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Israele: «Non è un buon accordo, ma vogliamo il rilascio degli ostaggi»

È quanto rivela Ophir Falk, consigliere capo per la politica estera del premier Benyamin Netanyahu, secondo il quale l'intervento di Biden si è trattato di una «decisione politica» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Israele: «Non è un buon accordo, ma vogliamo il rilascio degli ostaggi»
Red. Online
02.06.2024 07:32
21:32
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Proteste a Gerusalemme: gli ultraortodossi non vogliono entrare nell'esercito

Diversi ultraortodossi israeliani hanno manifestato davanti all'Alta Corte di Giustizia di Gerusalemme, dove si è aperta la sessione per discutere dell'arruolamento nell'esercito degli ebrei religiosi (haredim). La polizia è intervenuta con gli idranti per controllare la folla e ha proceduto a sei arresti, riferiscono i media israeliani.

La Corte potrebbe disporre il reclutamento nell'esercito degli ultraortodossi, normalmente esentati.

20:51
20:51
«Pronti all'accordo ma senza Hamas a Gaza»

Mentre Israele ribadisce che nel futuro della Striscia ci sarà un governo «alternativo ad Hamas», cresce il sostegno alla roadmap rilanciata dal presidente Usa Joe Biden sia all'interno dello stesso Stato ebraico sia nella comunità internazionale.

Parlando al Sunday Times, Ophir Falk, consigliere del premier Benyamin Netanyahu per la politica estera, ha fatto sapere che Israele non respinge l'accordo: «È ciò che abbiamo concordato», ha spiegato. «Non è un buon accordo ma vogliamo con forza il rilascio di tutti gli ostaggi. Tutti».

«Ci sono ancora molti dettagli da definire e questo include - ha poi aggiunto - che non ci sarà un cessate il fuoco permanente fino a che tutti gli obiettivi di Israele non saranno raggiunti». Tra questi, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha ribadito la «distruzione» di Hamas per «impedirle di continuare ad esistere», ma soprattutto la preparazione a Gaza di «un governo alternativo» alla fazione islamica. «Quando isoleremo le aree, allontaneremo da queste il popolo di Hamas e - ha aggiunto - vi introdurremo altre forze che consentiranno un governo diverso». È noto che Gallant è contrario a un'occupazione militare di Israele della Striscia.

Anche gli Usa, in vista della prossima riunione del Gabinetto di guerra israeliano, sono fiduciosi sull'esito della partita in corso sull'intesa. «Ci attendiamo che se Hamas si dirà d'accordo con la proposta, Israele dirà di sì», ha osservato il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale John Kirby in un'intervista ad Abc. Del resto, secondo Kirby, Israele ha già «centrato buona parte dei suoi obiettivi a Gaza. Dal punto di vista militare, Hamas non è più nella situazione di condurre un attacco come quello del 7 ottobre. Non stiamo comunque sostenendo che Hamas è stato spazzato via o che non rappresenti più una minaccia per Israele, diciamo che non ha» più quella capacità.

Anche all'interno di Israele cresce il sostegno su quello che viene indicato come 'Accordo Netanyahu'. Ad opporsi restano i ministri della destra radicale - da Itamar Ben Gvir a Bezalel Smotrich - che hanno minacciato l'uscita dalla maggioranza e quindi la caduta del governo. Ma in campo con il premier è sceso il presidente Isaac Herzog: «Ho detto al premier Netanyahu - ha annunciato - che darò a lui e al governo il mio pieno sostegno per un accordo che veda il rilascio degli ostaggi». E anche il Forum delle famiglie degli ostaggi ha annunciato di voler fare pressione sui ministri e sugli esponenti politici per far accettare 'l'accordo Netanyahu' per riportare a casa i 120 rapiti ancora nelle mani delle fazioni armate a Gaza. Lo stesso ha fatto il kibbutz Nir Oz, tra i più colpiti dall'attacco di Hamas del 7 ottobre come numero di uccisi e di ostaggi.

