In Islanda è stato ucciso un orso polare «sbarcato» via iceberg
È stato trasportato dalle correnti e, via mare, è arrivato dalla Groenlandia. Invece del cibo, però, ha trovato la morte. È successo giovedì scorso. Un esemplare di orso polare è approdato sulle coste dell'Islanda a bordo di un iceberg, allontanatosi appunto dalla Groenlandia. L'animale, una volta «sbarcato», è stato ucciso. Il governo islandese, in questo senso, ha applicato il consueto protocollo. Detto in altri termini, quando un esemplare di questo tipo si avvicina ai centri abitati viene abbattuto.
Non è la prima volta che un orso polare, rimasto «prigioniero» di un iceberg, arriva fino all'Islanda, distante circa 300 chilometri dalla Groenlandia. Quando accade, però, l'animale viene ucciso dalle autorità islandesi. L'orso, una volta sulla terraferma, si è aggirato per i sobborghi. Abbastanza perché la Polizia, dopo aver consultato l'Agenzia per l'ambiente, optasse per l'abbattimento nel nome della protezione dei cittadini e del bestiame nonché, parallelamente, per una mera questione economica: riportare l'animale in Groenlandia, infatti, peserebbe troppo sulle casse dello Stato.
La carcassa dell'orso verrà ora studiata nei laboratori islandesi. Dal nono secolo a oggi, secondo una stima del Guardian, si sono verificati 600 casi simili. Sebbene gli attacchi degli orsi polari agli esseri umani siano estremamente rari, uno studio del Wildlife Society Bulletin pubblicato nel 2017 ha affermato che la perdita di ghiaccio marino, dovuta al riscaldamento globale, ha portato più orsi affamati a sbarcare, creando così una maggiore possibilità di conflitti con gli esseri umani e aumentando il rischio per entrambi. «Non è una cosa che ci piace fare» ha spiegato Helgi Jensson, il capo della Polizia dei Fiordi occidentali, regione nordoccidentale del Paese, riguardo all'uccisione di questi giorni. «In questo caso, però, l'orso era molto vicino a una casa estiva. Dove si trovava una signora anziana». La proprietaria si è spaventata e, di riflesso, si è chiusa a chiave al piano di sopra mentre l'orso rovistava nella sua spazzatura, ha aggiunto Jensson. La donna, quindi, ha contattato la figlia a Reykjavik, la capitale, tramite collegamento satellitare. Chiedendo aiuto.
Sebbene gli orsi siano una specie protetta in Islanda e sia vietato ucciderne uno in mare, questi predatori possono essere uccisi se rappresentano una minaccia per l'uomo o il bestiame. Dopo lo sbarco di due orsi nel 2008, un dibattito aveva portato il ministro dell'ambiente a nominare una task force per studiare il fenomeno. La task force aveva concluso che uccidere gli orsi vaganti era la risposta più appropriata.