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Hamas: «La battaglia è ancora all'inizio, il meglio deve ancora venire»

È quanto ha detto oggi a Beirut Osama Hamdan, rappresentante di Hamas, in una conferenza stampa – Dura presa di posizione del re di Giordania Abdullah II: «Le violazioni israeliane porteranno la regione verso l'esplosione» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Hamas: «La battaglia è ancora all'inizio, il meglio deve ancora venire»
Red. Online
14.11.2023 06:39
22:49
22:49
Un gruppo di 40 cittadini russi evacuato da Gaza

Un terzo gruppo di cittadini russi, 40 persone, sono stati evacuati da Gaza in Egitto attraverso il valico di Rafah. Ne dà notizia il ministero delle emergenze russo citato dalla Tass.

20:51
20:51
«Completato lo sgombero dell'ospedale al-Quds»

Lo sgombero dell'ospedale al-Quds di Gaza è stato completato oggi. Lo ha reso noto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. In un incontro con la stampa Hagari ha fatto appello «ai terroristi che ancora si trovano in altri ospedali affinche' si arrendano». La loro presenza all'interno di ospedali rappresenta, secondo Hagari, un crimine di guerra. Il portavoce ha anche affermato che l'esercito è riuscito oggi ad assumere il controllo nel campo profughi di Shati, che ha definito «il cuore del terrorismo».

20:37
20:37
«Le azioni Hamas non diminuiscono la responsabilità di Israele»

«Non sosteniamo attacchi agli ospedali», «gli ospedali e pazienti devono essere protetti», «le azioni di Hamas non diminuiscono la responsabilità di Israele nella protezione dei civili»: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby in un briefing a bordo dell'Air Force One che sta portando Joe Biden a San Francisco per il vertice con il presidente cinese.

20:37
20:37
«Fuori uso 22 ospedali su 36 nella Striscia di Gaza»

Nella Striscia di Gaza sono fuori uso 22 ospedali su 36. Lo riferisce l'ufficio dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nei territori palestinesi su X.

«Più della metà degli ospedali di Gaza non funziona a causa della mancanza di carburante, dei danni, degli attacchi e dell'insicurezza. I 14 ospedali rimasti aperti hanno a malapena le scorte necessarie per sostenere interventi chirurgici critici e salvavita e fornire cure ospedaliere, comprese quelle intensive», ha scritto l'Oms.

19:07
19:07
Il capo dello Shin Bet in Egitto per l'accordo sugli ostaggi

Il capo dello Shin Bet (Sicurezza interna israeliana) Ronen Bar è in Egitto dove sta incontrando ufficiali di alto livello per promuovere l'accordo sugli ostaggi. Lo ha riferito Haaretz.

16:52
16:52
Hamas: «La battaglia è ancora all'inizio, il meglio deve ancora venire»

«Siamo ancora all'inizio della battaglia e il meglio deve ancora venire»: lo ha detto oggi a Beirut Osama Hamdan, rappresentante di Hamas in Libano durante una conferenza stampa. «Le perdite degli occupanti terroristi sionisti sono centinaia tra soldati morti e feriti, ufficiali e sottufficiali, e oltre 180 tra carri armati e veicoli militari distrutti in sole due settimane», ha aggiunto Hamdan.

16:37
16:37
Arrivati in Egitto da Rafah 220 stranieri e 4 palestinesi feriti

Proseguono attraverso i valichi tra Egitto e Striscia di Gaza l'evacuazione degli stranieri e dei feriti e l'invio di aiuti verso la Striscia di Gaza.

Secondo fonti della Mezzaluna Rossa e della sicurezza raggiunte dall'ANSA, da questa mattina sono arrivati in Egitto, attraverso il valico di Rafah, 220 tra cittadini stranieri e persone con doppia nazionalità, 4 palestinesi feriti e 4 loro accompagnatori.

In direzione opposta sono transitati, dal valico di Al-Awja, 117 camion con aiuti umanitari. Sono dirette a Gaza 20 ambulanze fornite dalla Turchia arrivate su una nave umanitaria e 80 tonnellate di aiuti umanitari da Arabia Saudita, Kuwait e Qatar arrivate in aereo all'aeroporto di Al-Arish, capoluogo del Sinai.

