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«Israele ha il diritto di difendersi, ci aspettiamo una riposta proporzionata»

Lo dice il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg – Berna: «Hamas deve essere classificata come un'organizzazione terroristica» – Nove membri dello staff ONU e 5 della Croce Rossa uccisi nei raid su Gaza — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Israele ha il diritto di difendersi, ci aspettiamo una riposta proporzionata»
Red. Online
11.10.2023 06:30
23:03
23:03
Hamas afferma di aver liberato una donna e due bambini

 Una donna israeliana e i suoi due figli tenuti in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza sono stati liberati, si legge in un comunicato diffuso dal braccio armato degli islamisti. «Una colona israeliana e i suoi due figli sono stati rilasciati dopo essere stati detenuti durante gli scontri», hanno detto in un comunicato le Brigate Ezzedine al-Qassam.

23:00
23:00
Biden chiede a Israele di rispettare il diritto di guerra

«Hamas è il male puro, non sono solo terroristi». Lo ha detto Joe Biden ad un incontro con i leader delle comunità ebraiche alla Casa Bianca. L'attacco contro Israele «non è stato solo odio, è stata crudeltà», ha sottolineato il presidente americano ricordando che la strage di oltre 1.000 israeliani è stata la peggiore per il popolo ebraico dall'Olocausto. Biden ha inoltre chiesto ad Israele di rispettare il «diritto di guerra» nella sua risposta agli attacchi di Hamas.

21:47
21:47
Applausi al Consiglio federale per la decisione su Hamas

Centinaia di israeliani hanno applaudito questa sera a Ginevra la decisione del Consiglio federale su Hamas. Nella stessa città, la missione palestinese presso le Nazioni Unite ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di «incitamento al genocidio».

«O loro o noi». Davanti ai 500-600 manifestanti riuniti nella Piazza delle Nazioni, l'ambasciatrice israeliana in Svizzera, Ifat Reshef, ha detto che la neutralità non è ammessa dopo gli atti terroristici commessi da Hamas.

Dopo l'annuncio del Consiglio federale di voler definire Hamas come organizzazione terrorista, Ifat Reshef ha accolto con favore «un passo importante nella giusta direzione». E ha promesso di chiedere nei prossimi giorni alle autorità i dettagli su come e quando questa misura sarà attuata.«È importante agire rapidamente», ha insistito.

Tra i manifestanti, ve ne erano molti muniti di bandiere. Altri portavano cartelli sui quali vi era scritto «Hamas = ISIS», il nome inglese del gruppo dello Stato Islamico, o «Riportateli a casa», in riferimento agli ostaggi nella Striscia di Gaza.

Sempre a Ginevra, la missione palestinese presso l'Onu ha mostrato una rara reazione dopo gli attacchi di sabato: davanti agli Stati membri delle Nazioni Unite ha accusato Benjamin Netanyahu di «incitamento al crimine di genocidio», a causa della sua volontà di «radere al suolo Gaza». Ha inoltre invitato gli alleati di Israele a condannare il «terrorismo di Stato» di Israele, e non solo le azioni di Hamas.

21:17
21:17
Erdogan avvia negoziati con Hamas per liberare gli ostaggi

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avviato negoziati con Hamas per ottenere la liberazione degli ostaggi israeliani. Lo si apprende da fonti ufficiali.

«Stanno negoziando per ottenere il rilascio degli ostaggi su ordine del presidente Erdogan», hanno detto le fonti, confermando l'informazione della televisione privata Habertürk.

Tradizionalmente vicino al Qatar, Erdogan ha parlato con il principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman e con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, ha riferito l'agenzia ufficiale Anadolu.

A nome della Turchia «siamo pronti a fare tutto quello che è in nostro potere», compresa la conduzione di una «mediazione» e di un «arbitrato equo», per far uscire rapidamente la regione da questo conflitto, ha dichiarato Erdogan citato da Anadolu.

20:22
20:22
Gli Hezbollah pronti alla guerra aperta con Israele

Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani si mostrano sempre più pronti alla guerra aperta con Israele, dando fuoco alle polveri per il terzo giorno consecutivo contro obiettivi nemici lungo la Linea Blu di demarcazione tra i due Paesi. E attendono di capire quali saranno le prossime mosse di Israele contro Hamas e la popolazione di Gaza.

Osservatori libanesi ben informati e vicini a Hezbollah affermano che il movimento sciita potrebbe esser spinto a entrare in guerra con Israele se ci dovesse essere un'invasione massiccia su Gaza. Finora però la retorica di Hezbollah difensiva si concentra sul fronte libanese: «La Resistenza Islamica sarà ferma nella sua risposta agli attacchi israeliani che colpiscono il nostro Paese e la sicurezza del nostro popolo, soprattutto quando questi attacchi provocano la perdita di martiri», recitava un comunicato del Partito di Dio in riferimento a tre combattenti uccisi lunedì.

E all'indomani dell'arrivo nel Mediterraneo orientale della portaerei americana Gerald R. Ford, il partito armato alleato dell'Iran ha fatto sentire la sua voce proprio contro gli Stati Uniti, accusandoli di sostenere il «terrorismo israeliano» e di essere responsabili, assieme a Israele, «per gli omicidi, i crimini, gli assedi e gli orribili massacri perpetrati contro civili innocenti, inclusi bambini, donne e anziani».

In seguito a queste affermazioni, in Libano si sono diffuse notizie della possibile evacuazione del personale dell'ambasciata americana a Beirut ma in serata è arrivata la smentita dalla stessa sede diplomatica. «L'ambasciata resta aperta e funziona normalmente», si legge nel comunicato dei rappresentanti Usa in Libano. E mentre nella capitale libanese e in altre città del Paese salgono i timori per gli effetti devastanti di un possibile conflitto armato con Israele - timori condivisi dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, che ha invitato le parti ad evitare un allargamento della guerra - per tutta la giornata i media di Hezbollah hanno insistito nel dire che il nemico israeliano è «molto confuso» lungo il fronte nord e che «reagisce in maniera isterica» a quelle che finora appaiono come provocazioni dei miliziani sciiti.

Alle notizie provenienti da Israele della possibile infiltrazione di un drone o di un parapendio dal sud del Libano nell'Alta Galilea, Hezbollah ha risposto, tramite gli inviati della sua tv al Manar schierati lungo la Linea Blu, che si tratta di «paranoie» dovute allo «stato di panico generalizzato che si respira negli insediamenti del nord della Palestina occupata». D'altro canto, Israele ha smentito di aver subito le «ingenti perdite» di cui Hezbollah aveva parlato a metà giornata dopo aver lanciato razzi teleguidati contro postazioni di militari israeliani nei pressi dell'insediamento di Avivim.

La tv al Manar ha mostrato in esclusiva il filmato dell'attacco contro tre soldati israeliani che, a quanto mostra il video, riescono a dileguarsi nella boscaglia riparati dietro blocchi di cemento armati eretti lungo la frontiera militarizzata.

