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«Israele ha proposto ad Hamas il ritiro delle truppe da Gaza per sei settimane»

È quanto riferisce il presidente americano Joe Biden: lo Stato ebraico avrebbe proposto ad Hamas una roadmap per il cessate il fuoco nella Striscia - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Israele ha proposto ad Hamas il ritiro delle truppe da Gaza per sei settimane»
Red. Online
31.05.2024 06:04
22:00
22:00
I leader della Camera e del Senato USA invitano Netanyahu al Congresso

I leader del partito repubblicano e di quello democratico hanno invitato il premier israeliano Benjamin Netanyahu a parlare al Congresso. Lo annuncia lo speaker della Camera, il conservatore Mike Johnson. Nessuna data per il momento è stata fissata. L'invito è stato firmato da Johnson, dal leader dei democratici alla Camera Hakeem Jeffries, e dai leader dei conservatori e dei liberal in Senato, rispettivamente Mitch McConnell e Chuck Schumer.

20:59
20:59
Netanyahu: «La guerra non finirà fino all'eliminazione di Hamas»

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha autorizzato la squadra negoziale a «presentare uno schema per raggiungere la liberazione degli ostaggi». Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro precisando tuttavia che «la guerra non finirà finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi prefissati, compreso il ritorno degli ostaggi e l'eliminazione dei miliziani e del governo di Hamas». «Lo schema proposto da Israele, inclusa la transizione condizionata da una fase all'altra - si aggiunge -, consente a Israele di mantenere questi obiettivi».

20:29
20:29
«Israele ha proposto ad Hamas il ritiro delle truppe da Gaza per sei settimane»

«Israele ha proposto ad Hamas una roadmap per il cessate il fuoco» a Gaza. Lo ha detto Joe Biden. Secondo il presidente americano, «Israele ha proposto ad Hamas il ritiro di tutte le sue truppe da Gaza per sei settimane». 

19:21
19:21
Gli Houthi: «Abbiamo colpito la portaerei Uss Eisenhower»

I ribelli Houthi dello Yemen sostengono di aver attaccato e colpito la portaerei americana Uss Dwight D. Eisenhower nel Mar Rosso in risposta agli attacchi del Regno Unito e degli Stati Uniti contro le strutture dell'organizzazione.

Lo ha detto il portavoce militare del movimento Yahya Saree, citato dalla Tass, precisando che l'attacco è stato sferrato con diversi missili e razzi che hanno raggiunto il loro obiettivo. «È stato un colpo preciso», ha insistito la stessa fonte. La notte scorsa gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno lanciato un massiccio attacco contro obiettivi Houthi.

17:57
17:57
«Sale a 36.284 il bilancio dei morti a Gaza»

Il ministero della sanità di Hamas ha comunicato il nuovo bilancio dei morti nella Striscia di Gaza. Sono 36.284 palestinesi dall'inizio del conflitto tra Israele ed i movimento palestinese. Secondo la stessa fonte 82.057 sono invece le persone rimaste ferite negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre.

Nelle ultime 24 ore sono state uccise altre 60 persone e altre 280 sono rimaste ferite. Lo riporta al Jazeera sul suo sito.

17:53
17:53
Conferenza sugli aiuti a Gaza da Giordania, Egitto e Onu l'11 giugno

La Giordania ospiterà l'11 giugno una Conferenza internazionale di emergenza su gli aiuti umanitari a Gaza. Lo ha annunciato su X la Casa reale hashemita spiegando che la Conferenza è organizzata insieme all'Egitto e all'Onu. «Call for action: Urgent Humanitarian Response for Gaza» sarà tenuta da re Abdallah, dal presidente Abdel Fattah al Sisi e dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e anche da organizzazioni internazionali di aiuto.

17:22
17:22
Dall'UE 25 milioni all'ANP e 16 all'agenzia Unrwa

La Commissione ha elargito una seconda tranche di assistenza di 25 milioni di euro a favore dell'Autorità Nazionale palestinese per contribuire al pagamento degli stipendi e delle pensioni dei dipendenti pubblici palestinesi e ha erogato 16 milioni di euro a favore dell'Unrwa per fornire servizi di base come la sanità e l'istruzione ai rifugiati palestinesi.

