Il sistema anticollisione dell'aviazione civile è vulnerabile agli attacchi informatici
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Il sistema anticollisione dell'aviazione civile TCAS II - Traffic Alert and Collision Avoidance System - presenta due vulnerabilità a livello di resistenza ad attacchi informatici. È quanto hanno scoperto ricercatori del Cyber-Defence Campus (CYD) del Dipartimento federale della difesa (DDPS) in test eseguiti assieme a ricercatori italiani.
Tali vulnerabilità sono state giudicate il 21 gennaio scorso da medio gravi a gravi dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e dalla Federal Aviation Authority (FAA) degli Stati Uniti, sottolinea una nota odierna dell'Ufficio federale dell'armamento (armasuisse). La stima della FAA - determinante anche per le altre regioni del globo - mostra come attualmente non siano disponibili contromisure tecniche.
Nell'autunno del 2023 una squadra del CYD Campus era riuscita a ottenere delle false segnalazioni sul cockpit di una cabina di pilotaggio nel proprio laboratorio di Cyber Avionics su un processore TCAS certificato attraverso una propria impostazione radio. Quanto rilevato è stato poi comunicato al produttore e alle autorità aeronautiche europee e statunitensi.
Queste scoperte forniscono, secondo il comunicato, un'importante base per la valutazione della sicurezza a livello internazionale e per le future misure di protezione. Le organizzazioni interessate sono quindi invitate ad adottare misure di compensazione per il rilevamento tempestivo di attacchi di questo tipo, in modo tale da essere in grado di reagire adeguatamente in caso di emergenza.
Il TCAS II è obbligatorio nell'aviazione civile per i velivoli di peso pari o superiore a 5.700 kg o che trasportano più di 19 passeggeri.
Tale sistema è utilizzato come ultima risorsa per evitare le collisioni quando tutte le altre procedure per mantenere la distanza di sicurezza tra gli oggetti volanti sono fallite. I piloti sono obbligati a reagire immediatamente agli avvisi di collisione.