Mondo
La diretta

Israele ha ucciso Nasrallah, l'Iran è pronto a inviare truppe in Libano

«Hassan Nasrallah non potrà più terrorizzare il mondo» scrivono le IDF su X, a distanza di ore la conferma di Hezbollah – Da Teheran: «Siamo pronti a combattere Israele» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Israele ha ucciso Nasrallah, l'Iran è pronto a inviare truppe in Libano
Red. Online
28.09.2024 08:21
23:38
23:38
Biden: «Se attaccano le navi USA nel Mar Rosso risponderemo»

«Risponderemo»: lo ha detto Joe Biden ad una domanda dei reporter se risponderà a un attacco missilistico alle navi da guerra Usa nel Mar Rosso.

23:30
23:30
Biden: «È tempo per un cessate il fuoco»

«È tempo per un cessate il fuoco»: lo ha detto Joe Biden ai reporter rispondendo ad una domanda se una invasione di terra israeliana in Libano fosse inevitabile.

22:46
22:46
Attacchi israeliani su Beirut, 33 morti e 195 feriti

Il bilancio degli attacchi israeliani oggi in Libano, stando al ministero della Salute di Beirut, è di 33 persone uccise e di 195 feriti. Lo riporta la Afp su X.

22:29
22:29
Razzo libanese cade in Cisgiordania, innescato un incendio

Le sirene sono scattate nella Cisgiordania a nord-est di Gerusalemme quanto un razzo arrivato dal Libano è caduto nella zona di Mitzpe Hagit innescando un incendio. Lo scrive Ynet citando l'Idf, che aggiunge che sul posto sono ora all'opera i vigili del fuoco.

22:29
22:29
Beirut: «Circa un milione di sfollati per i raid di Israele»

(Vedi il Focus delle ore 19.18)

(ANSA) - ROMA, 28 SET - "Circa un milione di libanesi sono stati sfollati a causa degli attacchi, tra cui centinaia di migliaia solo da ieri". Lo ha detto Nasser Yassin, il ministro libanese che coordina la risposta alla crisi causata dagli attacchi tra Israele e Libano. Lo scrive la Reuters sul suo sito web, precisando inoltre che, secondo Il ministero della Salute libanese, "più di 1.000 persone sono state uccise e più di 6.000 sono rimaste ferite a causa degli attacchi israeliani nelle ultime due settimane".

21:34
21:34
Lancio di un ordigno dal Libano, scattano le sirene d'allarme a Gerusalemme

Le sirene d'allarme sono scattate nell'area di Gerusalemme in seguito al lancio di un ordigno dal Libano. Lo rende noto l'esercito israeliano.

Intanto, in una dichiarazione video, il premier Benjamin Netanyahu ha detto che Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah ucciso ieri a Beirut, era «il terrorista, il motore centrale dell'asse del male dell'Iran. Lui e i suoi uomini erano gli artefici del piano per distruggere Israele. Non solo è stato attivato dall'Iran, molte volte ha attivato anche l'Iran».

Netanyahu, nell'insolita dichiarazione alla fine dello Shabbat, ha spiegato che «all'inizio della settimana ha riconosciuto che anche i pesanti attacchi che Israele aveva inflitto a Hezbollah non sarebbero stati sufficienti e che eliminare Nasrallah era una condizione essenziale per raggiungere gli obiettivi: riportare i residenti del nord sani e salvi alle loro case e cambiare l'equilibrio di potere nella regione per anni». Finché Nasrallah fosse stato in vita, «avrebbe rapidamente riabilitato le capacità di Hezbollah», ha detto.

Il primo ministro si è poi rivolto all'Iran: «chiunque ci colpirà, lo colpiremo. Non c'è posto in Iran o in Medio Oriente che il lungo braccio di Israele non possa raggiungere, e oggi sapete già quanto ciò sia vero. Siamo determinati a continuare a colpire i nostri nemici», ha aggiunto.

«Ho dato la direttiva e Nasrallah non è più con noi. La sua eliminazione favorisce il ritorno dei nostri residenti alle loro case nel nord, e promuove anche il ritorno dei nostri rapiti: più Sinwar (il leader di Hamas Yahya Sinwar ndr.) vede che Hezbollah non verrà a salvarlo, maggiori saranno le possibilità del ritorno degli ostaggi», ha detto questa sera Netanyahu nella dichiarazione video, dopo essere tornato da New York. «Cittadini di Israele», ha continuato. «abbiamo grandi risultati, ma il lavoro non è ancora completo. Nei prossimi giorni affronteremo sfide significative».

L'uccisione di Hassan Nasrallah segna uno «storico punto di svolta che potrebbe cambiare gli equilibri di potere in Medio Oriente per gli anni a venire», ha aggiunto, nella sua conferenza stampa di ritorno dagli Stati Uniti, ripreso da vari media. «La sua uccisione era un passo necessario per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati», ha continuato Netanyahu.