Il buio pesto della notte nel profondo sud del Libano, cronicamente senza corrente elettrica a causa della crisi finanziaria che da anni ormai attanaglia il Paese, è stato rischiarato da bombe illuminanti lanciate da Israele lungo ampie zone della Linea Blu.

«Le sirene di allarme torneranno a suonare domattina negli insediamenti israeliani», avverte un commentatore filo-Hezbollah ai microfoni di al-Manar. Così il partito armato libanese, alleato di Hamas e dell'Iran, sembra intenzionato a tenere alta la pressione sul nemico.

20:21
20:21
Hamas lancia appelli al mondo arabo, si teme una rivolta

Israele è pronta a tutto in quella che appare la resa dei conti con Hamas. Anche a fronteggiare una «rivolta araba». È questo lo scenario drammatico evocato dal ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, nei giorni in cui la leadership di Gaza sta lanciando appelli al mondo arabo per una mobilitazione generale e una «marcia sulla Palestina», in occasione del prossimo venerdì di preghiera. I civili israeliani, d'ora in poi, potranno girare armati, ha annunciato il falco dell'amministrazione Netanyahu.

In una Gaza sotto assedio e tra i timori di un imminente attacco di terra dell'esercito israeliano, i fondamentalisti che comandano la Striscia tentano di mettere pressione lo Stato ebraico, invocando l'unità dei musulmani. È necessario «andare nelle piazze del mondo arabo e islamico venerdì», è il proclama lanciato dall'ex capo di Hamas Khaled Meshal. Che dal suo ufficio del Qatar, dove dirige la diaspora del movimento, si è rivolto ai popoli di Giordania, Siria, Libano ed Egitto: hanno il dovere più grande di sostenere i palestinesi, perché, ha sottolineato, «i confini sono vicini a voi».

Analogo appello, meno di 24 ore prima, era stato lanciato direttamente da Gaza: una partecipazione di massa a quello che è stato definito Al-Aqsa Flood Friday, dal nome dell'offensiva senza precedenti lanciata da Hamas in territorio israeliano. Il messaggio, diffuso anche sui social, è una sorta di manifesto dell'interminabile conflitto israelo-palestinese. In cui vengono chiamati a raccolta «i cittadini palestinesi della Cisgiordania occupata e di Gerusalemme Est», per prendere parte «alle proteste di massa contro l'occupazione israeliana e i coloni», in un raduno nel luogo simbolo, la moschea di Al-Aqsa, «per preservarne l'identità islamica».

Il web è il canale più battuto per la propaganda, soprattutto per intercettare le nuove generazioni. Scendere in piazza «in nome dell'orgogliosa Gaza», con molotov e pietre, è l'invito diffuso su diverse chat in arabo pro-Palestina da 'Arin al Aswad', letteralmente la 'Tana dei Leoni'. Un gruppo armato della resistenza palestinese considerato dalle forze di sicurezza e dagli analisti israeliani responsabile di diversi attacchi ad obiettivi di Tel Aviv. Il messaggio sarebbe rivolto principalmente a chi si trova in Cisgiordania e nei Territori occupati ma, sottolineano fonti qualificate, «non è possibile escludere» che l'appello possa essere raccolto dai simpatizzanti del gruppo nel resto del mondo. Anche in Italia, dove vi sarebbero una serie di soggetti tenuti sotto monitoraggio da polizia e intelligence.

Rispetto ai venti di rivolta palestinese, l'ala più dura del governo israeliano ha lanciato un allarme su quella che potrebbe essere la replica, in dimensioni decisamente più ampie, del caos scoppiato a maggio 2021, quando la Corte suprema autorizzò lo sgombero di alcuni residenti dal quartiere Sheikh Jarrah di Gerusalemme est. Con violenze che si svilupparono in città israeliane a popolazione mista ebraica ed araba. Il ministro Ben Gvir ha ricordato quella durissima protesta nel corso di una visita a Sderot, proprio vicino alla Striscia, per dire che «la guerra dimostra che occorre distribuire armi ai cittadini». Ed ha spiegato di aver dato istruzione al capo della polizia di prepararsi ad affrontare una nuova insurrezione. «Penso che essa sia imminente», ha detto Ben Gvir, annunciando di aver «dato ordine che da oggi tutti qui possano girare armati».

19:16
19:16
L'ONU: «Carburante, cibo e acqua devono arrivare a Gaza»

«Occorre consentire l'ingresso a Gaza di beni essenziali salvavita tra cui carburante, cibo e acqua. Abbiamo bisogno di un accesso umanitario rapido e senza ostacoli adesso». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. «Il personale delle Nazioni Unite sta lavorando 24 ore su 24 per sostenere la popolazione di Gaza e mi rammarico profondamente che alcuni dei miei colleghi abbiano già pagato il prezzo più alto», ha aggiunto, sottolineando che circa 220'000 palestinesi si stanno ora rifugiando in 92 strutture dell'Unrwa in tutta Gaza.

«Sono in continuo contatto con i leader della regione con un focus immediato su diverse priorità chiave. Dobbiamo evitare l'allargamento del conflitto», ha sottolineato Guterres.

«Sono preoccupato per il recente scontro a fuoco lungo la Linea Blu e per gli attacchi segnalati dal Libano del sud - ha aggiunto - Faccio appello a tutte le parti e a coloro che hanno influenza su di loro affinché evitino ulteriori escalation». Guterres ha chiesto «il rilascio immediato di tutti gli ostaggi israeliani detenuti a Gaza. I civili devono essere protetti in ogni momento».

Guterres ha anche «ringraziato l'Egitto per il suo impegno costruttivo nel facilitare l'accesso umanitario attraverso il valico di Rafah e nel rendere l'aeroporto El Arish disponibile per l'assistenza fondamentale». «Non c'è tempo da perdere. Ogni momento conta», ha concluso il segretario generale Onu.

19:14
19:14
«Ci aspettiamo una risposta proporzionata da Israele»

«Israele ha il diritto di difendersi e ci aspettiamo che la sua riposta sia proporzionata». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dal quartier generale dell'Alleanza atlantica, sottolineando l'importanza di «prevenire» la perdita di vite umane tra i civili.

Sulla possibilità che la guerra in Medio Oriente fiacchi il supporto della Nato a Kiev, Stoltenberg ha rimarcato: «gli alleati hanno la capacità e la forza per affrontare diverse sfide allo stesso tempo. Non possiamo permetterci il lusso di scegliere solo una sfida».

18:49
18:49
«Gli americani uccisi in Israele sono almeno 22»

Gli americani uccisi in Israele sono almeno 22. Ad aggiornare il bilancio delle vittime è il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.

18:29
18:29
«Almeno 1100 palestinesi, tra cui 326 bambini, sono stati uccisi da sabato»

Almeno 1100 palestinesi, tra cui 326 bambini, sono stati uccisi da sabato scorso. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che il numero totale dei feriti è pari a 5.339. Lo riporta il Guardian precisando che il precedente aggiornamento del ministero della Sanità di Gaza questa mattina indicava il bilancio delle vittime a 1055 palestinesi morti e 5184 feriti.

17:57
17:57
Cinque membri della Croce Rossa uccisi a Gaza e in Israele

«Cinque membri della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ficr) sono rimasti uccisi a Gaza e in Israele». Lo rende noto la stessa Croce Rossa in una nota da Ginevra.

La Croce Rossa ha annunciato che cinque membri della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ficr) sono stati uccisi nella guerra tra Hamas e Israele, tra cui quattro paramedici. «La Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è sconvolta nel confermare la morte di cinque membri della nostra rete a causa delle ostilità armate in Israele e nella Striscia di Gaza», ha affermato la Ficr in una nota.

17:55
17:55
«Siamo la nazione più forte al mondo: aiuteremo sia Israele sia l'Ucraina»

«Possiamo certamente fare entrambe le cose e faremo entrambe le cose. Siamo la nazione più forte al mondo e faremo ciò che è necessario».

Lo ha detto il segretario Usa alla Difesa Lloyd J. Austin III in conferenza stampa alla Nato rispondendo a chi gli chiedeva se il supporto di Washington a Israele non possa entrare in contraddizione con quello all'Ucraina.

17:49
17:49
«Estirpare Hamas per scoraggiare l'islamismo violento»

Israele deve «estirpare» Hamas per scoraggiare l'islamismo violento «nel mondo». Lo ha detto un ministro israeliano.

La guerra di Israele deve «sradicare» il movimento islamico palestinese Hamas per scoraggiare l'islamismo violento in tutto il mondo, ha detto il ministro dell'intelligence israeliano Gila Gamliel in un'intervista esclusiva all'agenzia Afp.

«Dobbiamo sradicarlo affinché non accada di nuovo, affinché non diventi un'idea per gli altri nel mondo», ha precisato il ministro, riferendosi agli attacchi senza precedenti di Hamas contro Israele.

17:36
17:36
«Non ci sono legami diretti tra l'Iran e gli attacchi di Hamas»

Non ci sono legami diretti tra l'Iran e gli attacchi di Hamas in Israele: è quanto ha riferito Morgan Muir, un alto dirigente dell'intelligence Usa, in un briefing a membri del Congresso.

Lo riporta il New York Times, secondo cui gli Stati Uniti hanno raccolto varie informazioni di intelligence in base a cui leader iraniani - persone che normalmente sarebbero a conoscenza delle operazioni che coinvolgono le Brigate Quds, il braccio paramilitare iraniano che sostiene e lavorano con 'proxy forces' - sono rimasti sorpresi dall'operazione di Hamas.

16:54
16:54
«Nuovi attacchi missilistici su Israele»

Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato nuovi attacchi missilistici su Israele.

I bracci armati dei gruppi militanti palestinesi Hamas e Jihad islamica hanno annunciato oggi di aver preso di mira il sud e il centro di Israele con nuovi lanci di razzi, mentre le sirene suonano nelle aree circostanti la Striscia di Gaza.

Le Brigate al Quds, il braccio armato della Jihad islamica, hanno detto di aver puntato sulle città israeliane di Tel Aviv, Ashdod e Ashkelon, nonché le comunità vicino al confine con Gaza con «pesanti lanci di razzi».

Le Brigate Ezzedine al Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno invece affermato di aver lanciato un razzo sull'aeroporto Ben Gurion, mentre funzionari israeliani hanno riferito di non avere sentito alcuna esplosione.

16:31
16:31
«Netanyahu, colpiranno anche te: morirai»

«Un giorno colpiranno anche te, morirai». Con queste parole il vice ministro turco dell'Istruzione Nazif Yilmaz ha commentato un post su X (ex Twitter) del premier Benjamin Netanyahu che aveva pubblicato il video di un bombardamento su Gaza. Il messaggio di Yilmaz è stato successivamente cancellato, riportano vari media turchi.

16:30
16:30
«Netanyahu, colpiranno anche te: morirai»

«Un giorno colpiranno anche te, morirai». Con queste parole il vice ministro turco dell'Istruzione Nazif Yilmaz ha commentato un post su X (ex Twitter) del premier Benjamin Netanyahu che aveva pubblicato il video di un bombardamento su Gaza. Il messaggio di Yilmaz è stato successivamente cancellato, riportano vari media turchi.

16:15
16:15
La task force, allargata, esaminerà le opzioni legali per vietare Hamas

Nella sua riunione odierna, il Consiglio federale ha discusso i recenti e scioccanti attacchi compiuti da Hamas contro i civili in Israele dalla Striscia di Gaza. Il Consiglio federale, si legge nella nota, condanna questi atti terroristici con la massima fermezza e chiede l'immediato rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. Di fronte a questa situazione, la Svizzera deve essere in grado di agire in modo efficace e concertato. A tal fine, il Consiglio federale ha deciso di ampliare la task force istituita dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in una task force del Consiglio federale. Il Consiglio federale ritiene inoltre che Hamas debba essere classificato come organizzazione terroristica.

Il Consiglio federale, prosegue il comunicato, chiede la cessazione immediata della violenza e ricorda che la popolazione civile deve essere protetta e il diritto umanitario internazionale deve essere sempre rispettato. Esprime la propria solidarietà alla popolazione israeliana e le proprie condoglianze a tutte le famiglie delle vittime.

Per poter agire in modo efficace e concertato, dicevamo, il Consiglio federale ha deciso di ampliare la Task Force Middle East (TFPO) istituita dal DFAE e di trasformarla in una Task Force del Consiglio federale. Guidata dal DFAE, la TFPO è rafforzata da rappresentanti del Dipartimento presidenziale, del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e della Cancelleria federale (CF). Questa task force ha il compito di effettuare le analisi necessarie per un processo decisionale coordinato nel contesto degli eventi in Israele e nei Territori palestinesi occupati. Il Consiglio federale ritiene appunto che Hamas debba essere classificato come organizzazione terroristica. Ha incaricato la TFPO di esaminare le opzioni legali per vietare l'organizzazione.

Il Consiglio federale attribuisce inoltre grande importanza alla garanzia che il sostegno finanziario della Svizzera sia utilizzato in modo oculato. A questo proposito, in passato il DFAE ha verificato l'utilizzo dei fondi concessi dalla Svizzera alle ONG in Medio Oriente e ha adottato le misure necessarie. Ad oggi, non è a conoscenza di fondi svizzeri che siano andati a beneficio di Hamas e delle sue attività. Il DFAE effettuerà una nuova analisi dettagliata dei flussi finanziari legati al programma di cooperazione in Medio Oriente.

Il Consiglio federale sottolinea inoltre che la sicurezza dei cittadini ebrei e delle istituzioni ebraiche in Svizzera è di primaria importanza.

Infine, la Svizzera è pronta a sostenere tutti gli sforzi nella regione per smorzare la situazione.

