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Lo ha riferito il portavoce dell'esercito israeliano, aggiungendo che il capo di Stato maggiore ha approvato i piani per la continuazione della guerra - Palestinesi feriti e stranieri lasciano Gaza attraverso il valico di Rafah - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:49
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«Gli Stati islamici lavorino per terminare la crisi di Gaza»
I gruppi della resistenza hanno detto all'Iran di essere militarmente in grado di continuare una lunga guerra con Israele, ma dal momento che i sionisti prendono di mira i civili a Gaza, gli Stati islamici dovrebbero prendere misure immediate ed efficaci per porre fine al conflitto. Lo ha riferito il ministro degli esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in un incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan invitando inoltre gli Stati islamici e arabi a tenere una riunione urgente per discutere della crisi.
"Gli Stati Uniti sostengono e gestiscono direttamente i brutali attacchi del regime sionista e siamo informati che i comandanti militari statunitensi sono presenti nella sala operativa di guerra israeliana a Tel Aviv, quindi gli Stati Uniti non sono nella posizione di chiedere agli altri di esercitare l'autocontrollo", ha affermato Amirabdollahian citato dall'Irna.
I movimenti di resistenza decidono autonomamente e se la guerra non si ferma immediatamente c'è il pericolo di un allargamento della guerra e dei conflitti regionali in qualsiasi momento e in questo caso gli Stati Uniti e il regime sionista saranno responsabili, ha sottolineato il diplomatico iraniano.
Per il presidente turco Erdogan la priorità è la fine degli attacchi, il cessate il fuoco, la rimozione dell'assedio di Gaza, l'invio di aiuti umanitari e la sicurezza dei palestinesi.
20:55
20:55
Israele: «Abbiamo sfondato il fronte di Hamas nel nord di Gaza»
«Abbiamo sfondato il fronte di Hamas nel nord di Gaza», ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari. E ha aggiunto che il capo di Stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi ha approvato i piani per la continuazione della guerra.
20:29
20:29
La Catena della Solidarietà lancia una campagna per il Medio Oriente
La Catena della Solidarietà lancia un appello alle donazioni per le vittime del conflitto israelo-palestinese. Essa fa affidamento su diverse organizzazioni partner svizzere presenti sul posto che negli ultimi giorni sono riuscite a consegnare aiuti alla Striscia di Gaza.
Questo sostegno non è tuttavia sufficiente, dato l'immenso disagio della popolazione, viene sottolineato in un comunicato diffuso in serata. La Catena della Solidarietà ricorda pure che da parte israeliana «migliaia di persone vivono nella paura e nell'incertezza dopo i brutali attacchi di Hamas».
I partner della Catena della Solidarietà nella Striscia di Gaza sono Caritas, l'Aiuto delle chiese evangeliche svizzere (ACES), l'organizzazione femminista in favore della pace cfd, Médecins du Monde, Medici senza Frontiere (MsF), Save the Children e Terre des hommes.
Le donazioni per la «Crisi umanitaria in Medio Oriente» possono essere effettuate tramite il sito www.catena-della-solidarieta.ch.
www.catena-della-solidarieta.ch
20:29
20:29
«Il raid a Jabalia potrebbe costituire un crimine di guerra»
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha affermato che il bombardamento da parte di Israele del campo profughi palestinese a Jabaliya, nella Striscia di Gaza, potrebbe costituire un crimine di guerra.
«Dato l'elevato numero di vittime civili e l'entità della distruzione a seguito degli attacchi aerei israeliani sul campo profughi di Jabaliya, temiamo seriamente che si tratti di attacchi sproporzionati che potrebbero equivalere a crimini di guerra», ha scritto l'agenzia Onu su X.
