Medio Oriente

Il video che mostra gli ultimi istanti di vita di Yahya Sinwar

Un drone delle Forze di difesa israeliane ha ripreso il leader di Hamas al secondo piano di un edificio del quartiere Tel al-Sultan di Rafah
Red. Online
18.10.2024 08:00

Yahya Sinwar, il leader di Hamas, nonché la mente degli attacchi del 7 ottobre 2023, è dunque morto. Ne hanno dato notizia, ieri, le Forze di difesa israeliane (IDF). Sinwar, nello specifico, non è stato ucciso in seguito (e grazie) a un’operazione mirata. Al contrario, alcuni soldati israeliani si sono «semplicemente» imbattuti in tre miliziani di Hamas e soltanto in un secondo momento, dopo lo scontro, gli stessi soldati hanno notato la somiglianza di uno dei corpi con Sinwar.

Tutte le informazioni, al momento, provengono dalle stesse IDF. Informazioni che la stampa internazionale ha potuto verificare e confermare soltanto in parte. Lo scontro, in ogni caso, è avvenuto nel quartiere Tel al-Sultan di Rafah, città della Striscia di Gaza vicina al confine. Protagonista dello stesso l’828. brigata delle Forze di difesa israeliane, composta da soldati che stavano svolgendo un addestramento per diventare capisquadra riporta, fra gli altri, il Post. La brigata avrebbe notato dei movimenti sospetti al secondo piano dell’abitazione. La casa è quindi stata colpita con l’artiglieria, mentre nel susseguente scontro Israele ha usato anche alcuni droni. A proposito di droni: ieri è stato pubblicato pure un video, ripreso proprio da un drone e diventato presto virale, nel quale si vede un uomo ferito, seduto al secondo piano dell’edificio in questione, che l’esercito israeliano ha identificato come Sinwar. L’uomo ha il volto coperto da una kefiah, la stessa che si vede nelle immagini del cadavere del leader di Hamas. Sempre nel video, l’uomo osserva il drone e, in seguito, gli lancia un oggetto. Sono, questi, gli ultimi secondi di vita di Sinwar.

Durante la presentazione del video, il portavoce delle IDF Daniel Hagari ha confermato che l'esercito israeliano, inizialmente, non sapeva di avere di fronte proprio Sinwar. Israele, semmai, stava attivamente cercando Muhammad Sinwar, il fratello del leader di Hamas, e tutti i comandanti militari dell'organizzazione. Identificato, banalmente, come terrorista, Sinwar è stato raggiunto dai soldati israeliani.

In seguito, l’edificio è stato distrutto dall’esercito. Sinwar, almeno stando alle foto del suo cadavere circolate online, era ferito alla testa e a una gamba. L’edificio, leggiamo, era protetto da cariche esplosive. I soldati israeliani hanno notato che uno dei miliziani assomigliava a Sinwar durante la perlustrazione della zona.

L’identità di Sinwar è stata poi confermata tramite confronti con impronta digitale, arcata dentale e test del DNA. Informazioni, queste, di cui Israele disponeva dal momento che il leader di Hamas era stato a lungo detenuto in un carcere israeliano. Il DNA di Sinwar era stato rinvenuto anche nei pressi dei luoghi di ritrovamento di alcuni ostaggi, negli scorsi mesi, a conferma del passaggio del leader di Hamas dai tunnel della Striscia. Le IDF, forti di questi ritrovamenti, ritenevano che Sinwar si stesse nasconndendo proprio sottoterra. Circondato dagli ostaggi ancora nelle mani dell’organizzazione. Al contrario, è stato trovato al secondo piano di un edificio. A tal proposito, il portavoce delle IDF Daniel Hagari ha spiegato che presto verranno rilasciati nuovi filmati nei quali si può vedere Sinwar, poco prima dei massacri del 7 ottobre 2023, entrare e uscire dai tunnel, dai quali ha fatto transitare anche membri della sua famiglia e, a livello di oggetti, perfino un televisore al plasma.

Ieri, nelle ore successive alla morte di Sinwar, hanno iniziato a circolare in rete anche video che mostrano l’ispezione al cadavere di Sinwar, oltre a una foto degli oggetti che i soldati gli hanno trovato addosso: armi, contanti, un passaporto, un rosario, un libro di preghiere e delle Mentos. Sinwar, secondo Hagari, si muoveva nei tunnel della zona da un po' di tempo. Probabilmente stava tentando di «scappare a nord, in zone più sicure» mentre le IDF si stavano avvicinando. «Stava scappando di casa in casa, lo abbiamo identificato come terrorista, ci siamo avvicinati e lo abbiamo eliminato».