16:09
16:09
Hamas deve essere classificata come un'organizzazione terroristica

Tenuto conto dell'attacco «scioccante» di Hamas in Israele contro la popolazione civile, il Consiglio federale è del parere che questa organizzazione debba essere qualificata come «terrorista».

È quanto si legge in una nota governativa odierna. Il Governo condanna con fermezza questi atti di terrorismo e chiede la liberazione degli ostaggi.

15:50
15:50
«Bambini francesi probabilmente rapiti da Hamas»

«Diversi» bambini francesi sono stati «probabilmente rapiti» da Hamas. Lo ha dichiarato oggi la prima ministra francese, Elisabeth Borne.

Elisabeth Borne ha annunciato che il bilancio in medio Oriente è «ancora una volta aumentato», con 10 francesi morti e 18 che risultano dispersi, tra cui «diversi bambini, probabilmente rapiti» da Hamas.

«Voglio avere una parola speciale per i nostri dieci connazionali deceduti e per i 18 di cui non abbiamo notizie», ha affermato il capo del governo durante l'interrogazione governativa al Senato. «Siamo in costante contatto con le famiglie», ha aggiunto, rivolgendo «tutti i suoi pensieri alla comunità francese in Israele, che vive nell'angoscia».

15:49
15:49
«Colpito l'ospedale di Ashkelon, nel sud di Israele»

L'ospedale di Ashkelon, nel sud di Israele, non lontano dalla Striscia di Gaza è stato colpito dal lancio di razzi di Hamas.

Un razzo lanciato oggi dalla Striscia di Gaza ha colpito un ospedale nella città israeliana meridionale di Ashkelon. Lo ha detto una portavoce della struttura sanitaria, precisando che non ci sono state vittime.

«Il centro di sviluppo infantile dell'ospedale Barzilai di Ashkelon è stato colpito direttamente da un proiettile proveniente da Gaza», ha aggiunto la stessa fonte.

15:47
15:47
Israele ha un governo di emergenza nazionale

Israele ha un governo di emergenza nazionale. L'accordo è stato raggiunto tra il premier Benjamin Netanyahu e uno dei leader dell'opposizione, Benny Gantz.

Secondo quanto si è appreso, nel nuovo esecutivo entreranno come ministri non solo lo stesso Gantz ma anche l'ex capo di stato maggiore Gadi Eisenkot e l'ex ministro della giustizia Gideon Saar.

Nella ristretta 'cabina di comando' che guiderà Israele in guerra ci saranno Netanyahu, Gantz, il ministro della difesa attuale Yoav Gallant, Eisenkot e il ministro degli affari strategici Ron Dermer.

Il nuovo esecutivo allargato si riunirà a breve a Tel Aviv. Al momento resta fuori dall'intesa l'altro leader dell'opposizione Yair Lapid.

15:33
15:33
L'ambasciatrice israeliana: «Spero che la Svizzera metta al bando Hamas»

L'ambasciatrice di Israele in Svizzera si aspetta che Berna metta al bando il movimento islamista radicale Hamas. «Spero vivamente che la Svizzera si unisca ai Paesi che hanno già designato Hamas come organizzazione terroristica in qualsiasi forma», ha dichiarato Ifat Reshef a Keystone-ATS in una video intervista.

Hamas dovrebbe essere isolato ed escluso «da ogni possibile contesto umano» ha detto Reshef precisando che non si tratta di una misura contro il popolo palestinese, ma contro l'organizzazione terroristica che, tra l'altro, mette in pericolo i suoi stessi civili e non agisce per migliorare la loro situazione.

Hamas è una minaccia, prima di tutto per il popolo palestinese, poi per il popolo di Israele, poi per la regione e infine per il mondo intero«, ha dichiarato l'ambasciatrice. »Non ci sono solo israeliani« tra le 1'200 persone brutalmente uccise sabato, ha sottolineato. »Le persone sono state massacrate indiscriminatamente, cosa che l'umanità non dovrebbe tollerare«.

Alla domanda sulla neutralità della Svizzera, l'ambasciatrice ha risposto che »essere neutrali non significa non denunciare il male quando lo si vede«. A suo avviso, »la Svizzera dovrebbe adottare una posizione molto chiara contro Hamas«. In quanto membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, la Svizzera è »giustamente orgogliosa del suo contributo allo sviluppo e alla salvaguardia del diritto internazionale«.

15:33
15:33
Nuova salva di razzi da Gaza al centro di Israele

Nuova salva di razzi da Gaza verso il centro di Israele, la zona larga di Tel Aviv, che include l'aeroporto Ben Gurion. Le sirene di allarme suonano anche nelle comunità israeliane attorno alla Striscia.

15:31
15:31
«La situazione a Gaza è pericolosa, servono soccorsi»

«La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è pericolosa ed è necessario unire gli sforzi per porre fine alla guerra in corso e fornire aiuti umanitari e soccorsi ai palestinesi nella Striscia». Lo ha affermato il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry nell'incontro al Cairo con il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente e il commissario generale dell'Unrwa.

Shoukri ha sottolineato il pieno sostegno dell'Egitto affinché gli organi competenti delle Nazioni Unite «svolgano il loro importante ruolo nel garantire la regolarità dei servizi vitali e l'arrivo di materiali di soccorso alla popolazione della Striscia di Gaza» e ha anche espresso «la profonda preoccupazione dell'Egitto per l'attentato che ha colpito una scuola dell'Unrwa che ospitava famiglie sfollate nella Striscia di Gaza».

Il ministro ha infine ribadito che una «soluzione globale e giusta alla questione palestinese è l'unica garanzia per raggiungere la pace e la coesistenza pacifica tra i partiti palestinesi e israeliani, secondo la soluzione dei due Stati».

Israele ha chiuso i suoi valichi con la Striscia di Gaza, il che significa che il valico di Rafah, controllato dall'Egitto, è l'unica via possibile per i civili in entrata e in uscita. Ma solo ieri l'Egitto ha chiuso il passaggio dopo gli attacchi aerei israeliani nell'area.

15:04
15:04
Putin: «Non capisco perché dispiegare portaerei vicino alla costa di Israele»

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di «non capire» perché gli Usa stiano dispiegando portaerei vicino alla costa di Israele. Lo riferisce l'agenzia Tass.

Gli Usa «vogliono bombardare il Libano?». Lo ha chiesto il presidente russo Vladimir Putin dicendo di non capire la ragione del dispiegamento di portaerei americane al largo delle coste di Israele. «O semplicemente - ha aggiunto Putin, citato dall'agenzia Interfax - hanno deciso di spaventare qualcuno? Ma là c'è gente che non ha più paura di niente. Non si può risolvere il problema in questo modo, bisogna cercare soluzioni di compromesso».

«Ora sentiamo che l'Iran è accusato di ogni peccato, come sempre, senza prove, non ci sono prove», ha aggiunto Putin, in una sessione di domande e risposte alla Settimana dell'Energia a Mosca.

