Pandemia

In Cina non si potranno più mangiare cani e gatti

Lo ha reso noto il Ministero dell’Agricoltura di Pechino - A febbraio era stato già vietato il consumo di animali selvatici
©Shutterstock
Red. Online
09.04.2020 18:04

In Cina non si potranno più mangiare cani e gatti. Gli animali domestici, la cui carne è consumata da una minoranza di cinesi, sono stati esclusi per la prima volta da un elenco ufficiale di animali commestibili, dal titolo «Catalogo nazionale delle risorse genetiche del bestiame e del pollame». Il nuovo testo è stato reso noto dal ministero cinese dell’Agricoltura e degli Affari rurali. A febbraio era già scattato il divieto sul commercio e il consumo di animali selvatici, ritenuti responsabili della diffusione del coronavirus Sars-CoV-2, mentre una settimana fa Shenzhen è stata la prima città ad introdurre il divieto di mangiare cani e gatti. Negli scorsi giorni inoltre l’organizzazione Animal Equality ha avviato una petizione online per chiedere all’Onu la chiusura dei «wet market», i «mercati umidi» in cui vengono macellati animali vivi senza le minime misure igieniche. Secondo l’associazione americana Humane Society International in Cina circa 10 milioni di cani vengono uccisi ogni anno per essere mangiati, in particolare durante la tradizionale festa della carne di cane di Yulin.

In questo articolo: