Guerra

Israele attacca un convoglio di aiuti umanitari a Gaza: «Ci sono morti, è scioccante»

L'esercito israeliano afferma di aver colpito per fermare degli assalitori che stavano prendendo il controllo di un veicolo diretto all'ospedale di Rafah, ma la ONG Anera smentisce
©ALAA BADARNEH
Red. Online
30.08.2024 20:30

L’esercito israeliano (IDF) ha fatto sapere di aver effettuato un attacco aereo su un convoglio di aiuti umanitari a Gaza per colpire «assalitori armati» che cercavano di dirottarlo, ma per l’ente di beneficenza che ha organizzato gli aiuti, la ONG statunitense Anera, le cose sono andate diversamente: nel raid israeliano di giovedì sera sarebbero stati uccisi diversi dipendenti della compagnia di trasporti che collaborava all’operazione.

Il convoglio, scrive il Guardian, stava trasportando rifornimenti medici e carburante a un ospedale gestito dagli Emirati Arabi Uniti a Rafah. Il suo percorso era stato coordinato in anticipo con l'IDF proprio per impedire che il veicolo umanitario venisse bombardato.

Sandra Rasheed, direttrice per la Palestina di Anera, ha parlato di «un incidente scioccante», spiegando che «il convoglio, coordinato da Anera e approvato dalle autorità israeliane, includeva un dipendente di Anera che fortunatamente è rimasto illeso»: «Diverse persone, tutte impiegate dalla compagnia di trasporti con cui lavoriamo, sono rimaste tragicamente uccise nell'attacco. Erano nel primo veicolo del convoglio», ha riferito Rasheed.

Non è ancora chiaro quante siano le vittime, ma stando alle informazioni provenienti da Gaza (non confermate in modo indipendente), nell'attacco aereo sarebbero morte cinque persone.

L’IDF ha confermato che il percorso era stato coordinato, aggiungendo che «durante il movimento del convoglio, alcuni aggressori armati hanno preso il controllo del veicolo nella parte anteriore del convoglio e hanno iniziato a guidarlo. Dopo il rilevamento e l'ulteriore verifica che fosse possibile colpire con precisione il veicolo degli aggressori armati, è stato condotto un attacco».

Secondo l’esercito israeliano, «non è stato causato alcun danno agli altri veicoli e il convoglio è arrivato a destinazione come previsto. L'attacco agli aggressori armati ha permesso di evitare che prendessero il controllo del convoglio umanitario», ha puntualizzato l'IDF.

Il convoglio ha effettivamente raggiunto l’ospedale, ma Anera ha sottolineato come le persone a bordo del veicolo colpito fossero dipendenti di una compagnia di trasporti partner della ONG, il cui nome non è stato reso noto: «Stiamo cercando urgentemente ulteriori dettagli su quanto accaduto», ha commentato ancora Sandra Rasheed.

Prima dell'attacco al convoglio umanitario, i soldati israeliani avevano aperto il fuoco su un veicolo del Programma alimentare mondiale (PAM), chiaramente contrassegnato con il logo delle Nazioni Unite. Essendo un veicolo blindato con vetri antiproiettile, nessuno è rimasto ferito. Il PAM ha fatto sapere che il veicolo è stato colpito da almeno 10 proiettili mentre si avvicinava a un posto di blocco dell'IDF a Wadi Gaza. Dopo l’attacco sono stati sospesi tutti gli spostamenti del personale del PAM a Gaza.

Lo scorso aprile, l’IDF aveva ucciso sette operatori umanitari dall'organizzazione benefica World Central Kitchen attaccando il loro convoglio con un drone.