Mondo
La diretta
«Progressi» al Cairo per un accordo che porti a una cessate di sei settimane e alla liberazione degli ostaggi – Lazzarini: «Smantellare l'UNRWA sarebbe un disastro» – Gli Houthi hanno colpito un'altra nave mercantile nel Mar Rosso – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
21:10
21:10
Tregua di 6 settimane: passi avanti al Cairo
Un cessate il fuoco di sei settimane con un scambio degli ostaggi in mano ad Hamas sembra più vicino al termine dei negoziati al Cairo che si sono conclusi in serata.
L'obiettivo delle intense trattative nella capitale egiziana è raggiungere il risultato prima che scatti l'annunciata operazione militare di Israele a Rafah, dove si accalcano centinaia di migliaia di sfollati palestinesi.
Fonti egiziane al corrente dei colloqui hanno spiegato che la mediazione ha già ottenuto quello che è stato descritto come un progresso "relativamente significativo". Il focus è ora quello della stesura di "una bozza finale" per un cessate il fuoco di sei settimane con la garanzia di ulteriori negoziati per una fine permanente dei combattimenti.
Delegazioni di spessore
Se la cautela - come ha ammonito una fonte occidentale - è d'obbligo, è tuttavia un fatto che le delegazioni dei servizi segreti al Cairo sono state tutte di alto livello. Non solo il direttore dell'agenzia di spionaggio civile degli Usa (Cia) William Burns, il premier del Qatar Mohammed bin Abdelrahman Al-Thani, e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal. Ma anche i vertici del Mossad (i servizi segreti dello Stato ebraico focalizzati sulle operazioni all'estero), David Barnea, e dello Shin Bet (quelli per gli affari interni), Ronen Bar, con l'aggiunta - per la prima volta - di Ophir Falk, un consigliere molto ascoltato di politica estera nell'ufficio del premier Benyamin Netanyahu. La delegazione di Hamas - per le trattative indirette tra le parti - è stata invece guidata da Khalil al-Hayya, vice del leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar.
Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, la delegazione israeliana è rientrata in serata in patria con lo scopo di riferire ai vertici politici. Se l'assioma di Israele è che solo una forte pressione militare possa riportare a casa gli ostaggi e sconfiggere Hamas, il governo di Netanyahu non può tuttavia non tener conto della crescente insofferenza degli Usa sulla salvaguardia della popolazione nella Striscia.
Pressioni dagli USA
Senza un piano chiaro e realistico di evacuazione della popolazione - questa la linea della Casa Bianca - ogni iniziativa militare a Rafah sarebbe una catastrofe umanitaria annunciata. "Troppi civili sono stati uccisi nel conflitto a Gaza. Siamo stati molto chiari su questo punto con Israele", ha ammonito anche oggi il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Usa, John Kirby.
Secondo il quotidiano conservatore pubblicato a New York The Wall Street Journal (Wsj), che cita fonti egiziane, Israele ha preparato un piano che prevede l'evacuazione dei civili lungo la costa di Gaza e l'ha presentato al Cairo. Il piano ha individuato 15 luoghi in ognuno dei quali ci dovrebbero essere 25'000 tende e strutture mediche, che vanno dalla punta sud di Gaza City fino a Moassi, a nord della città di Rafah. I relativi costi - sempre secondo il Wsj - per Israele dovrebbero essere coperti dagli Usa e dai Paesi arabi.
A testimoniare ulteriormente lo scontro in atto con Washington c'è poi una notizia dell'Huffington Post secondo cui gli Stati Uniti starebbero indagando su "possibili crimini di guerra" compiuti da Israele, nonostante pubblicamente sostengano il contrario. Secondo la stessa fonte, da mesi l'amministrazione del presidente Joe Biden sta valutando "possibili violazioni delle leggi internazionali" e anche "abusi dei diritti umani che potrebbero violare la legge americana".