Nel frattempo, la Francia ha chiesto la fine immediata dei raid israeliani in Libano e precisa la sua opposizione a qualsiasi operazione di terra. Dopo aver parlato con il premier libanese Najib Mikati, il ministro degli esteri francese Jean-Noël Barrot, ha chiesto anche a Hezbollah e all'Iran di evitare qualsiasi azione che possa destabilizzare ulteriormente la situazione.

20:33
20:33
Kamala Harris: «Nasrallah? Un terrorista con le mani sporche di sangue americano»

«Hassan Nasrallah era un terrorista con le mani sporche di sangue americano. Per decenni, la sua leadership di Hezbollah ha destabilizzato il Medio Oriente e ha portato all'uccisione di innumerevoli persone innocenti in Libano, Israele, Siria e in tutto il mondo. Oggi, le vittime di Hezbollah hanno ricevuto una forma di giustizia»: lo ha dichiarato in una nota della Casa Bianca la vicepresidente americana Kamala Harris

La candidata alla presidenza Usa ha aggiunto: «sono incrollabilmente impegnata per la sicurezza di Israele. Sosterrò sempre il diritto di Israele a difendersi dall'Iran e dai gruppi terroristici sostenuti dall'Iran».

Dal canto suo, il governo libanese ha dichiarato tre giorni di lutto per la morte di Hassan Nasrallah, a partire da lunedì. Lo riporta il Guardian.

Intanto, marce spontanee di persone in lutto che si battevano il petto mentre issavano le bandiere di Hezbollah si sono svolte oggi in vari quartieri di Beirut.

Nel frattempo, un attacco israeliano ha colpito un'area industriale a 500 metri dagli edifici dell'aeroporto di Beirut. Lo scrive Reuters sul sito web citando una fonte della sicurezza che ha affermato che si è trattato dell'attacco più vicino all'aeroporto finora.

La fonte ha detto che l'area colpita era piena di officine di riparazione auto. Il capo della compagnia di bandiera libanese Middle East Airlines Mohammad al-Hout ha detto che l'aeroporto sta funzionando normalmente. «L'aeroporto di Beirut non è stato preso di mira, non ci sono armi lì», ha detto al-Hout.

20:04
20:04
Erdoğan: «Israele sta commettendo un genocidio in Libano»

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, ha affermato che il popolo libanese è il nuovo bersaglio della «politica israeliana di genocidio, occupazione e invasione».

«Nessuno che abbia una coscienza può accettare, scusare o giustificare un simile massacro», ha scritto su X. «Il governo israeliano sta diventando sempre più sconsiderato poiché è coccolato dalle potenze che forniscono armi e munizioni per i suoi massacri; sta sfidando tutta l'umanità, i valori umani e il diritto internazionale».

Erdoğan ha affermato che spetta alle strutture globali, in particolare al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, agire rapidamente per fermare gli «attacchi disumani di Israele contro il Libano». In precedenza ha accusato Israele di genocidio, ha chiesto che fosse punito nei tribunali internazionali e ha criticato le nazioni occidentali per aver sostenuto l'assalto militare del Paese.

Dal canto suo, ilministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha definito la situazione a Gaza una «tragedia», e «la mancanza di reazione internazionale una tragedia ancora più grande». Lo riporta Anadolu. Fidan ha poi ribadito che «è necessario istituire una Palestina indipendente», mentre «Israele mira a espandere la guerra nella regione» e «dopo Gaza si muoverà verso il Libano». Il ministro ha poi puntato il dito contro Washington affermando che «è preoccupante che tutto il potere degli Stati Uniti sia a disposizione di Israele».

18:45
18:45
Ucciso a Beirut il capo della divisione di intelligence di Hezbollah

L'esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso con il raid del pomeriggio su Beirut Hassan Khalil Yassin, comandante di alto rango a a capo di un'unità della divisione di intelligence di Hezbollah incaricata di individuare i siti militari e civili israeliani da colpire.

Yassin ha lavorato a stretto contatto con le unità missilistici e dei droni di Hezbollah, ed è stato «personalmente coinvolto in piani terroristici portati a termine fin dall'inizio della guerra contro civili e soldati, e ha pianificato ulteriori attacchi nei giorni successivi», ha detto l'Idf.

Intanto, il presidente Usa Joe Biden ha definito il raid israeliano che ha ucciso il capo di Hezbollah a Beirut, Hassan Nasrallah, «una forma di giustizia» per le molte vittime di cui si è macchiato.

