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Insultò Giorgia Meloni dal palco: processo al leader dei Placebo

Brian Molko, frontman della storica band inglese dei Placebo, è sotto inchiesta a Torino per le invettive che nel 2023 scagliò contro Giorgia Meloni nel corso di un concerto
Ats
17.02.2025 18:43

Via libera del ministero della Giustizia al processo contro la rockstar. Brian Molko, frontman della storica band inglese dei Placebo, è sotto inchiesta a Torino per le invettive che nel 2023 scagliò contro Giorgia Meloni nel corso di un concerto, e da Via Arenula è arrivata l'autorizzazione a procedere contro di lui.

«Razzista», «fascista», «pezzo di m ...» furono le parole che Molko, in un italiano stentato, scandì tra una canzone e l'altra, dedicandole «alla vostra Giorgia Meloni», mentre insieme al suo gruppo si esibiva sul palco del festival Sonic Park a Stupinigi (Torino) la sera dell'11 luglio 2023. Il tutto chiuso da un erroneo ma inequivocabile «fafancu ...» . Tra i cinquemila spettatori, che non risparmiarono applausi e grida di approvazione, furono parecchi a riprendere la scena con gli smartphone e a diffondere il video sul web. I carabinieri, però, inoltrarono una segnalazione alla procura. In seguito anche la premier, con l'assistenza di un avvocato di Vercelli, presentò una denuncia.

Già lo scorso anno i pubblici ministeri subalpini avevano attivato il laborioso meccanismo per notificare a Molko (che risulta abitare a Londra) l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Per completare l'opera avevano bisogno dell'autorizzazione a procedere del ministero della Giustizia, necessaria per contestare il delitto di vilipendio delle istituzioni. Adesso, a semaforo verde acceso, potranno decidere i prossimi passi. Il reato in questione è a citazione diretta a giudizio. In caso di condanna l'imputato è punito con una multa che può oscillare dai mille ai cinquemila euro.

I Placebo sono una band di rock alternativo che in un trentennio di carriera ha venduto più di 14 milioni di dischi in tutto il mondo. Il loro carismatico frontman, che a dicembre ha compiuto 52 anni, scompigliò l'edizione 2001 del Festival di Sanremo quando, da ospite, mostrò il dito medio alle telecamere e sfasciò la chitarra elettrica su un amplificatore. Gesti da rocker che una parte del pubblico accolse con fischi e insulti.

Quello contro Molko, dove di sicuro entreranno in gioco le discussioni sulla libertà di espressione, il diritto di critica e i limiti che possono o non possono essere imposti all'esuberanza di un artista vero o presunto tale, non è il primo procedimento con cui la procura di Torino si affaccia sul pianeta musica. Nel 2023 i pm chiesero gli arresti domiciliari per i componenti della P38, gruppo hip hop che cantava di Brigate rosse, attentati e anni di piombo, ma la Cassazione disse 'no'. Nel 2024 hanno contestato a due anarchici l'apologia di reato per il testo di una canzone.