Incidente del bus a Hadsel, non ci sarebbero cittadini svizzeri coinvolti
Il buio della notte artica, la pioggia, la corriera che sbanda e finisce nell'acqua gelida di un lago con 58 persone a bordo, molti dei quali turisti. È successo nel nord della Norvegia dove un bus di linea che percorreva la E10 nel comune di Hadsel, vicino allo stretto di Raftsundet, è uscito di strada per cause ancora da accertare cadendo nel lago di Åsvatnet: il bilancio è di tre morti e quattro feriti gravi, secondo quanto dichiarato dalla polizia.
Sul posto sono intervenuti soccorritori provenienti da tutta la regione che hanno trovato il bus parzialmente sommerso: il buio accompagnato da pioggia intensa e forte vento hanno reso le operazioni di soccorso ancora più complesse. «Le condizioni meteorologiche sul posto sono pessime. Sono stati inviati elicotteri di soccorso da Bodo e Tromso, oltre ad altri servizi di emergenza», ha dichiarato Jan Eskil Severinsen, del Centro norvegese di coordinamento dei soccorsi, intervistato dalla tv pubblica Nrk. Tutti i passeggeri sono stati poi evacuati: oltre ai 4 feriti gravi, 11 sono stati portati in ospedale, gli altri presso una scuola nella località di Stokmarknes, trasformata in un centro di crisi. Ventotto persone sono invece state trasferite in un albergo a Svolvaer, a circa 50 km dal luogo dell'incidente.
Secondo i media norvegesi, a bordo c'erano cittadini di almeno otto diverse nazionalità, provenienti, oltre che dalla stessa Norvegia, da India, Cina, Singapore, Malesia, Paesi Bassi, Francia e Sud Sudan. Almeno 20 i cittadini cinesi, ha fatto sapere l'ambasciata di Pechino a Oslo. La rappresentanza svizzera a Oslo è in contatto con le autorità competenti sul posto. Al momento il Dipartimento federale degli affari esteri non dispone di informazioni su eventuali cittadini svizzeri coinvolti, fa sapere il DFAE da noi contattato. Si stanno cercando chiarimenti.
«Noi tutti in Norvegia siamo scossi da ciò che stiamo apprendendo da Hadsel», ha dichiarato il premier Jonas Gahr Støre in tv. «Si tratta di un incidente molto grave con molte persone coinvolte. Ci sono morti e feriti gravi. La prima cosa da fare è stare loro vicini», ha detto il primo ministro che ha anche elogiato il lavoro dei soccorritori che, tra condizioni meteo proibitive, hanno raggiunto il luogo dell'incidente in una zona rurale remota in elicottero.
Uno dei primi ad arrivare sul luogo dell'incidente è stato Yngvar Gustavsen: «Le condizioni della strada erano pessime, il vento soffiava forte e ci siamo dovuti fermare più volte per far passare altre auto», ha raccontato a Nrk. Gustavsen si trovava in macchina assieme alla moglie, che guidava a circa 100-200 metri dietro il bus: «Vedere cadere un veicolo di grandi dimensioni e sapere che all'interno ci sono delle persone è stata la cosa peggiore che potessi immaginare», ha aggiunto. Gustavsen ha riferito che molte altre auto si sono poi fermate e hanno ospitato passeggeri del bus a bordo per proteggerli dal freddo mentre aspettavano i soccorsi.
Non è la prima volta che un incidente simile avviene nella regione, nei pressi di Lofoten, popolare destinazione turistica per via delle sue bellezze naturalistiche. Nel 2023 una corriera turistica con 38 persone a bordo si è capovolta con un bilancio di 14 feriti.