Intensi bombardamenti
Sul terreno invece, al 130esimo giorno di guerra, l'asse Khan Yunis-Rafah, nel sud della Striscia, è quello più colpito dai raid dell'esercito israeliano e dai combattimenti ravvicinati con i miliziani di Hamas. Il portavoce dell'esercito dello Stato ebraico ha riferito che "sono stati uccisi oltre 30 terroristi" ed è stato "rafforzato il controllo dell'area con raid sulle infrastrutture terroriste, i cecchini e le pattuglie" di Hamas.
L'esercito è entrato poi in possesso di un video, trovato dai soldati a Gaza, che mostra il leader di Hamas Yahya Sinwar con la moglie e due o tre dei suoi figli mentre si spostano da un tunnel all'altro proprio a Khan Yunis. Mentre l'emittente araba Al Jazeera ha annunciato che due suoi giornalisti sono rimasti "gravemente feriti" a Gaza dai bombardamenti israeliani.
20:08
20:08
Conclusi, al Cairo, i colloqui dei capi dei servizi di intelligence
I colloqui dei capi dei servizi segreti al Cairo sono terminati. Lo ha riferito il quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui l'aereo israeliano ha lasciato l'Egitto per riportare in patria i capi del Mossad (i servizi segreti dello Stato ebraico focalizzati sulle operazioni all'estero) e dello Shin Bet (quelli per gli affari interni).
I leader dei servizi Mossad e Shin Bet sono partiti poco fa dal Cairo, diretti all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, dopo l'incontro quadripartito tra Egitto, Stati Uniti, Qatar e Israele per discutere un accordo di cessate il fuoco e lo scambio tra ostaggi e prigionieri.
Ha lasciato il Cairo anche lo sceicco Mohammed bin Abdul Rahman al Thani, vice primo ministro e ministro degli affari esteri del Qatar.
18:16
18:16
Esibivano simboli di Hamas alle manifestazioni: condannate tre attiviste
Tre giovani attiviste che avevano partecipato a una delle imponenti manifestazioni pro Palestina con centinaia di migliaia di partecipanti, avvenute nei mesi scorsi in larghissima parte in forma pacifica nelle vie di Londra, sono state condannate a dodici mesi con la sospensione condizionale per apologia di terrorismo per aver esibito simboli di Hamas, raffiguranti i deltaplani a motore usati dai miliziani nel corso del sanguinoso attacco contro Israele del 7 ottobre scorso.
Le tre donne, di 26, 27 e 29 anni, erano state accusate ai sensi della legge britannica sul terrorismo. Il giudice Tan Ikram della Westminster Magistrates' Court ha affermato che le tre "hanno oltrepassato il limite", ma non ci sono prove per definirle sostenitrici di Hamas.
La manifestazione al centro di questo caso era stata quella di sabato 14 ottobre 2023: una volta emerse le immagini dei deltaplani la polizia di Londra aveva lanciato un appello sulle reti sociali per trovare i responsabili, e due attiviste si erano consegnate spontaneamente.
17:53
17:53
«Abbiamo visto il leader di Hamas nei tunnel sotto Khan Yunis»
Israele ha ottenuto un video di Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza, che appare in un tunnel con accanto la moglie e "due o tre" dei suoi figli. Lo riporta l'emittente televisiva israeliana Keshet 12 (canale 12), che tuttavia non ha trasmesso le immagini.
Il filmato - secondo la stessa fonte - mostra Sinwar e la famiglia spostarsi da un tunnel all'altro sotto Kahn Yunis. Il video è tratto da quelli della sorveglianza di Hamas ed è stato recuperato dai soldati che operano nella città del sud di Gaza.
Dalle immagini - ora analizzate dall'esercito e dallo Shin Bet (i servizi segreti per gli affari interni) - il leader di Hamas appare in buona salute.
