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Israele avvia l'operazione di terra in Libano: «Non sarà occupazione»

L'IDF: «Operazione mirata contro obiettivi di Hezbollah limitata nel tempo e nello spazio» – Gli USA: «È rischiosa ma in linea con il diritto di difendersi» – UNIFIL: «L'incursione viola la sovranità, le forze di peacekeeping rimangono in posizione» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Israele avvia l'operazione di terra in Libano: «Non sarà occupazione»
Red. Online
01.10.2024 06:18
13:27
13:27
UNIFIL: «Qualsiasi incursione in Libano viola la sovranità e l'integrità territoriale libanese»

«Qualsiasi incursione in Libano viola la sovranità e l'integrità territoriale libanese e viola la risoluzione 1701». Lo scrive in una nota Unifil (la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite), precisando che «nonostante questo pericoloso sviluppo - ovvero l'inizio delle operazioni di terra delle Idf nel Paese dei cedri - le forze di peacekeeping rimangono in posizione».

«Abbiamo piani di emergenza pronti da attivare se assolutamente necessario», ha precisato l'Unifil, che esorta le parti a «fare un passo indietro» ed evitare un'escalation che «porterà solo più violenza e più spargimento di sangue».

«I civili devono essere protetti, le infrastrutture civili non devono essere prese di mira e il diritto internazionale deve essere rispettato», ha concluso la missione Onu, esortando le parti a rispettare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e la 1701 «come unica soluzione praticabile per riportare la stabilità in questa regione».

12:00
12:00
Gaza, in un anno uccisi 11.000 bimbi e 6.000 donne

L'esercito israeliano in un anno ha ucciso a Gaza almeno 11.000 bambini e 6.000 donne, il bilancio più alto rispetto a qualsiasi conflitto degli ultimi 20 anni, considerando lo stesso lasso di tempo: lo denuncia Oxfam di fronte all'allargamento del conflitto in Libano e in Cisgiordiana (compresa Gerusalemme est) e all'ulteriore massacro di civili che ne sta conseguendo.

Oltre 25 mila bambini hanno perso un genitore o sono rimasti orfani e in moltissimi hanno perso un arto. Inoltre, in media ogni 3 ore i bombardamenti colpiscono un'infrastruttura civile, tra cui scuole, ospedali e punti di distribuzione degli aiuti umanitari.

Le vittime indirette del conflitto potrebbero essere oltre 180mila, si legge inoltre in un comunicato, in cui Oxfam lancia un appello urgente per un immediato cessate il fuoco e la fine delle atrocità.

Fino ad oggi il numero più alto di donne uccise in un solo anno era di 2.600 in Iraq nel 2016, secondo i dati relativi al periodo 2004-2021, forniti dallo Small Arms Survey. Il numero più alto di bambini uccisi era stato registrato in Siria, dove nei primi due anni e mezzo di guerra ne erano morti 11.000, circa 4.700 all'anno.

Oxfam sottolinea poi che il numero record di donne e bambini uccisi a Gaza non include le circa 20.000 persone non identificate, disperse o sepolte sotto le macerie. Uno studio pubblicato a luglio su Lancet ha stimato che il numero reale di morti nella Striscia potrebbe essere superiore a 186.000, prendendo in considerazione le morti indirette, ad esempio per fame o mancanza di assistenza sanitaria.

«I rapporti delle Nazioni Unite degli ultimi 18 anni confermano che in nessun altro conflitto era mai stato ucciso un numero così alto di minori. Nell'ultimo anno a Gaza, questo numero indicibile è stato di cinque volte superiore a quello registrato tra il 2005 e il 2022 - afferma Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia -. Cifre scioccanti che impongono la necessità di un cessate il fuoco immediato e permanente, soprattutto di fronte all'escalation regionale a cui stiamo assistendo».

Pezzati ricorda che «gli orribili attentati del 7 ottobre di un anno fa, che hanno causato 1.200 vittime tra cittadini israeliani e stranieri, tra cui 282 donne e 36 bambini, con 250 persone prese in ostaggio, hanno costituito gravi violazioni del diritto internazionale umanitario. Ma niente giustifica la morte violenta di innocenti. A questo si aggiunge la complicità dei Paesi più influenti nel contesto internazionale, che hanno continuato a rifornire Israele di armi, senza chiedere conto del massacro di civili».