«Hassan Nasrallah e il gruppo terroristico che ha guidato, Hezbollah, sono stati responsabili - afferma Biden in una nota diffusa dalla Casa Bianca - della morte di centinaia di americani in oltre quattro decenni di terrore. La sua morte a causa di un attacco aereo israeliano rappresenta una forma di giustizia per le sue molte vittime, tra cui migliaia di americani, israeliani e civili libanesi. L'attacco che ha ucciso Nasrallah è avvenuto nel contesto più ampio del conflitto iniziato con il massacro di Hamas del 7 ottobre 2023. Nasrallah, il giorno dopo, ha preso la fatale decisione di unirsi a Hamas e aprire quella che ha chiamato un 'fronte settentrionale' contro Israele».

In una nota a commento dell'uccisione di Hassan Nasrallah, Biden ha affermato che «gli Stati Uniti sostengono pienamente il diritto di Israele di difendersi contro Hezbollah, Hamas, gli Houthi e qualsiasi altro gruppo terroristico sostenuto dall'Iran» ma «alla fine, il nostro obiettivo è la de-escalation dei conflitti in corso sia a Gaza che in Libano attraverso mezzi diplomatici».

A Gaza stiamo perseguendo un accordo sostenuto dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. In Libano abbiamo negoziato un accordo che permetterebbe alle persone di tornare in sicurezza alle loro case in Israele e nel sud del Libano. È tempo che questi accordi si chiudano, che le minacce a Israele vengano rimosse e che la regione più ampia del Medio Oriente ottenga maggiore stabilità«: cos Biden nella nota diffusa dalla Casa Bianca.

Dal canto suo, l'Agenzia delle Nazioni Unite Unrwa ha fatto sapere che un totale di 1'424 persone, quasi la metà dei quali bambini, sono registrati nei rifugi di emergenza in Libano, e i numeri sono destinati ad aumentare.

L'organizzazione ha aggiunto di essersi attivata per affrontare l'emergenza in Libano la settimana scorsa e da allora ha aperto sette rifugi di emergenza.

Nel frattempo, il Dipartimento di Stato Usa ha ordinato al personale non di emergenza e alle loro famiglie di lasciare il Libano. Lo riferisce la Cnn.

Anche il governo brasiliano è pronto a realizzare una grande operazione per il rimpatrio di connazionali dal Libano in caso di escalation del conflitto in corso tra Israele e Hezbollah. Lo riferisce il ministero degli Esteri in una nota diffusa al termine dell'incontro bilaterale tra il ministro Mauro Vieira e l'omologo libanese Abdallah Rashid Bou Habib a New York, negli Stati Uniti.

Secondo il portale G1, il ministero degli Esteri e l'aeronautica militare brasiliana hanno già elaborato il piano logistico e sono pronti ad agire. Tuttavia la decisione sull'avvio dei voli di rimpatrio dipende dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva.

Le stime mostrano che 700 persone - tra cui due brasiliani - sono morte a seguito degli attacchi delle forze armate israeliane contro obiettivi di Hezbollah in Libano, dove vivono circa 21 mila brasiliani. Si tratta della più grande comunità brasiliana del Medio Oriente seguita da Israele (14 mila), Emirati Arabi Uniti (9,6 mila) e Giordania (3 mila).

Nei giorni scorsi il ministero ha contattato i residenti in Libano e li ha inviati a lasciare il Paese con i propri mezzi, evitare assembramenti e manifestazioni ed evitare di recarsi nella regione meridionale del Paese, dove si registrano gli sconti più intensi.

18:38
18:38
Khamenei: «Vendicheremo l'uccisione di Nasrallah»

La Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato cinque giorni di lutto nazionale dopo la morte di Hassan Nasrallah, affermando che il sangue del capo di Hezbollah «non rimarrà impunito». Lo scrive il Guardian.

18:10
18:10
Beirut nel caos: «Migliaia di persone in fuga»

La situazione a Beirut è caotica con migliaia di persone, inclusi i team di Medici senza frontiere (Msf), costretti ad abbandonare le proprie abitazioni nel cuore della notte senza riuscire a portare nulla con sé. A denunciarlo è Msf in una nota parlando delle conseguenze degli attacchi israeliani sulla capitale libanese.

Alcune persone sono fuggite a piedi e molte sono ancora bloccate in auto, scrive l'Ong. A Beirut la situazione è disperata e i team di Msf stanno lavorando senza sosta fornendo acqua, kit igienici e coperte. Migliaia di persone sono in fuga, oltre 500 scuole sono piene di persone. La gente ha dormito in auto per strada e gli ospedali sono sopraffatti dal numero di feriti.

Finora, le équipes di Msf hanno consegnato nei rifugi per sfollati 400 kit di beni di prima necessità, inclusi kit igienici e materassi. Medici senza frontiere sta anche provvedendo alla fornitura di acqua e offrendo primo soccorso psicologico a chi ne ha bisogno, continuando a valutare i bisogni e a fornire aiuto. Mentre continua la campagna di bombardamenti israeliani sul Libano, Msf ribadisce l'appello alla protezione dei civili e degli operatori sanitari.