20:05
20:05
A Gaza ha smesso di funzionare l'unico ospedale oncologico
«Da oggi, primo novembre, ha smesso di funzionare l'ospedale dell'Amicizia turco-palestinese a Gaza», che è «l'unico ospedale pubblico per malati di cancro nella Striscia». Lo riferisce in un comunicato Medici senza Frontiere (MsF) spiegando che la causa è da attribuire alla mancanza di carburante e «ai diversi attacchi che hanno colpito la struttura». «Ora la vita di decine di pazienti oncologici è in serio pericolo» aggiunge l'organizzazione non governativa.
Il 30 ottobre un attacco alla struttura, sostenuta da MsF, ha causato gravi danni al terzo piano dell'edificio, secondo quanto riferito dalle persone in loco. «Fortunatamente nessun paziente è rimasto ferito perché in quel momento tutte le persone all'interno della struttura si erano rifugiate al piano terra», si legge nel comunicato in cui si accusano anche le autorità israeliane di continuare «a impedire l'ingresso a Gaza del carburante, essenziale per l'alimentazione degli ospedali».
Inoltre, ospedali e strutture sanitarie continuano ad essere attaccati. «MsF chiede ancora una volta il rispetto delle strutture mediche, compresi il personale e i pazienti in cerca di cure; un obbligo previsto dal diritto internazionale umanitario».
L'organizzazione, inoltre, chiede che acqua, cibo, carburante, forniture mediche e adeguati aiuti umanitari possano entrare con urgenza a Gaza.
19:35
19:35
«Ucciso il capo dell'unità anticarro di Hamas»
L'esercito e le forze di difesa (Idf) israeliani hanno reso noto di avere ucciso il capo dell'unità missilistica anticarro di Hamas nella Striscia di Gaza.
«Un jet da combattimento dell'Idf ha colpito Muhammad Asar, il capo dell'unità missilistica anticarro di Hamas nella Striscia di Gaza. Asar era responsabile di tutte le unità missilistiche anticarro di Hamas nella Striscia di Gaza, le comandava nella routine e le assisteva nelle emergenze».
19:09
19:09
«Evacuati 76 palestinesi e 335 stranieri dalla Striscia»
Un funzionario egiziano ha riferito che 76 palestinesi feriti e 335 stranieri o con doppia cittadinanza sono stati evacuati oggi dalla Striscia di Gaza in Egitto, per la prima volta dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas.
«Alle 16:30 (le 15.30 ora svizzera) 76 palestinesi feriti a bordo di ambulanze e 335 persone con passaporto straniero a bordo di sei autobus avevano attraversato» il posto di frontiera di Rafah, ha detto il funzionario sul posto, contattato telefonicamente dall'AFP a Ismailia, nel nord-est del paese.
Le autorità egiziane avevano indicato che avrebbero aperto eccezionalmente il valico di Rafah per consentire il passaggio di quasi 90 palestinesi feriti e di circa 545 cittadini con doppia cittadinanza e stranieri.
18:22
18:22
«Hamas prende il carburante dall'ospedale di Gaza»
In un'intercettazione diffusa dall'esercito israeliano, un comandante di Hamas parla del fatto che l'organizzazione prende il carburante dalle scorte dell'ospedale indonesiano di Gaza, «lavorando come un governo per il bene del paese».
La conversazione tra un comandante del battaglione occidentale di Hamas a Jabaliya e un residente di Gaza, con la partecipazione del direttore dell'ospedale indonesiano, è stata intercettata dall'intelligence militare israeliana e nonostante la natura sensibile è stata declassificata e resa pubblica «per mostrare il cinico sfruttamento delle risorse umanitarie nella Striscia di Gaza da parte di Hamas».
L'esercito ha diffuso l'audio della conversazione «a conferma che Hamas controlla la distribuzione di energia a Gaza, dando priorità alle esigenze dei terroristi rispetto a quelle della popolazione civile».