12:00
12:00
Israele ordina l'evacuazione di oltre 20 aree nel sud del Libano

L'esercito israeliano ha ordinato ai residenti di evacuare oltre 20 aree nel sud del Libano.

In una dichiarazione rilasciata su X, il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichai Adraee, ha chiesto ai residenti di diversi villaggi nel Libano meridionale, tra cui Aabbassiyeh e Bint Jbeil, di evacuare a nord del fiume Awali, decine di chilometri a nord del confine israeliano. Lo riportano i media israeliani.

«Le attività di Hezbollah stanno costringendo l'Idf ad agire contro il gruppo», si legge nella dichiarazione, sottolineando che i residenti «devono immediatamente recarsi a nord dell'Awali».

11:48
11:48
Il premier libanese chiede all'ONU aiuti per gli sfollati

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto alle Nazioni Unite di fornire aiuti d'emergenza agli sfollati dopo l'avvio delle operazioni di terra da parte di Israele in Libano.

11:47
11:47
«Non ci sono stati scontri diretti con Hezbollah all'interno del Libano»

Un funzionario della sicurezza israeliano ha affermato che non ci sono stati scontri diretti con Hezbollah all'interno del Libano, contraddicendo le precedenti affermazioni dell'IDF di «pesanti combattimenti» in corso. Lo riporta il Guardian.

I raid delle truppe israeliane nel Libano meridionale, iniziati durante la notte, sono stati «limitati» e hanno interessato solo una breve distanza oltre confine, ha detto il funzionario della sicurezza israeliano, aggiungendo che un'operazione più ampia che abbia come obiettivo la capitale libanese Beirut, colpita da ripetuti attacchi aerei negli ultimi giorni, «non è sul tavolo».

11:36
11:36
ONU: «Servono 400 milioni di aiuti urgenti per gli sfollati a causa degli attacchi in Libano»

Le agenzie delle Nazioni Unite hanno lanciato un appello per oltre 400 milioni di dollari in aiuti urgenti per le centinaia di migliaia di persone sfollate a causa degli attacchi israeliani in Libano, secondo quanto dichiarato dopo un incontro con il Primo Ministro a Beirut.

«Il primo ministro libanese Najib Mikati e il coordinatore umanitario per il Libano Imran Riza hanno lanciato un appello d'emergenza per 426 milioni di dollari per mobilitare risorse urgenti per i civili colpiti dall'escalation del conflitto che ha portato a una crisi umanitaria in Libano», si legge nella dichiarazione.

11:16
11:16
«Attaccata un'altra nave al largo dello Yemen»

Un missile ha danneggiato oggi un'altra nave a nord-ovest della città portuale yemenita di Hodeida, controllata dai ribelli: lo ha reso noto l'agenzia britannica per la sicurezza marittima (Ukmto) poche ore dopo l'annuncio di un precedente attacco con un drone marino contro un'altra nave nella zona.

«La nave è stata attaccata da un missile. La nave ha subito danni. Tutto l'equipaggio è salvo», ha riferito la Ukmto.

10:57
10:57
Lufthansa sospende i voli per Beirut fino al 30 novembre

Lufthansa ha prorogato la sospensione dei voli per Beirut fino al 30 novembre.

09:32
09:32
Houthi: «Attaccate con droni postazioni militari a Tel Aviv»

Il movimento Houthi dello Yemen ha preso di mira le postazioni militari israeliane a Tel Aviv e Eilat con dei droni: lo ha dichiarato il portavoce militare del gruppo, Yahya Saree, in un discorso televisivo, come riporta la stampa internazionale.

09:28
09:28
Israele conferma: «Operazioni segrete in Libano da mesi»

L'esercito israeliano ha pubblicato un documento in cui il comandante dell'unità Aguz conferma per la prima volta che l'IDF ha effettuato operazioni segrete di commando transfrontalieri negli ultimi mesi nel sud del Libano: «Abbiamo iniziato con più operazioni di basso profilo, e oggi entreremo in una manovra più significativa e riporteremo i residenti del nord sani e salvi alle loro case. Questa è una questione fondamentale, è dal 2006 che non operiamo in Libano». Lo riporta Channel 12.