14:45
14:45
«A Gaza 1.000 le case distrutte, 12.000 quelle danneggiate»

Sarebbero oltre mille le abitazioni completamente distrutte nella Striscia di Gaza, mentre altre 12mila 'unità immobiliari di ogni genere' sono state parzialmente danneggiate. Il dato, si apprende da fonti qualificate, è riportato in uno degli ultimi report che dall'inizio del conflitto in Israele finiscono sui tavoli degli apparati di sicurezza di tutta Europa.

Secondo le fonti, i raid di Israele avrebbero colpito complessivamente 2250 obiettivi riferibili alle fazioni armate nella Striscia. Colpiti anche parzialmente 7 ospedali, 48 scuole e dieci strutture sanitarie.

14:43
14:43
Gaza è al buio, spenta l'unica centrale elettrica

L'unica centrale elettrica di Gaza è rimasta senza carburante e si è spenta. Lo ha reso noto un funzionario dell'Autorità per l'energia della Striscia, che resta così al buio.

«L'unica centrale elettrica nella Striscia di Gaza si è spenta alle 14 per mancanza di carburante», ha detto il capo dell'Autorità per l'Energia della Striscia. Due giorni fa Israele aveva annunciato la sospensione delle forniture di elettricità, dopo l'attacco di Hamas.

14:31
14:31
«Hamas ha usato il telefono di una vittima per riprendere la sua morte»

Sabato mattina i 400 abitanti del kibbutz di Nir Oz, a ridosso della Striscia di Gaza, si sono svegliati perché le loro case erano in fiamme. I militanti di Hamas hanno stanato la comunità che ancora dormiva nel giorno di festa e poi hanno fatto il resto.

Mor Bayder ha scoperto solo ore dopo che cosa era successo alla nonna: i miliziani hanno ucciso l'anziana e postato sulla sua pagina Facebook il video dell'omicidio.

«Mia nonna, residente per tutta la vita nel kibbutz Nir Oz, è stata uccisa ieri in un brutale omicidio da parte di un terrorista nella sua casa», ha scritto domenica Mor su Facebook. «Un terrorista è andato a casa da lei, l'ha uccisa, le ha preso il telefono, ha filmato l'orrore e lo ha pubblicato sulla sua bacheca Facebook. È così che lo abbiamo scoperto».

Un altro dei nipoti della donna, Yoav Shimoni, ha raccontato alla Cnn che di sicuro la casa della nonna era uno dei primi punti da cui sono entrati i terroristi: «Presumo che sia stata il primo punto di contatto per uno dei terroristi che si sono infiltrati», ha detto, «poi sono entrati in casa sua, le hanno sparato, le hanno preso il telefono e hanno messo il video della sua morte online.»

13:26
13:26
Nove membri dello staff ONU uccisi nei raid su Gaza

«Nove membri del nostro personale sono stati uccisi negli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza da sabato». Lo ha reso noto UNRWA, l'agenzia ONU che si occupa dei rifugiati palestinesi, sul suo profilo X.

«La protezione dei civili è fondamentale, anche in tempi di conflitto. I civili dovrebbero essere protetti in conformità con le leggi di guerra», sottolinea UNRWA.

13:23
13:23
Hamas lancia un appello alla mobilitazione

L'ex capo di Hamas Khaled Meshaal ha rivolto oggi un appello a tutto il mondo musulmano a scendere in strada venerdì dopo la preghiera per manifestare sostegno ai palestinesi e affinché i popoli dei Paesi vicini si uniscano contro Israele.

È necessario «andare nelle piazze del mondo arabo e islamico venerdì», ha detto Meshaal, che attualmente dirige in Qatar l'ufficio della diaspora di Hamas, in una dichiarazione registrata inviata a Reuters.

I popoli di Giordania, Siria, Libano ed Egitto hanno il dovere più grande di sostenere i palestinesi, perché, ha detto, «i confini sono vicini a voi».

12:46
12:46
«L'economia è solida nonostante il conflitto in Israele»

Il conflitto in Israele «causa timori aggiuntivi», ma la segretaria al tesoro americana Janet Yellen si dice ancora fiduciosa che l'economia Usa possa compiere un «atterraggio morbido» - cioè un rallentamento del prodotto interno lordo senza un forte aumento della disoccupazione e una recessione - di fronte alla stretta monetaria della Federal Reserve.

Questo avverrà grazie «alla resistenza del mercato del lavoro e a pressioni modeste sui salari», detto la 77.enne parlando ai media americana alla riunione del Fondo monetario internazionale (Fmi) a Marrakesh. «Il soft landing non è assolutamente sicuro, ma continuo a pensare che sia il sentiero più probabile», ha chiosato l'economista.

12:13
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L'accusa di Erdogan: «Da Israele attacchi sproporzionati e infondati»

«Gli attacchi sproporzionati e infondati di Israele su Gaza potrebbero portarla verso una posizione sgradita agli occhi del pubblico a livello globale». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un discorso al gruppo parlamentare del suo partito Akp, trasmesso dalla tv di Stato turca Trt.

«Condurre un conflitto in questo modo non è una guerra ma un massacro», ha detto Erdogan riguardo ai bombardamenti israeliani su Gaza. Invitando entrambe le parti a usare contegno, il presidente turco ha detto che Ankara si oppone «equamente all'uccisione dei civili in Israele e ai bombardamenti su Gaza».

12:07
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«I miliziani usano le carte di credito degli ostaggi»

Le carte di credito di ostaggi e di persone che abitavano nei kibbutz di fronte Gaza sono usate dai miliziani per operazioni bancarie. Lo ha detto la Radio Pubblica che cita la Banca di Israele.

11:48
11:48
L'Iran ribadisce: «Nessun ruolo nell'azione di Hamas, ma sosteniamo la resistenza»

L'Iran ha ribadito che non ha avuto un ruolo nell'attacco di Hamas contro Israele e che continuerà a sostenere «la resistenza» palestinese.

«La decisione di lanciare la recente operazione di Hamas contro Israele è stata al cento per cento presa dalla resistenza. Il movimento possiede le sue stesse strutture e quindi le voci riguardo al coinvolgimento di altri Paesi nell'attacco sono false», ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, sottolineando che «chiaramente, l'Iran continuerà con il suo forte sostegno spirituale, politico e mediatico per la resistenza, in quanto movimento legittimo contro l'occupazione».

Amirabdollahian ha affermato che «la resistenza si trova oggi sotto assedio dentro Gaza e riesce da sola a produrre missili e droni. Anche durante l'attuale guerra tra Ucraina e Russia, le armi che sono state mandate in Ucraina da parte degli Usa e dell'Occidente sono state portate in altri posti da contrabbandieri, le armi hanno i loro clienti e i loro benefici».

Il ministro ha anche citato un incontro avuto due mesi fa con «i leader di Hamas, della Jihad islamica palestinese e del (gruppo) libanese Hezbollah», che durante il colloquio hanno affermato: «Il tempo in cui Israele colpiva Gaza, la Cisgiordania e il Libano è finito e dovremmo utilizzare nuove tattiche e azioni preventive per fermare il bullismo e il duro comportamento degli occupanti e per riprenderci i le terre palestinesi».

Il ministro iraniano ha anche citato alcuni colloqui avuti nelle ultime 72 ore con autorità di Paesi regionali e Occidentali che hanno espresso preoccupazione per una possibile espansione dell'attuale conflitto. «Ho fatto la (stessa) domanda ai leader della resistenza e hanno risposto che se i sionisti superano le nostre linee rosse tutto è possibile», ha sottolineato Amirabdollahian.

11:47
11:47
Colloquio tra Netanyahu e Gantz per un «governo di emergenza nazionale»

Il premier Benyamin Netanyahu e Benny Gantz, leader del partito centrista Unione Nazionale, stanno discutendo la possibilità di formare un governo di 'emergenza nazionale'. Lo riporta il sito di Israel ha-Yom secondo cui le rispettive posizioni sono molto vicine.

Sul tavolo la proposta di Gantz di affidare la direzione del conflitto ad un forum molto ristretto che dovrebbe includere, oltre a Netanyahu, il ministro della difesa Yoav Gallant, un ministro del Likud e due dirigenti di Unione Nazionale: oltre a Gantz anche Gady Eisenkot, che sono entrambi ex capi di stato maggiore.

11:45
11:45
La BBC: «In Israele 17 britannici morti o dispersi, tra cui bambini»

Si contano 17 cittadini con passaporto britannico morti o dispersi in Israele dopo gli attacchi di Hamas e fra di loro risultano anche bambini. È quanto riporta la Bbc dopo che nei giorni scorsi era stato indicato un numero superiore a 10 persone in un primo bilancio provvisorio.

Fra le vittime risulta il ventenne Nathanel Young, che studiava nel nord di Londra prima di trasferirsi in Israele per prestare servizio militare, e Bernard Cowan, un nonno scozzese vissuto a lungo a Glasgow per poi stabilirsi in Israele con la sua famiglia. Tra le persone scomparse figurano Jake Marlowe, che lavorava come addetto alla sicurezza nel rave party finito sotto attacco, e Daniel Darlington, la cui famiglia crede che sia stato ucciso.

11:27
11:27
Von der Leyen: «I finanziamenti dell'UE non andranno mai a Hamas»

«Il nostro sostegno umanitario al popolo palestinese non è in discussione. Ma è importante rivedere attentamente la nostra assistenza finanziaria alla Palestina. I finanziamenti dell'Ue non sono mai andati e non andranno mai a Hamas o a qualsiasi entità terroristica». Lo ha detto la presidente della Commissione europea.

Ursula von der Leyen si è espressa in occasione del minuto di silenzio celebrato dal collegio dei commissari Ue in onore delle vittime degli attentati terroristici in Israele. Quello perpetrato da Hamas «all'alba dello Shabbat» è «terrorismo» e «un atto di guerra», ha evidenziato von der Leyen.

La guerra in Israele «avrà un impatto notevole sulla regione» e «dovremo lavorare per contenerne gli effetti destabilizzanti, anche sul riavvicinamento tra Israele e i suoi vicini arabi. Dovremo anche monitorare da vicino la posizione dell'Iran, dato il suo sostegno di lunga data a Hamas».

«Nei prossimi giorni dovremo essere uniti e coordinati. Ma il mio messaggio è chiaro: l'Europa sta dalla parte di Israele», ha ribadito von der Leyen.

11:24
11:24
Parla il Papa: «Gli ostaggi israeliani siano subito rilasciati»

«Continuo a seguire con dolore e apprensione quanto sta succedendo in Israele e Palestina. Tante persone uccise, altre ferite. Prego per quelle famiglie che hanno visto trasformare un giorno di festa in un giorno di lutto, e chiedo che gli ostaggi vengano subito rilasciati». Così il Papa in un appello al termine dell'udienza generale.

«È diritto di chi è attaccato di difendersi, ma sono molto preoccupato - ha detto Francesco - per l'assedio totale in cui vivono i palestinesi a Gaza, dove pure ci sono state molte vittime innocenti. Il terrorismo e gli estremismi non aiutano a raggiungere una soluzione al confitto tra israeliani e palestinesi ma alimentano l'odio, la violenza, la vendetta, e fanno solo soffrire gli uni e gli altri».

11:23
11:23
Ospedali di Gaza al collasso, mancano farmaci ed elettricità

Gli ospedali di Gaza sono sopraffatti e soffrono di carenza di farmaci, forniture mediche ed elettricità, ha avvertito Medici Senza Frontiere (Msf), in una crisi umanitaria che si sta rapidamente diffondendo nell'enclave palestinese sotto il bombardamento israeliano.

In una dichiarazione, Avril Benoît, direttore esecutivo di Msf-Usa, ha affermato che l'organizzazione «sta riscontrando carenza di acqua, elettricità e carburante, su cui gli ospedali fanno affidamento per i loro generatori». «Alcuni ospedali hanno carburante sufficiente per non più di quattro giorni», ha aggiunto.

Una clinica di Msf a Gaza City è stata «leggermente danneggiata» da un'esplosione lunedì, ma è ancora operativa, ha detto Benoît. Un'infermiera e l'autista di un'ambulanza sono rimasti uccisi negli attacchi e molti altri sono rimasti feriti.

Msf ha precisato che attualmente non gestisce programmi medici in Israele ma ha offerto il suo sostegno agli ospedali israeliani che curano «un numero elevato di vittime».

11:13
11:13
Israele: «Stiamo colpendo Gaza su una scala senza precedenti»

Mentre continuano a risuonare le sirene di allarme nel sud di Israele per il lancio di razzi, Israele sta colpendo nella Striscia su «scala senza precedenti». Lo ha detto il generale Omer Tishler capo di staff dell'aviazione militare israeliana.

«Stiamo attaccando la Striscia» con questa modalità «perché quello che accade qui è qualcosa che non è mai accaduto prima. C'e' un nemico che tira razzi e attacca la popolazione civile».

L'esercito israeliano ha reso noto di aver attaccato l'Università islamica a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui l'ateneo «era usato come centro di addestramento per operativi militari dell'intelligence e per lo sviluppo della produzione di armi».

10:45
10:45
Alle 14 stop all'ultima centrale elettrica

Gaza resterà senza corrente elettrica intorno alle 14:00 ora locale (le 13:00 in Svizzera): lo ha detto Jalal Ismail, dell'Autorità per l'energia di Gaza, come riporta Sky News.

«La centrale elettrica smetterà di funzionare completamente oggi alle 14:00 a causa dell'esaurimento della quantità di carburante necessaria per farla funzionare», ha dichiarato Ismail.

In precedenza, il presidente dell'Autorità palestinese per l'energia, Thafer Melhem, aveva ipotizzato che la Striscia avesse ancora tra le 10 e le 12 ore di elettricità.

