Mondo
La diretta
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica afferma di non essere al momento in grado di «trarre conclusioni definitive» sul rogo nell'impianto nucleare - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
20:25
20:25
«Ucraini avanzati di 800 km quadrati nel territorio russo»
Le truppe ucraine sono avanzate di 800 km2 nella regione russa di Kursk, secondo fonti russe rilanciate dal think tank americano Institute for the Study of War (Isw) e analizzate martedì dall'Afp.
L'Ucraina, da parte sua, ha rivendicato il controllo di 1.000 km2 di territorio russo in questa regione di confine, dove le sue forze sono ancora all'offensiva dopo aver lanciato un attacco a sorpresa su larga scala il 6 agosto.
Per fare un confronto, la Russia è avanzata di 1.360 km quadrati nel territorio ucraino dall'inizio del 2024, e le controffensive dell'Ucraina sul proprio territorio nello stesso periodo ammontavano a soli 20 km quadrati, secondo l'analisi dell'Afp.
La grande controffensiva ucraina fallita nell'estate del 2023 ha permesso a Kiev di riconquistare fino a 250 km2 dell'esercito russo nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia. Tuttavia, l'avanzata russa in territorio ucraino non ha subito rallentamenti dopo l'attacco a sorpresa del 6 agosto: da quel giorno, l'esercito russo ha conquistato altri 69 km2 e 111 km2 in totale dall'inizio del mese in corso, che si aggiungono ai 201 km2 presi a luglio.
In totale, dall'invasione del 24 febbraio 2022, la Russia ha conquistato 65.891 km2 di territorio ucraino, secondo i dati del 12 agosto. Con l'annessione della Crimea nel 2014 e le aree orientali già sotto il controllo russo prima di questa guerra, 108.070 km2 sono occupati dalla Russia, ovvero il 18% dell'Ucraina secondo i suoi confini riconosciuti a livello internazionale.
I calcoli dell'Afp si basano sui documenti comunicati quotidianamente dall'Isw che si basa sulle informazioni pubbliche diffuse da entrambi gli schieramenti e sull'analisi delle immagini satellitari.
18:59
18:59
Putin affida al «fedelissimo Dyumin» il coordinamento a Kursk
Voci non confermate ufficialmente indicano che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe affidato ad un suo fedelissimo, Alexei Dyumin, il compito di coordinare l'azione dell'esercito, dei servizi di sicurezza e delle autorità civili nella regione di Kursk per «espellere» le truppe ucraine d'invasione, come detto ieri dallo stesso capo del Cremlino.
Un deputato eletto nella regione di Kursk, Nikolai Ivanov, ha detto all'emittente televisiva Rtvi che Dyumin «è stato incaricato di sovrintendere l'operazione antiterrorismo», come è chiamata appunto la battaglia per respingere oltre confine le forze di Kiev.
La notizia circola insistentemente su diversi canali Telegram di blogger militari. Tra questo Rybar, considerato vicino alle forze armate, secondo il quale la nomina di Dyumin «è un segnale che le forze di sicurezza non sono state capaci di risolvere i problemi di coordinamento senza un intervento da Mosca».
Alexei Dyumin, 51 anni, ex governatore della regione di Tula, è considerato in ascesa all'interno del cerchio ristretto di Putin, che ha conosciuto quando era membro del servizio di sicurezza presidenziale. Nel maggio scorso è stato nominato consigliere del Cremlino per l'industria militare e poi segretario del Consiglio di Stato.
18:58
18:58
Zelensky: «Avanziamo nel Kursk, controlliamo 74 comunità»
«Sono costantemente in contatto con il comandante in capo Oleksandr Syrsky e ricevo resoconti sulla situazione in prima linea e sulle nostre operazioni nella regione di Kursk. Nonostante le battaglie difficili e intense, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk e il »fondo di scambio« del nostro stato sta crescendo».
Lo scrive su X Volodymyr Zelensky secondo cui «74 comunità sono sotto il controllo ucraino, dove vengono eseguite ispezioni e misure di stabilizzazione. Lo sviluppo di soluzioni umanitarie per questi territori continua».
