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«Chi è innocente? I civili sono usciti e hanno massacrato la gente a sangue freddo» ha detto l'esponente del Likud alla radio Kol BaRama – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:29
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Il vicepresidente della Knesset sui civili di Gaza: «I bambini e le donne vanno separati, gli adulti eliminati»
Dichiarazioni shock in Israele del vice presidente della Knesset, Nissim Vaturi, contro i civili palestinesi a Gaza: «Sono feccia, subumani, nessuno al mondo li vuole. I bambini e le donne vanno separati, e gli adulti eliminati», ha detto il deputato del Likud (il partito del premier Benyamin Netanyahu) in un'intervista ieri alla radio di ultraortodossi Kol BaRama.
«Chi è innocente a Gaza? I civili sono usciti e hanno massacrato la gente a sangue freddo», ha detto Vaturi alla radio Kol BaRama.
Vaturi, riferisce Middle East Eye, ha aggiunto che la città di Jenin, in Cisgiordania, si trasformerà presto in Gaza, affermando che i palestinesi rilasciati come parte dell'accordo con Israele dovrebbero essere trasferiti lì «in modo che possano essere eliminati in seguito».
«Cancellate Jenin. Non iniziate a cercare i terroristi: se c'è un terrorista in casa, abbattetelo, dite alle donne e ai bambini di uscire», ha dichiarato.
18:39
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L'inviato di Trump rinvia la visita in Israele
L'inviato di Trump Steve Witkoff ha rinviato a data da destinarsi la sua visita in Israele. Lo riferisce Ynet.
Domenica Witkoff aveva detto alla Cnn che si sarebbe recato in Israele mercoledì per discutere di un'eventuale estensione della prima fase dell'accordo su Gaza, il passaggio alla fase due e la risoluzione dell'attuale crisi sul rilascio dei detenuti palestinesi.
Fonti americane ad Axios hanno riferito che Witkoff ha rinviato la visita di qualche giorno per concentrarsi sugli sforzi diplomatici per fare cessare la guerra tra Russia e Ucraina.
15:40
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A Gaza sei neonati morti per il freddo
La Protezione Civile di Gaza ha dichiarato che sei neonati sono morti la scorsa settimana nella Striscia di Gaza a causa dell'ondata di freddo che ha colpito il territorio palestinese devastato dalla guerra.
«A causa di un'intensa ondata di freddo e della mancanza di riscaldamento, abbiamo registrato la morte di sei neonati nella scorsa settimana fino ad oggi», ha detto il portavoce della Protezione civile Mahmoud Bassal. Cinque dei bambini sono morti nel nord della Striscia di Gaza, e il sesto è morto a Khan Younis, una città nel sud del territorio palestinese.
Se il cessate il fuoco in vigore a Gaza dal 19 gennaio ha permesso di aumentare l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, centinaia di migliaia di palestinesi continuano a vivere in tende in vaste aree distrutte da 15 mesi di guerra tra il movimento islamista Hamas e Israele.
Molti residenti hanno allestito rifugi di fortuna tra le macerie delle loro case e stanno lottando per sopravvivere all'inverno, con le temperature che sono scese fino a zero gradi nell'ultima settimana.
06:53
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Il punto alle 6
Più di 160 operatori sanitari di Gaza, tra cui oltre 20 medici, si trovano ancora nelle strutture di detenzione israeliane e l'Organizzazione mondiale della sanità ha espresso profonda preoccupazione per il loro benessere e la loro sicurezza. Lo riporta il Guardian.
Secondo la ong palestinese Healthcare Workers Watch (Hww), 162 membri del personale medico sono attualmente detenuti in Israele: tra loro ci sono alcuni dei medici più anziani di Gaza, mentre altri 24 sono scomparsi dopo essere stati prelevati dagli ospedali durante il conflitto.
Il direttore di Hww, Muath Alser, ha affermato che la detenzione di un gran numero di medici, infermieri, paramedici e altri operatori sanitari di Gaza è illegale ai sensi del diritto internazionale e aumenta le sofferenze dei civili poiché nega loro le necessarie cure mediche. "Il fatto che Israele prenda di mira in questo modo il personale sanitario sta avendo un impatto devastante sulla fornitura di assistenza sanitaria ai palestinesi, con grandi sofferenze, innumerevoli morti prevenibili e l'effettiva eliminazione di intere specialità mediche", ha detto Alser.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) afferma di aver verificato che 297 operatori sanitari di Gaza sono stati detenuti dall'esercito israeliano dall'inizio della guerra, ma l'Oms non dispone di dati aggiornati su quanti siano stati rilasciati o rimangano in detenzione.