Resta il nodo del valico di Rafah, punto principale dell'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza. Al Cairo si è tenuta l'attesa riunione con gli Usa e Israele dove l'Egitto ha chiesto che la riapertura del valico sia preceduta dal «ritiro incondizionato» dell'Idf dall'area e dall'assicurazione che l'invio di aiuti a Gaza possa avvenire «senza restrizioni» e in presenza nello scalo di palestinesi. In questo caso, l'Egitto chiede il via libera per 350 camion al giorno per Gaza.

Rafah resta al momento il punto principale delle operazioni dell'Idf che, tuttavia, secondo il Wsj, sarebbero limitate su pressione degli Usa. L'esercito ha annunciato che si sta concentrando nel campo profughi di Yabna nella parte centrale della città più a sud di Gaza. Ma anche nel Corridoio Filadelfia - lungo il confine dentro Gaza con l'Egitto - dove i militari affermano di aver trovato molte armi e numerosi pozzi di lancio di razzi. Non si ferma intanto lo scontro al nord con gli Hezbollah, con l'ennesimo lancio di razzi e droni dal Libano e la successiva risposta di raid israeliani.

19:39
19:39
«Pace e sicurezza per israeliani, palestinesi e l'intera regione»

La Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI) «condanna fermamente l'atto terroristico di Hamas e i relativi tentativi di minimizzazione», chiede che parlamento e Consiglio federale attuino rapidamente il divieto dell'organizzazione palestinese e invitano Berna a impegnarsi maggiormente per la liberazione degli ostaggi a Gaza.

In una risoluzione approvata oggi da un'ampia maggioranza dell'assemblea dei delegati svoltasi nella città federale viene espressa anche solidarietà al popolo israeliano e viene ribadito che il diritto di autodeterminazione di Israele non è negoziabile, si legge in un comunicato diffuso in serata dalla FSCI.

«Allo stesso tempo, si esprime il rammarico per le grandi sofferenze della popolazione civile causate da questa guerra scatenata da Hamas. La pace e la sicurezza devono essere ricercate per la popolazione israeliana, per i palestinesi e per l'intera regione».

I delegati si aspettano inoltre che l'esecutivo federale e i cantoni adottino misure efficaci per contrastare il crescente antisemitismo, anche nelle scuole universitarie.

19:03
19:03
«Israele ha centrato buona parte dei suoi obiettivi a Gaza»

Israele ha «centrato buona parte dei suoi obiettivi a Gaza». Lo ha detto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Binaca, John Kirby, in un'intervista a Abc.

«Parlando dal punto di vista militare, Hamas non è più nelle situazione di condurre un attacco come quello del 7 ottobre. Non stiamo comunque dicendo che Hamas è stato spazzato via o che non rappresenta più una minaccia per Israele, diciamo che non ha la capacità militare di condurre» un attacco come quello del 7 ottobre, ha messo in evidenza Kirby.

17:25
17:25
L'Egitto chiede il via libera per 350 camion di aiuti umanitari al giorno

Si è conclusa poco fa al Cairo l'attesa riunione a tre Egitto-Usa-Israele su Gaza, e in particolare la situazione al valico di Rafah, sulla base della proposta presentata due giorni fa dal presidente Usa Joe Biden. Lo fanno sapere fonte egiziane di alto livello all'emittente statale Al Qahera, precisando che l' incontro si è svolto a livello di responsabili della sicurezza e dell'intelligence.

«La delegazione egiziana si è concentrata sulla necessità di un'azione immediata per consegnare a Gaza almeno 350 camion di aiuti al giorno, compresi tutti i materiali necessari, siano essi cibo, medicine o carburante», ha detto la fonte.

«L'Egitto - ha aggiunto - ha mantenuto la sua ferma posizione sulla necessità del ritiro israeliano dal lato palestinese del valico di Rafah affinché possa funzionare nuovamente e ha confermato la piena responsabilità di Israele nell'impedire l'ingresso di materiali di soccorso e aiuti umanitari nella Striscia di Gaza».

13:44
13:44
Morti due civili in un attacco israeliano

L'agenzia di stampa ufficiale libanese ha annunciato che due civili sono stati uccisi in nuovi attacchi israeliani nel sud del Paese, in un momento in cui si sono intensificate le violenze tra Israele e Hezbollah.