18:26
18:26
Missione russa all'ONU: «Kiev merita la resa incondizionata»
Con l'attacco alla regione russa di Kursk, i dirigenti di Kiev hanno mostrato il loro «vero volto» e ora meritano «null'altro che una sconfitta totale e una resa incondizionata». Lo ha detto Dmitri Polyansky, vice rappresentante permanente di Mosca alle Nazioni Unite.
«Coloro che speravano che questo barbaro attacco avrebbe creato discordia tra i russi e li avrebbe spaventati - ha aggiunto Polyansky, citato dalla Tass - hanno commesso un errore fatale. Questo crimine ha solo unito la nostra società».
18:08
18:08
Sale a 2 morti e 30 feriti il raid su un autobus nel Lugansk
È salito a due morti e una trentina di feriti il bilancio del bombardamento ucraino su un autobus civile avvenuto oggi nella cittadina di Lisichansk, nella regione ucraina di Lugansk, quasi interamente controllata dai russi. Lo hanno detto le autorità filorusse locali, secondo le quali il mezzo è stato colpito da una testata a grappolo.
L'ambasciatore Rodion Miroshnik, responsabile del dossier riguardante le violazioni contro i civili da parte delle forze ucraine, ha accusato le truppe di Kiev di avere colpito intenzionalmente l'autobus.
«Bombardare il centro di una popolosa città con una munizione a grappolo - ha affermato il diplomatico, citato dalla Tass - non può essere accidentale. Questa è un'azione voluta, con l'intento di seminare la paura e uccidere il maggior numero di civili possibile».
14:19
14:19
L'UE stanzia i primi 4,2 miliardi di euro per la ricostruzione dell'Ucraina
Dopo il via libera arrivato il 6 agosto da parte degli ambasciatori dei paesi dell'UE, la Commissione europea ha erogato la prima tranche trimestrale da 4,2 miliardi di euro a Kiev per sostenere la ripresa e la ricostruzione tramite la Ukraine Facility.
L'Ucraina ha soddisfatto «i nove indicatori di riforma» necessari a ottenere la rata, in particolare su «gestione delle finanze pubbliche, governance delle imprese statali, ambiente imprenditoriale, energia e sminamento».
La tranche trimestrale segue i pagamenti iniziali effettuati nell'ambito dello strumento - 6 miliardi di euro di finanziamenti ponte e 1,9 miliardi in pre-finanziamenti - portando a 12 miliardi le risorse complessive erogate. Fino al 2027, la Ukraine Facility prevede fino a 50 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti.
«L'Europa è fermamente al fianco dell'Ucraina», ha scritto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su X. Lo stanziamento è volto a «far funzionare lo Stato ucraino mentre combatte per la sua sopravvivenza», ha sottolineato, ricordando che l'UE, insieme ai paesi membri, ha fornito «un sostegno di circa 114 miliardi di euro all'Ucraina dall'inizio della guerra di Putin».
13:56
13:56
«È giusto che questa guerra ritorni in territorio russo»
Le Forze armate ucraine stanno raggiungendo i loro rispettivi obiettivi nella regione (russa, ndr) di Kursk e continueranno ad agire nella misura necessaria per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina: lo ha detto il portavoce del ministero degli esteri ucraino Heorhii Tyhiy, come riporta RBC-Ucraina.
L'operazione, ha aggiunto, «impedisce alla Russia di trasferire ulteriori unità nella regione (ucraina, ndr) di Donetsk e complica la sua logistica militare».
Tyhiy ha quindi sottolineato che l'Ucraina non cerca di impadronirsi di territori stranieri: Kiev non è interessata a conquistare il territorio della regione di Kursk, «gli obiettivi delle Forze armate dell'Ucraina sono solo le strutture militari e contingenti militari» russi.
«È stata la Russia a portare la guerra in Ucraina ed è giusto che ora questa guerra ritorni in territorio russo - ha aggiunto -. Quanto prima la Russia accetterà di ristabilire una pace equa, tanto prima cesseranno le incursioni ucraine sul territorio russo».
