La testimonianza

«Il vero impatto della chiusura di Londra Heathrow si conoscerà più tardi»

Contattato dal Corriere del Ticino, EUROCONTROL spiega di aver lavorato sodo per garantire che, alla riapertura, «le operazioni possano riprendere rapidamente per consentire il riposizionamento degli aerei»
© Kin Cheung
Marcello Pelizzari
21.03.2025 17:50

L'impatto, vero e completo, della chiusura odierna «si conoscerà soltanto quando tutti i servizi verranno ristabiliti e gli aeroplani dirottati verranno riposizionati». A parlare, contattato dal Corriere del Ticino, è EUROCONTROL, l'organizzazione intergovernativa, civile e militare cui partecipano 42 Stati europei – Svizzera compresa – e il cui scopo principale è, citiamo, lo sviluppo e il mantenimento di un efficiente sistema di controllo del traffico aereo a livello europeo. La chiusura per svariate ore dell'aeroporto di Londra Heathrowa causa di un incendio a una sottostazione elettrica della zona e del conseguente blackout, evidentemente ha costretto EUROCONTROL agli straordinari. 

Lo scorso venerdì, precisa il servizio stampa di EUROCONTROL, «a Heathrow ci sono stati 1.325 movimenti». Parecchi, certo, anche se rispetto alla totalità dei voli entro il cappello del network europeo (28.943) parliamo, a spanne, del 4,6%. Abbastanza, comunque, per mandare in tilt gli operativi delle compagnie e per lasciare a metà strada, volendo ricorrere a un'espressione gergale, i viaggiatori in tutto il mondo. «Un numero simile di voli ha subito, dunque, le conseguenze della chiusura». Il fatto che Heathrow sia stato a lungo off limits ha costretto «un numero limitato di aerei a fare ritorno allo scalo di partenza o a optare per aeroporti alternativi all'interno o all'esterno del Regno Unito». I vettori, dal canto loro, hanno cancellato il resto del programma da e per Londra. Fra questi, anche Swiss

EUROCONTROL, dicevamo, ha lavorato e sta lavorando sodo per garantire, nonostante tutto, il buon funzionamento del sistema. «Il nostro ruolo di gestore del network, affidatoci dall'Unione Europea, consiste altresì nel ridurre al minimo le interruzioni e nel sostenere un traffico aereo efficiente». Nello specifico, «EUROCONTROL ha lavorato a stretto contatto con tutti i soggetti operativi interessati» per garantire i corretti processi di deviazione degli aerei diretti verso Heathrow. Allo stesso tempo, «abbiamo lavorato per garantire che, in vista proprio della riapertura, le operazioni potessero riprendere il più rapidamente possibile per consentire il riposizionamento degli aeromobili e la ripresa dei normali orari».

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