16:30
16:30
Hamas: «Abbiamo il controllo della situazione nella Striscia»

«Hamas e le Brigate Izzeddin al Qassam hanno il controllo della situazione operativa e di combattimento nella Striscia di Gaza e rispondono agli attacchi del nemico 24 ore su 24, seguendo i piani di difesa preparati attentamente»: è quanto ha detto oggi a Beirut Osama Hamdan, rappresentante di Hamas in Libano durante una conferenza stampa.

16:21
16:21
«Antonio Guterres non merita di guidare l'ONU»

Antonio Guterres «non merita» di guidare l'Onu: lo afferma il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, a Ginevra con una delegazione dei familiari dei rapiti, dopo le polemiche con il segretario generale delle Nazioni Unite nei giorni scorsi.

15:43
15:43
Israele: «Non abbiamo prove che gli ostaggi siano in vita»

Israele afferma di non aver avuto «prove» che gli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza siano «in vita». Il ministro degli Esteri Eli Cohen, a Ginevra con una delegazione dei familiari dei rapiti, ha spiegato che la Croce Rossa non li ha incontrati.

14:50
14:50
Lettera di 400 dirigenti USA contro il sostegno a Israele

Cresce il dissenso interno all'amministrazione Biden per il suo sostegno a Israele nella guerra a Gaza. Più di 400 esponenti di nomina politica e membri dello staff di circa 40 agenzie governative, scrive il New York Times, hanno inviato oggi una lettera di protesta al presidente sollecitandolo a chiedere urgentemente un cessate il fuoco immediato nella Striscia e a spingere Israele a consentire l'arrivo degli aiuti umanitari nel territorio palestinese. Si tratta dell'ultima di varie lettere di protesta inviate da dirigenti di vari rami dell'amministrazione Biden.

Tra queste, tre promemoria interni al segretario di Stato Antony Blinken firmati da decine di dipendenti del dipartimento di Stato e una lettera aperta firmata da oltre 1000 dipendenti dell'agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid).

I firmatari della lettera e di quella che circola tra i dipendenti dell'Usaid sono anonimi, spiega la missiva, per «la nostra sicurezza personale e il rischio di perdere potenzialmente il nostro lavoro». Benché l'amministrazione Biden abbia recentemente iniziato a esprimere preoccupazione per l'elevato numero di civili palestinesi uccisi, esortando allo stesso tempo Israele a mostrare moderazione, queste critiche non sembrano placare gli animi nel governo americano.

La lettera inizia denunciando gli attacchi del 7 ottobre da parte di Hamas, per poi esortare Biden a fermare lo spargimento di sangue causato dalla campagna militare di ritorsione di Israele a Gaza. «Sollecitiamo il presidente Biden a chiedere urgentemente un cessate il fuoco e una de-escalation dell'attuale conflitto garantendo l'immediato rilascio degli ostaggi israeliani e dei palestinesi detenuti arbitrariamente; il ripristino di acqua, carburante, elettricità e altri servizi di base; e il passaggio di adeguati aiuti umanitari alla Striscia di Gaza», recita il testo. La maggior parte dei firmatari sono incaricati politici di varie fedi che lavorano nel governo, dal consiglio di sicurezza nazionale all'Fbi e al Dipartimento di Giustizia.

14:50
14:50
«Controlliamo le istituzioni governative di Hamas»

Le sedi di diverse istituzioni governative di Hamas a Gaza sono passate negli ultimi giorni nelle mani dell'esercito israeliano, secondo quanto ha annunciato il portavoce militare. In particolare soldati della Brigata Golani e della 7ma Brigata hanno preso il controllo degli edifici del Parlamento e del governo di Hamas, nonché del comando della polizia e della facoltà di ingegneria «che era usata per la produzione e lo sviluppo di armamenti».

Anche la residenza del governatore è passata sotto il controllo di Israele. In quell'edificio, secondo il portavoce, si trovavano uffici dell'ala militare e della polizia di Hamas.

14:04
14:04
Israele apre un'inchiesta sugli stupri del 7 ottobre

La polizia ha annunciato - dopo le indagini delle settimane scorse - di aver aperto una inchiesta sui «numerosi» casi di stupri avvenuti ai danni di israeliane da parte dei miliziani di Hamas durante l'attacco dello scorso 7 ottobre. Lo segnalano i media.