17:16
17:16
Parla l'IDF: «Ci aspettano giorni difficili, le truppe sono in massima allerta»

«Ci aspettano giorni difficili» e «le truppe delle Idf sono in allerta massima, in difesa e in attacco, su tutti i fronti». Lo ha affermato il capo di stato maggiore delle forze armate israeliane Herzi Halevi.

L'esercito israeliano annuncia inoltre che sta colpendo il sud di Beirut, dove si trova la roccaforte di Hezbollah, con un attacco mirato. Più tardi l'Idf fornirà ulteriori informazioni.

Le forze armate israeliane hanno reso noto di aver effettuato nella notte una sequenza di attacchi contro i siti di produzione e assemblaggio dei missili di Hezbollah nel sud del Libano, con l'obiettivo di danneggiare le capacità del movimento sciita libanese.

Nel frattempo, nel corso della giornata, sono stati lanciati circa 90 razzi dal Libano verso Israele, riferisce l'esercito aggiungendo che la maggior parte erano diretti al nord di Israele, ma diversi missili a lungo raggio sono stati lanciati anche verso Tel Aviv e la Cisgiordania.

Intanto, la Russia condanna fermamente l'assassinio politico del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ed esorta Israele a porre immediatamente fine alle ostilità. Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca citato dalla Tass.

Dal canto loro, gli Usa sono determinati a impedire che l'Iran e i gruppi sostenuti da Teheran sfruttino la situazione in Libano o espandano il conflitto: lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin al suo omologo israeliano Yoav Gallant in una telefonata venerdì, ha riferito il portavoce della difesa Usa Pat Ryder.

Austin ha espresso il pieno sostegno degli Usa al diritto di Israele di difendersi e «ha chiarito che gli Stati Uniti rimangono pronti a proteggere le forze e le strutture statunitensi nella regione e impegnati nella difesa di Israele».

«L'attuale situazione in Libano rappresenta un motivo significante di preoccupazione per la Santa Sede», ha detto da parte sua il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin all'assemblea dell'Onu oggi a New York. «L'aumento continuo del conflitto tra Hezbollah e l'esercito israeliano sta avendo un considerevole impatto sulla situazione nel sud del Libano e a nord di Israele, mettendo ad alto rischio l'intera regione», ha aggiunto. Secondo Parolin «la Santa Sede chiede a tutte le parti in campo di aderire ai principi del diritto internazionale e di fermare l'escalation fino ad arrivare a un cessate il fuoco senza indugio».

Intanto, il premier israeliano Benyamin Netanyahu è atterrato in Israele dove è rientrato prima del previsto dagli Stati Uniti a seguito dell'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Lo scrive il Times of Israel.

Netanyahu andrà direttamente dall'aeroporto Ben Gurion a una consultazione sulla sicurezza, secondo quanto riportato dai media.

Nel frattempo, l'Idf ha confermato che le sirene che hanno suonato nel centro di Israele sono state attivate a causa del lancio di un missile dallo Yemen. Lo riferisce il Times of Israel.

Sempre le Forze di Difesa Israeliane hanno aggiunto che un missile balistico a lungo raggio lanciato dagli Houthi nello Yemen contro Tel Aviv è stato intercettato dalle difese aeree al di fuori dello spazio aereo israeliano.

Dal canto suo, la Jihad islamica, un gruppo palestinese sostenuto dall'Iran, si è espressa per la prima volta dopo il raid su Beirut e l'uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, secondo quanto riporta Sky News.

«Prima o poi, le forze di resistenza in Libano, Palestina e nella regione faranno pagare al nemico il prezzo dei suoi crimini e gli faranno assaporare la sconfitta per ciò che le sue mani hanno fatto», ha aggiunto la Jihad islamica.

17:11
17:11
Khamenei invita i musulmani ad affrontare «il malvagio regime di Israele»

In risposta alla morte di Nasrallah, la Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha invitato i musulmani a «stare al fianco del popolo libanese e di Hezbollah con qualsiasi mezzo e ad assisterli nell'affrontare il malvagio regime di Israele». Lo scrive Reuters. 

16:17
16:17
Erdogan: Israele sta commettendo un genocidio in Libano

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che il popolo libanese è il nuovo bersaglio della «politica israeliana di genocidio, occupazione e invasione».

«Nessuno che abbia una coscienza può accettare, scusare o giustificare un simile massacro», ha scritto su X. «Il governo israeliano sta diventando sempre più sconsiderato poiché è coccolato dalle potenze che forniscono armi e munizioni per i suoi massacri; sta sfidando tutta l'umanità, i valori umani e il diritto internazionale».

