Il punto

Il sabotaggio dei treni, in Francia, è un atto isolato o ce ne saranno altri?

Le autorità non si sono ancora pronunciate sugli autori dei danneggiamenti, ma «il timing è più che sospetto» secondo il ministro dei Trasporti Patrice Vergriete: stasera, infatti, ci sarà la cerimonia d'apertura dei Giochi
©MAST IRHAM
Red. Online
26.07.2024 15:45

È il giorno dell'attesa, anzi attesissima cerimonia di apertura di Parigi 2024. Un'attesa rovinata dal sabotaggio, simultaneo, di molte linee ferroviarie ad alta velocità. E di un allarme bomba che, inevitabilmente, ha provocato l'evacuazione temporanea dell'aeroporto di Basilea-Mulhouse. La Francia sta vivendo una giornata complicata. Tesa, anche. Proprio perché, in vista delle 19.30, l'orario in cui scatterà la parata degli atleti lungo la Senna, c'è il timore di nuove azioni.

Atto isolato o ce ne saranno altri?

Se stamane, inizialmente, i lanci di agenzia hanno riferito delle interruzioni al servizio ferroviario in maniera molto cauta e, verrebbe da dire, neutra, con il passare delle ore, e la conferma della SNCF, la Société nationale des chemins de fer français, la parola sabotaggio è entrata prepotentemente nel discorso giornalistico. La stessa SNCF ha parlato di «diversi atti concomitanti». Nello specifico, fra l'una di notte e le 5 e mezza del mattino si sono verificati cinque danneggiamenti (o tentativi di danneggiamento) della rete. L'obiettivo? Le cosiddette cabine di segnalazione. L'attacco simultaneo ha colpito le linee del TGV, il treno ad alta velocità francese, più trafficate in questo periodo: Atlantique, Nord ed Est. 

Fermare o quantomeno rallentare il traffico ferroviario, proprio oggi, ha avuto e avrà delle conseguenze pesantissime sulla citata cerimonia: molti, infatti, avevano scelto proprio il treno per recarsi a Parigi. D'accordo, ma chi aveva interesse a sabotare un'infrastruttura vitale nel giorno in cui le Olimpiadi, ufficialmente, cominciano? E ancora: ci saranno altri sabotaggi?

Dai russi agli estremisti di sinistra

Le autorità, evidentemente, hanno subito avviato un'indagine. Senza, però, pronunciarsi ancora sui possibili autori. Il primo pensiero, considerando i delicati equilibri geopolitici attuali, è andato alla Russia. Ieri, 25 luglio, il Senato francese ha pubblicato un rapporto sulle – citiamo – «influenze straniere malevole». E, allargando il campo, sulla Guerra Fredda 2.0, fra attacchi informatici e non solo, che la Francia si ritrova a combattere con le potenze nemiche. Parallelamente, si sta facendo largo l'ipotesi che a provocare lo stop, oggi, siano stati gruppi ambientalisti radicali, decisamente arrabbiati con Emmanuel Macron e la sua politica verde. A suo tempo, parliamo del 2008, il gruppo Tarnac – di estrema sinistra – era stato accusato di aver sabotato una linea ferroviaria, sebbene i presunti autori al termine del processo vennero assolti.

La sicurezza ai massimi

Parigi, di sicuro, non intende lasciare nulla al caso in vista della cerimonia di apertura e, in generale, di queste Olimpiadi estive. In occasione della parata lungo la Senna, le autorità hanno mobilitato 45 mila fra poliziotti e gendarmi. Presenti anche 10 mila soldati, oltre alla polizia municipale. Mai, in passato, una cerimonia di apertura aveva convogliato così tante forze dell'ordine, come ha sottolineato il prefetto della polizia di Parigi, Laurent Nunez, a France Info. 

La presenza della polizia e dell'esercito, di fatto, sarà una costante di questi Giochi. E questo perché la minaccia non si esaurirà certo con la fine della sfilata degli atleti, stasera. Molti siti olimpici, dove si svolgeranno le gare in sostanza, si trovano infatti nel cuore della città: Invalides, Tour Eiffel, Place de la Concorde e chi più ne ha più ne metta. Di qui il timore che possano essere presi di mira la metropolitana.

Le parole del ministro

L'interruzione dei servizi TGV, oggi, con il lento ripristino della situazione, ha interessato e interesserà circa 800 mila viaggiatori. Con possibili disagi anche dalla Svizzera. Patrice Vergriete, ministro dei Trasporti francese, non ha usato giri di parole per descrivere quanto accaduto: «Tutti gli elementi in nostro possesso dimostrano chiaramente che si è trattato di un atto deliberato, in particolare considerando il timing, più che sospetto». E ancora: «Possiamo pensare che l'attacco sia stato premeditato, calcolato, concordato dal momento che i luoghi in cui sono stati appiccati gli incendi corrispondono a incroci» ha aggiunto il capo delle ferrovie francesi, Jean-Pierre Farandou. 

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