11:55
11:55
Scontri in Cisgiordania: i morti salgono a 7

Continua a salire il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi oggi a Tulkarem nel corso di scontri a fuoco con l'esercito israeliano. Secondo la agenzia di stampa palestinese Wafa il numero complessivo dei morti è salito adesso a sette, mentre i feriti sono almeno dodici.

Intanto un altro palestinese è stato colpito a morte presso Hebron dopo che, secondo i media israeliani, la scorsa notte ha cercato di accoltellare un soldato. In precedenza aveva scritto su Facebook di ''anelare al martirio''.

11:54
11:54
Drone di Hezbollah si impiglia su un albero del sud del Libano

Un drone di Hezbollah si è impigliato in un albero del sud del Libano a pochi chilometri dalla linea del fronte tra Hezbollah e Israele.

Lo riferiscono media locali mostrando foto dell'aereo senza pilota finito nella chioma di un albero della zona di Arqub, nel settore orientale della linea di demarcazione tra Libano e Israele. I media affermano che l'esercito libanese è intervenuto per recuperare il drone e che questo apparteneva a Hezbollah.

10:54
10:54
Ripetuti bombardamenti israeliani nel sud del Libano

L'artiglieria israeliana sta ripetutamente bombardando, dalle prime ore del giorno, zone del sud del Libano a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi contro località abitate da civili.

Lo riferiscono fonti militari libanesi e media locali, secondo cui i raid israeliani sono concentrati sulle località di Naqura e Labbune nel settore occidentale del fronte di guerra tra Hezbollah e Israele, e nelle località di Markaba, Tayr Harfa e Rabb Thalathin, nel settore orientale.

10:53
10:53
Dall'Iraq il primo video della studentessa israeliana rapita 9 mesi fa

Un canale televisivo iracheno ha trasmesso nelle ultime ore il primo video della 38.enne studentessa di dottorato israelo-russa, Elizabeth Tsurkov, da quando è stata rapita nove mesi fa a Baghdad.

Le autorità israeliane hanno finora accusato una milizia filo-iraniana, le Brigate Hezbollah, di essere responsabile del rapimento della ricercatrice, ma questo gruppo, legato agli Hezbollah libanesi, ha sempre smentito ogni coinvolgimento nella vicenda.

La notizia del rapimento della giovane donna era stata data all'inizio di luglio dalle autorità israeliane. Il governo iracheno si è limitato ad annunciare l'apertura di una inchiesta.

Tsurkov, entrata in Iraq probabilmente con passaporto russo, era stata rapita a fine marzo nella capitale irachena. Ieri sera, il canale televisivo iracheno Arrabiya ha trasmesso il filmato, ripreso dagli account Telegram delle milizie irachene filo-iraniane. Nel video di circa 4 minuti, la donna parla in ebraico guardando la telecamera con indosso una maglietta nera.

L'ostaggio parla della guerra in corso a Gaza e afferma di essere prigioniera da sette mesi senza però fare riferimenti ai suoi rapitori o al paese in cui si trova. Tsurkov nel video afferma di essere una spia israeliana per il Mossad e la Cia e di aver operato in Iraq e in Siria. E afferma che finora non è stato fatto nulla per la sua liberazione.

La donna era affiliata all'Università americana di Princeton e collaborava, tra l'altro, con il Newsline Institute statunitense e il Forum for Regional Thinking israelo-palestinese di Gerusalemme.

10:48
10:48
Uccisa parrocchiana di Gaza, era uscita per vedere la sua casa

Uscire dal compound della parrocchia cattolica di Gaza è in questi giorni un grandissimo rischio. Ilham Farah, 84 anni, da settimane rifugiata nella Sacra Famiglia, ieri è uscita per andare a vedere la sua casa. Un cecchino l'ha uccisa - riferisce Tv2000 - e nessuno della parrocchia cattolica ha potuto recuperare il suo corpo perché è troppo pericoloso.

Ilham, cristiana, operatrice della parrocchia che in questi giorni è il rifugio di alcune centinaia di persone, era un insegnante di musica molto popolare a Gaza. Era figlia di Hanna Farah, conosciuto poeta palestinese.

