Mondo
La diretta
Il comandante della forza aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie, Amirali Hajizadeh, ha affermato ieri sera che l'Iran lancerà sicuramente un terzo round dell'operazione «True Promise» con attacchi missilistici e con droni contro Tel Aviv
LIVE

19:47
19:47
Israele conferma: «Domani riconsegneremo i corpi dei Bibas e di Lifshitz»
I 4 quattro corpi degli ostaggi uccisi che saranno riconsegnati domani da Hamas sono quelli della famiglia Bibas (i due fratellini e la madre) e di Oded Lifshitz. Lo ha confermato l'ufficio del primo ministro israeliano, aggiungendo che famiglie sono state avvisate.
«In questo momento difficile, i nostri cuori sono con le famiglie in lutto», afferma l'ufficio di Netanyahu. «Continueremo a fornire aggiornamenti affidabili quando necessario e chiediamo di astenersi dal diffondere voci o informazioni non ufficiali».
16:17
16:17
L'IDF: «Attaccato ed eliminato un agente di Hezbollah»
L'Idf ha reso noto su Telegram di aver attaccato e eliminato un agente di Hezbollah identificato che maneggiava armi nell'area di Ayta ash Shab, nel sud del Libano.
«L'Idf continua ad operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele, in conformità con gli accordi tra Israele e Libano», scrive l'esercito israeliano.
15:18
15:18
«Washington ha sospeso i finanziamenti all'Autorità nazionale palestinese»
L'amministrazione Trump ha sospeso i finanziamenti ai meccanismi di sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese, nell'ambito delle procedure che sta promuovendo per congelare gli aiuti internazionali. Lo ha riferito il Washington Post, citando funzionari americani e palestinesi, rilanciato da Ynet.
14:47
14:47
Sánchez vede al-Sisi: «No all'espulsione dei palestinesi da Gaza»
«Abbiamo ribadito con la delegazione egiziana il rifiuto totale del governo spagnolo alla proposta di trasferire i palestinesi fuori dal territorio di Gaza. Gaza è dei palestinesi e del futuro stato palestinese. La loro espulsione non solo è immorale e contraria al diritto internazionale e alle risoluzioni delle Nazioni Unite, ma avrebbe inoltre un effetto destabilizzante a livello regionale e mondiale». Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sánchez nel corso di una dichiarazione congiunta con il presidente egiziano Abdelfatah al-Sisi, in visita ufficiale a Madrid.
Al-Sisi ha affermato da parte sua che «concordiamo sulla necessità della ricostruzione di Gaza senza lo spostamento forzato della popolazione. Ripeto: senza il trasferimento forzato della popolazione».
Il presidente egiziano ha anche insistito «sulla necessità di continuare lo scambio degli ostaggi» israeliani ancora nelle mani di Hamas, e di «applicare le risoluzioni internazionali per salvare la popolazione di Gaza dalla tragedia».
«Dalla Spagna continueremo a sostenere una soluzione politica diretta a fare realtà la soluzione dei due Stati, per la quale la leadership araba è fondamentale», ha aggiunto Sánchez. Nell'esprimere «apprezzamento» e «ammirazione» per la posizione spagnola, a favore del riconoscimento dello Stato Palestinese, il presidente egiziano ha ricordato che è frutto di «un accordo» e «si basa sulle risoluzioni internazionali».
I due leader hanno inoltre concordato sulla «necessità di rafforzare il ruolo delle organizzazioni internazionali di aiuto allo sviluppo, soprattutto dell'UNRWA», l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, dei cui servizi - ha ricordato al-Sisi - «non si può prescindere per aiutare la popolazione palestinese».
Il presidente egiziano, assieme al premier spagnolo, ha inciso infine sulla necessità di «rispettare la sovranità di Siria nel quadro di un'azione di consultazione globale». E ha ribadito il «rifiuto delle ingerenze e delle occupazioni straniere, soprattutto dell'ampliamento dell'occupazione israeliana nel Golan», evidenziando «la necessità di un ritiro di Israele dal Golan e dal Libano».
14:12
14:12
Hamas: «Siamo pronti a liberare tutti gli ostaggi rimasti in un unico scambio»
Hamas si dice pronto a liberare tutti gli ostaggi rimasti in un unico scambio nella seconda fase degli accordi sulla tregua nella Striscia di Gaza.
13:59
13:59
Gaza: sabato riprendono le vaccinazioni antipolio
L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha annunciato che sabato riprenderà la campagna di vaccinazione contro la poliomielite per i bambini della Striscia di Gaza. L'obiettivo è vaccinarne circa mezzo milione.
L'organizzazione ha avvertito che «l'attuale situazione nella Striscia, con sovraffollamento e gravi danni alle infrastrutture igienico-sanitarie, crea condizioni ideali per la diffusione della poliomielite».
13:32
13:32
Incriminati cinque riservisti dell'IDF per violenze su un detenuto palestinese
La procura militare israeliana ha presentato oggi un atto d'incriminazione contro cinque soldati riservisti con l'accusa di aver causato «gravi lesioni e aver abusato in circostanze aggravate di un detenuto di sicurezza palestinese nella struttura di detenzione di Sde Teiman». Lo rende noto l'esercito (IDF) in una nota.
Secondo l'atto d'accusa, gli imputati hanno agito con estrema violenza, tra cui l'accoltellamento del detenuto con un oggetto appuntito nella zona anale, provocando una lesione.
L'atto d'accusa indica che le violenze hanno causato gravi danni fisici al detenuto, tra cui fratture alle costole, un polmone perforato e una lacerazione rettale interna. I fatti risalgono al 5 luglio 2024, mentre gli imputati erano in servizio nella struttura.
Secondo l'inchiesta, dopo aver ricevuto l'ordine di perquisire il detenuto, e dopo averlo condotto in un'area adiacente bendato e ammanettato ai polsi e alle caviglie, gli imputati avrebbero commesso gli atti contestati. Le prove raccolte durante l'indagine includono documentazione medica e riprese estratte dalle telecamere di sicurezza presenti nella struttura.
L'IDF ha dichiarato di «restare impegnato nel rispetto della legge e di trattare con serietà casi eccezionali come questo».
08:27
08:27
Il punto alle 8.30
Il comandante della forza aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie, Amirali Hajizadeh, ha affermato ieri sera che l'Iran lancerà sicuramente un terzo round dell'operazione «True Promise» con attacchi missilistici e con droni contro Israele.
«Durante i precedenti round dell'operazione iraniana, il regime israeliano ha dovuto affrontare un grande fallimento nella sua difesa, nonostante fosse sostenuto da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Oman», ha aggiunto Hajizadeh, citato da Tasnim.
L'anno scorso l'Iran ha lanciato due attacchi missilistici contro Israele, che in risposta ha attaccato l'Iran due volte, distruggendo i sistemi di difesa aerea del paese e alcuni siti militari lo scorso ottobre.