Lo rende noto la Commissione europea, secondo il quale «il pagamento di 25 milioni di euro nell'ambito del programma Pegase aiuterà l'Autorità Palestinese a rispettare parte dei suoi impegni nei confronti dei dipendenti pubblici palestinesi in Cisgiordania».

Il pagamento della seconda tranche- spiega Palazzo Berlaymont - è stato effettuato anche in conformità con le conclusioni della revisione dell'assistenza finanziaria dell'UE alla Palestina dopo i tragici eventi del 7 ottobre 2023, compresa l'estensione dello screening dei beneficiari. Attraverso il meccanismo Pegase dell'UE, l'assistenza dell'esecutivo europea contribuirà al pagamento degli stipendi e delle pensioni dei dipendenti pubblici in Cisgiordania, agli assegni sociali per le famiglie vulnerabili attraverso il programma di trasferimento di denaro in Cisgiordania e a Gaza, al pagamento delle visite mediche agli ospedali di Gerusalemme Est e al sostegno della capacità amministrativa e tecnica delle istituzioni dell'Autorità palestinese.

Per quanto riguarda l'Unrwa, alla luce dei progressi compiuti dall'Agenzia rispetto alle condizioni e alle misure concordate, la Commissione ha elaborato il pagamento corrispondente alla seconda tranche di 16 milioni di euro. In particolare, tra le condizioni per il nostro finanziamento, e come concordato con l'Agenzia, la Commissione ha ricevuto un piano d'azione sull'attuazione delle raccomandazioni del gruppo di revisione indipendente guidato dall'ex ministro francese degli Affari esteri Colonna. L'Unrwa - sottolinea la Commissione - ha inoltre confermato che vengono effettuati controlli e screening ex-ante del suo personale rispetto all'elenco delle sanzioni dell'UE e ha presentato una relazione su come rafforzare i suoi servizi di supervisione interna e il dipartimento di etica.

16:01
16:01
«Israele cessi la sua campagna contro di noi»

Il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha chiesto a Israele di cessare «la sua campagna» contro la sua agenzia, in un articolo pubblicato oggi sul New York Times.

«La guerra a Gaza è motivo di palese disprezzo per la missione delle Nazioni Unite, compresi gli scandalosi attacchi contro dipendenti, installazioni e operazioni» dell'Unrwa, scrive Lazzarini nell'articolo intitolato «Israele deve fermare la sua campagna contro l'Unrwa».

«Questi attacchi devono cessare e il mondo deve agire per ritenere responsabili i loro autori», aggiunge Lazzarini sulle colonne del quotidiano americano.

14:23
14:23
Israele avrebbe respinto i camion con gli aiuti per Gaza inviati dall'Egitto al valico di Kerem Shalom

Israele avrebbe respinto i camion con gli aiuti per Gaza inviati dall'Egitto al valico di Kerem Shalom in seguito alla ripresa di scontri armati tra Israele e Hamas nell'area e vicino a Rafah sul lato palestinese.

Lo riferiscono all'agenzia italiana Ansa fonti egiziane della sicurezza, della Mezzaluna rossa e testimoni oculari. Gli addetti del terminal di Rafah sul lato egiziano hanno confermato il ritorno di decine di camion di aiuti umanitari ai magazzini logistici.

12:25
12:25
Parigi, proteste per un'intervista a Netanyahu

Serata di vivaci proteste ieri sera davanti alla sede della tv francese TF1, la cui emittente all-news LCI ha mandato in onda un'intervista al premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Il quale, fra l'altro, ha paragonato l'operazione israeliana in atto a Rafah allo sbarco degli alleati in Normandia durante la Seconda guerra mondiale.

Netanyahu ha ribadito la sua tesi secondo la quale Israele fa il possibile per evitare vittime civili nel conflitto: «Anche un solo morto fra i civili è troppo - ha detto il premier israeliano - ma noi non facciamo bombardamenti non mirati a Gaza. Non facciamo quello che facevano gli alleati a Dresda, non facciamo a Gaza un tappeto di bombe».

Continuando il paragone con la Seconda guerra mondiale, ha poi aggiunto che «quando andiamo a Rafah, è l'equivalente dello sbarco in Normandia, dell'attacco alleato contro la Germania». E ancora, denunciando la «falsa equiparazione» evocata dal procuratore della Corte penale internazionale che ha richiesto mandati d'arresto contro dirigenti di Hamas e del governo israeliano, fra i quali lo stesso primo ministro, ha aggiunto che è come «mettere sullo stesso piano Winston Churchill e i nazisti» o «Bin Laden e gli americani».

