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Israele estende lo stato d'emergenza fino a dicembre 2025

Lo stato d'emergenza consente al gabinetto di emanare regolamenti che scavalcano la legislazione della Knesset – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Israele estende lo stato d'emergenza fino a dicembre 2025
Red. Online
24.12.2024 08:27
00:13
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Teheran condanna Israele dopo l'ammissione sull'uccisione di Haniyeh

NAZIONI UNITE, 24 DIC - L'Iran ha denunciato quella che ha definito la "sfacciata ammissione" di Israele di aver ucciso l'ex capo di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran all'inizio di quest'anno, accusando il Paese di aver commesso un "crimine atroce". "Questa sfacciata ammissione segna la prima volta che il regime israeliano confessa apertamente la propria responsabilità per questo crimine atroce", ha affermato l'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite Amir Saeid Iravani in una lettera al segretario generale dell'Onu, un giorno dopo che il ministro della Difesa israeliano ha riconosciuto che il suo Paese era responsabile dell'omicidio. (ANSA-AFP).

23:50
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Otto i morti nel raid israeliano in Cisgiordania

TULKAREM, 25 DIC - Otto persone, tra cui due donne, sono rimaste uccise durante un raid israeliano in un campo profughi a Tulkarem, in Cisgiordania, ha annunciato il ministero della Sanità palestinese, mentre l'esercito israeliano ha indicato da parte sua di aver "eliminato un terrorista" . Secondo il ministero, con sede a Ramallah, sette persone sono state uccise nel campo profughi di Tulkarem, nella Cisgiordania occidentale, territorio occupato da Israele dal 1967, e un'altra nel vicino campo di Nour Chams, dopo un raid lanciato dalle forze armate israeliane. Martedì mattina l'esercito israeliano. Due donne, Khawla Ali Abdoullah Abdo, 53 anni, e Bara Khalid Hussein, 30 anni, sono tra le vittime a Tulkarem. (ANSA-AFP).

22:52
22:52
I cristiani di Gaza pregano per la fine di morte e distruzione

Centinaia di cristiani nella città di Gaza devastata dalla guerra si sono riuniti in una chiesa pregando per la fine del conflitto che ha devastato gran parte del territorio palestinese, senza le luci scintillanti, le decorazioni festive e l'imponente albero di Natale che avevano abbellito la città di Gaza per decenni.

La piazza del Milite Ignoto ora giace in rovina, ridotta in macerie dagli incessanti attacchi aerei israeliani. In mezzo alle macerie, i fedeli hanno cercato conforto anche se i combattimenti continuavano a imperversare lungo la fascia costiera. "Questo Natale porta con sé il tanfo della morte e della distruzione", ha detto George al-Sayegh, che per settimane ha cercato rifugio nella chiesa greco-ortodossa di San Porfirio del XII secolo. "Non c'è gioia, nessuno spirito festoso. Non sappiamo nemmeno chi sopravviverà fino alla prossima festa". Una parte della chiesa stessa è stata distrutta in un attacco aereo israeliano nell'ottobre dell'anno scorso, in cui sono stati uccisi 18 cristiani palestinesi, secondo il ministero della salute del territorio.

A Gaza vivono circa 1.100 cristiani.

20:16
20:16
«Colpito un sito di lancio razzi di Hamas a Gaza»

Le forze armate israeliane (Idf) hanno annunciato che alcuni aerei da combattimento hanno preso di mira un sito di lancio di Hamas situato nei pressi di un edificio delle Nazioni Unite nel campo profughi di Al-Shati, nel nord di Gaza. Lo riporta Haaretz.

14:03
14:03
Le nuove autorità siriane hanno annunciato di aver raggiunto un accordo con i gruppi ribelli per il loro scioglimento

Le nuove autorità siriane hanno annunciato di aver raggiunto un accordo con i gruppi ribelli per il loro scioglimento e integrazione nelle forze di difesa regolari.

«L'incontro dei capi dei gruppi» con il nuovo leader siriano Abu Mohammad al-Jonali (Ahmed al-Sharaa) «si è concluso con un accordo sullo scioglimento di tutti i gruppi e sulla loro integrazione sotto il controllo del ministero della difesa», si legge in una nota diffusa dai media statali.

13:34
13:34
La protesta dei cristiani dopo l'incendio di un albero di Natale

Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza nelle zone cristiane di Damasco dopo l'incendio di un albero di Natale vicino ad Hama, nella Siria centrale. I dimostranti, intonando slogan per la difesa dei diritti dei cristiani, hanno marciato verso la sede del Patriarcato ortodosso nel quartiere di Bab Sharqi.

«Se non ci è permesso di vivere la nostra fede cristiana nel nostro Paese, come facevamo prima, allora non apparteniamo più a questo posto», ha detto un manifestante.

Le proteste sono scoppiate dopo la pubblicazione di un video che mostrava combattenti incappucciati che appiccavano il fuoco a un albero di Natale nella città a maggioranza cristiana di Suqaylabiyah.

Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, i combattenti erano stranieri del gruppo islamico Ansar al-Tawhid.

Un leader religioso di Hayat Tahrir al-Sham (Hts) ha promesso punizioni. «L'albero sarà restaurato e illuminato entro domani mattina», ha detto.

13:04
13:04
Gaza: 21 morti in 24 ore, 45.338 da inizio guerra

Nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza sono morte 21 persone, facendo salire il totale dall'inizio della guerra a 45.338 morti: lo comunica nel suo bollettino quotidiano il ministero della sanità di Hamas, che dà conto anche di 107.764 feriti in totale dal 7 ottobre 2023.

12:59
12:59
Paesi Bassi: 5 condanne per le violenze contro i tifosi israeliani

Un tribunale di Amsterdam ha condannato cinque uomini per le violenze contro i tifosi israeliani del 7 novembre ad Amsterdam a margine della partita fra Maccabi Tel Aviv e Ajax, in attacchi descritti come antisemiti da molti governi occidentali.

La procura ha ritenuto i cinque colpevoli di una serie di reati, dalle violenze in strada contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv all'incitamento alla violenza nelle chat di gruppo.

11:58
11:58
Turchia: 25.000 profughi rientrati in Siria dopo la caduta di Assad

Oltre 25.000 siriani fuggiti in Turchia dopo la guerra civile sono tornati in Siria nelle ultime due settimane, dopo la caduta di Bashar al-Assad. Lo ha annunciato il ministro dell'interno Ali Yerlikaya in un'intervista con l'agenzia Anadolu

Il ministro ha aggiunto che dal 2017 sono oltre 763'000 i siriani rientrati nel loro paese mentre sono 2'920'119 quelli che vivono in Turchia sotto protezione temporanea.

Dal primo gennaio al primo luglio del 2025, una persona per ogni famiglia di rifugiati siriani in Turchia avrà il diritto di rientrare in Siria e di tornare per tre volte in territorio turco per preparare il rimpatrio, ha aggiunto.

08:27
08:27
Il punto alle 8

Il parlamento monocamerale israeliano (Knesset) ha approvato l'estensione dello stato d'emergenza del paese fino al 16 dicembre 2025, in conformità con le raccomandazioni del gabinetto di sicurezza. Lo riportano i media locali.

Ventinove parlamentari hanno votato a sostegno della risoluzione, mentre sette contro. Lo stato d'emergenza consente al gabinetto di emanare regolamenti che scavalcano la legislazione della Knesset.

Il parlamento israeliano ha votato anche l'approvazione definitiva di un disegno di legge che aumenta il tetto del deficit del paese al 7,7% del Pil e amplia di 9 miliardi il bilancio 2024 per coprire le spese per la difesa.