L'IDF ha anche pubblicato la documentazione dei preparativi effettuati dalla 98. divisione in vista del suo ingresso in Libano. Commando, paracadutisti e mezzi corazzati della 7. brigata si sono preparati nelle ultime settimane per l'operazione.

«Dopo molti mesi di manovre nella Striscia di Gaza, dove i combattenti della divisione hanno acquisito competenze ed esperienza operativa, sono andati a nord e stanno ora manovrando nel settore settentrionale dopo aver apportato i necessari aggiustamenti per il combattimento in Libano», ha detto l'IDF.

09:20
09:20
L'IDF: «Ci sono intensi combattimenti nel Libano meridionale»

Il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che sono in corso «intensi combattimenti» nel sud del Libano ed ha invitato i civili a non guidare veicoli nelle aree a sud del fiume Litani fino a nuovo avviso.

«Ci sono intensi combattimenti nel Libano meridionale, in cui i miliziani di Hezbollah stanno usando l'ambiente civile e voi come scudo umano per organizzare attacchi», ha scritto su X il colonnello Avichay Adraee: «Per la vostra sicurezza, vi chiediamo di evitare la circolazione dei veicoli a sud del fiume Litani».

09:16
09:16
L'UNICEF: almeno 80 bambini uccisi, centinaia i feriti

«Sono profondamente preoccupata per il rapido deterioramento della situazione umanitaria in Libano. Nell'ultima settimana, secondo le notizie, almeno 80 bambini sono stati uccisi negli attacchi, mentre altre centinaia sono rimasti feriti. Secondo i rapporti del Governo, il numero di sfollati interni a causa delle violenze è salito a più di un milione, tra cui oltre 300.000 bambini». Lo ha detto la Direttrice generale dell'Unicef, Catherine Russell.

«Migliaia di bambini e famiglie vivono per strada o in rifugi, molti dei quali sono fuggiti dalle loro case senza beni e forniture essenziali. Le condizioni umanitarie peggiorano di ora in ora», ha aggiunto.

«L'Unicef e i nostri partner sono sul campo in Libano per raggiungere bambini e famiglie con un sostegno essenziale. Le nostre squadre - riferisce Russell - stanno consegnando acqua potabile, forniture mediche, materassi e coperte, oltre a kit igienici, dignity kit e per i neonati. Stiamo fornendo servizi di salute e nutrizione, protezione dell'infanzia e sostegno psicosociale ai bambini. Ma con l'intensificarsi della violenza, aumentano anche i bisogni umanitari. Qualsiasi offensiva di terra o ulteriore escalation in Libano peggiorerebbe ulteriormente una situazione catastrofica per i bambini. Un simile esito deve essere evitato a tutti i costi».

L'Unicef continua a chiedere un'urgente cessazione delle ostilità. «Ribadiamo l'invito a tutte le parti a proteggere i bambini e le infrastrutture civili e a garantire che gli attori umanitari possano raggiungere in sicurezza tutti coloro che ne hanno bisogno - in conformità con gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario».

09:13
09:13
Hezbollah: «Presi di mira soldati IDF nel nord di Israele»

Hezbollah ha affermato questa mattina di aver preso di mira due volte i soldati dell'esercito israeliano (Idf) a Metula, nel nord di Israele, dopo l'annuncio dell'Idf la notte scorsa dell'inizio di «operazioni di terra limitate» nel sud del Libano. Il movimento filo-iraniano ha reso noto di aver sparato colpi di artiglieria e razzi contro «truppe nemiche» a Metula, al confine con il Libano.

09:12
09:12
Swiss non vola per Tel Aviv e Beirut

Dopo un'attenta considerazione, Swiss ha deciso di sospendere i voli da e per Tel Aviv fino a giovedì 31 ottobre 2024 compreso. Tutti i voli da e per Beirut saranno cancellati fino a sabato 30 novembre 2024 compreso. «Questa misura mira a fornire una maggiore prevedibilità sia ai nostri passeggeri che all’equipaggio».

I passeggeri interessati verranno contattati direttamente. È offerta la possibilità di riprogrammare gratuitamente il viaggio a una data successiva o di ottenere il rimborso totale del biglietto.

08:30
08:30
IDF: «Colpito un centro di comando e controllo di Hamas, ex scuola dell'UNRWA»

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver colpito la notte scorsa con un «attacco mirato» terroristi di Hamas in un centro di comando e controllo nell'area di Gaza City, nel nord della Striscia di Gaza.