Erdoğan ha affermato che spetta alle strutture globali, in particolare al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, agire rapidamente per fermare gli «attacchi disumani di Israele contro il Libano». In precedenza ha accusato Israele di genocidio, ha chiesto che fosse punito nei tribunali internazionali e ha criticato le nazioni occidentali per aver sostenuto l'assalto militare del paese.

15:38
15:38
Lancio di razzi su una colonia israeliana nel Golan

Hezbollah ha poco fa diffuso un comunicato in cui ha rivendicato un lancio di razzi sulla colonia israeliana di Katzrin sulle Alture del Golan. È il primo comunicato di questo genere dopo l'annuncio dell'uccisione del leader Hasan Nasrallah nel bombardamento israeliano di ieri su Beirut.

15:22
15:22
Libano: sono oltre 200 mila gli sfollati

«Più di 50.000 libanesi e siriani che vivono in Libano sono ora entrati in Siria in fuga dagli attacchi aerei israeliani. Ben oltre 200.000 sono gli sfollati in Libano. Sono in corso operazioni di soccorso, anche da parte dell'UNHCR, per aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno, in coordinamento con entrambi i governi». Lo ha scritto su X l'Alto Commissario per i rifugiati dell'ONU, Filippo Grandi.

14:46
14:46
«Hezbollah risponderà all'omicidio di Nasrallah»

Il portavoce dell'esercito israeliano Nadav Shoshani ha affermato che gran parte dell'arsenale di Hezbollah rimane intatto nonostante gli intensi attacchi israeliani della scorsa settimana e che l'organizzazione terroristica sarà ancora colpita.

«La minaccia non è scomparsa», ha detto Shoshani, «è sicuro supporre» che Hezbollah risponderà. Poi ha chiarito che l'attacco aereo contro il leader di Hezbollah Hasan Nasrallah si è basato su anni di monitoraggio, insieme a «intelligence in tempo reale». E ha spiegato che Israele ne ha confermato la morte attraverso vari tipi di intelligence, ma senza fornire dettagli.

14:38
14:38
L'IDF: «Ci aspettano giorni difficili»

Il portavoce dell'esercito israeliano ha riferito che il ministro della Difesa Yoav Gallant ha confermato che da oggi vige il divieto di assembramenti superiore a mille persone in diverse zone del centro del Paese: «Ci aspettano giorni difficili», ha detto il colonnello Daniel Hagari.

«Ci sono altri compiti da portare a termine, a cominciare dal rilascio degli ostaggi prigionieri a Gaza, il rientro degli sfollati nel nord e nel sud di Israele», ha aggiunto. Le scuole continuano ad essere aperte ma, per esempio, le partite di calcio ed eventi con molte persone sono vietati.

13:58
13:58
Hezbollah: «Continuiamo la resistenza armata contro Israele»

Hezbollah continuerà la resistenza armata contro Israele: lo ha annunciato in un comunicato il movimento armato libanese dopo la conferma della morte del leader Hassan Nasrallah. «La leadership di Hezbollah giura al martire più nobile, sacro e prezioso della nostra lotta costellata di sacrifici e martiri, che continuerà il suo jihad contro il nemico, a sostegno di Gaza e della Palestina, e in difesa del Libano e del suo popolo resistente e nobile».

13:39
13:39
Hezbollah conferma: Nasrallah è morto

Hassan Nasrallah è morto. Lo ha appena detto la tv al Manar di Hezbollah. «Il sayyid Hasan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, si è unito alla fila dei nostri martiri degli ultimi 30 anni».

13:10
13:10
Sganciate più di 80 bombe sul bunker di Nasrallah

Nell'operazione Nuovo ordine, il raid aereo in cui sarebbe rimasto ucciso il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, sono state sganciate più di 80 bombe del peso di una tonnellata ciascuna sul bunker dove si trovava. L'attacco, ha detto l'IDF, è stato effettuato mentre i vertici di Hezbollah si trovavano nel quartier generale per coordinare attività terroristiche contro i cittadini dello Stato di Israele. Lo Squadrone 69 dell'Iaf ('The hammers') ha guidato l'attacco con i suoi aerei F-15I, considerati i principali bombardieri dell'esercito.

13:10
13:10
Teheran: pronti a invio di truppe in Libano

Un funzionario iraniano ha dichiarato alla rete americana NBC che Teheran inizierà nei prossimi giorni la registrazione per l'invio di truppe in Libano, in seguito all'attacco israeliano in cui è morto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.

L'ayatollah Mohammad Hassan Akhtari, vicepresidente dell'Iran per gli affari internazionali, ha dichiarato che i funzionari daranno il permesso di schierare le truppe in Libano e sul versante siriano delle alture del Golan. «Possiamo inviare truppe in Libano per combattere contro Israele, proprio come abbiamo fatto nel 1981», afferma.