Intanto documenti dell'intelligence israeliana, di cui il quotidiano statunitense The New York Times (Nyt) ha preso visione, rivelano che l'ospedale di Al-Shifa a Gaza è stato usato da Hamas come copertura per immagazzinarvi le armi grazie a un tunnel lungo oltre 200 metri dotato di acqua, elettricità e aria condizionata.
Tuttavia, secondo alcuni analisti, i documenti non dimostrerebbero che sotto l'ospedale ci fosse il comando centrale di Hamas, come invece sostenuto da Israele prima dell'invasione del 27 ottobre.
Dall'inizio della guerra gli ospedali di Gaza sono stati al centro del dibattito con accuse reciproche da entrambe le parti di strumentalizzare la sofferenza dei civili.
In quattro mesi di conflitto, le truppe israeliane hanno fatto irruzione in diverse strutture, tra cui il Kamal Adwan e il pediatrico Al-Rantisi, per cercare armi e combattenti. Ma l'ospedale di Al-Shifa, la più grande struttura medica a Gaza, è diventato una sorta di simbolo.
Stando alle immagini e ai documenti riservati esaminati dal Nyt, il tunnel si estende oltre l'ospedale e probabilmente si collega alla più ampia rete sotterranea di Hamas. I soldati di Israele avrebbero trovato bunker, alloggi per dormire e una stanza con computer.
Funzionari statunitensi hanno affermato che le loro informazioni confermano quelle israeliane sul fatto che Hamas abbia utilizzato l'Al-Shifa per nascondere qualche ostaggio. Secondo i servizi segreti degli Usa in particolare i miliziani hanno evacuato il complesso giorni prima che le forze israeliane lo occupassero, distruggendo documenti e dispositivi elettronici. Tuttavia, conclude il Nyt, parte di ciò che l'esercito israeliano ha mostrato finora non corrisponde del tutto alla descrizione del quartier generale di Hamas.
16:09
16:09
«Ricercata da Mosca? Ciò prova che sto facendo la cosa giusta»
La prima ministra estone, Kaja Kallas, ha affermato che la decisione di Mosca di inserirla nella lista dei ricercati è la prova che sta "facendo la cosa giusta" e ha aggiunto che continuerà ad assicurare il suo "forte sostegno all'Ucraina" e a battersi per "rafforzare la difesa dell'Europa".
Kallas, in un messaggio sulla rete sociale X, ha aggiunto che "gli strumenti della Russia non sono cambiati", ricordando che sua madre e sua nonna furono deportate in Siberia. "Il Cremlino - scrive ancora la premier estone - ora spera che questa decisione ridurrà al silenzio e me e altri, ma non sarà così".
16:08
16:08
«Al Cairo il vice di Yahya Sinwar, Khalil al-Hayya»
Nell'ambito dei negoziati mediati insieme da Egitto, Qatar e Usa, una delegazione di Hamas sarà oggi al Cairo. La delegazione è guidata da Khalil al-Hayya, vice del leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar.
Lo ha detto una fonte di Hamas all'agenzia di stampa libanese Al Mayadeen, ripresa dal quotidiano israeliano Haaretz. Al Cairo al-Hayya - secondo questa fonte - vedrà il capo dei servizi segreti egiziani Abbas Kamel.
16:07
16:07
«Le proposte di accordo presentate da potenze straniere fanno solo gli interessi di Israele»
Le proposte di accordo tra Hezbollah e Israele finora presentate dalle cancellerie straniere «servono solo gli interessi di sicurezza israeliani». Lo ha detto il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah in un discorso televisivo rivolto per lo più all'opinione pubblica libanese.
«Queste proposte diplomatiche non prendono in considerazione le esigenze del Libano e di Israele e propongono un compromesso... no! Queste proposte prendono le esigenze di sicurezza di Israele e vengono a proporcele in Libano», ha detto Nasrallah.
Parigi, ha riferito l'agenzia di stampa britannica Reuters, ha consegnato a Beirut un piano per la fine delle ostilità con Israele che prevede l'arretramento delle milizie Hezbollah di dieci chilometri dal confine.