10:43
10:43
Missile antitank dal Libano verso postazione israeliana

Un missile antitank è stato tirato dal Libano ad una postazione israeliana nei pressi del confine. Lo riportano i media spiegando che il lancio è avvenuto vicino l'area araba di al-Aramshe nella Galilea occidentale. Israele ha immediatamente risposto con un attacco.

10:42
10:42
Almeno 60 i rapiti a Gaza

Israele ritiene che nelle mani di Hamas a Gaza ci siano almeno 60 israeliani, militari e civili ed è in contatto con le loro famiglie.

«Abbiamo aggiornato per ora 60 famiglie di rapiti» ha detto il portavoce militare Daniel Hagari aggiungendo che l'esercito ha preparato un centralino da cui i parenti dei rapiti possono ricevere aggiornamenti e a cui possono essere dirette nuove testimonianze.

09:53
09:53
Uccisa la famiglia di Deif, mente dell'attacco di Hamas

Fonti palestinesi hanno affermato che gli attacchi israeliani hanno distrutto a Gaza la casa di Mohammed Deif, la cosiddetta mente degli attacchi di Hamas a Israele, uccidendo il fratello e membri della sua famiglia, compresi il figlio e la nipote.

Lo riferisce Ynet. Dello stratega dell'assalto non si hanno però notizie. Altri parenti di Deif sarebbero intrappolati tra le rovine dell'edificio, nel sud della Striscia di Gaza.

09:48
09:48
«La guerra dimostra che occorre distribuire armi ai cittadini»

«La guerra dimostra che occorre distribuire armi ai cittadini»: lo ha detto il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir. Riferendosi ai disordini del maggio 2021 in cui estese violenze si svilupparono in città israeliane a popolazione mista ebraica ed araba, Ben Gvir ha detto di aver dato istruzione al capo della polizia di prepararsi ad affrontare una nuova insurrezione.

«Penso che essa sia imminente», ha affermato.

Ben Gvir parlava con la stampa a Sderot, una cittadina vicina alla striscia di Gaza. «Ho dato ordine che da oggi tutti qua possano girare armati», ha aggiunto.

07:53
07:53
Colpiti 450 obiettivi di Hamas nella notte

L'esercito israeliano continua a colpire nella Striscia: nell'ultima notte sono stati centrati 450 obiettivi di Hamas e delle altre fazioni palestinesi. Solo a Beit Hanoun - ha detto il portavoce militare - nel nord della Striscia sono stati 80 gli obiettivi colpiti, comprese due banche usate da Hamas, un tunnel e due centri operativi.

Intanto il ministero della Sanità di Hamas nella Striscia fa sapere che a Gaza sono saliti a 950 i morti per gli attacchi di Israele con circa 5mila feriti.

07:49
07:49
«Hamas ha raccolto milioni di dollari in criptovalute prima dell'assalto»

I militanti di Hamas dietro all'attacco in Israele hanno raccolto milioni di dollari in criptovalute nell'anno che ha preceduto l'assalto. Lo riporta il Wall Street Journal.

La Palestinian Islamic Jihad ha ricevuto 93 milioni in valute digitali dall'agosto 2021 allo scorso giugno. In un arco temporale simile Hamas ha ricevuto 41 milioni. Le transazioni, afferma il quotidiano americano, mettono in evidenza le difficoltà degli Stati Uniti e di Israele a tagliare alle due organizzazioni l'accesso a fondi stranieri.

07:47
07:47
Sale a 264.000 il numero degli sfollati a Gaza

Sono circa 264.000 le persone che sono state costrette a fuggire dalle loro case nella Striscia di Gaza, con i pesanti bombardamenti israeliani che continuano a colpire l'enclave palestinese. Lo rende noto l'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu).

I combattimenti hanno provocato migliaia di morti da entrambe le parti da quando Hamas ha lanciato l'assalto a sorpresa di sabato scorso, scatenando la campagna di bombardamenti di rappresaglia di Israele.

«Si ritiene che almeno 263.934 persone a Gaza siano fuggite dalle loro case», ha riferito ieri sera l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) in un aggiornamento della situazione, avvertendo che «questo numero è destinato a crescere ulteriormente».

Circa 3.000 persone erano state sfollate «a causa di precedenti escalation», prima di sabato.

07:46
07:46
Il volo speciale di Swiss è atterrato a Zurigo ieri sera

Il volo speciale di Swiss di andata e ritorno Zurigo-Tel Aviv, organizzato in collaborazione con il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha riportato ieri sera 224 persone in Svizzera. Il velivolo è atterrato poco prima delle 22.25 a Zurigo.

A bordo dell'Airbus A321 di Swiss da 215 posti vi erano 214 tra adulti e bambini e dieci neonati, ha precisato la compagnia aerea rispondendo all'agenzia di stampa Keystone-SDA.

I rimpatriati erano attesi da parenti e amici, oltre che da numerosi media: molti hanno dichiarato di essere contenti di essere potuti tornare in Svizzera dalle vacanze prima del previsto.

Solo un posto dell'aereo è rimasto libero per ragioni sconosciute: in realtà l'aereo era fin da subito (nella serata di lunedì) stato annunciato come completo.

Anche il volo di andata dell'A321 per Tel Aviv, partito da Zurigo ieri verso mezzogiorno, era quasi al completo: tutti i posti dell'aereo, tranne dieci, erano stati prenotati in anticipo.

Swiss ha organizzato i voli in collaborazione con il DFAE. I posti possono essere prenotati solo tramite una linea telefonica speciale. Il numero è stato comunicato ai cittadini svizzeri all'estero e ai viaggiatori in Israele.

Ieri pomeriggio la compagnia aerea ha reso noto che oggi realizzerà un nuovo collegamento andata e ritorno tra la Confederazione e lo Stato ebraico. I posti disponibili sono sempre 215. Il decollo da Zurigo è previsto alle 11.55 con atterraggio a Tel Aviv alle 17.05. Il rientro da Israele è in agenda alle 18.05. Anche questo può essere prenotato solo tramite l'apposita hotline.

Swiss ha temporaneamente sospeso i voli commerciali per Tel Aviv a causa degli attacchi di Hamas contro Israele. La compagnia aerea deciderà a tempo debito quando riprendere le attività verso Israele.

L'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv è aperto. Le compagnie aeree israeliane mantengono i loro voli. La compagnia di bandiera dello Stato ebraico El Al continua a offrire voli tra la città sulla Limmat e Tel Aviv.

07:38
07:38
La portaerei americana Gerald R. Ford nel Mediterraneo orientale

La portaerei americana Gerald R. Ford è arrivata nel Mediterraneo orientale, più vicino a Israele per scoraggiare chiunque cerchi di alimentare un'escalation o ampliare la guerra. «L'arrivo è un potente segnale di deterrenza per ogni eventuale attore ostile a Israele», afferma il generale Michael Erik Kurilla dello Us Central Command.

