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«Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione affinché tutti gli ostaggi tornino e ci assicureremo che Hamas non sia a Gaza nel "giorno dopo"» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:03
22:03
I curdi siriani condannano i «crimini contro i civili»
L'amministrazione curda semi-autonoma della Siria ha condannato le violenze contro i civili sulla costa mediterranea del Paese, dove si sono verificate uccisioni di massa ai danni della comunità alawita.
L'amministrazione curda nel nord e nell'est della Siria «condanna fermamente i crimini commessi contro il nostro popolo sulla costa e sottolinea che queste pratiche ci riportano a un periodo oscuro che il popolo siriano non vuole rivivere», ha affermato in una dichiarazione in cui si chiede che i responsabili siano perseguiti.
17:29
17:29
Israele blocca la fornitura di elettricità a Gaza
Il ministro dell'Energia israeliano Eli Cohen ha ordinato alla Israel Electric Corporation di interrompere la fornitura di energia elettrica alla Striscia di Gaza, una mossa che sembra voler aumentare la pressione su Hamas, che ha in mano ancora 59 ostaggi israeliani. Lo scrive il Times of Israel.
«Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione affinché tutti gli ostaggi tornino e ci assicureremo che Hamas non sia a Gaza nel 'giorno dopo'», ha dichiarato Cohen in un videomessaggio.
Questa decisione arriva dopo che Israele ha annunciato il blocco dell'ingresso degli aiuti umanitari e altre merci a Gaza, accusando Hamas di rifiutare una proposta per prolungare la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi. Israele ha inoltre minacciato «ulteriori conseguenze» e un possibile ritorno alla guerra.
Il primo ministro Benyamin Netanyahu aveva dichiarato la scorsa settimana di essere pronto ad aumentare la pressione su Hamas e non aveva escluso un'interruzione totale dell'elettricità se il gruppo non cambierà posizione nei negoziati.
16:16
16:16
Damasco crea una commissione d'inchiesta sulle stragi civili
La presidenza siriana ha annunciato la creazione di una «commissione d'inchiesta» indipendente per indagare sui massacri di civili avvenuti nel Paese, secondo un comunicato. L'iniziativa arriva in risposta alle crescenti pressioni internazionali dopo le segnalazioni di esecuzioni sommarie e violenze attribuite alle forze di sicurezza siriane ai danni di civili alawiti.
15:31
15:31
Auto esplode in autostrada a sud di Tel Aviv, due feriti
Due persone sono rimaste ferite per l'esplosione di un'auto sull'autostrada Ayalon a Tel Aviv, all'altezza dello svincolo La Guardia. Tra le vittime si conta anche l'ex sindaco di Bat Yam. Entrambi sono stati trasportati al Wolfson Hospital.
La deflagrazione è stata causata da un ordigno, scrive Ynet, mentre diversi resoconti sui media israeliani affermano che uno dei feriti dell'autobomba è Shlomo Lahiani, ex sindaco di Bat Yam, un sobborgo a sud della città.
Secondo quanto riferito, Lahiani - sindaco dal 2003 al 2014 - è rimasto leggermente ferito quando la sua auto è esplosa sull'autostrada. La polizia ha concluso in ogni caso che l'esplosione non è correlata al terrorismo, secondo Channel 12.
L'ex sindaco, 58 anni, è stato incarcerato nel 2015 dopo essersi dichiarato colpevole di reati fiscali e di aver accettato tangenti, ed è stato preso di mira con autobombe già nel 2021 e 2024, entrambe scoperte prima che esplodessero, secondo quanto riferisce Kan.
14:47
14:47
Smotrich: «Stiamo creando un'agenzia che sovrintenderà all'esodo palestinese da Gaza»
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha dichiarato che il governo, sotto la guida del primo ministro Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Israel Katz, sta lavorando per creare un'«amministrazione per la migrazione» che sovrintenderà all'esodo dei residenti palestinesi dalla Striscia di Gaza. Lo scrivono i media israeliani.
Rivolgendosi al Caucus della Terra di Israele alla Knesset, Smotrich ha affermato che la questione del bilancio per il piano «non sarà un ostacolo» e ha definito il compito logisticamente «complesso»: «Se facciamo uscire 5000 gazawi al giorno, ci vorrà un anno», ha spiegato.
Secondo il sito d'informazione con sede nello Stato ebraico Ynet, la ministra degli Insediamenti e dei Progetti Nazionali Orit Strook, membro del partito di estrema destra Sionismo Religioso di Smotrich, ha dichiarato che la rimozione della minaccia alla sicurezza proveniente da Gaza non può essere raggiunta «se non attraverso un piano di migrazione volontaria».
In un'intervista a «Meet the Press» su Channel 12 il mese scorso, Smotrich aveva affermato che Israele è attivamente in contatto con Washington per discutere l'attuazione del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per trasferire i residenti della Striscia di Gaza all'estero, in una mossa che molti analisti hanno definito equivalente a una «pulizia etnica».