10:48
10:48
La soldatessa Noa Marciano, rapita da Hamas, è morta

Il video di una soldatessa israeliana di 19 anni, Noa Marciano, rapita da Hamas il 7 ottobre, è stato diffuso sui social e mostra la giovane che si identifica e dice di essere trattenuta da quattro giorni. Il filmato, come riporta Bbc, poi mostra il corpo ucciso di una giovane donna.

Le Brigate Izzedine al-Qassam, il braccio militare di Hamas, affermano che Marciano è stata uccisa in un attacco aereo israeliano il 9 novembre. Il portavoce dell'esercito israeliano per ora conferma il rapimento ma non la morte.

Il filmato integrale mostra la giovane che legge un testo e alla fine viene mostrato il suo cadavere. Come riporta Haaretz, la 19enne prestava servizio come osservatore dell'esercito in una base vicino al Kibbutz Nahal Oz.

L'Idf ha dichiarato di aver inviato degli agenti a parlare con la famiglia di Marciano dopo la pubblicazione del video.

10:15
10:15
L'esercito israeliano annuncia la sospensione delle attività in due rioni di Gaza

Una sospensione delle attività militari per quattro ore, fra le 10 e le 14 locali (tra le 9 e le 13 in Svizzera) è stata annunciata oggi dal portavoce militare israeliano Avichai Adraee, che si esprime in arabo su X.

La popolazione dei rioni indicati viene sollecitata ad approfittare di questa decisione per spostarsi nel sud della Striscia, oltre il Wadi Gaza, così come hanno già fatto centinaia di migliaia di palestinesi nelle ultime settimane.

La principale arteria di Gaza, la Sallah-a-din, potrà essere percorsa in condizioni di sicurezza da nord a sud dalle 9 alle 16 locali, ha aggiunto Adraee secondo cui "Hamas ha perso il controllo nel nord della Striscia".

10:09
10:09
Blinken ai diplomatici USA critici sulla guerra: «Vi ascolto»

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, con una lettera risponde alle critiche sulla gestione della crisi in Medio Oriente da parte dell'amministrazione Biden, mosse da una parte del corpo diplomatico.

Blinken, riporta il Washington Post, assicura che il Dipartimento di stato non resterà sordo di fronte ai timori espressi: "Stiamo ascoltando quelli che non sono d'accordo con l'approccio che stiamo seguendo", scrive il segretario di Stato.

In un memo diffuso da Politico la scorsa settimana, una parte dello staff del dipartimento di Stato Usa aveva espresso un forte dissenso sulla gestione della guerra da parte americana, sostenendo, tra le altre cose, che gli Stati Uniti dovrebbero "criticare pubblicamente le violazioni da parte di Israele delle norme internazionali, come l'incapacità di limitare le operazioni offensive a obiettivi militari legittimi".

09:28
09:28
«179 sepolti in una fossa comune all'ospedale Al-Shifa»

Il direttore dell'ospedale Al-Shifa di Gaza, vicino al quale si combatte, ha affermato che «179 corpi» sono stati sepolti in una «fossa comune» all'interno della struttura.

09:27
09:27
«Israele e Hamas sono vicini a un accordo per il rilascio di alcuni ostaggi»

Israele ed Hamas sarebbero vicini ad un accordo sugli ostaggi che potrebbe portare alla liberazione di gran parte delle donne e dei bambini rapiti dai miliziani il 7 ottobre. Questo in cambio del rilascio di donne e giovani palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.

Lo riporta il Washington Post citando un alto funzionario israeliano. L'intesa - scrive il quotidiano - potrebbe essere annunciata nel giro di qualche giorno se verranno sciolti gli ultimi nodi.

Secondo quanto scrive il Washington Post, Israele vorrebbe il rilascio dei 100 ostaggi tra donne e bambini in mano ad Hamas. Ma al momento Hamas sarebbe pronta a liberarne non più di 70. Mentre il numero di donne e giovani palestinesi che potrebbero essere rilasciati, scrive il Washington Post, non è ancora chiaro. Ad essere detenuti nelle carceri israeliane tra donne e giovani sarebbero circa 120 persone.

08:55
08:55
«Le bombe di Israele su Gaza? Gravi come gli attacchi di Hamas»

Il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, ha sostenuto ieri sera a Brasilia che i bombardamenti israeliani che hanno provocato più di 11.000 morti a Gaza sono «altrettanto gravi» degli attacchi «terroristici» sferrati contro il territorio israeliano il 7 ottobre, con 1.200 morti, dal gruppo Hamas.