17:54
17:54
«Circa 5.000 stranieri potrebbero avere l'ok per uscire dalla Striscia»
Oltre 5'000 cittadini stranieri potrebbero essere autorizzati a lasciare la Striscia di Gaza per l'Egitto come parte del nuovo accordo annunciato oggi: lo riferisce la CNN citando dirigenti americani, tra cui uno secondo il quale il totale potrebbe essere di circa 7.000 persone.
L'attuale previsione è che circa 500 persone siano in attesa di essere controllate oggi e che il numero potrebbe aumentare fino a forse 1.000 persone al giorno, secondo un alto funzionario statunitense.
Circa 400 cittadini americani più i loro familiari - circa 1.000 persone in totale - sono bloccati nella Striscia di Gaza e stanno cercando di andarsene, aveva riferito ieri il segretario di Stato Antony Blinken durante un'udienza al Senato. Ci sono circa altri 5.000 cittadini di paesi terzi nella Striscia che vogliono uscire, aveva aggiunto.
Oggi il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che «ggi, grazie alla leadership americana, abbiamo assicurato il passaggio sicuro per l'uscita da Gaza di palestinesi feriti e gli stranieri. Ci attendiamo che i cittadini americani escano oggi, e ci attendiamo che altri escano nei prossimi giorni. Non smetteremo di lavorare fino a quando gli americani non saranno fuori da Gaza».
17:32
17:32
Almeno 320 persone con passaporto straniero hanno lasciato Gaza
Almeno 320 persone con passaporto straniero hanno lasciato oggi la Striscia di Gaza per l'Egitto attraverso il valico di Rafah. Lo sostengono, secondo il quotidiano israeliano «Haaretz», fonti della sicurezza egiziana e funzionari palestinesi.
17:29
17:29
Generale israeliano: «Siamo alle porte di Gaza City»
«Siamo alle porte di Gaza City». Lo ha detto il generale Itzik Cohen, comandante della 162esima divisione dell'esercito israeliano, aggiungendo che le forze armate sono ora nel profondo della Striscia.
«Hamas - ha proseguito citato dai media - ha scelto questa guerra, noi non abbiamo scelto questo conflitto».
Cinque giorni fa, ha spiegato, la divisione ha ricevuto una «missione importante: andate e finite in maniera definitiva Hamas».
16:23
16:23
«Decine di morti e feriti dopo un nuovo raid a Jabalya»
Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, fa sapere che ci sono «decine di morti e feriti» dopo il nuovo attacco israeliano al campo profughi di Jabalya.
15:46
15:46
La Giordania ha richiamato in patria l'ambasciatore a Tel Aviv
La Giordania ha richiamato in patria il proprio ambasciatore a Tel Aviv ed ha informato Israele di non rimandare il suo omologo ad Amman. Lo ha fatto sapere l'agenzia Petra.
15:35
15:35
Capo di Hamas: «Per il rilascio degli ostaggi serve un cessate il fuoco»
Per il rilascio degli ostaggi è necessario «un cessate il fuoco» nella Striscia di Gaza. Lo ha detto - citato dai media - il capo di Hamas Ismail Haniyeh, aggiungendo di aver informato in questo senso i mediatori dei negoziati.
Secondo Haniyeh, gli ostaggi israeliani nella Striscia sono sottoposti alla «stessa morte e trattamento» che affrontano i palestinesi. Il capo di Hamas ha poi detto ai mediatori che «il massacro» deve finire ed ha fatto appello alla gente di continuare a protestare.
L'attentato del 7 ottobre, , ha ancora affermato Haniyeh, è stata una reazione alle politiche del governo Netanyahu. Il capo dei miliziani ha accusato Israele di commettere «barbari massacri contro civili disarmati», aggiungendo che «la loro malvagità non li salverà da una clamorosa sconfitta». Ha poi affermato che non ci sarà stabilità regionale senza «libertà e indipendenza» per i palestinesi.
14:08
14:08
Colpito ancora il campo profughi di Jabalia
Il campo profughi di Jabalia a Gaza è stata di nuovo colpito da attacchi dell'aviazione israeliana. Lo riporta Haaretz secondo cui vengono segnalati numerosi morti.