13:01
13:01
Nuovo raid israeliano alla periferia sud di Beirut

Una fonte della sicurezza libanese riferisce di un nuovo attacco israeliano alla periferia sud di Beirut.

12:23
12:23
L'IDF ha preso il controllo dell'aeroporto di Beirut

Un volo della compagnia iraniana Qeshm Fars Air proveniente da Teheran, diretto in Libano o in Siria, è tornato indietro nello spazio aereo iracheno questa mattina dopo che ieri sera Israele ha preso possesso della torre di controllo dell'aeroporto di Beirut.

Lo riferiscono i media israeliani. L'Idf ha avvertito che avrebbe sventato qualsiasi tentativo dell'Iran di trasferire armi a Hezbollah, anche tramite l'aeroporto civile di Beirut. Il ministro dei trasporti Ali Hamiya, secondo i media libanesi, ha ordinato all'aereo iraniano di non atterrare all'aeroporto di Beirut e di non entrare nello spazio aereo.

12:20
12:20
«Continuiamo ad attaccare Hezbollah, colpiti 140 obiettivi»

L'esercito israeliano (IDF) ha dichiarato che gli attacchi a infrastrutture terroristiche di Hezbollah in Libano stanno continuando e che dalla scorsa notte 140 obiettivi sono stati colpiti. Tra questi, arsenali di armi, lanciamissili nascosti dentro case abitate da civili, siti in cui venivano immagazzinate armi di diverso tipo.

12:20
12:20
Gaza: 41.586 morti in quasi un anno di guerra

Il Ministero della Sanità della Striscia di Gaza, sotto il governo di Hamas, ha annunciato un nuovo bilancio di 41.586 morti nel territorio palestinese dall'inizio della guerra con Israele, quasi un anno fa. Almeno 52 persone sono state uccise nelle ultime 48 ore, ha affermato in un comunicato, aggiungendo che 96.210 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre.

12:04
12:04
Khamenei trasferito in un luogo di alta sicurezza

La guida suprema dell'Iran Ali Khamenei è stato trasferito in un luogo definito di «alta sicurezza» . Lo riferisce Ynet aggiungendo che Teheran è in continuo contatto con Hezbollah, in Libano, e con gli altri alleati della regione per decidere le prossime mosse dopo l'uccisione di Hasan Nasrallah, annunciata dall'Idf.

11:57
11:57
Hezbollah non conferma morte Nasrallah, «ma sono stati persi i contatti»

Hezbollah non conferma la morte del suo leader Nasrallah, annunciata, invece, dall'esercito israeliano. Lo riporta l'Agenzia France-Presse, citando fonti vicine al gruppo. Il movimento sciita ribadisce tuttavia di non essere riuscito a contattare il suo leader Hassan Nasrallah da ieri sera: «I contatti con Hassan Nasrallah sono stati persi venerdì sera», ha detto la stessa fonte.

11:27
11:21
11:21
«Distrutti decine di missili antinave a Beirut»

Secondo l'esercito israeliano, durante i raid aerei della scorsa notte sono state distrutte decine di missili antinave in possesso di Hezbollah, immagazzinati sotto alcuni edifici di Beirut. Per l'Idf, Hezbollah disponeva di missili cinesi C-704 e C802, oltre ai missili iraniani Ghader, che hanno una portata fino a circa 200 chilometri.

Questi missili erano conservati, gestiti e mantenuti da un'unità d'élite di Hezbollah, considerata altamente esperta ed erano immagazzinati nei depositi distrutti questa notte dall'esercito. Alcuni membri di questa unità avevano partecipato all'attacco contro la nave della marina israeliana Ins Hanit nel 2006, in cui persero la vita quattro marinai. Lo riferisce il Times of Israel.

10:26
10:26
Ucciso anche il numero tre di Hezbollah

Oltre al leader Hasan Nasrallah, nel raid israeliano sul quartier generale di Hezbollah è stato «eliminato» anche il numero tre Ali Karki, comandante dell'organizzazione nel sud del Libano, e altri alti ufficiali dell'ala militare del movimento islamico, ha dichiarato l'IDF.

10:19
10:19
Come si è svolto l'attacco mirato a Nasrallah

Così le IDF: «A seguito di informazioni precise fornite dall'IDF e dall'apparato di sicurezza israeliano, i caccia dell'aviazione militare israeliana hanno effettuato un attacco mirato al quartier generale centrale dell'organizzazione terroristica Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nell'area di Dahieh a Beirut. L'attacco è stato eseguito mentre la catena di comando senior di Hezbollah stava operando dal quartier generale, portando avanti attività terroristiche contro i cittadini dello Stato di Israele».