07:36
07:36
«Nel kibbutz di Kfar Aza almeno 40 bimbi uccisi»

Israele afferma di aver trovato almeno 40 bimbi uccisi tra le circa 200 persone trucidate nel kibbutz di Kfar Aza. Lo Stato ebraico conta almeno 1.200 morti e 2.700 dall'aggressione di Hamas e prepara «un'offensiva totale» su Gaza, dove le vittime sono oltre 800.

L'esercito israeliano afferma che circa 300.000 soldati sono attualmente di stanza vicino alla Striscia di Gaza per la guerra contro Hamas.

«Quello che stiamo facendo in queste zone vicine alla Striscia è che abbiamo inviato e schierato la nostra fanteria, i nostri soldati corazzati, il nostro corpo di artiglieria e molti altri soldati delle riserve: 300.000 in tutto», ha spiegato oggi in un video pubblicato su X il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Jonathan Conricus. «E questo per garantire che Hamas, alla fine di questa guerra non avrà alcuna capacità militare con cui minacciare o uccidere i civili israeliani», ha aggiunto il tenente colonnello dell'Idf.

Stamane Hamas, citata dai media, fa sapere che almeno 30 persone sono morte nella notte in seguito agli attacchi israeliani su Gaza.

Oggi è previsto un incontro tra Netanyahu e Gantz per la formazione di un governo d'unità nazionale. Gravi danni alla sede dell'agenzia Onu per rifugiati palestinesi a Gaza. L'esercito israeliano ha detto di aver condotto 70 raid aerei nella zona di Daraj Tuffah e aver colpito obiettivi navali di Hamas nella Striscia.

Intanto il primo aereo con le munizioni Usa è atterrato in Israele. L'amministrazione Biden si sta coordinando con altri paesi per creare un corridoio che consenta ai civili di Gaza di scappare dalla guerra, secondo la Nbc. Blinken da oggi a venerdì sarà in visita in Israele e Giordania.

Le parole «infiammatorie» del presidente Usa che ha condannato l'attacco contro lo Stato ebraico come «male puro» sono «un tentativo di coprire i crimini» di Israele, afferma Hamas.

06:55
06:55
Nuovo bilancio dell'esercito israeliano: «1.200 morti e 2.700 feriti»

In un ultimo aggiornamento, l'esercito israeliano ha confermato oggi il bilancio di 1.200 morti e oltre 2.700 feriti per l'attacco condotto sabato scorso da Hamas nello Stato ebraico.

Le vittime sono «in maggioranza civili», spiega il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il tenente colonnello Jonathan Conricus, in un video pubblicato su X.

L'aumento nel numero delle vittime «non è dovuto al fatto che ci siano combattimenti in corso» ma piuttosto perché «ora che il tempo è passato stiamo scoprendo corpi di israeliani morti nelle varie comunità in cui Hamas si è infiltrato e dove hanno condotto i loro massacri», specifica Conricus.

06:31
06:31
Il punto alle 6.00

Non si placano gli scontri fra miliziani di Hamas e l'esercito di Israele. Nelle ultime ore, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato con il ministro degli Affari strategici israeliani Ron Dermer, secondo quanto reso noto dal portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller. Blinken ha ribadito «le sue profonde condoglianze» per l'attacco di Hamas contro Israele e ha riaffermato «l'inequivocabile sostegno» degli Stati Uniti al «diritto di Israele di difendere sé stesso e i suoi cittadini», spiega Miller. Il segretario americano e il ministro israeliano hanno chiarito che «le azioni terroristiche di Hamas non hanno alcuna giustificazione, alcuna legittimità e devono essere universalmente condannate».

Nel frattempo, il primo aereo americano che trasportava un carico di munizioni per l'esercito israeliano è arrivato nel Paese mediorientale, ha confermato oggi il servizio stampa delle Forze di difesa israeliane (Idf). «Il primo aereo carico di munizioni statunitensi è atterrato in Israele. Il velivolo con munizioni avanzate è atterrato questa notte nella base aerea di Nevatim. Le munizioni sono destinate a effettuare attacchi significativi e a preparare ulteriori scenari», ha riferito l'Idf in un comunicato citato dai media locali. L'esercito israeliano ha quindi ringraziato gli Stati Uniti per il loro sostegno: «I nostri nemici comuni sanno che la cooperazione tra i nostri eserciti è più forte che mai ed è un fattore chiave per la sicurezza e la stabilità regionale», si legge nella dichiarazione.

Non solo. Il presidente americano Joe Biden ha chiesto al premier israeliano Benjamin Netanyahu di minimizzare le vittime civili a Gaza, durante la loro ultima conversazione telefonica. Lo riporta Nbc, citando alcune fonti. Il due si manterranno in contatto e parleranno ancora telefonicamente nei prossimi giorni. Lo afferma la Casa Bianca, riferendo della telefonata fra i due leader durante la quale Biden ha messo in evidenza la necessità per tutti i paesi di «condannare inequivocabilmente le atrocità di Hamas».

Inoltre, l'amministrazione Biden si sta coordinando con altri paesi per un creare un corridoio che consenta ai civili di Gaza e agli americani che vogliono scappare dalla guerra di farlo. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali il corridoio sarebbe a sud di Gaza e condurrebbe in Egitto.

Sirene antimissile al confine con Gaza

Le sirene antimissile sono state attivate stanotte nell'insediamento israeliano di Netiv HaAsara, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Lo riportano i media locali, specificando che al momento non risultano vittime o danni. Erano circa quattro ore che gli allarmi non risuonavano nella zona.

Nel frattempo, l'esercito israeliano ha annunciato di aver condotto oltre 70 attacchi aerei nella zona di Gaza di Daraj Tuffah, che secondo Israele funge da luogo centrale per i militanti di Hamas e per molti attacchi verso lo Stato ebraico.

Citate dai media locali, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato di aver attaccato anche un edificio utilizzato dalla Jihad islamica e di aver ucciso militanti al valico di Erez, nel nord della Striscia.

Danni significativi alla sede dell'ONU per i rifugiati palestinesi

L'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) afferma che un edificio che ospita il suo quartier generale a Gaza ha subito danni significativi a causa degli attacchi aerei nelle vicinanze.

Tutto il personale internazionale Onu presente a Gaza si sta rifugiando in un altro edificio all'interno dello stesso complesso, aggiunge l'Unrwa specificando di non aver registrato vittime tra il suo personale durante questo episodio.

Dal 7 ottobre due membri dello staff e cinque studenti dell'Unrwa sono stati uccisi. L'agenzia Onu ha registrato danni sia collaterali che diretti ad almeno 18 delle sue strutture, comprese le scuole che ospitano civili sfollati. Ad oggi le Nazioni Unite stimano che oltre 187.500 persone siano state sfollate all'interno di Gaza e che più di 137.000 abbiano trovato rifugio in oltre 80 scuole dell'Unrwa in tutta la Striscia.