Diplomazia

In Asia gli USA rafforzano l’alleanza «Quad» anti-Cina

Stati Uniti, Giappone, India e Australia intendono accrescere la loro cooperazione per contrastare l’espansionismo di Pechino
Da sinistra verso destra i ministri degli Esteri di India, Subrahmanyam Jaishankar, Giappone, Toshimitsu Motegi, il premier nipponico Yoshihide Suga, la ministra degli Esteri Marise Payne e il segretario di Stato USA Mike Pompeo, riunito a Tokyo il 6 ottobre. ©AP/Nicolas Datiche
Osvaldo Migotto
08.10.2020 22:52

Nel pieno della campagna elettorale americana e nonostante le condizioni di salute non ottimali del presidente Donald Trump, il segretario di Stato USA Mike Pompeo negli scorsi giorni si è recato in Giappone per partecipare alla riunione del «Quad» (coalizione quadrilaterale) con i suoi omologhi giapponesi, indiano e australiano. Per Pompeo è stata la prima visita in Asia dall’inizio della pandemia.

Una riunione, quella avuta a Tokyo dai rappresentanti del Quad (Quadrilateral Security Dialogue), in cui gli Stati Uniti sono tornati a mettere sotto accusa la Cina per la sua «attività subdola» nella regione «indo-pacifica». L’iniziativa diplomatica statunitense arriva mentre le tensioni si aggravano nel Mar della Cina meridionale, nello stretto di Taiwan e sul confine sino-indiano. Per affrontare in modo compatto le spinte nazionaliste di Pechino, Pompeo ha sollecitato Giappone, India e Australia a rafforzare la collaborazione tra i quattro Paesi membri del Quad. Con questa sua visita in Asia, notano alcuni analisti politici, il capo della diplomazia americana ha voluto inviare alle capitali della regione un messaggio di determinazione, da parte di Washington, a resistere all’ascesa politico-militare di Pechino e alle sue ambizioni territoriali.

Pechino parla di Guerra fredda

A seguito dell’ospedalizzazione di Trump, il segretario di Stato USA ha ridotto la durata del suo viaggio in Asia, ma il fatto che Washington abbia mantenuto la riunione del Quad nonostante l’emergenza coronavirus e le imminenti elezioni americane segnala la crescente importanza attribuita dall’amministrazione Trump a questa collaborazione quadrangolare volta a creare un fronte anti-Pechino. La stampa ufficiale cinese ha denunciato il Quad come «un raggruppamento ideologico degno della guerra fredda per contenere la Cina», secondo le parole del Global Times. Dopo un colloquio con il nuovo premier nipponico, Yoshihide Suga, per riaffermare l’alleanza con Tokyo, «bastione della sicurezza e della prosperità nella regione», Pompeo si è intrattenuto con il suo omologo indiano, Subrahmanyam Jaishankar. Al centro del colloquio vi è stata la crisi sino-indiana sul confine himalayano. Una ventina di soldati indiani erano stati uccisi negli scontri di frontiera dello scorso giugno con l’Esercito cinese. Le tensioni tra i due Paesi confinanti hanno favorito un forte riavvicinamento tra New Delhi e Washington. Alla fine di settembre, un aereo di sorveglianza antisommergibile P-8 Poseidon della Marina statunitense ha potuto per la prima volta rifornirsi in una base dell’esercito indiano sulle isole Nicobar. Questa novità concretizza l’accordo di difesa concluso nel 2016 tra il Pentagono e l’India, Paese che per lungo tempo lungo è stato trincerato nel campo dei cosiddetti Paesi non allineati. Ora New Delhi, sottolineano gli analisti, ha avviato una svolta strategica di fronte alle mire territoriali di Xi Jinping lungo il confine sul tetto del mondo.

La strategia del compromesso

L’incontro quadrangolare di Tokyo tra i ministri degli Esteri di USA, Giappone, Australia e India, ridà vigore al Quad, gruppo di lavoro lanciato nel 2007 dall’allora premier nipponico Shinzo Abe, con la benedizione di Washington, ma che poi non era mai riuscito a rispondere alle ambizioni del primo ministro conservatore giapponese che mirava ad imporre una decisa strategia di «compromesso» alla Cina. L’India e l’Australia avevano preferito dare la priorità ai loro interessi commerciali con il gigante emergente.

Nel 2008, Canberra si era addirittura ritirata dal Quad. Poi il presidente Xi Jinping ha fatto costruire nel Mar Cinese del Sud sette isole artificiali per affermare la sua sovranità su queste acque strategiche. Ciò ha ridato vigore al Quad. Martedì, a Tokyo, i quattro Paesi della regione indo-pacifica hanno cercato di delineare la via per accrescere la loro cooperazione in materia di sicurezza e a livello economico, evocando in particolare catene globali di approvvigionamento meno dipendenti dalla fabbrica del mondo. L’Australia prevede di partecipare all’esercitazione navale Malabar, insieme alla Marina degli Stati Uniti e alla Marina indiana e giapponese.