Il centro, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, si trovava all'interno di un complesso che in precedenza fungeva da scuola dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) - la 'Shejaiya' - ed era utilizzato dai terroristi per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf e lo Stato di Israele.

L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che 19 civili sono stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani sulla ex scuola dell'Unrwa, che ospitava sfollati vicino a Gaza City. Wafa afferma che tra le vittime ci sono donne e bambini.

08:29
08:29
Pioggia di razzi (anche) dal Libano

Prosegue senza sosta il lancio di razzi dal Libano verso Israele. L'esercito ha reso noto che in seguito a un allarme aereo scattato alle 7:36 (le 8:36 in Svizzera) nella zona di Metula (nord), sono stati identificati circa 5 razzi provenienti dal Libano, alcuni dei quali sono stati intercettati e altri sono caduti nella zona.

Dopo un allarme alle 7:46 nell'area di Avivim (nord), inoltre, sono stati individuati diversi razzi provenienti dal Libano che sono caduti in aree aperte. Infine, dopo un allarme alle 8:01 sempre a Metula, sono stati identificati diversi razzi provenienti dal Libano, alcuni dei quali sono stati intercettati.

07:58
07:58
Beirut, «colpiti siti di produzione di armi e infrastrutture appartenenti a Hezbollah»

L'esercito israeliano (Idf) ha colpito ieri «siti di produzione di armi e infrastrutture appartenenti a Hezbollah» nel quartiere di Dahieh, a Beirut: lo rende noto l'Idf su Telegram.

«Ieri (lunedì), sotto la direzione dell'intelligence dell'Idf, l'Iaf (l'Aeronautica, ndr) ha condotto attacchi precisi contro diversi impianti di produzione di armi e altre infrastrutture terroristiche di Hezbollah nell'area di Dahieh, a Beirut. Prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, tra cui l'emissione di avvisi ai civili nell'area, l'uso di munizioni precise e la sorveglianza aerea».

«L'organizzazione terroristica di Hezbollah ha intenzionalmente incorporato i suoi impianti di produzione di armi e gli armamenti sotto i centri abitati civili di Beirut, usando la popolazione civile come scudo umano per le sue attività terroristiche - prosegue la nota -. L'Idf continua a colpire l'infrastruttura terroristica di Hezbollah e a degradare le sue capacità militari in Libano, al fine di ripristinare la sicurezza per i cittadini dello Stato di Israele».

07:53
07:53
Operazioni nel sud del Libano guidate dalla 98. Divisione

La 98. Divisione dell'esercito israeliano (Idf) ha iniziato le «operazioni mirate, limitate e localizzate nel Libano meridionale... dopo aver operato per molti mesi nella Striscia di Gaza»: lo rende noto l'Idf su Telegram.

«Nelle ultime settimane, i soldati della 98. Divisione, inclusi i soldati dei Paracadutisti, del Commando e della 7. Brigata, si sono preparati per operazioni mirate, limitate e localizzate nel Libano meridionale, che sono iniziate ieri sera (lunedì) - si legge in un comunicato -. In queste settimane sono stati approvati i piani e i soldati si sono addestrati nell'arena settentrionale».

«Dopo aver operato per molti mesi nella Striscia di Gaza, dove i soldati della divisione hanno acquisito competenze ed esperienza operativa, si sono spostati a nord e stanno ora operando nell'arena settentrionale dopo aver apportato le modifiche necessarie per combattere in Libano», conclude la nota.

07:47
07:47
Almeno 10 morti nel villaggio di Daoudiya

Almeno 10 persone sono morte e altre cinque sono rimaste ferite nella notte in seguito al bombardamento da parte dell'esercito israeliano di una casa nel villaggio di Daoudiya, nel sud del Libano: lo riporta l'agenzia di stampa nazionale libanese (Nna) citata da Al Jazeera. Secondo l'agenzia tutte le vittime appartenevano alla stessa famiglia.

07:46
07:46
Pacchetto USA di aiuti umanitari ai palestinesi

Gli Stati Uniti hanno annunciato un pacchetto da 336 milioni di dollari in assistenza umanitaria per i palestinesi di Gaza e della Cisgiordania. «L'assistenza offre aiuti umanitari salvavita» e «la logistica per gli sfollati di Gaza per aiutarli a prepararsi ai prossimi mesi invernali», afferma il Dipartimento di Stato. Dall'ottobre del 2023 gli Stati Uniti hanno annunciato complessivamente aiuti umanitari per un miliardo ai palestinesi.