Il gruppo filo-iraniano aveva annunciato in mattinata di aver inviato diversi droni d'attacco contro una posizione militare israeliana nelle alture del Golan, poche ore dopo gli attacchi israeliani contro le sue posizioni nel Libano orientale, lontano dal confine.

Dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas, il 7 ottobre, Hezbollah ha regolarmente scambiato fuoco con l'esercito israeliano a sostegno del suo alleato palestinese.

13:25
13:25
«Il bilancio dei morti a Gaza sale a 36.439 vittime»

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 36.439 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre sette mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi.

Il bilancio comprende almeno 60 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che 82.627 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre.

12:10
12:10
«In una settimana entrati a Gaza 1.858 camion di aiuti»

Sono stati 1.858, durante la settimana, i camion di aiuti umanitari entrati nella Striscia di Gaza dopo essere stati ispezionati dalla sicurezza israeliana. Lo ha detto l'esercito secondo cui i camion - con cibo, acqua, materiale sanitario e strutture di ricovero - sono passati dal valico di Kerem Shalom nel sud della Striscia e da quello di Erez occidentale nel nord«. Il numero - ha aggiunto - include anche 764 camion dall'Egitto.

11:43
11:43
«Abbattuti un drone e due missili degli Houthi»

Le forze statunitensi hanno abbattuto ieri un drone degli Houthi nel Mar Rosso meridionale: lo ha reso noto su X il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), aggiungendo che altri due velivoli senza equipaggio sono precipitati nel Mar Rosso. Nessun ferito o danno è stato segnalato da navi statunitensi, della coalizione o commerciali.

Sempre ieri, prosegue il messaggio, le forze del Comando hanno abbattuto due missili balistici antinave (Asbm) degli Houthi nel Mar Rosso meridionale. I missili erano stati lanciati in direzione della nave da guerra USS Gravely e sono stati distrutti «per legittima difesa, senza danni o ferite segnalati da navi statunitensi, della coalizione o commerciali».

11:18
11:18
Israele: «Proseguono le operazioni a Rafah»

L'esercito israeliano (IDF) sta continuando le sue operazioni «mirate sulla base di informazioni di intelligence» nell'area di Rafah, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nel corso delle azioni «sono state localizzate dai soldati importanti quantitativi di armi e sono stati uccisi terroristi armati».

Le operazioni continuano anche nella parte centrale della Striscia dove nelle ultime 24 ore «sono stati colpiti terroristi che costituivano una minaccia per i soldati, così come una cellula che operava da una struttura militare».

Durante il giorno trascorso - ha aggiunto il portavoce - sono stati colpiti in raid sulla Striscia oltre 30 obiettivi, inclusi «strutture militari e depositi di armi».

09:20
09:20
Bernie Sanders: «Netanyahu è un criminale di guerra, lo boicotterò»

Il senatore Bernie Sanders intende boicottare il discorso al Congresso del premier israeliano Benjamin Netanyahu. «È un criminale di guerra che non doveva essere invitato in Congresso. Io sicuramente non ci sarò», ha detto Sanders definendo un «giorno triste per l'America» l'invito a Netanyahu.

Ribadendo che Israele ha il diritto di difendersi, Sanders critica aspramente l'operazione a Gaza. «Israele non ha il diritto di uccidere più di 34'000 civili e ferirne più di 80'000. Non ha il diritto di lasciare 19'000 bambini orfani, di annientare il sistema sanitario di Gaza, di bombardare scuole e università e di negare a 625'000 bambini di Gaza l'occasione di un'istruzione», ha messo in evidenza Sanders.

08:42
08:42
Israele: «Non è buon accordo, ma vogliamo il rilascio degli ostaggi»

Israele non respinge l'accordo che «è ciò che abbiamo concordato. Non è un buon accordo ma vogliamo con forza il rilascio degli ostaggi. Tutti». Lo ha detto al Sunday Times - ripreso dai media israeliani - Ophir Falk, consigliere capo per la politica estera del premier Benyamin Netanyahu.

Secondo Falk l'intervento del presidente Usa Joe Biden di venerdì scorso è stato «una decisione politica». «Ci sono ancora molti dettagli da definire e questo include che non ci sarà un cessate il fuoco permanente fino a che tutti gli obiettivi di Israele non saranno raggiunti».

07:32