12:42
12:42
«A Gaza morte 8796 persone»
Il ministero della Sanità nella Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha reso noto che il bilancio delle vittime della guerra è salito a quota 8796.
Tra i morti ci sono anche 3648 minori, mentre 22'219 persone sono rimaste ferite, si legge in un comunicato del ministero.
11:52
11:52
L'esercito israeliano stringe Gaza City
L'esercito israeliano stringe Gaza City dai tre lati terrestri: nord, centro e sud. Lo ha riferito la radio pubblica Kan, aggiungendo che l'accerchiamento avviene nella politica di approfondimento dell'offensiva di terra.
I militari, ha precisato, sono impegnati nella ricerca di postazioni di Hamas e nelle neutralizzazione dei suoi miliziani. Il portavoce militare Daniel Hagari ha riferito che l'esercito è attestato ai bordi della città.
10:43
10:43
Feriti e stranieri lasciano Gaza attraverso il valico di Rafah
I primi stranieri stanno lasciando Gaza per l'Egitto attraverso il valico di Rafah: lo riporta l'agenzia di stampa Afp.
Quasi 90 palestinesi feriti e quasi 450 persone con doppia cittadinanza e stranieri hanno lasciato Gaza questa mattina per l'Egitto attraverso il valico di Rafah dopo che le autorità egiziane ne hanno annunciato l'apertura per la prima volta al pubblico, nel 26esimo della guerra tra Israele e Hamas: lo riporta un giornalista dell'Afp sul posto.
Palestinesi, persone con doppia cittadinanza e stranieri sono stati autorizzati a entrare nel terminal del valico intorno alle 8:45 ora svizzera.
Centinaia di persone sono stipate al terminal di Rafah, in attesa di passare nel territorio egiziano. Lo riferiscono fonti locali secondo cui si tratta di persone, palestinesi e non, che detengono una cittadinanza straniera.
In parallelo dall'Egitto si vedono camion in ingresso, con aiuti umanitari destinati alla striscia di Gaza. Sul versante egiziano ci sono ambulanze pronte ad accogliere feriti palestinesi in uscita da Gaza.
10:18
10:18
Israele rafforza le difese al porto di Eilat
Israele ha rafforzato le difese al porto di Eilat dopo che negli ultimi giorni si sono ripetuti attacchi originati dal Mar Rosso, fra cui il lancio di due missili terra-terra e di alcuni droni.
Quelle minacce sono state neutralizzate sul mar Rosso e ''la città di Eilat non è mai stata in pericolo''. Adesso, riferisce il portavoce militare, la Marina militare ha dispiegato navi lancia-missili.
Ieri il portavoce militare Daniel Hagari ha affermato che l'Iran ha attivato contro Israele i suoi fiancheggiatori nella Regione, fra cui gli Houthi yemeniti. Ad Eilat si trovano decine di migliaia di israeliani costretti a sfollare dal Negev.
Israele ha lanciato oggi un avvertimento a chi, dal mar Rosso, sta lanciando negli ultimi giorni ripetuti attacchi alla città portuale, sia con droni sia con missili terra-terra.
''In quella zona siamo in stato di allerta difensiva'' ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, riferendosi all'intercettamento nella nottata di una ''minaccia'' proveniente dal mar Rosso prima che entrasse nello spazio aereo israeliano. ''Inoltre - ha aggiunto - sappiamo anche attaccare, nel luogo e nei tempi che stabiliremo, sulla base dei nostri interessi di sicurezza''.
08:31
08:31
«Il Qatar ha raggiunto un accordo per liberare altri ostaggi»
Il Qatar ha raggiunto un accordo con Egitto, Israele e Hamas - in coordinamento con gli Stati Uniti - per la liberazione dalla Striscia di Gaza, tramite il valico di Rafah con l'Egitto, di un numero imprecisato di ostaggi con doppia nazionalità e altri in gravi condizioni di salute.