06:18
06:18
Il punto alle 06.00

L'operazione di terra israeliana nel sud del Libano è iniziata. Poco prima delle 2 del mattino (ora svizzera) è arrivato l'annuncio ufficiale delle forze armate israeliane, secondo cui, «in conformità con la decisione del livello politico, sono state avviate incursioni terrestri limitate, localizzate e mirate basate su intelligence precisa contro obiettivi terroristici e infrastrutture di Hezbollah nel Libano meridionale. Questi obiettivi si trovano in villaggi vicini al confine e rappresentano una minaccia immediata per le comunità israeliane nel nord di Israele». L'esercito, si legge in una nota, «opera secondo un piano metodico stabilito dallo Stato Maggiore e dal Comando Settentrionale, per il quale i soldati si sono addestrati e preparati negli ultimi mesi», l'operazione non punta a occupare il sud del Libano.

L'operazione «Northern Arrows» («Frecce del Nord») «continuerà in base alla valutazione della situazione e parallelamente al combattimento a Gaza e in altri scenari». L'esercito «continua a operare per raggiungere gli obiettivi della guerra e fa tutto il necessario per difendere i cittadini di Israele e riportare i cittadini del nord di Israele alle loro case».

L'aeronautica israeliana ha intercettato un drone sul Mediterraneo, a decine di chilometri di distanza dalla costa di Israele. Lo ha detto l'IDF. Almeno 10 missili sono entrati nel nord di Israele dal Libano. Alcuni sono stati intercettati, mentre altri sono caduti.

Aerei israeliani hanno effettuato un attacco con droni nel sud del Libano contro la casa di Mounir Maqdah, leader delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa, il braccio armato di Fatah. Lo riferisce L'Orient-Le Jour. Nell'operazione, è stato colpito un edificio nel campo di rifugiati palestinesi di Ain El-Hilweh vicino a Sidone. Lo riporta Times of Israel, citando Reuters. Il campo è il più grande di quelli palestinesi nel Paese. Sono almeno 13 i morti.

Almeno tre civili sono morti negli attacchi israeliani vicino Damasco. Lo riportano i media siriani. Il ministero della Difesa siriano ha messo in evidenza che l'aggressione israeliana, effettuata con missile e droni, ha causato «la morte di tre civili, il ferimento di altri nove e provocato importanti danni materiali. I nostri sistemi di difesa aerea hanno intercettato la maggior parte dei missili e de i droni», ha aggiunto il dicastero di Damasco. Secondo i media locali, le difese aeree siriane avrebbero intercettato «obiettivi ostili» nei pressi della capitale siriana. La TV di Stato siriana comunica che un giornalista è stato ucciso nei raid.  

Suonano le sirene di allarme nel nord di Israele, nell'area di Metula.

Il via libera USA

Le operazioni «limitate per distruggere l'infrastruttura di Hezbollah che potrebbe essere utilizzata per minacciare i cittadini israeliani» sono «in linea con il diritto di Israele di difendere i propri cittadini e di riportare i civili nelle loro case in sicurezza». Lo afferma un portavoce del consiglio alla Sicurezza nazionale americano, citato dai media USA. «Sappiamo che l'espansione della missione può essere un rischio e continueremo a discuterne con gli israeliani. E in definitiva, una risoluzione diplomatica è l'unico modo per raggiungere stabilità e sicurezza durature lungo il confine tra Israele e Libano», ha aggiunto.

Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, ha avuto una conversazione telefonica con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, durante la quale hanno discusso le operazioni israeliane e dello smantellare l'infrastruttura di attacco lungo il confine così che Hezbollah non possa condurre attacchi in stile 7 ottobre fra le comunità del nord di Israele. Austin «ha riaffermato che la soluzione diplomatica è necessaria per assicurare che i civili possano tornare in sicurezza nelle loro abitazioni», si legge in una nota nella quale si precisa che il capo del Pentagono e Gallant hanno parlato delle «serie conseguenze per l'Iran nel caso in cui decidesse di lanciare un attacco diretto contro Israele».