Durante una cerimonia a Brasilia, riferisce il quotidiano O Globo, il capo dello Stato ha inoltre criticato soprattutto l'alto numero di bambini e di donne uccisi nella guerra, nonché gli attacchi contro strutture mediche - come gli ospedali - che oltre a pazienti e medici ospitano migliaia di civili.

Lula si è poi chiesto «perché (Israele) sta uccidendo persone innocenti, senza alcun criterio», aggiungendo che «l'idea di lanciare bombe dove ci sono bambini, dove ci sono ospedali, con il pretesto che lì c'è un terrorista, non ha una giustificazione. Prima - ha concluso - si salvino i bambini e le donne, poi si combatta con chi vuole combattere».

La Confederazione israeliana del Brasile (Conib) ha criticato le dichiarazioni del presidente Lula, definendole in una nota «sbagliate e pericolose».

Secondo la Conib, le dichiarazioni di Lula «stimolano tra i suoi numerosi seguaci una visione distorta e radicalizzata del conflitto». Per l'organizzazione ebraica non esiste equivalenza tra i metodi del gruppo palestinese e quelli dello Stato ebraico.

«Dall'inizio di questa tragica guerra, provocata dal più terribile massacro contro gli ebrei dopo l'Olocausto, Israele ha compiuto sforzi visibili e comprovati per risparmiare i civili palestinesi, chiedendo loro di spostarsi in aree più sicure, creando corridoi umanitari, avvertendo la popolazione di imminenti di attacchi», ha aggiunto Conib, secondo cui invece Hamas «cinicamente e codardamente si nasconde dietro le donne e i bambini di Gaza».

08:49
08:49
A Gaza scoperto un tunnel di Hamas sotto una moschea

Nel corso delle attività condotte ieri a Gaza, soldati israeliani hanno scoperto un tunnel militare di Hamas scavato in profondità sotto a una moschea. Lo riferisce il portavoce militare. Al suo interno c'erano armi di diverso genere ed esplosivi.

Ieri, ha aggiunto il portavoce, l'aviazione israeliana ha colpito 200 ''siti terroristici''. Fra questi: siti per la produzione di armi, postazioni di lancio di missili anticarro e centri di comando. Colpito anche un campo di addestramento per le unità degli uomini-rana di Hamas.

07:39
07:39
«Il generatore dell'ospedale Al-Amal si è spento»

La Mezzaluna Rossa palestinese ha affermato che l'unico generatore di corrente dell'ospedale Al-Amal, nel sud di Gaza, ha smesso di funzionare. In una dichiarazione pubblicata sui social media, ripresa dal Guardian, l'organizzazione ha affermato che la vita di 90 pazienti dell'ospedale è a rischio, di cui 25 nel reparto di riabilitazione medica «che ora affrontano il rischio di morte in qualsiasi momento».

L'ospedale fa affidamento su un generatore «molto piccolo» e si prevede che il carburante rimanente si esaurirà entro 24 ore.

07:38
07:38
«Secondo l'intelligence statunitense, Hamas ha un centro di comando sotto l'ospedale al-Shifa»

Hamas ha un centro di comando sotto l'ospedale Al-Shifa. Lo riporta CNN citando un funzionario americano a conoscenza delle informazioni di intelligence statunitense.

07:37
07:37
L'esercito israeliano conferma l'identità della soldatessa rapita da Hamas

L'esercito israeliano ha confermato oggi l'identità di una soldatessa tenuta in ostaggio da Hamas, dopo la pubblicazione da parte del braccio armato del movimento di un video che mostrava la giovane prigioniera, Noa Marciano.

«I nostri pensieri sono rivolti alla famiglia Marciano, la cui figlia Noa è stata brutalmente rapita dall'organizzazione terroristica Hamas», ha scritto in un comunicato l'esercito, confermando per la prima volta l'identità di una delle circa 240 persone prese in ostaggio nel Striscia di Gaza durante il sanguinoso attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre.

07:36
07:36
L'attivista Vivian Silver è stata uccisa negli attacchi del 7 ottobre

L'attivista canadese-israeliana Vivian Silver, che si riteneva fosse stata presa in ostaggio da Hamas, è stata uccisa negli attacchi del 7 ottobre scorso in Israele: lo ha detto il figlio, Yonatan Zeigne, alla Cbc News.

