all'ufficio di reclutamento di Ekaterinbug»
I servizi di sicurezza interni russi (Fsb) hanno detto di avere sventato un «attacco terroristico» a un ufficio di reclutamento a Ekaterinburg, nella regione degli Urali. Un uomo di 47 anni è stato arrestato e nella sua abitazione sono stati trovati cinque ordigni artigianali, affermano i servizi in una nota, citata dalle agenzie russe.
L'ufficio che doveva essere preso di mira si trova nel distretto di Kirovsky. Secondo il servizio stampa dell'Fsb l'arrestato è un sostenitore «di organizzazioni e movimenti riconosciuti come terroristi ed estremisti» in Russia e il suo intento era di «seminare il panico tra la popolazione locale e in tal modo destabilizzare il lavoro delle autorità municipali e regionali».
09:03
09:03
«Gli USA temono un'escalation: niente droni avanzati a Kiev»
Secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti non daranno all'Ucraina droni avanzati per evitare un'escalation con la Russia: il Pentagono ha rifiutato la richiesta sulla base della preoccupazione che la fornitura dei droni Grey Eagle MQ-1C potrebbe aggravare il conflitto e segnalare a Mosca che gli Usa stiano fornendo armi che potrebbero prendere di mira posizioni all'interno della Russia.
La decisione dell'amministrazione Biden, osserva il Wsj, riflette il limite del tipo di armi che Washington è disposta a fornire per la difesa dell'Ucraina. La richiesta di Kiev dei Grey Eagles era stata presa in considerazione per mesi.
08:38
08:38
«A Kherson interrotta l'evacuazione dei civili»
Secondo lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino, a Kherson l'esercito russo ha dovuto interrompere l'evacuazione dei civili per mancanza di persone disponibili a lasciare la città: «Secondo informazioni aggiornate, la cosiddetta evacuazione della popolazione dalla città di Kherson è stata interrotta per mancanza di volontari. In città, le autorità di occupazione hanno smesso di pagare i salari e offrire prestazioni sociali», come riportano i media ucraini.
07:30
07:30
«Su Kherson ci muoviamo con cautela»
L'Ucraina, ha detto ieri sera il presidente Volodymyr Zelensky, si sta muovendo «con molta attenzione» dopo l'annuncio della Russia del ritiro dalla città di Kherson, nel sud dell'Ucraina. «Il nemico non ci fa regali, non fa "gesti di buona volontà"», ha detto Zelensky nel suo discorso quotidiano. «Pertanto, ci muoviamo con molta attenzione, senza emozioni, senza rischi inutili, nell'interesse di liberare tutta la nostra terra e in modo che le perdite siano il più ridotte possibile».
06:40
06:40
Il punto alle 6.00
Oggi, giovedì 10 novembre 2022, è il 260. giorno dall'inizio della guerra in Ucraina. Importanti aggiornamenti sono arrivati ieri dal fronte: il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, aveva riferito la TASS, ha ordinato alle truppe di Mosca di ritirarsi dalla città di Kherson. Il governo ucraino si è tuttavia dimostrato cauto sulla portata di queste affermazioni: il consigliere di Zelensky, Mykhaylo Podolyak, ha dichiarato che Kiev non vede «alcun segno» che le forze russe si stiano ritirando dalla città meridionale di Kherson. «Non vediamo alcun segno che la Russia stia lasciando Kherson senza combattere», ha scritto Podolyak su Twitter, suggerendo che l'annuncio potrebbe essere una manovra e definendo l'ordine del ministro della Difesa Shoigu una «dichiarazione televisiva inscenata». Lo stesso Zelensky, in un'intervista alla CNN, ha evidenziato come l'annuncio della Russia possa essere solo una mossa strategica per riorganizzare le forze. Presto, ha tuttavia sottolineato, «arriveranno progressi ucraini sul campo di battaglia».
Il capo di Stato maggiore statunitense, il generale Mark Milley, ha intanto fatto sapere che secondo le stime di Washington più di 100.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. «Si contano oltre 100.000 soldati russi uccisi e feriti», ha detto Milley parlando al New York Economic Club. «Lo stesso probabilmente dalla parte ucraina», ha aggiunto il generale USA.
L'alto funzionario militare americano ha detto anche di sperare anche che i colloqui possano mettere fine alla guerra, poiché secondo lui la vittoria militare potrebbe non essere possibile né per la Russia né per l'Ucraina. «Deve esserci un riconoscimento reciproco del fatto che la vittoria nel senso proprio della parola probabilmente non è ottenibile con mezzi militari e quindi bisogna guardare ad altri metodi», ha spiegato Milley. Secondo lui c'è «una finestra di opportunità per la negoziazione».
Il New York Times, nel frattempo, ha anticipato la notizia che una delegazione di parlamentari ucraini sta organizzando un viaggio a Washington in dicembre per discutere degli aiuti contro l'invasione russa e avere garanzie di uno sforzo bipartisan per la loro prosecuzione, dopo le elezioni di Midterm. «Capiamo una cosa: il pericolo che vediamo dalle cosiddette ali radicali di entrambi i partiti, i repubblicani di estrema destra e i democratici di estrema sinistra. Possono cominciare un dibattito sul blocco degli aiuti all'Ucraina», ha spiegato il deputato Volodymyr Ariev, uno dei parlamentari che promuovono il viaggio.