A protestare, sotto l'edificio di TF1 che sorge nella banlieue parigina, circa 2500 persone, molte delle quali con bandiere palestinesi e con la kefiah sulla testa. Gli studi di TF1 erano protetti da un folto schieramento di polizia e gendarmi, contro i quali i manifestanti hanno gridato slogan come 'Israele assassini' e 'Gaza, Gaza, Parigi è con te'.

08:51
08:51
«Raid in Yemen: 14 morti e 30 feriti»

L'emittente tv degli Houthi yemeniti ha reso noto che 14 persone sono morte e più di 30 sono rimaste ferite nei raid aerei lanciati la notte scorsa nello Yemen dalle forze americane e britanniche.

«Il bilancio delle vittime degli attacchi aerei anglo-americani sulla stazione radio Al-Hodaidah e sul porto di Saleef è di 14 morti e più di 30 feriti», ha riferito al-Masirah.

08:28
08:28
«Si indaghi sulle presunte attività illegali israeliane nei confronti della CPI»

Parlamentari olandesi dell'alleanza liberal-progressista D66 e Green-Labour hanno chiesto un'indagine indipendente su presunte attività illegali dall'intelligence israeliana nei confronti della Corte Penale Internazionale (Cpi) dell'Aja. La richiesta, riporta il Guardian, segue la recente pubblicazione di un'inchiesta che il quotidiano britannico ha condotto con le riviste israeliane +972 e Local Call.

Secondo l'inchiesta, Israele avrebbe schierato le sue agenzie di intelligence per sorvegliare, hackerare, fare pressioni, diffamare e presumibilmente minacciare il personale senior della Cpi, nel tentativo di far deragliare le indagini della corte. L'intelligence israeliana avrebbe così intercettato le comunicazioni di numerosi funzionari, tra cui l'attuale procuratore Karim Khan e il suo predecessore Fatou Bensouda, raccogliendo i contenuti di telefonate, messaggi, e-mail e documenti.

Un 'monitoraggio' sistematico che sarebbe cominciato nove anni fa, scrive ancora il giornale, affermando nello specifico che un ex capo del Mossad, Yossi Cohen, avrebbe minacciato l'ex procuratore della Corte penale internazionale in una serie di incontri segreti negli anni scorsi per cercare di evitare un'indagine su crimini di guerra e che è continuato anche negli ultimi mesi, con il risultato di poter fornire al premier israeliano Benjamin Netanyahu indicazioni in anticipo sulle intenzioni del procuratore in carica.

La campagna, commenta oggi il Guardian, alla fine non ha avuto successo poiché questo mese l'ufficio del procuratore della Cpi ha richiesto mandati di arresto per Netanyahu e il ministro della difesa, Yoav Gallant, nonché per tre leader di Hamas, per presunti crimini di guerra.

Intanto, citando l'inchiesta del Guardian, i parlamentari olandesi Kati Piri (Green-Labour) e Jan Paternotte (D66) hanno condannato le presunte attività ed hanno chiesto maggiori informazioni su ciò che lo Stato olandese sa al riguardo, oltre all'indagine indipendente.

06:04
06:04
IL PUNTO ALLE 6

Nella notte attacchi aerei hanno colpito diverse aree dello Yemen, tra cui la capitale Sana'a e la città portuale di Hodeida. Si tratta, ha precisato il ministero della Difesa britannico, di una operazione congiunta tra Londra e Washington.

Si sono udite forti esplosioni nelle due città. Secondo il canale al-Masira, controllato dai ribelli yemeniti Houthi, gli attacchi hanno preso di mira anche le infrastrutture di telecomunicazioni nella città di Taiz. Al-Masira ha riferito di «diversi» morti e feriti. Il canale Houthi ha da subito attribuito tutti questi attacchi aerei alle forze americane e britanniche nella regione.

Gli attacchi notturni nello Yemen sono una «operazione congiunta» di Stati Uniti e Regno Unito volta a «minare» le capacità militari dei ribelli Houthi, ha affermato il Ministero della Difesa britannico. «Gli Houthi - si legge in una nota del ministero - continuano a effettuare attacchi alle navi internazionali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden».