Guerra

In che senso gli Stati Uniti hanno proposto all'Ucraina un «nuovo» accordo sui minerali?

I termini posti da Washington vanno oltre quanto precedentemente pattuito dalle parti – La proposta, a ogni modo, non comprenderebbe il controllo delle centrali nucleari ucraine da parte americana, un aspetto questo più volte accennato da Trump
©JIM LO SCALZO / POOL
Red. Online
28.03.2025 10:30

L’amministrazione Trump ha proposto all’Ucraina un nuovo, e più ampio, accordo sui minerali e sulle risorse energetiche, stando a tre persone che hanno familiarità con i colloqui e in base a una proposta di bozza ottenuta da Reuters.

Gli Stati Uniti hanno rivisto la loro proposta originale, hanno rivelato le fonti, e nella bozza non hanno incluso alcuna garanzia di sicurezza futura per l’Ucraina. A Kiev, per contro, è stato chiesto di contribuire a un fondo di investimento congiunto per gestire i proventi derivanti dall’uso di risorse naturali – siano esse legate ad aziende statali o private – in tutto il territorio ucraino. I termini posti da Washington, leggiamo, vanno oltre, decisamente oltre rispetto al famoso accordo sulle terre rare discusso dalle parti. La proposta, a ogni modo, non comprenderebbe il controllo delle centrali nucleari ucraine da parte degli Stati Uniti, un aspetto questo più volte accennato da Trump.

Il presidente statunitense, nel commentare l’accordo sulle terre rare, ha posto l’accento sulla sua importanza in ottica di un sicuro pacifico e prosperoso per il Paese. E questo perché Washington avrebbe tutto l’interesse, un domani, a proteggere il suo investimento. Un accordo puramente economico, per contro, rappresenta altresì un modo, per l’America, di recuperare i miliardi di dollari spesi sia in aiuti sia in contributi militari dall’inizio dell’invasione su larga scala.

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, James Hewitt, non ha confermato i nuovi termini dell’accordo, limitandosi a dire che una partnership economica fra Stati Uniti e Ucraina rafforzerebbe li rapporto fra i due Paesi. «L’accordo sui minerali offre all’Ucraina l’opportunità di creare una relazione economica forte e duratura con gli Stati Uniti, la base per una sicurezza e una pace sul lungo periodo».

Una precedente versione dell’accordo proponeva un fondo di investimento al quale l’Ucraina avrebbe partecipato al 50%, grazie ai proventi dei futuri profitti derivanti dall’estrazione delle risorse naturali di proprietà statale. Giovedì, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha spiegato ai giornalisti che Washington, in effetti, ha proposto un nuovo accordo e che la controparte ucraina stava ancora rivedendo i termini. Il leader di Kiev ha aggiunto che gli Stati Uniti stanno «costantemente» cambiando i termini dell’accordo sulle terre rare ma, al contempo, ha detto di non volere che simili critiche vengano viste, da Washington, come un tentativo di Kiev di ritirarsi dall’accordo stesso.

La nuova proposta prevede che agli Stati Uniti siano concessi i diritti di prelazione per l’acquisto di risorse estratte nell’ambito dell’accordo e che Washington recuperi tutto il denaro che ha dato all’Ucraina dal 2022, oltre a un tasso di interesse annuo del 4%, prima che l’Ucraina inizi ad accedere ai profitti del fondo, secondo la bozza. La proposta aggiornata è stata riportata per la prima volta dal Financial Times.

Se concordato, il fondo di investimento congiunto avrebbe un consiglio di amministrazione di cinque persone, tre nominate dagli Stati Uniti e due dall’Ucraina, mentre i fondi generati sarebbero convertiti in valuta estera e trasferiti all’estero. Il fondo sarebbe gestito dalla International Development Finance Corporation (DFC) degli Stati Uniti.