Il leader del Partito di Dio ha ribadito che la resistenza armata cesserà di sparare dal sud del Libano sulle postazioni israeliane in Alta Galilea quando «Israele cesserà i suoi attacchi sulla Striscia di Gaza a seguito di un accordo completo con le forze della resistenza palestinese».
La resistenza armata nel sud del Libano è «una resistenza popolare espressa non solo da Hezbollah e dalle sue unità militari, ma da tutte le componenti sociali del sud del Libano, incluse le comunità non sciite e le forze politiche e armate non di Hezbollah».
14:54
14:54
Operazioni israeliane a Rafah, il Sudafrica chiede una valutazione alla Corte internazionale di giustizia
Il governo del Sudafrica ha dichiarato di aver chiesto alla Corte internazionale di giustizia (CIG) di valutare se la decisione di Israele di estendere le operazioni militari a Rafah spinga la CIG a usare il suo potere per prevenire ulteriori violazioni dei diritti dei palestinesi. Lo riportano i media internazionali.
Il mese scorso il Tribunale internazionale dell'Aia ha ordinato a Israele di adottare tutte le misure in suo potere per impedire alle sue truppe di commettere un genocidio contro i palestinesi a Gaza, in una causa intentata sempre dal Sudafrica.
14:37
14:37
Sanzioni francesi contro 28 «coloni israeliani estremisti»
La Francia annuncia l'adozione di «sanzioni nei confronti dei coloni israeliani estremisti che si sono resi colpevoli di violenze contro i civili palestinesi in Cisgiordania»: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri francese, precisando che «28 individui» sono ora «oggetto di un divieto amministrativo di accedere al territorio francese».
14:06
14:06
Al Jazeera: «Feriti gravemente due nostri giornalisti a Gaza»
L'emittente araba Al Jazeera ha annunciato che «due nostri giornalisti sono rimasti gravemente feriti a Gaza: si tratta del cameraman Ahmad Matar e del giornalista Ismail Abu Omar, a cui è stato amputato il piede destro».
Secondo la televisione satellitare, «i medici stanno tentando di salvargli la gamba sinistra», ma «sarebbe in pericolo di vita», in quanto ha frammenti di schegge in testa e al petto.
Inoltre il reporter «è stato sottoposto a un intervento chirurgico a causa di una grave emorragia dovuta a una possibile recisione dell'arteria femorale».
14:04
14:04
Lazzarini: «Smantellare l'UNRWA sarebbe un disastro»
Lo smantellamento dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sarebbe un «disastro». Lo ha affermato il suo capo, lo svizzero Philippe Lazzarini.
Il commissario generale dell'agenzia ha anche chiesto che venga avviata una «indagine», dopo la fine della guerra a Gaza, sui tunnel di Hamas e sugli attacchi contro la popolazione e le installazioni dell'Onu a Gaza compiuti dall'esercito israeliano.
14:02
14:02
«Israele e Hamas hanno fatto «progressi» per un accordo che porti ad una cessate di sei settimane»
Israele e Hamas hanno fatto «progressi» per un accordo che porti ad una cessate di sei settimane e alla liberazione degli ostaggi a Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel, che cita due fonti con conoscenza diretta dei colloqui in corso al Cairo.
Secondo un esponente egiziano, i mediatori hanno raggiunto ciò che hanno descritto come un progresso «relativamente significativo» e le parti ora si focalizzano sulla stesura di «una bozza finale» per un cessate il fuoco di sei settimane con la garanzia di ulteriori negoziati per uno permanente. Una fonte occidentale, pur evocando cautela, ha sottolineato l'importanza della riunione di oggi.
14:01
14:01
Israele: «Il palestinese ucciso a Qalqilya aveva cercato di investire le truppe»
Il giovane palestinese ucciso a Qalqilya, in Cisgiordania, «è scappato dopo aver tentato di investire dei soldati» e «sono state sequestrate armi».
