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Israele: «Colpiti obiettivi militari Houthi nello Yemen»

Il raid in risposta a un missile lanciato verso lo Stato Ebraico dai ribelli yemeniti – Il leader siriano Abu Mohammad al-Jolani, intanto, parla di nuova Costituzione – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Israele: «Colpiti obiettivi militari Houthi nello Yemen»
Red. Online
19.12.2024 06:18
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Medici Senza Frontiere: «Gaza è una trappola mortale»

I ripetuti attacchi militari di Israele contro i civili palestinesi negli ultimi 14 mesi, lo smantellamento del sistema sanitario e di altre infrastrutture essenziali, il soffocante assedio e la negazione sistematica dell'assistenza umanitaria stanno distruggendo la vita a Gaza. È quanto emerge dal nuovo rapporto internazionale di Medici Senza Frontiere (Msf) Gaza è una trappola mortale.

Msf chiede a tutte le parti - ancora una volta, con urgenza - un cessate il fuoco immediato per salvare vite umane e agevolare il flusso degli aiuti umanitari. Israele deve fermare i suoi attacchi mirati e indiscriminati contro i civili e i suoi alleati devono agire subito per proteggere le vite dei palestinesi e rispettare le regole della guerra.

«Le persone a Gaza lottano per la sopravvivenza in condizioni apocalittiche, ma nessun luogo è sicuro, nessuno è risparmiato e non c'è via d'uscita da questa enclave distrutta. La recente offensiva militare nel nord della Striscia è un chiaro esempio della guerra brutale che le forze israeliane stanno conducendo a Gaza e stiamo assistendo a chiare evidenze di pulizia etnica dal momento che i palestinesi vengono sfollati con la forza, messi in trappola e bombardati», dichiara Christopher Lockyear, segretario generale di Msf che ha visitato Gaza all'inizio di quest'anno. «Tutto quello che le nostre équipe mediche hanno visto sul campo durante questo conflitto è coerente con le descrizioni fornite da un numero crescente di esperti legali e organizzazioni secondo cui a Gaza è in corso un genocidio. Pur non avendo l'autorità legale per stabilire l'intenzionalità, le evidenze della pulizia etnica e la devastazione in corso - tra cui uccisioni di massa, gravi lesioni fisiche e mentali, sfollamento forzato e condizioni di vita impossibili per i palestinesi sotto assedio e sotto i bombardamenti - sono innegabili».

In risposta ai terribili attacchi condotti da Hamas e da altri gruppi armati in Israele il 7 ottobre 2023 - in cui sono state uccise 1.200 persone e 251 sono state prese in ostaggio - le forze israeliane stanno schiacciando l'intera popolazione di Gaza. Secondo il ministero della Sanità, la guerra totale di Israele contro Gaza ha ucciso più di 45.000 persone, tra cui 8 membri dello staff di Msf. Il numero di morti legati alla guerra è probabilmente molto più alto a causa dell'impatto del collasso del sistema sanitario, delle epidemie e dell'accesso fortemente limitato a cibo, acqua e rifugi.

All'inizio di quest'anno le Nazioni Unite hanno stimato che più di 10.000 corpi sarebbero rimasti sepolti sotto le macerie. Le forze israeliane hanno impedito l'ingresso nella Striscia di beni essenziali come cibo, acqua e forniture mediche, oltre a bloccare, negare e ritardare l'assistenza umanitaria, come documentato nel rapporto di Msf. Circa 1,9 milioni di persone - il 90% dell'intera popolazione della Striscia - sono state sfollate con la forza, e molte sono state costrette a spostarsi più volte, si legge nel rapporto.

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Il punto alle 6

In Siria sarà una commissione di esperti di diritto a scrivere la futura Costituzione: lo ha dichiarato il nuovo leader siriano, Abu Mohammad al-Jolani, intervistato dalla BBC. Per tutta l'intervista, il leader, il cui vero nome è Ahmed al-Sharaa, dismessa la tuta militare, era vestito in giacca scura e camicia celeste e ha cercato, con toni calmi e concilianti, di rassicurare quanti non si fidano di lui e dei suoi e di convincere della sincerità della sua annunciata rottura con il passato jihadista e qaedista.

 L'aeronautica israeliana, intanto, ha affermato di avere intercettato un missile proveniente dallo Yemen, mentre le sirene suonavano in tutto il centro di Israele. L'IAF «ha intercettato un missile lanciato dallo Yemen prima che attraversasse il territorio israeliano», ha affermato l'esercito in una dichiarazione, aggiungendo che le sirene di allarme sono state suonate a causa «della possibilità di caduta di detriti dall'intercettazione». È la seconda volta questa settimana che l'esercito israeliano intercetta un missile dallo Yemen. La prima volta lunedì scorso, un lancio in seguito rivendicato dai ribelli Houthi.

Una serie di attacchi aerei, di conseguenza, ha preso di mira nelle prime ore del mattino la capitale dello Yemen, Sanaa, secondo quanto riferisce AP. Israele ha dichiarato di aver colpito «obiettivi militari» appartenenti ai ribelli Houthi dello Yemen dopo aver appunto intercettato un missile lanciato dal gruppo ribelle. «L'IDF - si legge in una nota - ha condotto attacchi precisi su obiettivi militari Houthi nello Yemen, inclusi porti e infrastrutture energetiche a Sana'a, che gli Houthi hanno utilizzato in vario modo a scopi militari». E ancora: «Poco tempo fa, in seguito all'approvazione dei piani di attacco da parte del ministro della Difesa israeliano Israel Katz, i jet da combattimento dell'IAF, con la direzione della direzione dell'intelligence e della marina israeliana, hanno colpito obiettivi militari appartenenti al regime terroristico Houthi sulla costa occidentale dello Yemen e nell'entroterra». Quindi, il monito: «Israele non esiterà ad agire per difendere se stesso e i suoi cittadini dagli attacchi Houthi».

Un canale mediatico appartenente agli Houthi ha affermato che gli attacchi hanno colpito centrali elettriche, un porto e un impianto petrolifero.