Silver, 74 anni, membro fondatore di Women Wage Peace, è stata uccisa nel kibutz Beeri, nel sud di Israele. Zeigne ha riferito di avere appreso la notizia dalle autorità israeliane, secondo cui i resti della donna sono stati trovati nel kibutz dove viveva e sono stati identificati solo adesso.

07:36
07:36
«Nessun contatto da Israele per l'evacuazione dell'ospedale»

Il direttore del più grande ospedale di Gaza ha affermato che Israele non ha stabilito alcun contatto in merito all'evacuazione di pazienti o neonati prematuri.

Il dottor Mohamed Abu Selmia dell'ospedale al-Shifa di Gaza City ha detto alla che l'esercito israeliano «non ci ha contattato, siamo stati noi a rivolgerci a loro... ma fino ad ora non abbiamo ricevuto risposta. Sono in corso trattative per l'evacuazione dei bambini prematuri, ma finora non è successo nulla».

Il medico ha aggiunto che 32 pazienti, tra cui tre bambini prematuri, sono morti in ospedale negli ultimi giorni. Molti altri pazienti che necessitano di dialisi rischiano di morire «nei prossimi due giorni» poiché il trattamento non è più disponibile, ha affermato.

Ha ripetuto l'appello alle Forze di Difesa Israeliane (IDF) e alla Croce Rossa affinché aiutino a evacuare i pazienti, aggiungendo: «Non vogliamo che nessuno dei pazienti muoia, vogliamo che vivano, vogliamo che ricevano le cure mediche di cui hanno bisogno in un luogo che possa fornirle».

06:39
06:39
Il punto alle 6.00

Continua, in Medio Oriente, la guerra fra Israele e Hamas. Nella notte le forze di difesa israeliane hanno annunciato che altri due soldati sono stati uccisi nei combattimenti contro Hamas nel nord della Striscia di Gaza, portando così il bilancio delle vittime dell'operazione di terra israeliana a quota 46. 

Il re di Giordania Abdullah II, intanto, ha avvertito che qualsiasi scenario che includa la rioccupazione di parti di Gaza da parte di Israele peggiorerà la crisi e che le continue «violazioni» israeliane in Cisgiordania e Gerusalemme potrebbero «spingere la regione verso un'esplosione». Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale Petra citata dal Guardian.

«Una soluzione militare o di sicurezza» non avrà successo, ha aggiunto il re, sottolineando che il conflitto ha avuto origine nell'occupazione e nella privazione dei diritti del popolo palestinese. In un incontro con esponenti politici giordani, tra cui ex primi ministri e il presidente del Senato, Abdullah ha affermato che Gaza non deve essere separata dal resto dei territori palestinesi e ha chiesto la fine della guerra e la ripresa di un processo politico. «Qualsiasi altro percorso finirà con un fallimento e porterà a ulteriori cicli di violenza e distruzione», ha aggiunto.

Nel nord della Cisgiordania occupata, intanto, cinque palestinesi sono stati uccisi in scontri con l'esercito israeliano nell'area di Tulkarem: lo ha reso noto oggi all'agenzia Afp il direttore dell'ospedale di Thabet, Amin Khader, dove sono stati registrati i decessi. Si tratta di uomini di età compresa tra 21 e 29 anni, che sono stati uccisi durante un'operazione dell'esercito israeliano. L'esercito ha confermato alla Afp un'operazione in questo settore della Cisgiordania.

Nel frattempo, a Gaza, la situazione rimane critica. Ieri il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che 32 pazienti sono morti nell'ospedale negli ultimi giorni, inclusi tre bebè prematuri. Secondo il ministero, i medici non possono evacuare centinaia di pazienti ancora in ospedale, tra cui più di 30 neonati prematuri, a causa delle operazioni militari israeliane. In risposta, Israele ha fatto sapere di essere pronto a trasferire incubatrici dagli ospedali israeliani all'ospedale al-Shifa: lo ha scritto su X uno dei portavoce del governo israeliano per la stampa estera, Eylon Levy, come riporta Haaretz.

Levy ha affermato che le Forze di difesa israeliane lavoreranno con «qualsiasi parte mediatrice affidabile» per garantire che le incubatrici vengano consegnate in modo sicuro.