Lo ha detto il portavoce militare israeliano, citato dai media. La stessa fonte ha poi aggiunto che nella notte sono «stati arrestati 18 sospetti in tutta la Cisgiordania».
14:01
14:01
Israele ha presentato all'Egitto un piano di evacuazione dei civili da Rafah
Israele ha preparato un piano che prevede l'evacuazione dei civili lungo la costa di Gaza e l'ha presentato all'Egitto.
Lo ha riferito il Wall Street Journal (Wsj), secondo cui il piano - in vista dell'annunciata operazione militare dell'esercito nel sud - individua 15 luoghi, con ognuno 25mila tende, che vanno dalla punta sud di Gaza City fino a Moassi, a nord della città di Rafah.
A Rafah ci sono oltre 1 milione di palestinesi sfollati, a rischio di essere coinvolti nell'operazione militare. Secondo fonti egiziane, citate dal Wsj, Israele stima che i costi dei campi - con strutture mediche - siano a carico di Usa e Paesi arabi.
10:13
10:13
Anche la Russia contraria all'operazione militare israeliana nella città di Rafah
La Russia vede «in modo estremamente negativo» un'operazione militare israeliana nella città di Rafah: lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov ripreso dalla Tass.
07:25
07:25
La Cina chiede a Israele di fermare l'operazione militare a Rafah
La Cina ha chiesto a Israele di fermare l'operazione militare a Rafah «il più presto possibile». Lo afferma un portavoce del ministero degli Esteri in un comunicato.
«La Cina... si oppone e condanna le azioni che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale», si legge nella nota. Pechino esorta Israele a «fermare le sue operazioni militari il prima possibile e fare ogni sforzo per evitare vittime civili innocenti... per prevenire un disastro umanitario più grave nella zona di Rafah».
07:16
07:16
«Stiamo lavorando a una tregua di almeno 6 settimane»
«Gli Stati Uniti stanno lavorando ad una tregua tra Israele e Hamas di almeno sei settimane». Lo ha detto il presidente Joe Biden dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania.
«La grande operazione militare di Israele a Rafah non può procedere senza un piano credibile per proteggere oltre un milione di civili», ha aggiunto.
«Gli Usa condividono l'obiettivo di Israele di sconfiggere Hamas», ha proseguito Biden. «Non solo preghiamo per la pace ma lavoriamo attivamente per la pace e per una soluzione a due Stati».
«Questa guerra deve finire, serve un cessate il fuoco permanente», ha detto dal canto suo il sovrano giordano, sottolineando che gli «attacchi contro civili, donne e bambini, inclusi quelli del 7 ottobre, non posso essere accettati da nessun musulmano».
06:15
06:15
IL PUNTO ALLE 6
Una nave mercantile di proprietà greca è stata colpita ieri dai ribelli Houthi mentre navigava nel Mar Rosso ed ha subito lievi danni: lo hanno reso noto su X le forze del Comando centrale (Centcom) degli Stati Uniti.
Gli Houthi hanno lanciato due missili dalle aree dello Yemen sotto il loro controllo verso lo stretto di Bab el-Mandeb, si legge nel messaggio. Entrambi i missili erano diretti verso la MV Star Iris, una nave mercantile battente bandiera delle Isole Marshall che trasportava mais in Iran dal Brasile.
Nessuno è rimasto ferito a bordo della nave, che ha ripreso la navigazione.
L'Aeronautica militare israeliana ha colpito ieri sera le «infrastrutture terroristiche» di Hezbollah nell'area di Tallouseh, nel sud del Libano: lo ha reso noto l'esercito su Telegram.
Ieri mattina gli aerei da combattimento delle Forze di difesa israeliane avevano colpito un complesso militare nell'area di Blida e un posto di osservazione di Hezbollah nell'area di Khiam era stato colpito con fuoco di artiglieria, conclude il messaggio.