13:41
13:41
La Russia revoca la licenza di American Express Bank
La banca centrale russa ha revocato la licenza ad American Express Bank: lo riporta il «Moscow Times» ricordando che l'istituto ha sospeso le operazioni in Russia e ha escluso le banche del paese dalla sua rete di pagamenti in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe.
«Il motivo della revoca della licenza di American Express Bank Llc è la richiesta di liquidazione volontaria dell'istituto di credito», ha affermato in una nota la Banca centrale russa.
Secondo l'agenzia Interfax, American Express Bank in Russia è diventata la prima sussidiaria di una banca straniera nel paese a optare per la liquidazione piuttosto che per la vendita della propria attività.
13:37
13:37
Kara-Murza: «Ero certo che mi avrebbero ucciso»
Vladimir Kara-Murza, politico russo d'opposizione e critico accanito del presidente Vladimir Putin, ha descritto la tortura psicologica subita durante 11 mesi di isolamento, dicendo di aver temuto per la sua vita in una cella siberiana.
Kara-Murza ha parlato per la prima volta alla CNN dopo essere stato rilasciato il primo agosto, nell'ambito del più grande scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Russia dalla Guerra Fredda. E quando lo hanno trasferito prima della liberazione, era certo che lo avrebbero ucciso.
Kara-Murza, cittadino britannico-russo, è stato liberato insieme agli americani Evan Gershkovich, Paul Whelan e Alsu Kurmasheva.
Egli ha raccontato che «poco più di due settimane fa ero ancora nella mia cella d'isolamento in una colonia penale di regime severo in Siberia. Ero certo che avrei finito la mia vita in prigione, e ora sono qui, in uno studio a New York, accanto a mia moglie (...) Sembra di guardare un film, un film davvero bello, ma è ancora surreale».
Condannato a 25 anni per tradimento per essersi espresso contro la guerra di Putin in Ucraina, Kara-Murza ha trascorso due anni e mezzo nelle prigioni russe, di cui 11 mesi in isolamento. Ha potuto parlare con sua moglie solo una volta e con i suoi tre figli due volte.
Kara-Murza ha raccontato di aver temuto di essere condotto all'esecuzione quando i guardiani lo hanno svegliato alle 03.00 di notte per trasferirlo. «Ero assolutamente certo in quel momento che mi avrebbero portato fuori per giustiziarmi,» ha detto. Invece, è stato portato in aeroporto e trasferito a Mosca. Dopo un anno in isolamento, si è ritrovato improvvisamente in un affollato aeroporto. È stato poi detenuto nella prigione Lefortovo della capitale, senza sapere che sarebbe stato rilasciato.
Ha descritto l'isolamento come una tortura psicologica, paragonandolo a un giorno senza fine e senza senso, dove l'unica interazione era con i gatti che giravano per il cortile della prigione: «quando camminavo nel cortile, i gatti si avvicinavano alle sbarre di metallo e potevo parlare con loro. Erano i miei unici interlocutori».
Nonostante le difficoltà, Kara-Murza ha promesso di tornare in Russia: «so che la Russia cambierà, e tornerò nella mia patria,» ha detto aggiungendo: «sarà molto più veloce di quanto si possa pensare.» Sua moglie Evgenia ha aggiunto che la lotta contro il regime continuerà: «faremo tutto il possibile per abbattere questo regime e questo male».
12:09
12:09
«Putin è disperato, l'alleanza con la Corea del Nord è pericolosa»
Il presidente russo Vladimir "Putin è disperato. Cerca disperatamente assistenza e capacità militare (...) e si sta rivolgendo con disperazione a paesi come l'Iran e la Corea del Nord per chiedere aiuto": questo "è pericoloso, ovviamente, per la popolazione ucraina, visto che questi missili continuano a piovere su di loro e sulle loro infrastrutture energetiche. Ma è pericoloso anche per la regione indopacifica". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense John Kirby.
11:08
11:08
«La Russia preparò la Marina ad attacchi nucleari in Europa»
La Russia ha addestrato la sua Marina a colpire siti nel cuore dell'Europa con missili a testata nucleare, in un potenziale conflitto con la NATO. Lo rivela il «Financial Times» citando documenti segreti di cui ha preso visione.