10:05
10:05
Nasrallah è stato ucciso, secondo Israele

L'esercito israeliano ha dichiarato che Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, è stato ucciso nell'attacco aereo di venerdì a Beirut, in Libano. Hezbollah, per il momento, non ha commentato.

09:54
09:54
Decine di edifici crollati alla periferia di Beirut

Decine di edifici nella periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah bombardata incessantemente dagli aerei israeliani nella notte, sono crollati. Alcuni continuavano a bruciare questa mattina emettendo colonne di fumo, mentre le macerie bloccavano alcune strade.

Lo riferisce un fotografo dell'AFP.

Questo popolare sobborgo solitamente brulicante di attività - ha detto - era singolarmente calmo questa mattina, dopo la fuga di massa dei residenti a seguito l'ordine di evacuazione emanato dall'esercito israeliano ieri sera.

L'aviazione israeliana ha bombardato intensamente per tutta la notte i sobborghi meridionali della capitale libanese, nei raid più violenti dal 2006. Avichai Adraee, portavoce dell'Esercito israeliano per il pubblico di lingua araba, aveva pubblicato su X ieri sera inviti ad evacuare diversi quartieri, sostenendo che alcuni edifici residenziali ospitavano depositi di armi di Hezbollah e annunciando l'attacco.

Hezbollah ha negato la presenza di depositi di armi negli edifici colpiti. Un gran numero di famiglie ha lasciato le proprie case durante la notte, e molti di loro stavano ancora vagando per le strade di Beirut questa mattina, senza sapere dove andare.

09:43
09:43
Hezbollah rivendica l'attacco a una base israeliana a sudest di Haifa

Hezbollah ha rivendicato l'attacco alla base aerea israeliana di Ramat-David a sud-est di Haifa, in Israele con una salva di missili Fadi-3. Lo riferisce l'agenzia turca Anadolu.

Nella notte era stato rivendicato anche un attacco nella città israeliana di Matula. «I nostri mujaheddin hanno attaccato un edificio dove erano di stanza soldati nemici nella colonia di Matula con armi appropriate e lo hanno colpito - scrive Hezbollah sul suo canale Telegram -. L'operazione è avvenuta a sostegno del popolo palestinese nella Striscia di Gaza e a sostegno della loro coraggiosa e onorevole resistenza, e in risposta agli attacchi dell'occupazione contro i villaggi fortificati del sud con danni ai civili».

08:54
08:54
Alain Berset chiede la fine della ostilità

Il Segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset, ha chiesto la fine delle ostilità in Medio Oriente. Anche la rappresentanza svizzera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha nuovamente chiesto un cessate il fuoco a Gaza e una de-escalation regionale.

Il rispetto dei diritti umani e la sicurezza della popolazione civile devono essere una priorità assoluta dopo la chiusura dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha scritto Alain Berset su X venerdì sera. «Ciò che sta accadendo in Medio Oriente è profondamente preoccupante».

Secondo le sue stesse indicazioni, la rappresentanza svizzera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è nuovamente impegnata davanti il Consiglio a proteggere la popolazione civile. Ciò include anche il personale umanitario delle Nazioni Unite. L'accesso agli aiuti umanitari deve essere sicuro e senza ostacoli. La rappresentanza svizzera ha inoltre chiesto il rilascio di tutti gli ostaggi in una pubblicazione su X.

La presidente della Confederazione, Viola Amherd, aveva già espresso la sua preoccupazione all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Le violazioni del diritto umanitario internazionale sono in aumento e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza non vengono applicate, aveva sottolineato.

08:54
08:54
«Abbiamo eliminato il capo di una rete di Hamas in Siria»

Ahmed Muhammad Fahd, il capo di una rete di Hamas nel sud della Siria, è stato ucciso in un raid aereo durante la notte. Lo ha confermato l'IDF. Fahd era responsabile della pianificazione di operazioni terroristiche contro le truppe israeliane e contro Israele, in particolare attraverso il lancio di razzi sulle alture del Golan. Le autorità militari israeliane hanno dichiarato che Fahd è stato eliminato mentre stava preparando un attacco.

08:29
08:29
«Nuovi attacchi a Beirut dopo missili dal Libano»

Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno fatto sapere che gli attacchi in Libano continuano, in risposta ad almeno 5 razzi provenienti dal territorio libanese, la maggior parte dei quali è stata intercettata.

Le sirene avrebbero suonato in diverse zone nel nord di Israele, in particolare nelle zone di Wadi Ara, Samaria e Menashe, e sono stati identificati cinque proiettili provenienti dal territorio libanese, la maggior parte dei quali è stata intercettata.«Poco tempo fa, un missile terra-terra è stato lanciato dal territorio libanese ed è caduto in un'area aperta nel centro di Israele» afferma l'esercito israeliano.

L'IDF ha poi precisato che i dettagli della caduta del missile «sono in fase di revisione».