«Il processo di emigrazione da Gaza inizierà nelle prossime settimane», aveva dichiarato Smotrich. «I gazawi non avranno nulla da cercare a Gaza nei prossimi 10-15 anni. Dopo che riprenderemo i combattimenti e tutta Gaza sembrerà Jabalia, non avranno più nulla da cercare lì».
14:44
14:44
«Le uccisioni di civili in Siria devono cessare immediatamente»
Le uccisioni di civili in Siria «devono cessare immediatamente»: lo afferma in un comunicato Volker Turk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.
10:25
10:25
Gli USA vietano all'Iraq l'acquisto di energia dall'Iran: «Non permettiamo a Teheran di guadagnare»
L'Iraq non potrà più acquistare elettricità e gas iraniani, che sono sotto sanzioni. Gli Stati Uniti hanno infatti sospeso una speciale esenzione precedentemente accordata all'Iraq dalle sanzioni imposte a Teheran, secondo quanto rivelato dal portavoce dell'ambasciata americana a Baghdad.
«L'8 marzo il Dipartimento di Stato (Usa) non ha rinnovato l'esenzione all'Iraq dal divieto di acquistare energia dall'Iran», ha detto il portavoce della sede diplomatica americana, aggiungendo che la decisione «assicura che non permetteremo all'Iran di trarre alcun sostegno economico o finanziario».
09:42
09:42
«I siriani possono vivere insieme»
«Possiamo vivere insieme», ha dichiarato il presidente ad interim della Siria, Ahmad Sharaa, in un appello a tutti i siriani perché ritrovino la pace e l'unità nazionale, dopo i sanguinosi scontri e le stragi di alawiti degli ultimi giorni, che hanno lasciato sul terreno circa 1000 morti.
«Quello che sta succedendo nel Paese», ha detto Sharaa, parlando da una moschea a Damasco, «è fra le sfide che erano prevedibili». Ma «dobbiamo preservare l'unità nazionale e la pace civile per quanto possibile. E, a Dio piacendo, (noi siriani) potremo vivere insieme in questo Paese», ha aggiunto il presidente ad interim, ex jihadista, che ha guidato la riconquista della Siria da parte delle milizie di opposizione che in dicembre scorso ha provocato la caduta del regime degli Assad e la fuga di Bashar al Assad con la famiglia in Russia.
Secondo dati dell'Ong Osservatorio siriano dei Diritti umani, negli ultimi tre giorni gli scontri armati fra le forze di sicurezza e miliziani alawiti - la minoranza sciita che sosteneva il regime di Bashar al Assad -, accompagnati da stragi di civili, hanno provocato in totale circa mille morti, di cui 745 civili alawiti.
08:22
08:22
Hamas conferma: colloqui diretti con funzionari USA
I rappresentanti di Hamas hanno tenuto colloqui diretti con funzionari statunitensi a Doha prima della conclusione della prima fase dell'accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ha dichiarato il portavoce dell'Ufficio Politico di Hamas, Taher Al-Nunu.
"Abbiamo tenuto diversi incontri con funzionari statunitensi a Doha. Ciò è avvenuto prima della fine della prima fase dell'accordo su Gaza", ha affermato Al-Nunu in un'intervista all'emittente Al Qahera Al Ekhbariya ripresa dall'agenzia Tass.
08:22
08:22
«Hamas rilascerebbe alcuni ostaggi vivi per 2 mesi di tregua»
Hamas ha accettato di rilasciare alcuni ostaggi vivi in cambio di un'estensione di due mesi della prima fase del cessate il fuoco a Gaza, riferisce la rete saudita Al Hadath citata dal Times of Israel.
Secondo fonti anonime, i recenti progressi nei negoziati al Cairo hanno portato alla decisione di Israele di inviare una squadra negoziale in Qatar lunedì, come annunciato ieri sera dall'Ufficio del Primo Ministro.
07:39
07:39
Il punto alle 7.30
Hamas ha reso noto che i suoi funzionari hanno incontrato il capo dell'agenzia di intelligence generale egiziana, Hassan Mahmoud Rashad, al Cairo, per discutere dei progressi nell'attuazione del cessate il fuoco a Gaza.
«La delegazione ha sottolineato la necessità di aderire a tutti i termini dell'accordo, di procedere immediatamente all'avvio dei negoziati per la seconda fase, di aprire i valichi di frontiera e di consentire l'ingresso di materiali di soccorso a Gaza senza restrizioni o condizioni», ha affermato il movimento, come riporta al-Jazeera.
Hamas ha inoltre sostenuto la proposta guidata dall'Egitto per la ricostruzione di Gaza, inclusa la sua richiesta di un governo di transizione per gestire il territorio fino a quando non si potranno tenere le elezioni.
L'inviato statunitense per il Medio Oriente, Steve Witkoff, sarà a Doha martedì per tentare di raggiungere un nuovo accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco fra Israele e Hamas. Lo riporta Axios, citando alcune fonti. Witkoff volerà a Doha dopo aver partecipato all'incontro fra i funzionari americani e quelli ucraini in Arabia Saudita.
Da parte sua, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel di non essere a conoscenza di alcun progresso nei colloqui relativi alla seconda fase.