«In una presentazione riservata agli ufficiali, precedente all'invasione su vasta scala dell'Ucraina, sono illustrate in dettaglio le mappe di obiettivi come la costa occidentale della Francia e Barrow-in-Furness nel Regno Unito», riporta il quotidiano, spiegando che le mappe, «realizzate a scopo espositivo più che per uso operativo, illustrano 32 obiettivi della NATO in Europa per le flotte navali russe».
Le ultime rivelazioni, evidenzia il «Financial Times», «mostrano come la Russia immaginasse un conflitto con l'Occidente che si estendesse ben oltre la sua immediata frontiera NATO, pianificando una serie di attacchi travolgenti in tutta l'Europa occidentale».
I documenti, redatti tra il 2008 e il 2014, includono una lista di obiettivi per missili che possono trasportare sia testate convenzionali che armi nucleari tattiche, considerate dagli ufficiali russi «vantaggiose» da utilizzare «in una fase iniziale» del conflitto.
La presentazione fa riferimento anche all'opzione di un attacco dimostrativo - facendo esplodere un'arma nucleare in un'area remota prima di un conflitto effettivo - per spaventare i paesi occidentali. Un simile attacco, si legge nei documenti, dimostrerebbe «la disponibilità e la prontezza all'uso di armi nucleari di precisione non strategiche» da parte della Russia.
La priorità principale di Mosca in un conflitto con la NATO, prosegue il foglio della City, era «indebolire il potenziale militare ed economico del nemico».
Nei documenti trapela inoltre come la Russia abbia «mantenuto la capacità di trasportare armi nucleari tattiche su navi di superficie», inclusi «missili antisommergibile con testate nucleari installati su navi di superficie e sottomarini» e «missili antiaerei guidati da navi e da terra con testate nucleari per sconfiggere i gruppi di difesa aerea nemici».
Gli analisti che hanno esaminato i file hanno confermato la coerenza nella valutazione della minaccia da parte della NATO, sottolineando che «la capacità della Russia di colpire in tutta Europa implica che obiettivi in tutto il continente sarebbero a rischio non appena il suo esercito si dovesse scontrare con le forze della NATO in paesi in prima linea come i Baltici e la Polonia».
06:11
06:11
IL PUNTO ALLE 6
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) afferma di non essere al momento in grado di «trarre conclusioni definitive» sulle cause dell'incendio di due giorni fa alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. L'Aiea specifica tuttavia come sia «improbabile» che il rogo possa essere partito «dalla base della torre di raffreddamento», aggiungendo di non aver trovato «resti di pneumatici o di droni» durante il suo sopralluogo di ieri alla struttura.
In un comunicato pubblicato sul suo sito internet, l'Aiea spiega che «a seguito della richiesta di valutare immediatamente l'impatto dell'incendio» i suoi esperti hanno avuto ieri mattina «accesso all'area». Durante la visita della squadra alla torre di raffreddamento «è stato stabilito che il danno era molto probabilmente concentrato all'interno» della struttura, con aree bruciate nelle apparecchiature «più in alto». Il direttore il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, specifica che «per motivi di sicurezza» ai suoi esperti «non è stato consentito l'accesso» a due luoghi specifici interessati dall'incendio e che un ulteriore sopraluogo verrà richiesto nelle prossime ore.
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica ribadisce che «la sicurezza nucleare dell'impianto non è stata compromessa, poiché le torri di raffreddamento non sono attualmente in funzione non essendo necessarie come parte del meccanismo di raffreddamento dei reattori, che sono tutti in uno stato di spegnimento a freddo». L'Aiea sottolinea infine che «non è presente materiale radioattivo nell'area delle torri, che si trova a circa 1,5 chilometri dai reattori della centrale.
Ieri la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha accusato l'Ucraina di «terrorismo nucleare» per l'incendio a Zaporizhzhia, che secondo Mosca è stato provocato da un bombardamento delle forze di Kiev. Il Cremlino ha quindi chiesto all'Aiea di «indicare il responsabile del bombardamento». Da parte sua, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato gli «occupanti russi» di avere appiccato l'incendio nella centrale.