L'IDF sta attualmente colpendo «obiettivi terroristici appartenenti all'organizzazione terroristica Hezbollah nella zona della Beqaa, in Libano». Poco prima - afferma l'IDF - «hanno suonato le sirene nelle zone di Samaria e Menashe», afferma l'esercito israeliano sul suo canale Telegram.

08:22
08:22
Ucciso il capo dell'unità missilistica di Hezbollah

L'esercito israeliano ha reso noto di avere «eliminato il comandante dell'unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano», dopo il massiccio raid aereo di ieri sera sulla periferia sud di Beirut, dove è situato il quartier generale del movimento.

Si tratta del «terrorista Muhammad Ali Ismail», si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. Nell'operazione è stato ucciso anche il suo vice, «il terrorista Hussein Ahmad Ismail - prosegue la nota -. Altri comandanti e operatori di Hezbollah sono stati eliminati insieme a loro».

Una fonte vicina a Hezbollah ha riferito che il leader del gruppo, Hassan Nasrallah, non è raggiungibile dopo il massiccio raid aereo di Israele ieri sera sulla periferia sud di Beirut, dove è situato il quartier generale del movimento. Nessuna dichiarazione ufficiale sulla sorte di Nasrallah, ma in precedenza una fonte vicina al gruppo aveva detto che il leader «sta bene».

Sei palazzi sarebbero stati rasi al suolo nel raid e si temono numerosi morti. Nella notte sono proseguiti i raid su Beirut, che hanno colpito tra l'altro impianti di produzione di armi di Hezbollah.

Il Ministero della Salute libanese ha annunciato un piano per evacuare gli ospedali nel sud di Beirut dopo gli attacchi aerei israeliani della notte, i più intensi dalla guerra del Libano del 2006. In una dichiarazione, il ministero ha anche esortato gli ospedali di Beirut, del Monte Libano e di altre aree non colpite a sospendere i trattamenti di casi non urgenti fino alla fine della settimana per accogliere i pazienti dei sobborghi meridionali colpiti.

Più di 40 attacchi aerei israeliani hanno preso di mira diversi quartieri. Gli attacchi hanno causato distruzione e incendi diffusi, segnando il bombardamento più pesante nel sud di Beirut dalla guerra del 2006 tra Hezbollah e Israele.

All'Assemblea Generale Onu del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha attaccato Teheran: «Israele è stato costretto a difendersi su sei fronti sostenuti dall'Iran. Se ci attaccate, vi colpiremo». Il premier israeliano ha assicurato che lo Stato ebraico continuerà gli attacchi in Libano «finché non raggiungeremo i nostri obiettivi. Continueremo a indebolire Hezbollah». Poi il duro attacco alle Nazioni Unite, definendole una «palude antisemita» e una «società terrapiattista anti-israeliana».

08:21
08:21
Il punto alle 8

«È difficile credere che Nasrallah ne sia uscito vivo»: lo ha detto al Jerusalem Post un funzionario israeliano riferendosi al massiccio raid aereo di ieri sera sul quartier generale centrale di Hezbollah a Beirut. Il funzionario ha aggiunto che il leader del movimento, Hassan Nasrallah, era uno degli obiettivi dell'attacco.

Una fonte vicina a Hezbollah dal canto suo ha riferito che il leader del gruppo armato libanese non è raggiungibile dopo gli attacchi israeliani alla periferia sud di Beirut di ieri sera, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Reuters. 

Da parte sua, Hezbollah non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sulla sorte di Nasrallah. Una fonte vicina al vicina al movimento sciita libanese aveva detto in precedenza che Nasrallah «sta bene» e anche l'agenzia di stampa iraniana Tasnim aveva riferito che il leader «si trova in un luogo sicuro ed è ancora vivo». Un alto funzionario della sicurezza iraniana ha affermato che Teheran stava controllando il suo stato.

Ieri sera, il portavoce dell'esercito israeliano (IDF) Daniel Hagari, aveva detto che l'IDF stava ancora esaminando i risultati del suo attacco al quartier generale di Hezbollah a Beirut, dove si ritiene ci fosse anche Nasrallah.

L'Aeronautica militare israeliana, intanto, fa sapere di aver colpito «durante la notte i lanciatori di Hezbollah puntati contro il territorio israeliano, gli edifici in cui erano immagazzinate le armi e i siti delle infrastrutture terroristiche in cui operavano i terroristi di Hezbollah», come spiega l'IDF su Telegram. Inoltre, «nell'area dell'Alta Galilea sono stati identificati circa dieci proiettili che dal Libano hanno attraversato il territorio israeliano. Alcuni dei proiettili sono stati intercettati», si legge nel messaggio. «L'IDF continua a operare per degradare e smantellare le infrastrutture e le capacità terroristiche di Hezbollah», conclude la nota.