Lo riferiscono media panarabi citando fonti vicine ai negoziati in corso tra le parti.
08:14
08:14
«Colpiti oltre 11 mila obiettivi dei terroristi»
Sono stati oltre 11 mila dall'inizio della guerra gli obiettivi «delle organizzazioni terroristiche colpiti» a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
«Nel corso della notte - ha aggiunto - forze combinate hanno colpito numerosi obiettivi in tutta la Striscia, inclusi centri di comando operati e cellule terroristiche di Hamas».
L'esercito ha poi ricordato che ieri a Jabaliya, vicino Gaza City, «numerosi terroristi si sono barricati in un edificio, vicino a una scuola, un centro medico e uffici governativi».
07:02
07:02
IL PUNTO ALLE 7
La società di telecomunicazioni palestinese Paltel ha fatto sapere su X che c'è un'altra «completa interruzione di tutte le comunicazioni e dei servizi Internet con la Striscia di Gaza».
«Cari cittadini della nostra amata patria, - si legge nel post - siamo spiacenti di annunciare la completa interruzione di tutte le comunicazioni e dei servizi Internet con la Striscia di Gaza, a causa della nuova interruzione delle rotte internazionali precedentemente ricollegate. Gaza ha perso l'accesso a Internet venerdì scorso ma le linee erano state successivamente ripristinate.
Intanto, a sud della città di Gaza le truppe israeliane stanno ancora cercando di tagliare l'autostrada principale di Gaza e la strada parallela lungo la costa mediterranea. Lo riferiscono alcuni testimoni, secondo quanto riporta il Guardian.
Zaki Abdel-Hay, un abitante della zona, ha detto all'Associated Press che le persone hanno paura di avventurarvisi. «La gente è molto spaventata. I carri armati israeliani sono ancora vicini», ha raccontato al telefono, aggiungendo che vicino alla strada si sentiva «il fuoco costante dell'artiglieria». L'esercito israeliano ha poi pubblicato su Telegram delle foto relative all'operazione di terra in atto.
L'esercito israeliano ha intercettato un missile terra-aria lanciato dal territorio libanese verso un drone delle Forze di Difesa. Lo fa sapere lo stesso esercito sui social.
«In risposta, gli aerei dell'IAF (l'Aeronautica israeliana, ndr) hanno colpito l'origine del lancio del missile, così come i terroristi che hanno effettuato il lancio», si legge.
«La squadra di difesa aerea delle Forze di Difesa israeliane ha intercettato una minaccia aerea identificata poco fa nell'area del Mar Rosso, a sud della città di Eilat. Non è stata posta alcuna minaccia ai civili e non è stata identificata alcuna infiltrazione nel territorio israeliano», hanno riferito le stesse Idf su X.
Le autorità sanitarie palestinesi in Cisgiordania affermano che due persone sono state uccise e diverse ferite dalle forze israeliane durante un'operazione a Jenin. Lo riporta Haaretz. Secondo fonti locali, una delle vittime è Wiyam al-Harouri, un prigioniero liberato. I media palestinesi riferiscono intanto che le forze israeliane avrebbero arrestato a Jenin alcuni dirigenti di al Fatah.
Secondo testimoni oculari, l'esercito ha circondato la casa del segretario generale di Fatah a Jenin, Ata Abu Ramila, e la casa di Jamal Hawil, considerato un altro membro chiave di Fatah nella città. È stato anche riferito che diversi palestinesi sono rimasti feriti in un attacco aereo su Jenin e che ci sono stati scontri a fuoco tra le forze israeliane e i militanti in diverse zone della città.
L'esercito israeliano ha invece annunciato la morte di 9 soldati in combattimento nel nord della Striscia di Gaza. Già ieri il portavoce militare aveva annunciato la morte di due primi soldati della Brigata Givati.